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Full text of "MC microcomputer 212"

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DAL 1981 IL MONDO DELL'INFORMATICA 


storia tecnica prospettive concorre 


Internet 

e la tetnologia 


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il modem ISDN da... taschino! 

Come usare 

Word per la gestione dei dati 

Epson Stylus Color 2000P 

La stampa "secolare" di EPSON 


Internet: 

WWW... la pizza! 


Adobe Photoshop 6.0 

grafica bitmap e vettoriale 

Il software 
educational di Lynx 


























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DICEMBRE 



26 NEWS 

a cura 


54 RECENSIONE LIBRI 


di Massimiliano Cimeli! 


58 ARTE INFORMATICA 


Simonetta Lux di Ida Cerosa 


64 DIECI ANNI FA 




OVERVIEW 

66 Traxdata CDRW 8432 dì Pierfrancesco Fravolinì 
68 Dray Tek mimVigor 128 dì Raffaello De Masi 
70 Atlantis Land DVD 2000 di Pierfrancesco Fravolinì 



SPECIALE 


72 Intel Pentium 4 di Franco Paiamaro 
76 Otto anni di Pentium di Aldo Ascenti 
80 La risposta di AMD di Aldo Ascenti 
84 Dex P4 256 di Pierfrancesco Fravolinì 

PROVE 

88 Sony Playstation 2 di Pierpaolo Turino 
94 IBM ThinkPad X20 di Franco Paiamaro 
98 Acer TravelMate 200T - 522 TXV di Andrea Montesi 
104 Acer Veriton 7100 di Pierfrancesco Fravolinì 
108 Teac Portable CD-ROM Drive di Alessandro Pette 
112 II software didattico di Lynx di Raffaello De Masi 
118 Finson Aquila V di Raffaello De Masi 



4 


MCmicrocomputer n. 212 

































Megahertz, acqua passata! 


Con l’avvento del Pentium 4, al quale 
dedichiamo lo Speciale di questo 
mese, non si parlerà più di megahertz 
riguardo la velocità dei processori, il 
primo esemplare della nuova famiglia 
parte infatti da 1.5 GHz (gigahertz, per 
chi non è abituato alle sigle!) ovvero 
1.5 MILIARDI di cicli di clock al secon¬ 
do! Ben poca roba ci sembrano oggi i 
60 MHz del primo Pentium arrivato otto 
anni fa, per non parlare dei primi com¬ 
puter di cui si occupava MC neH'81 
quando gli stessi megahertz, se citati, 
erano rigorosamente al singolare! 

adp 


= 


RECENSIONI 

DVD a cura di Luigi Lozzi 

CD-ROM e Giochi di L Lozzi, Massimiliano laquamello. Massimiliano Cimelli 


COME USARE... WORD 2000 


132 La gestione dei dati di Aldo Ascenti 


I 


ABC 


36 Kit di sopravvivenza di Raffaello De Masi 


DIGITAL IMAGING 


142 Epson Stylus Photo 2000P di Aldo Ascenti 


U COMPUTER & VIDEO 
146 Authoring tool, sistemi di editing, e altre magie di Bruno Rosati 

INTERNET ^ 

Internet pratica - , i .'i ' ■ 

Aspettando IPwebl di Bruno Rosati 
Le ceneri della Fenice - 
di Raffaello De Masi 
Avvisi ai naviganti - 

WWW...la pizza! di Raffaello De Masi 


168 DESKTOP PUBLISHING 


Adobe Photoshop 6 
di Mauro Gandini 



174 LINUX 


Come funziona Linux: il backup! di Giuseppe Zanetti 


182 PD-SOFTWARE OS/2 


eComStation a cura del Team OS/2 Italia 


184 MACINTOSH 


I 


Now Up-To-Date 3.9 di Raffaello De Masi 


188 AMIGA 


■ Workstation di Massimo Tantignone 


dicembre 2000 



Direttore 

Marco Marinacci 

Direzione Tecnica 

Andrea de Prisco 

Assistente di direziono 

Roberta Rolili 

Hanno collaboraro: 

Aldo Ascenti, 

Massimiliano Cimelli 
RaHaello De Masi. Valter Di Dio. 

Damele Franzo 

Pioitrancesco Fravolirii, Mauro Gandini, 

Ida Garosa, Massimiliano laquamello. 

Luigi Lozzi. Andrea Montosi, Rino Nicotra, 
Franco Palamelo. 

Alessandro Petto, 

Bruno Rosali. Massimo Tantignone, 
Giuseppe Zanetti 

Copertina e direziono artistica 

Paola Filoni 

Grafica a impaginaziono 

Addano Saltarelli, Fabio Della Vecchia 

Fotografia 

Darlo Tassa 

Coordinamento produzione 

Giovanna Molinoti 

Pubblicità 

Luca Martelli.Achille Barbera. 

Flavia D Gregono. 

Segreteria e materiali 
Paola Nesbitt 

Pubblicità USA: Global Ad-Not ■ 94 Giove Street. 
Peterborough, NH 03458: phone . 1(003)9241040. 
fax » 1(60319241041, e-mail infoOganpubs coni 
Pubblicità Taiwan- Acteam International Marketing 
Corporation ■ P O. Box 82-153 Taipoi. Taiwan R O C , 
tei .886(217751755; fax .886(217415110 

Direttore Rosponsablle 

Marco Marinacci 

MjrvzccozoJWO izapiTitazuie ( )>»)■»■ Sri 
httpTAvww.plurlcom.it 

Regomorre dei Trtunoled Reme n. 21981 «i3gugno198l 
• ISSN II23-Z714 - Copyright O Pluncom sii - Tutti i diritti 
riservati - Manoscntti e foto originali, anche se non pub¬ 
blicati. non si restituiscono ed è vietata la riproduzione 
non autorizzata, anche parziale, di testi e fotografie 
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Bacino Mediterraneo L. 160,000. Americhe, Asia e Afri- 
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_ Domini (.tt. .com, .org, .net) 

Account aggiuntivi con funzioni diVISP .accesso dial-up da tutta Italia e caselle di posta 
Configurazione on-line delle caselle di posta tramite Mail Server personalizzato con dominio residente c/o MC-link 

Easy-Mail (consultazione e gestione on-line delle caselle di posta) 

Spazio Web con dominio 

MC-Store Full: tool per la creazione e gestione on-line di un negozio virtuale 
Consultazione gratuita della Gazzetta Ufficiale 

Prezzi 


Canone 

Costi di attivazione (una tantum) 
Noleggio Modem ADSL/Router ADSL 


si (fino a SO articoli) 


Ut 240.000+lva (mensile) 
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con una velocità di picco di 640 Kbit/s 


( 2 ) 

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personalizzati con funzioni di groupware (servizi di 
Virtual disk, agenda, rubrica e forum dedicati) 


(3) 

L'attivazione comprende il costo degli splltter ne¬ 
cessari per separare il traffico voce dal traffico dati 


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In caso di linea analogica il 
canone non include il costo 
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net Service Provider, senza bisogno di infrastrutture dedicate. Con il VISP. mediante la registrazione del dominio di secondo livello, è possibile crea¬ 
re e gestire autonomamente account dial-up aggiuntivi personalizzati con il dominio, completi di caselle di posta e dotati di funzioni di groupware. 
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nalizzata (ad es. p.rossi(ajazienda.it)l 

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neamente, per poter operare anche con gruppi di lavoro a distanza, accessibili da dentro e fuori l'azienda. 

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commerce e molto altro ancora... Insomma, con l'ADSL di MC-link il lavoro non sarà più lo stesso. Più rapido ed efficiente, vi lascerà tutto lo spazio 
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vete fatto caso che 
c'è la moda di far 
cominciare tutto 
per e-P Tutto nasce dal 
termine e-maii, che sta 
per electronic mail ossia 
per posta elettronica. 

Beati gli inglesi, che 
mettono l'aggettivo prima 
del nome e possono 
coniare termini cosi facilmente... che brutto invece 
parlare di "posta-e", di "commercio-e"... ma non è 
un problema, tanto per fortuna noi italiani siamo 
"esterofili" e non abbiamo problemi a ricorrere a 
qualche escamotage per creare nuove parole. 

L'altra mattina, in televisione, la rassegna stampa 
mostrava uno degli innumerevoli rotocalchi 
tecnologici allegati a un quotidiano che parlava di 
"e-lezioni" degli Stati Uniti. Termine interessante, 
titolo alla moda, tanto di cappello anzi di e-cappello. 
Ma cos'hanno di "e-", queste benedette elezioni? 
Alla fine (mentre scrivo non lo so ancora, voi che 
leggete sì, spero) chi la ha spuntata, e-Bush o e- 
Gore? Siamo sicuri che siano e-lezioni con e-rrori, e 
non piuttosto elezioni con errori? Sono colpa dei 
computer i problemi che ci sono? 

Le elezioni degli Stati Uniti sono state, ma solo per 
chi lo capisce, la definitiva conferma del fatto che i 
computer sono una cosa bellissima ma bisogna 
usarli bene. E che non bisognerebbe rigirare su di 
loro i nostri errori. Gli uomini sbagliano molto di più 
dei computer: anzi, quando un computer sbaglia è 
colpa di un uomo. Non si scappa: era cosi e resterà 
così, sono gli uomini che prima progettano, poi 
costruiscono, poi usano i computer. Gli errori 
vengono fuori se usi male, se costruisci male, se 
progetti male. 

Vogliono contare i voti a mano, stanno contando i 
voti a mano, ogni giorno decidono qualcosa in più 
(oggi hanno deciso di conteggiare anche le schede 
arrivate per posta con data di partenza dubbia). 
Sono tutte decisioni: non e-decisioni, sono 
decisioni. 

Perché, tutto considerato, anche se si dice che il 
conteggio a mano è più accurato questo non è 
assolutamente vero: dando per scontato che i 


computer utilizzati 
"funzionino ", è molto più 
accurato il conteggio via 
computer perché 
risponde esattamente ai 
criteri che ai computer 
sono stati forniti. I 
conteggi vengono 
sbagliati se sono stati 
forniti i criteri sbagliati o 
se sono stati forniti i criteri giusti in maniera non 
accurata, cioè sbagliata. Un essere umano annulla 
una scheda quando la ritiene... "incasinata", un 
computer la annulla se sono soddisfatti determinati 
criteri (per ipotesi, macchia per oltre il 3 per mille 
della superficie, segno lungo più di un centimetro al 
di fuori della zona in cui andava segnata la 
preferenza, eccetera). In Italia successe, una volta, 
che fu trovata una scheda che conteneva mille lire e 
la scritta ("tie', magnateve pure queste"): 
ovviamente fu annullata e sali agli onori della 
cronaca, il computer la avrebbe annullata e basta e 
non si sarebbe neppure messo a ridere. 

E allora, se chi disegna le schede le disegna in 
modo che fanno comodo a lui ma che sono 
scomode per gli elettori la colpa dei problemi è sua 
(le avete viste quelle per le presidenziali americane? 
I pallini sono al centro uno sotto l'altro, i nomi metà 
a destra e metà a sinistra, quindi per votare il 
secondo nome della colonna dì sinistra devi 
contrassegnare il terzo pallino... non è difficile ma 
forse sei distratto, e sui grandi numeri questo 
influisce anche perché è un errore che non può 
essere compensato da uno complementare che lo 
annulli). 

Ho trovato strana l'affermazione fatta, secondo un 
giornalista televisivo, dal creatore della macchina 
per il conteggio dei voti, secondo la quale 
ricontando le schede più volte con il computer non 
sarebbe venuto mai fuori lo stesso risultato. Spero 
dì aver capito male (ma non ho capito male), o che 
abbia capito male il giornalista. Altrimenti, per me 
vuol dire che il conteggio fatto in quel modo non 
funziona. Se affido una funzione ad una macchina 
voglio che sia più attendibile, rigorosa e 
costante di me, non più approssimativa. /-v/1 

Altrimenti, che e-voluzione è? I 


E-voluzione 
ed e-rrori 



12 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 








S«nso* 


110100 ! 


°t*l Coo*<° 


1001 


loioio: 


.oidio: 


I1010101DD101! 


10101010100101 


10101001010: 


010010: 




loioiooioioioioo: 


iioiooiioimu 


0110111111 


Tu parli | Loro eseguono 


JEPSSEN 












Il CD-ROM di MCmicrocomputer 

Tra le novità inserite in questo numero natalizio spiccano i nomi di MusicMatch Juke¬ 
box 6, Snagit 5.1, CloneCD, Disk Inspector, l'interessantissimo Realtime MIDI Chord 

Arranger Pro 3.2 e l’Ulead ArtTexture.Plugin. 

La produzione personale per il Web vede la messa a disposizione di due Add-in per per 
WinWord: Word Web Archivie e DocToHelp, quindi FP2000 Quiz Engine e FP2000 Tuto¬ 
ria! per il Web Authoring di Microsoft. 

Cercando sempre di fare e dare di più, le nostre rubriche si arricchiscono anche di 
quella dei " SupeRichiesti", con la presenza della versione Evaluation di PSP7, la ver¬ 
sione italiana di Windows Media Player, Macromedia Flash 5 (tutoria!, clip dimostrativi 
e siti di riferimento compresi) l'ottimo Hyper Publish e la pre-release 3 di Netscape 
Navigator 6. Dulcis in fundo: InterDialer di Interfree, applicativo per l'automazione 

delle connessioni remote. 

di Bruno Rosati 


Evergreen 


Visualizzatore di Word 
97/2000 (wd97vwr32.exe - 4.26 
MByte). Il Visualizzatore di Word 
97/2000 consente agli utenti di Mi¬ 
crosoft Word di condividere docu¬ 
menti con utenti che non dispongo¬ 
no di Word, che a loro volta potran¬ 
no aprire e visualizzare documenti di 
Word pur senza disporre del pro¬ 
gramma. Il Visualizzatore consente 
inoltre agli utenti che desiderano 
pubblicare su Internet documenti di 
Word in formato RTF di estendere 
l'audience in linea anche agli utenti 
che non dispongono di Word. È infi¬ 
ne possibile, grazie a questa utilità, 
visualizzare e stampare documenti 
creati nel formato di file originale di 
Word anche su computer in cui 
Word non è installato, eseguendo 
operazioni quali lo zoom o la visualiz¬ 
zazione del layout di pagina, le intestazioni e i 
piè di pagina, le note e le annotazioni. 

Excel Viewer (xlViewer.exe - 3.86 Mbyte) 
Versione più recente del Viewer per file xls di 
Excel, ora in grado di supportare sia la versione 
97 che la 2000. Caratteristica in più quella di 
poter essere configurato automaticamente co¬ 
me applicazione di supporto per Netscape e 
Microsoft Internet Explorer e, manualmente 
però, anche per altri browser. Cosi diviene fi¬ 
nalmente possibile visualizzare automatica- 
mente fogli di calcolo di Microsoft Excel (.xls) 
collegati a pagine HTML sia su Intranet che In¬ 
ternet. 


Novità 



Home & Office 

CloneCD (CloneCDen.exe - 
1.31 MByte) 

Copiatore, veloce e potente, di 
CD-audio e CD-ROM Facile da usa¬ 
re e utilissimo per fare backup. Ca¬ 
ratteristiche peculiari dell'applicati¬ 
vo risultano essere la modalità di 
scrittura in Raw-mode (l'unica in 
grado di garantire il controllo totale 
e reale sui dati in lettura/scrittura) e 
la disponibilità di un CD-Recorder in 
grado di supportare tale modalità di 
lavoro. 

Disk Inspector 1.5 (di15.zip - 
1.8 MByte) 

Generatore di archivi sul conte¬ 
nuto di dischi, floppy e unità otti¬ 
che. Le liste comprendono qualsia¬ 
si genere di file e informazioni rela¬ 
tive a formato, data di creazione, di¬ 
mensioni e posizione su disco 


L'Home Page di MCD- 
ROM: più ricca la (ascia 
delle rubriche "esterne ~ 
che ora annoverano i ri¬ 
ferimenti a lExplorer e 
FrontPage, il kit di ag¬ 
giornamento di Nero e 
quindi l'Hyper Publish di 
Visual Vision 


Quattordici applicativi distribuiti tra le solite 
quattro categorie. Dall'Home-Office all'Internet 
e dal Multimedia al mondo della programma¬ 
zione. 


Spotligln su i prodotti 
di LynxLabl II sito in oliti¬ 
ne e le trial dei tre mag¬ 
giori applicativi iperme- 
diali della dinamica 
software-house romana. 



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«*•— ««■«■•* P- * "o** 
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14 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 















































Microsoft Word Web Archive (WAr- 
chCnv.exe - 161 KByte), Programma di con¬ 
versione che consente di aprire documenti 
compressi come Web Archive in Word 2000. 
Tali documenti possono essere utilizzati in 
Word come se si trattasse di normali docu¬ 
menti e in seguito salvati di nuovo come pagi¬ 
ne Web. 

Internet 

Internet Explorer Admistrator Kit 5.5 - 
italiano (ieak5.exe - 2.76 MByte). Mettiamo a 
disposizione per tutti coloro i quali necessitano 
della personalizzazione del browser il kit che 
Microsoft ha realizzato per la versione 5.5 di 
lExplorer ITEAK localizzato in lingua italiana. 

Microsoft FrontPage 2000 Quiz Engine 

(FP2000QuizEngme.exe - 2.94 MByte). Add-in 
specificamente realizzato per la creazione di 
CBQ: Computer Based Quizzes Pagine HTML 
cioè dotate di script di controllo per la genera¬ 
zione e archiviazione di quiz ipermediali di vario 
utilizzo. Ottimo sia per l'uso Online che per cor¬ 
si aziendali di aggiornamento professionale via 
Intranet. 


L'Home Page del TutoriaI 
di FrontPage 2000, realiz¬ 
zato da Microsoft e da 
noi inserito nella rubrica 
dedicata ai prodotti di Mi¬ 
crosoft per Internet 


Windows e nelle fine¬ 
stre dei programmi, 
Ideale per la realizzazio¬ 
ne di tutorial multime¬ 
diali di applicazioni com¬ 
plesse. 

Audio Converter 

2.0 (audconv.zip - 217 
KByte) 

Convertitore di sintesi sonore multiformato, 
Compresi nella lista, ovviamente, Mp3 e Win¬ 
dows Media Audio (WMA). 

Diji Album (deditor.zip - 1.78 Mbyte) 

Generatore di album interattivi contenente 
immagini, filmati, suoni e testo esplicativo. In¬ 
sieme al generatore viene fornito il Diji Viewer 
(dviewer zip - 964 KByte) per mezzo del quale 
è possibile riprodurre la presentazione iperme- 
dialie a prescindere dalla presenza del genera¬ 
tore. 

Realtime MIDI Chord Arranger Pro 3.2 

(rmca3.2.exe - 916 Kbyte). Sequencer automa¬ 
tico per la creazione di accordi e arrangiamenti, 
con rendering di ritmi e completamento melo¬ 
dico, tutto in formato MIDI. 

Ulead ArtTexture.Plugin (At10f.exe- 1.78 
MByte). ArtTexture.Plugin è un add-in per Pho¬ 
toshop e PaintShop Pro con il quale nelle fasi 
di image-processmg diviene possibile realizzare 
texture a gradiente cromatico e vari effetti di di¬ 
storsione. 

Tool & SDK 


Microsoft FrontPage 2000 Tutorial (fptu- 
tor.exe - 1.27 MByte) . Tutorial ufficiale realiz¬ 
zato da Microsoft per l'apprendimento e l'intro¬ 
duzione all'utilizzo pratico di FrontPage 2000. Il 
programma, oltre che in versione auto-instal- 
lante. abbiamo provveduto a renderlo immedia¬ 
tamente navigabile a partire dalla pagina di lEx¬ 
plorer che ora si esten¬ 
de anche per contenere 
i moduli aggiuntivi del 
Web Editor sempre di 
Microsoft. 

Multimedia 

Snaglt 5.1 

(snagit.exe - 2.97 MBy¬ 
te). Applicativo, ormai 
famoso e apprezzato, 
per la cattura, il control¬ 
lo, la manipolazione e la 
stampa di capture- 
screen Ovvero le situa¬ 
zioni dinamiche che si 
verificano sul desktop di 


ROM With View (rwavdemo zip - 4 99 
MByte). Tool per la realizzazione di interfacce 
grafiche per l'interazione con i vari componenti 
del Sistema Operativo. Con ROM With View 
possiamo realizzare piccoli applicativi d'auto¬ 
mazione per mezzo dei quali è possibile con¬ 
trollare il lancio e l'esecuzione di altri tool (di si- 



IPweb-IPscript; l’elenco 
dei più recenti JavaScript 
che verranno inseriti in 
IPweb dopo il vernissage 
su MCD-ROM 



sterna, appunto) in base a determinati eventi: 
temporali, di connessione, a richiesta via-mou- 
se, ecc. Non esclusa è la possibilità di realizza¬ 
re moduli di presentazioni ipermediali, ad 
esempio per la consultazione da CD. 

DocToHelp (d2h5usev.exe - 20.86 MByte) 
DoctoHelp è un add-in per WinWord, con il 
quale si integra, sfruttandone interfaccia e con¬ 
trolli, per la realizzazione di file help e la conver¬ 
sione in HTML di qualsiasi tipo di .doc. Il pro¬ 
gramma è fornito con un setup completo delle 
versioni distinte dell'Add-in per Word 95, 97 e 
2000 . 

Spotlight: 

i prodotti di LynxLab! 

Questo mese spazio ad un dinamico pro¬ 
duttore italiano, la Lynx, specializzato in applica¬ 
tivi per la produzione di moduli e programmi di¬ 
dattici, sia per l'offline che a controllo remoto 
via Web 

Nello spotlight oltre al sito, largamente navi¬ 
gabile con pagine introduttive e approfondi¬ 
menti di varia natura su applicativi e iniziative 
correlate, Lynx ha preparato per noi i punti di 
download di tre applicativi di punta della sua 
suite produttiva: 

Iperbolario Web (ibweb.zip - 5.75 MByte): 
tool che permette di costruire un dizionario 
multimediale, di utilizzarlo direttamente duran¬ 
te la lettura di un testo e di convertirlo in forma¬ 
to HTML per Internet. Questo versione con¬ 
sente di importare nel programma un testo e di 
esplorarlo alla ricerca dei termini conosciuti e 
non. Se un termine è già stato inserito nellTper- 
bolario, apparirà la sua scheda multimediale. 

MioMondo WEB (mmweb.zip - 7.30 MBy¬ 
te): come si evince dal nome, MioMondo è un 
generatore di "mondi virtuali" o, come meglio 
recita lo spot, un generatore adatto alla costru¬ 
zione di modelli di rappresentazione multime¬ 
diale di un territorio. Alia fase di creazione, gui¬ 
data e rapida, segue quella del rendering finale 
e dell’esportazione automatica in pagine HTML 
per Internet. 

ExpoWeb (expoweb.zip - 11.35 MByte): si¬ 
milarmente a MioMondo, ExpoWeb offre la 
possibilità di costruire delle esposizioni. Ovve¬ 
ro, stanze aH’interno delle quali siano localizzati 
oggetti interattivi capaci di spiegare caratteristi¬ 
che e finalità specifiche. 

Le Rubriche 

Alla solita accoppiata rappresentala da 
Computer & Video e Internet Pratica, da que¬ 
sto mese si aggiungono la novità delle IPergui- 
de e dei "Superichiestil " 

Internet Pratica 

Aspettando IPweb la rubrica di questo nu¬ 
mero si presenta come un crocevia tra quello 
che era il vecchio Web di Internet Pratica e 
quello che sarà il nuovo. A risaltare, almeno su 
questo numero, sono le nuove rubriche: 

• IPscript, con la presentazione delle nuove 
pagine di consultazione, prova e download de¬ 
gli script Nello specifico, la prima pagina in 
nuovo formato, mette a disposizione 17 tra 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


15 















vecchi e nuovi script. In aggiunta, abbiamo vo¬ 
luto ripubblicare anche i precedenti 27 script 
che attualmente sono archiviati in linea (su JA- 


VAtrips) e che abbiamo già cominciato a unifor¬ 
mare alle nuove pagine, 

• IPschede, con la presenta2ione sintetica di 


un applicativo commerciale, il link per il down¬ 
load immediato della versione dimostrativa 
-questo mese tocca a MusicMatch Jukebox 


Interfree InterDialer 

Il modo più semplice per connettersi ad Internet! 

A partire da questo numero in sostituzione della vecchia guida alla connessione remota verso Interfree. su MCD-ROM 
sarà possibile trovare sia il programma di connessione InterDialer che la nuova guida interattiva realizzata dal provider stes¬ 
so per l'istruzione facilitata dell'utente. 

di Bruno Rosati 

InterDialer è uno strumento software in grado di auto-installarsi, configurando e automatizzan¬ 
do il sistema di connessione remota e con la caratteristica peculiare di potersi collegare al Web 
configurandosi automaticamente. InterDialer è stato pensato e realizzato da Interfree per ovviare 
alla complessità delle operazioni di connessione e soprattutto, per aiutare nella ricerca dei punti di 
accesso al Web. Utile a chi viaggia, sia per lavoro che per divertimento, ma anche a chi non ha 
tempo o voglia di perdersi in configurazioni software, InterDialer aiuta ad effettuare connessioni 
Internet -a tariffa urbana dagli oltre 1.000 punti di accesso Interfree!- ovunque ci si trovi, cercando 

ed individuando automaticamente il POP Interfree a 
noi più vicino. 

Con InterDialer, lo stillicidio del dover riconfigurare 
il sistema di connessione remota ogni volta che ci si 
sposti di sede, cessa all'istante. Sarà difatti l'applicati¬ 
vo stesso ad assumersi l'onere di individuare ed ag¬ 
ganciare il punto di accesso Interfree. 

Intuitivo e semplice da usare, la prima volta che 
viene lanciato in esecuzione InterDialer ci guiderà a sa¬ 
lire sul Web portandoci sulla pagina d'iscrizione Com¬ 
munity Interfree e ad utilizzare l'accesso gratuito ad In¬ 
ternet offerto da Interfree. 

Subito dopo la fase di installazione -che avviene in maniera automatica e rapida- InterDialer ne 
fa seguire una di configurazione nella quale, se già non si possiede un account Interfree, è possibi¬ 
le procedere alla registrazione ai servizi offerti da Interfree. 

A connessione stabilita verrà lanciato automaticamente il browser di default del proprio sistema 
e sarà richiamata la pagina web di iscrizione ad Interfree. 

Successivamente, ovvero al primo riavvio, InterDialer ci chiederà di inserire il Nome Utente e la 
Password. Se lo si desi¬ 
dera è possibile attivare 
la funzione di "Salva Pas¬ 
sword" ed impostare il 
numero massimo di ten¬ 
tativi che InterDialer effettua in caso di impossibilità di connessione. 

Al riguardo va evidenziato il fatto che il programma dispone di suo 
automatismo per mezzo del quale, qualora il POP contattato sia con¬ 
gestionato, ricerca un altro POP al quale collegarsi alternativamente. 

Una volta salvata la configurazione iniziale, nei successi lanci In- 
terDialer mostrerà direttamente la configurazione completa e sarà 
immediatamente pronto per attivare la connessione tramite il pul¬ 
sante "Connetti" dalla quale si potrà in ogni momento variare con un 
click le impostazioni di base (Nome utente, Password e scelta del 
POP di accesso) a secondo delle esigenze del momento. Questo 
perché InterDialer dà indicazione all'utente sempre del POP chiama¬ 
to mostrando il prefisso e il numero telefonico ai quali si è connessi 
e l'indirizzo IP del modem chiamato. 

Oltre che di tali facilitazioni, InterDialer è dotato di una funzione di 
controllo attraverso la quale, ogni volta che ci si collega ad Internet, 
verificherà la presenza sui server Interfree dell'esistenza di una ver¬ 
sione più aggiornata del programma stesso e della lista POP di ac¬ 
cesso. A rilevazione effettuata il programma vi si aggiornerà automa¬ 
ticamente In pochi secondi. 



L'Home Page di InterDialer sul sito di Interfree. Tutto pronto per la nostra regi¬ 
strazione gratuita, con 50 MByte di spazio, casella di posta elettronica, accesso 
ai NewsGroup e tutte le altre possibilità offerte da Community Interfree. 


fH Configurazione 


Nome Utente |rosati3@pc 
Password | 


(7 Salva Password 
Numero massimo di tentativi □ 

i^^onleima^jj Annulla 


Il pannello di configurazione: se si à utenti re¬ 
gistrati basta inserire il proprio nome-utente e 
la propria password. Parametri questi che, se 
al contrario non si possiede un accesso Inter- 
free, sarà lo stesso InterDialer, portandoci sul 
Web di Interfree, a farci assegnare nella pagi¬ 
na di registrazione http://interdialer. 
interfree it . 


fP. Interi) ialei 


Eia Atout 


nfrir? 



m Internet gratis 

ortale della 
unità tecnologica 


JJisconnelli 


Prefisso uscita centralino 


Città: {poma 


ROMA 


3 


I Chiamata al numera 06 60800001 

La semplice interfaccia di connessione di Inter- 
Dialer. 


16 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 















































Netscape Navigator 6 
PR3 lentamente e. spes¬ 
so e volentieri, con non 
pochi intoppi, si succedo¬ 
no tutte le pre-release 
dell'ormai mitica versio¬ 
ne finale Quando questa 
arriverà non si sa Quello 
che si sa è che queste 
“PR " ci fanno tribolare 
non poco Adesso la PR3 
in questione sembra suf¬ 
ficientemente stabile e 
tale da essere presentata 
ai nostri lettori 



6 uno screenshot e quindi il link verso il sito 
del produttore. 

• IPkit, rubrica che via via metterà a disposizio¬ 
ne (Online come archivio, sui CD di ogni mese 
come singoli aggiornamenti) applicativi freewa- 
re che consigliamo di usare per la realizzazione 
delle nostre Home Page. In questo numero 
spiccano Download Àccelerator Plus 3.9, 
Webacelerator, Big Brother e AcePics. 

Computer & Vìdeo 

Continuando nella scia di CVweb "nuova 
edizione", questo mese troverete ad attender¬ 
vi altro freeware dì livello -come l'authormg 
tool Magenta ActiveX, progetti per Visual Ba¬ 
sic. SMIL Composer per fare streaming inte¬ 
rattivi e sincronizzati tra le varie componenti 
mediali, Zlurp 1 per la compressione/conversio- 
ne da/a CD-audio, Mp3 e WMA Quindi tre ec¬ 
cellenti applicativi DTV come Video Cutter 
per l'editing di filmati a lunga durata e loro sud¬ 
divisione in anelli video resi in streaming e vi¬ 
sionabili in una page-gallery automaticamente 
realizzata; quindi un'accoppiata di titolatrici elet¬ 
troniche professionali: TeleScreen e Lite- 
Prompter Chiudono la "strenna natalizia" 12 
rolling-demo dì presentazioni ipermediali pro¬ 
dotte da GLPro che, ovviamente, è compreso 
in versione trial sul CD. 

IPerguide I Grandi Comici del Cinema Muto 

Altra rubrica, sostitutiva della vecchia "Net- 
surf: Avvisi ai naviganti" quella delle IPerguide 
prova a verificare il gradimento dei nostri lettori 
proponendo piccoli prodotti interattivi che, a 
pubblicazione "fascicolare", si succederanno 
mese dopo mese su MCD-ROM e verranno n- 
specchiati su IPweb come servizio in linea, sia 
di consultazione che per il reperimento dei nu¬ 
meri precedenti della collana. Prima proposta 
l'IPerguida de I Grandi Comici del Cinema Mu¬ 
to, che parte con il più grande in assoluto, 
Charlie Chaplin. mettendone a disposizione 
biografia, filmografia, clip-movie e varie curio¬ 
sità. A dar sostegno alla guida ipermediale, in 
ogni numero troverete disponibili gli applicativi 
con i quali sarà possibile riprendere le nostre 
stesse guide e personalizzarle, arricchendolo di 
dati e contributi mediali. Della lista del software 
fanno parte: 

• DDClip. per l'editing audiovisivo e in partico¬ 
lare il doppiaggio delle componenti sonore 

• Awave Music Midi2Wave Converter, per il 

rendering in wave-table di file MIDI 

• CD2HTML. per la generazione (automatica) 


di foto-gallery in formato HTML. 

I SupeRichiestl! 

Altra novità che speriamo sia gradita -ai 
molti che l'hanno richiesta lo sarà sicuramen¬ 
te!- è questa rappresentata dalla rubrica dei 
"superichiestr. Applicativi, clip, utility e 
quant'altro che abbiamo magari già pubblicato 
le si è perso il numero oppure è uscito un up- 
grade preziosissimo') oppure che non abbiamo 
mai pubblicato (né. ignorandone al contrario 
l'interesse di una parte dei lettori, penserem¬ 
mo mai di farlo) potrebbe finire in questa rubri¬ 
ca. Ovviamente dipende dalle richieste che ci 
perverranno 

PaintShop Pro 7.0 Evaluation in questa 
prima occasione abbiamo voluto subito recupe¬ 
rare a un problema: la versione "beta" di PSP 
7.0 che. appena installata sui propri PC, ha 
smesso quasi subito di funzionare, privando gli 
interessati al gusto della prova. Non per nostra 
colpa, PSP7 beta era in effetti a tempo, pro¬ 
grammata per scadere nel momento in cui en¬ 
trava in circolazione la versione definitiva (ben¬ 
ché sempre trial a scadenzai) di PSP7. La pre¬ 
parazione del CD avvenuta sul finire di agosto e 
la copia dei dischi a settembre per essere rego¬ 
larmente in edicola a ottobre, non poteva non 
prescindere dalla pubblicazione della trial (che 
avveniva proprio nei primi giorni del mese di ot¬ 
tobre quando MC era già in edicola). I giorni di 
prova concessi sono stati pochissimi e per evi¬ 
tare "non ortodossi" rimedi da parte degli 
utenti piu smanettone (è chiaro: l'espediente di 
tirare indietro il calendario di Windows resta 
sempre un peccatuccio piccolo piccolo!) prov¬ 
vediamo a pubblicare la versione definitiva. 
PSP7, una volta installato, durerà trenta giorni, 
dopo di che smetterà di funzionare invitando 
l'utilizzatore a disinstallarlo oppure a provveder¬ 
ne alla registrazione 

Windows Media Player 7.0 italiano Altra 
richiesta sentita è la versione finale del Media 
Player di Windows ora anche localizzato in lin¬ 
gua italiana per una più immediata interpreta¬ 
zione di comandi e controlli. 

Hyper Publish: MC-edition! Perché non 
pubblicate Hyper Publish? A richiesta ricevuta 
non solo abbiamo subito accettato, ma anche, 
se non soprattutto, contattato la Visual Vision e 
raggiunto un accordo esclusivo, graziosamente 
concessoci. Hyper Publish 3.0.12 in versione 
speciale per MCmicrocomputer! Non contenti 



di ciò. abbiamo anche aggiunto la navigazione 
del sito in offline della software. 

Flash 5! Quarta richiesta, freschissima, è 
quella che coinvolge il gruppo più folto di richie¬ 
denti: pubblicare una seconda volta, benché 
consecutiva, la versione Trial di Macromedia 
Flash 5 Comprendendo sia l'attesa per la pub¬ 
blicazione dell'applicativo che una certa "emo¬ 
zione" nel voler realizzare, ma anche solo ve¬ 
dere, le animazioni, abbiamo deciso di inserire 
ancora una volta la trial del prodotto accompa¬ 
gnandola con una pagina zeppa di clip interatti¬ 
ve da ammirare e, magari emulare! Risultato: 
nella pagina dedicata a Macromedia Flash 5, ol¬ 
tre al punto di download della trial, troverete ad 
attendervi ben ventuno animazioni .swf pronte 
alla riproduzione! Non bastando, vi abbiamo ag¬ 
giunto di nuovo l'Home Page e la serie di vi¬ 
deogame (!) di FlashKit - risorse per Macro¬ 
media Flash" che. non più dal vecchio sito da 
noi pubblicizzato, è ora raggiungibile all'LIRL; 
lwww.risorsetlash.rt 

Piccola richiesta aggiunta ABC Picture Al¬ 
bum tool freeware per acquisire, archiviare e 
rendere in thumbnail (la classica vista a "galle¬ 
ria di miniature") immagini e filmati provenienti 
da scanner, VCR, camcorder o file già esistenti. 

A margine di tale sezione, ecco, sempre su 
nchiesta, l'inserimento della PR-3 di Netscape 
Navigator 6, inserita in sostituzione della PR2 
che abbiamo mantenuto per un numero in più 
(oltre che sul CD di ottobre è apparsa anche sul 
CD di novembre) semplicemente perché, al pri¬ 
mo download effettuato, la neonata PR3 si era 
manifestata particolarmente instabile. Adesso, 
solo adesso ci sentiamo sicuri nell’utilizzarla. E 
ciò dopo averne verificato stabilità e "affidabi¬ 
lità" che sono state probabilmente raggiunte 
grazie ad un piccolo "step" segnato nel mese 
di ottobre (la prima PR3 era di settembre) e te¬ 
nuto d iscretamente "nascosto ". Per la crona¬ 
ca, su Iwww.download-comi sito che tenia¬ 
mo in considerazione al momento di andare a 
scaricare le nuove proposte dai siti dei produt¬ 
tori, Netscape Navigator PR3 è apparsa due 
volte la prima a settembre quando fu presen¬ 
tata in prima emissione e quindi -e perché? Ci 
siamo domandato e risposto, se non per una 
correzione in corsa?- di nuovo ad ottobre. 

Nel primo caso la PR3 era tremebonda e 
decidemmo: meglio tenerci la PR2!. Nel secon¬ 
do caso, grosso modo ad un mese di distanza, 
la PR3 prendeva "magicamente" a funzionare 
bene! Misteri dell'informatica e. lasciatecelo di¬ 
re, di una Netscape che non corre più -né velo¬ 
ce nè bene. - come una volta! E a proposito: a 
chi avesse installata la PR2 o peggio ancora la 
PR1, consigliamo caldamente di procedere alla 
disinstallazione preventiva dell'una o l'altra ver¬ 
sione e di procedere solo in seguito a tale ope¬ 
razione all'installazione della PR3! 

Relax 

Questo mese il gioco antistress che Perd ci 
presenta è il classico Moh Jong. Bandiere na¬ 
zionali da eliminare in coppia cercando di libe¬ 
rarle dagli incastri che le tengono. Facile a dirsi 
tutt’altro che a farsi . . .lo stress che procura è 
assicurato. Come? Un antistress che stressa? 

«e 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


17 











LIBERO 






LE GUIDE DI TINSON: 

INTERNET 


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ECONOMIA 




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composti! 


INGEGNERIA 


coiffeur 

Provo lo lud nuovo dttuncùiturA 

ron II PCI 

Uno srandlvsinu inccolto di peuina- 
Iure femminili, maschili c o« bam¬ 
bini a lua disposinone: pollai cam¬ 
biare il colore del capelli, allungarli u 
artdirilturo lav-taHi con un clic 1 


NovllcV 


Sfida il campione del mondo! 
Allenati contro Karpov, Kasparov c 
compagni, rigioca le loro partite, e 
impara le mosse dei grandi 
maestri grazie alla biblioteca delle 
aperture con ben 40.000 posizioni 
memorizzate! 


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PC dalle periferiche al software 
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preparazione pei padroneggiare al 
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Divertiti a navigare nel siti per 
"drattare", conoscere nuovi motori 
di ricerca, trovare programmi per 
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parlare in vfvavoce in Internet! 


Scopri come valorizzarti 
nel mondo del lavoro! 

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software II aiuteranno a prepararti 
pei l'ECDL (turopean Computer 
Drivi ng Lkensc) 


Il GUIDE DI EINàON: 

PESCI D'ACQUARIO 

Per conoscere ed allestire 
Il tuo acquario! 

Un libro ed un sultware per 
imparare come allestire e curare 
al meglio il luo acquarlo. Schede 
Informative su centinaia di pesci! 


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per CD e DVD! 

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tutti I mastcrizzatori! 

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nel tuo PC! 

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l'Economia: indispensabile per 
tutti gli studenti e 1 professionisti! 


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LE AVVENTURI DI PONGO 

Tante avventure coinvolgenti 
come un cartone amniatu per 
imparare divertendosi in com¬ 
pagnia del simpatico maialino 
Pongo! 

Per bambini dal 5 al 12 anni. 


IL PICCOLO MATEMATICO 
Il modo migliore per avvicinare i 
bambini alla matematica! 
Metodi didattici all’avanguardia 
aiutano a sviluppare le capacita 
di osserva/ionc. analisi, nume¬ 
razione e memorizzazione. 


ESPLORANDO II 

Da oggi studiare e facile 
e divertente! 

Un valido strumento didattico 
per lo studio delle discipline 
Insegnate nelle scuole medie 
Inferiori e superiori. 


HAMANOO 

l ELETTRONICA 
ANALOGICA E DIGITALE 


IL AVVENTURE DI PONGO 
• Gli Animali 


ESPLORANDO II: la Matematica Inferiore 
ESPLORANDO II: la Geometria Inferiore 
ESPLORANDO II: la Matematica Superiore 
ESPLORANDO II: la Geometria Superiore 
ESPLORANDO II: La Chimica 
ESPLORANDO II: la Tisica 
ESPLORANDO II: l’Astronomia 
ESPIORANDO II: Ir Scienze della Vita 
ESPLORANDO II: le Scienze della Terra 
ISPIORANDO II: I Elettronica Analogica e Digitale 


ESPIORANDO DVD SCIENZE 

Scopri la scienza con il PC! 

Una completa ed accurata enci¬ 
clopedia multimediale su DVD! 
Animazioni e immagini 30 con 
commento sonoro, test di valu¬ 
tazione. ampio dizionario di ter¬ 
mini specifici, tabelle, percorsi 
storici, biografie. 

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DVD SCIENZE 


LE AVVENTURE DI PONGO 
• Gli Insetti e le Piante 


Il AVVENTURI DI PONGO 
• Il Mondo Perduto 


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• Ritorno al Euturo 


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disegno meccanico che permet¬ 
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mente più di 7500 simboli! 


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L'alettone 
SENZA COMPUTER 


Ho letto T editoriale sul numero di no¬ 
vembre, dedicato al mondiale FI della 
Ferrari. 

Sono il progettista degli alettoni, citato 
nell'articolo, e confesso che mi ha fatto 
molto piacere essere ancora ricordato, a 
quasi venti anni di distanza. 

Ho cominciato con l'informatica facen¬ 
do calcoli di temperatura, ai tempi delle 
schede perforate, delle memorie a nu¬ 
clei, del bootstrap loader caricato con gli 
interruttori e del software scritto in pro¬ 
prio, in funzione di cosa si doveva fare. 
Allora sembrava già incredibile avere un 
calcolatore personale con schermo grafi¬ 
co; non avrei osato immaginare cosa ci 
aspettava. Per questo riesco ancora a re¬ 
stare incantato davanti alla mostruosa po¬ 
tenza di calcolo dei moderni Pentium, 
Athlon e compagnia, usati per fare gioca¬ 
re i bambini; macchine ben più potenti 
del glorioso Univac 1108 che usavamo in 
Ferrari e che aveva calcolato le rotte per 
la Luna. 

Non mi occupo più di Formula 1 da 
molto tempo, e le mie valutazioni sono 
tornate ad essere da dilettante, ma non 
penso che l'elettronica abbia fatto male. 
Ai miei tempi i motori erano 3000 aspira¬ 
ti, come adesso. Le potenze erano sui 
500-520 cavalli e sembrava impossibile 
andare oltre, ora sono a 820 cavalli e si 
continua a progredire. Ai miei tempi le ac¬ 
celerazioni in curva erano 1.6-1.7 g, ades¬ 
so si è oltre 4 g: per fortuna che c'è l'elet¬ 
tronica, altrimenti mostri del genere non 
sarebbero controllabili e lo spettacolo per 
il pubblico non sarebbe straordinario co¬ 
me invece è. 

Infine bisogna dire che il PC ha fatto 
una cosa che allora sarebbe sembrata in¬ 
credibile: ha reso possibile per tutti, sia 
pure a livello diluito di simulatore, l'emo¬ 
zione della guida di una Formula 1. Ricor¬ 
do ancora quando è uscito FI GP2. Quel 


giorno ero solo, la famiglia era via. Per i 
soliti impegni sono entrato in negozio alle 
19.29, pochi secondi prima che chiudes¬ 
se, sono arrivato a casa, ho lanciato l'in¬ 
stallazione, e quando mi sono ricordato 
nuovamente di guardare l'orologio mez¬ 
zanotte era passata da un pezzo. Solo al¬ 
lora certe cose dette dai piloti e sentite 
anni prima, certe indicazioni e certe sen¬ 
sazioni sono diventate una cosa reale, 
palpabile. Se avessimo avuto una cosa 
del genere nel 1980! Nel 1996 ha ancora 
fatto notizia Jacques Villeneuve che rac¬ 
contava di aver imparato i circuiti per lui 
sconosciuti su FI GP2; oggi è sembrato 
ovvio Schumacher che ha imparato la 
nuova pista di Indianapolis su FI 2000 
(bellissimo! ma vanno cosi forte le mac¬ 
chine adesso?). 

Concludo qui la mia e-mail già troppo 
lunga, con i miei complimenti per la vo¬ 
stra rivista, che è quella da più lungo tem¬ 
po sulla breccia e sempre la migliore. 

Saluti 

Gianfranco Poncim, Torino 

C redo che faccia ancora più piacere a 
me che Gianfranco Poncini segua an¬ 
cora MC, Tra l’altro ci ho ripensato di 
nuovo e... sospetto che il nostro incontro 
sia in effetti avvenuto nel 1982, nello 
stand della Calcomp, e non nel 1981 in 
quello della Olivetti. A questo punto, 
però... il mese scorso ho resistito alla 
tentazione, ma eccovi la foto che ho scat¬ 
tato nell'81 alla macchina di Gilles Ville¬ 
neuve (esposta, appunto, nello stand Oli¬ 
vetti). 

Non so quanti si rendano conto di cosa 
significhi passare da poco più di un g e 
mezzo a quattro: non c’è paragone, e si 
tenga presente che un g e mezzo non è 
certo poco, anche perché si tratta di ac¬ 
celerazioni che si protaggono per tempi 
abbastanza lunghi. Posso ipotizzare che 
uno "spintone" possa anche sottoporre 
una persona ad un'accelerazione di quat¬ 
tro g, ma dura una frazione di secondo. 
Pensate se uno spintone durasse parec¬ 
chi secondi, quanto può durare un'acce¬ 
lerazione (longitudinale, ma soprattutto 


Scrivete a MCmicrocomputer! 

Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini 
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302), sia l'e-mail, all'indirizzo 
|mc.posta<gpluricom~itl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬ 
za, per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella 
dei singoli redattori. E' più semplice per voi e, anche se sembra strano, per noi... E 1 diffi¬ 
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬ 
cate); per le e-mail qualche volta succede. Voi provate, basta che non vi offendiate se 
non vi rispondiamo... Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e 
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato. 



Una loto simile a questa era sul numero 2 di MC¬ 
microcomputer, nell'ottobre del 1981, con il titolet- 
lo "Nello stand Olivetti la più bella dello SMAU" 
in effetti, a quei tempi, lo SMAU era una mostra 
molto compassata, non certo popolata dalle pre¬ 
senze femminili che lo animano adesso 


trasversale) durante la guida di una FI, 
con l'aggravante che mentre si è sotto¬ 
posti a questo interminabile spintone la 
macchina bisogna guidarla e cercare di 
andare più forte degli altri, E pensate che 
è assolutamente vero quello che dice 
Poncini: senza cosi tanta tecnologia non 
saremmo a queste prestazioni. Insomma 
fra la macchina di Schumacher e quella di 
Villeneuve c’è forse più differenza che fra 
quella di Villeneuve e quella di Nuvolari (o 
quanto meno di Phil Hill, per spostarci 
all’indietro solo di un'altra ventina di anni). 
La prima evoluzione è stata ottenuta tut¬ 
ta con la meccanica. La seconda è invece 
tutta figlia dell'elettronica, che è entrata 
in macchina sia direttamente (lo avete 
mai visto un volante?) sia indirettamente: 
gli alettoni di oggi sono sempre pezzi 
meccanici, ma alla loro realizzazione si è 
arrivati con un pesante uso dell'elettroni¬ 
ca... senza la quale l'informatica non po¬ 
trebbe esistere. 

Niente nostalgia né nostalgismi: non 
era questo che volevo esprimere, ma so¬ 
lo considerare come in venti anni sia 
cambiato tutto e come, in buona parte, 
questo sia dovuto proprio all'informatica. 
Il fatto che poi un'evoluzione porti un ef¬ 
fettivo miglioramento a livello globale è 
un discorso molto più ampio e molto più 
antropologico che tecnico: certo è che gli 
orologi al quarzo sono più precisi di quelli 
meccanici, ma il fascino è tutta un'altra 
cosa e comunque un buon orologio mec¬ 
canico può essere molto preciso. Questo 
vale anche nelle automobili, altrimenti 
non ci sarebbe chi colleziona - o comun¬ 
que apprezza - le auto d'epoca pur usan¬ 
do tutti i giorni automobili moderne e tec¬ 
nologicamente avanzate. 

La simulazione di questi mondi tecno¬ 
logici ha seguito la stessa sorte: oggi c'è 
Flight Simulator 2000, molto più evoluto 
di quello che nell'86 mi ha consentito di 
trovarmi quasi a mio agio ai comandi del 
simulatore di Jumbo dell'Alitalia, il quale 
a sua volta era molto più evoluto di quello 
Continua a pag. 24 


22 


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Segue da pag. 24 

che, credo altri cinque anni prima quando 
era ancora della Sublogic, usavo su Apple 
II. E ora a casa c'è Grand Prix 3... ma in 
un cassetto ho ancora il vecchio Grand 
Prix della Accolade dei primi anni 90, 
quello con il rumore che era "priiil, 
priiii”... altro che evoluzione delle FI... 

Marco Marinacci 


Boot 

da CD-ROM 


Caro De Masi 

mi potrebbe spiegare come posso co¬ 
struire un CD-ROM con cui poter fare il 
boot? Ho un masterizzatore e mi pare di 
aver letto, su uno dei suoi articoli, che è 
possibile fare la cosa, ma non ci sono riu¬ 
scito, nonostante i miei tentativi. Ho pro¬ 
vato a copiare l'intero sistema operativo 
sul CD e a settate il BIOS in modo da fa¬ 
re il boot dal CD-ROM driver, ma la mac¬ 
china mi indica che il driver non contiene 
un disco di sistema. 

Come posso fare? 

Antonio Ginnetti Sala 


P reg.mo sig. Sala, se utilizza un burner 
di CD-ROM come Nero Burning 
ROM (a proposito, lo sapeva che significa 
Nerone che brucia ROMa? me lo ha fatto 
notare un lettore, che ringrazio da queste 
righe) è possibile realizzare un CD-ROM, 
come si suol dire, bootable. 

Occorre però adottare certe precauzio¬ 
ni, come scegliere un drive logico come 
padre della copia, e occorre settare, per 
questa, un'emulazione come se si trat¬ 
tasse di un hard disk o di un floppy. Infat¬ 
ti, durante il processo di boot, Windows, 
in un particolare momento, dopo la com¬ 
parsa della videata di benvenuto, va a 
scrivere dei dati sul disco, e, nel caso del 



Riguardo le schede madri QDI Legend... 

Nell'articolo relativo alla prova della scheda madre K7T per Athlon di Legend QDI, pubblicata lo scor¬ 
so mese è stato rilevato che la porta giochi/MIDI non funzionava correttamente. 

Al momento della prova, l'esemplare era ancora di preproduzione e quindi dotata di bios non com¬ 
merciale: aggiornando II bios il malfunzionamento scompare. E‘ disponibile il bios aggiornato per ri¬ 
solvere il problema; tutte le schede ODI K7T attualmente in commercio dovrebbero avere già la por¬ 
ta perfettamente funzionante 


CD-ROM, la cosa porta a un errore fatale 
e il processo di boot è interrotto. 

E' necessario (e Nero lo fa) creare un 
disco di boot che manda a un comando 
di prompt, oppure interrompendo il pro¬ 
cesso di boot premendo F8, per trasferir¬ 
ci al menu di boot stesso. Non è invece 
possibile creare un CD-ROM di partenza 
solo copiando la cartella di Windows sul 
CD-ROM (o, per inciso, su un altro HD). 

Il sistema non partirebbe perché è ne¬ 
cessario che sulla memoria di massa che 
riceve ci sia un settore di boot, dove 
l'operazione di scrittura viene, tra l'altro, 
eseguita. E' questo il procedimento che 
sta, tra l’altro, alle spalle del funziona¬ 
mento, in fase di recupero da un file im¬ 
magine, di pacchetti come Ghost I 

Raffaello De Masi 


Il formato JPG 
della Nikon 990 


Buongiorno 

Sono un lettore/abbonato sia di MC 
Microcomputer che di PC imaging con 
un problema che forse voi siete in grado 
di aiutarmi a risolvere. 

Da diverso tempo sono alla ricerca di 
un sistema valido per poter vedere in 
modo decente oltre che sul monitor del 
computer anche sul "televisore" le mie 
fotografie digitali in formato JPG elabora¬ 
te con Photoshop, ma senza successo. 

Ho a disposizione un lettore DVD Pio¬ 
neer DV-717, un videoregistratore digita¬ 
le JVC HM-DR 10000 EVID-VHS) ed un 
monitor al plasma. 

Esiste la possibilità di convertire i files 
e masterizzarli su CD in un formato che 
possa essere letto dal lettore di DVD? 

Col legando la Nikon 990 all'ingresso 
video del JVC si possono registrare in di¬ 
gitale con ottima qualità le foto scattate, 
ma non quelle trasferite sulla Compact- 
Flash Card tramite il computer. 

In che formato sono le foto scattate 
dalla Nikon? Non sono JPG? 

Come alternativa Iultima spiaggia/ si 
può convertire il formato JPG del com¬ 


puter in formato leggibile dalla Nikon 990 
in modo da poter effettuare la registra¬ 
zione sul JVC tramite la stessa? 

Dai vari negozi di computer in zona 
non sono riuscito ad avere indicazioni. 

Vi sarei grato per una vostra gentile ri¬ 
sposta. 

Cordiali saluti 

Renzo Toletta - Pescantina (VR) 


G entile lettore, per quanto riguarda la 
Sua domanda su come realizzare un 
CD-Rom con le sue immagini da visualiz¬ 
zare su un televisore in congiunzione con 
un lettore DVD, La rimando al numero di 
Luglio/Agosto di MCmicrocomputer, nel 
quale troverà un metodo per creare un 
VideoCD con Nero, avvertendola, però, 
che non funziona con tutti i lettori DVD. 

Per quanto riguarda il formato immagi¬ 
ne della Nikon 990, abbiamo interpellato 
i tecnici della Nital, i quali ci hanno con¬ 
fermato che il formato JPEG-JFIF col 
quale la 990 salva le immagini è proprie¬ 
tario: la logica di gestione della fotoca¬ 
mera aggiunge una serie di dati (esposi¬ 
zione, tempi, correzione cromatica, ecc) 
che vengono rimossi anche solo aprendo 
e salvando il file senza alcuna modifica in 
Photoshop. 

Il file, ricaricato sulla CompactFlash 
della fotocamera, non viene quindi più ri¬ 
conosciuto dalla logica di gestione, per 
cui non è visualizzato. 

Non esiste un modo di "salvare" un file 
nel formato proprietario, se non quello di 
editare a mano in binario il file (I) per ag¬ 
giungere le stringhe di identificazione... 
procedura alquanto scomoda. 

Franco Paiamaro 


ERRATA CORRIGE 


Nell'articolo relativo alla cuffia Plantronics 
Acoustic HS1 pubblicato lo scorso mese a 
pagina 94 é stato pubblicato un prezzo erra¬ 
to: 215 000 lire contro le 179.000 effettive. 
Alla luce di questo dato sono da considerare 
ridimensionati i giudizi relativi all'eccessivo 
costo del prodotto 

Ce ne scusiamo con i lettori e, ovviamente, 
con l'azienda Plantronics 


24 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




































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Packard Bell: design e potenza finalmente in casa 




di Massimiliano Cimelli 


Packard Bell ha sviluppato una serie di so¬ 
luzioni "intelligenti", rivolte alla semplifica¬ 
zione del rapporto uomo-macchina anche 
nel comune ambiente casalingo, Grazie ai 
nuovi modelli personal salvaspazio, tecno¬ 
logicamente studiati per offrire il massimo 
del comfort, l'utente finale potrà scegliere 
la stazione di intrattenimento più adatta alle 
proprie esigenze. Proprio per accompagna¬ 
re l'utente nel complesso mondo delle co¬ 
municazioni informatiche, è stato introdotto 
su tutte le linee un ricco pacchetto softwa¬ 
re dedicato al Web e alla manutenzione 
dell'intero sistema. Il primo contatto con la 
macchina è agevolato dal software di auto¬ 
apprendimento che ci guiderà passo per 
passo nell'esplorazione di tutti gli strumenti 
più comuni. Mentre l'accesso ad Internet è 
garantito, ovviamente sfruttando il modem 
da 56K in dotazione, da una serie di applica¬ 
zioni dedicate quali, i vari media player o 
plug-in, sistemi antivirus e un buon numero 
di canali consumer selezio¬ 
nati direttamente da 
Packard Bell. Ma il cuore del 
pacchetto è sicuramente il 
3D Navigator, una casa tridi¬ 
mensionale sviluppata utiliz¬ 
zando la tecnologia SCOL di 
Cryo Networks, dove ogni 
stanza immergerà il naviga¬ 
tore verso le applicazioni 
precaricate o lo trasporterà 
direttamente nella commu¬ 
nity online di Planetis, nuovo 
mondo completamente in 
3D 


nelle città più interessanti della 
nostra penisola. Infine, il como¬ 
dissimo ActiveSurf, ci aiuterà a 
monitorare lo stato 
del PC, mantenen¬ 
dolo costantemente 
aggiornato e quindi 
funzionante per ogni 
nuova immissione 
dei dati. 

Quando si parla di 
una perfetta integra¬ 
zione con l'ambiente di 
casa, si dovrebbe pen¬ 
sare a un oggetto che non 
discosti tragicamente 
dall'arredamento, che 
non vincoli la sua mobi¬ 
lità con troppi cavi e che 
mantenga comunque un 
adeguato rapporto tra la po¬ 
tenza di calcolo e la semplicità di 


se- 


utilizzo. La perfetta esemplificazione di 
questo concetto è resa sicuramente dal 
Home Personal Le Div@. Prima di tutto 
analizziamo il design e la struttura, il mo¬ 
dello è essenzialmente composto da uno 
chassis che incorpora un monitor a matri¬ 
ce attiva da 15 pollici e tutto l'hardware 
PC in soli pochi centimetri di spessore. Il 
tutto collegabile con un semplice filo per 
una connessione istantanea in qualsiasi 
ambiente, mentre le periferiche come la 
tastiera, il mouse e il comando remoto 
Web sono cordless, per utilizzare l'appa- 


duti sul divano. Inoltre, la tastiera offre 
una serie di tasti funzione per la navigazio¬ 
ne, per la lettura delle mail e 
per l'ascolto dei CD musicali 
o la visione dei filmati digita¬ 
li. Come se non bastasse, i 
progettisti hanno pensato di 
aggiungere un ulteriore di¬ 
spositivo per semplificare i 
comandi a distanza, appunto 
il sopracitato remote control. 
Questo utile oggetto replica 
tutti i tasti funzione della ta¬ 
stiera e le peculiarità del 
mouse tramite il comodo 
trackpad. Quindi il PC si tra¬ 
sforma veramente in un nor¬ 
male apparecchio casalingo, 
comodo e facile da usare 
per tutta la famiglia, almeno 
per quanto riguarda il norma¬ 
le sfruttamento quotidiano. 
Anche l'estetica è ben studiata, infatti, ogni 
componente è personalizzabile tramite ma¬ 
scherine colorate intercambiabili. L'hardwa¬ 
re, nascosto dal nitidissimo LCD esclusivo 
di Nec con risoluzioni XGA, non è assoluta- 
mente da trascurare. Il processore è un 
Pentium a 650 MHz, la memoria di massa 
offre 64 Mbyte e il disco rigido vanta una 
capienza di 12 Gbyte. Mentre la fluida ripro¬ 
duzione dei filmati è garantita da un lettore 
DVD e dal chipset grafico i810e. Un altro 
pregio di Le Div@ è rilevato dall'ampia con¬ 
nettività offerta sia dal modem da 56K sia 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 








da uno slot PCMCIA di tipo III e dalle inter¬ 
facce USB e IEEE-1394 firewire. Ricordo 
che proprio con quest'ultima porta è pos¬ 
sibile connettersi a numerose periferiche 
digitali, come le videocamere DV per rea¬ 
lizzare e editare i propri filmati amatoriali. 
Questa piccola meraviglia è offerta al prez¬ 
zo di Lire 8.090.000. Data la spesa che 
l'utente dovrà affrontare bisogna purtrop¬ 
po considerare un piccolo neo, il PC in 
questione non è espandibile, quindi non 
potrà sostenere in futuro eventuali up-gra- 
de. 

Se non desiderate affrontare un tale in¬ 
vestimento, la divisione consumer di NEC 
Computers ha pensato di sviluppare una 
gamma più economica, mantenendo sem¬ 
pre un occhio di riguardo al design. Ad 
esempio, il modello Aloh@ offre un cabi¬ 
net a torre di dimensioni ridotte consen¬ 
tendo la collocazione in ogni arredamento 
grazie ai rivestimenti disponibili in diversi 
colori. Accompagnato dai consueti mouse 
e tastriera senza fili, il piccolo personal è 
commercializzato ad un prezzo di circa tre 
milioni, con monitor da 15 pollici compre¬ 
so. Il prodotto è dotato di un processore 
Intel Celeron da 700 MHz, 64 Mbyte di 
memoria e un hard disk da 15 Gbyte. Mal¬ 
grado il prezzo abbastanza contenuto, 
Aloh@ dispone di una buona sezione en- 
tertainement, concessa per mezzo del let¬ 
tore DVD-Rom o del lettore combo 
DVD/CD-R e degli altoparlanti Diamond. 
Ma se non si accettano compromessi in 
termine di pura potenza, allora consiglierei 
la famiglia iMedia o ixtreme. La prima è 
dedicata al puro divertimento multimedia¬ 
le, infatti, si potranno sfruttare i processori 
di ultima generazione Pentium III di 
Intel e Duron o Athlon di AMD, gio¬ 
care con un buon frame-rate grazie 
alla scheda video nVidia TNT2 M64 
e godersi dei buoni filmati DVD di¬ 
rettamente sulla televisione. Il prez¬ 
zo dei tre modelli della linea iMedia 
varieranno tra i 3 e i 4 milioni. Men¬ 
tre la seconda, il top per ogni appli¬ 
cazione, è dotata di processori 
Pentium III fino a 1 GHz e di ben 
40 Mbyte di disco fisso. Ixtreme 
vi immergerà nel mondo videoludico 
senza alcun limite, sfruttando i chip gra¬ 
fici nVidia NV11 con 32 Mbyte di memo¬ 
ria video e le schede audio Sound Blaster 
Live. Mentre il lettore DVD unito alle cas¬ 


se acustiche Diamond e un ampio monitor 
da 17 pollici produrranno delle ottime 
esperienze cinematografiche. Da sottoli¬ 
neare anche la presenza di una porta a lar¬ 
ga banda firewire e il software Ulead Vi- 
deoStudio in dotazione. I prezzi, secondo 
la configurazione richiesta, partiranno da 
quattro milioni. Ad esempio la configura¬ 
zione con Pentium III a 866 MHz, associa¬ 
ta al lettore combo DVD con masterizzato- 
re CD-R, è offerta al pubblico a Lire 
5.890.000. 

Per quanto riguarda l'universo mobile, 
Packard Bell propone due linee di note¬ 
book all-in-one. Easy One, modello entry 
level studiato per gli utenti meno esperti, 
è offerto in due configurazioni differenzia¬ 
te dal tipo di schermo, infatti, potremo 
scegliere tra un semplice ma economico 
display 

HPA da 12" ed un più costoso TFT da 13 
pollici. La configurazione comune com¬ 
prende, il processore AMD K6 II a 550 
MHz con tecnologia 3D Now, un lettore 
floppy e CD-Rom integrati, il canonico mo¬ 
dem, un disco rigido da 6 Gbyte e 64 
Mbyte di memoria. La sezione multime¬ 
diale, che adotta un chip grafico Trident 
CyberBIade i7 e un buon audio stereo, è 
più che sufficiente per sfruttare l'ampia 
gamma di applicazioni in dotazione, come 
software dedicati alla cultura, agli hobby, 
alla produttività e una serie di giochi. Il 
prezzo di Easy One è di Lire 3.199.000 e 
di Lire 3.799.000, secondo il tipo di scher¬ 
mo scelto. La famiglia Easy Note VX , ri¬ 
volta a coloro che desi¬ 


derano una maggiore potenza, dispone di 
processori Celeron e Pentium III, un ca¬ 
piente hard disk da 12 Gbyte e una note¬ 
vole memoria di 128 Mbyte. Anche nel 
campo del semplice intrattenimento, 
l'utente può essere completamente soddi¬ 
sfatto grazie al lettore DVD 6X e la como¬ 
da uscita TV, consentendo rapidi collega- 
menti al proprio televisore. I display da 13 
o 14 pollici e un modem da 56K completa¬ 
no l’offerta, al prezzo di Lire 4.790.000 e di 
Lire 5.890.000 

Ma il modello che cattura completamen¬ 
te l'attenzione è l'incredibile Crom®. 

Questo singolare "desktop replace- 
ment", caratterizzato dall'ampio display da 
15 pollici di NEC, è in grado di sostituire 
tranquillamente qualsiasi personal sia 
nell'ambiente domestico sia in quello lavo¬ 
rativo, dato che offre ottime caratteristiche 
in ogni campo applicativo. Appena si os¬ 
serva il notebook, si nota istantaneamente 
l'ergonomia e il design offerto dai materiali 
utilizzati, come ad esempio l’ampia tastie¬ 
ra dal riposante colore blu trasparente, 
l’elegante colore argento dello chassis, op¬ 
pure le mascherine delle sei casse che si 
estendono lungo tutto il perimetro del por¬ 
tatile. Non è un errore di battitura, Crom® 
possiede proprio sei casse (mid, tweeter e 
woofer) per riproporre fedelmente l'effet¬ 
to ''reai sound" concesso dal lettore DVD 
6X incorporato e dalla scheda audio a 64 
voci, se la riproduzione del filmato non fos¬ 
se ancora soddisfacente, l'utente può con¬ 
nettersi direttamente al televisore e all'im¬ 
pianto Dolby Digital di casa tramite le usci¬ 
te S-Video&RCA e il connettore SPDIF, 
porta dedicata al trasferimento dell'audio 
sia in ingresso sia in uscita su dispositivi 
digitali, quali registratori MiniDisk, DAT o 
amplificatori Home Theatre. L'ampia con¬ 
nettività non solo trasforma il notebook 
una vera postazione cinematografica, ma 
anche in un ottimo sistema per l’editing-vi- 
deo tramite l'interfaccia a larga banda 
IEEE1394 firewire e ben tre porte USB, 
senza dimenticare il solito modem con 
protocollo V.90 per la navigazione su Inter¬ 
net. L'hardware, adeguatamente stu¬ 
diato per gestire tutte le applica¬ 
zioni multimediali, spreme un 
processore Pentium III da 750 
MHz, un hard disk da 20 Gbyte e 
128 Mbyte di memoria, mentre la 
grafica si appoggia su un chip ATI 
Mobility-M 1 con 8 Mbyte di 
SDRAM. Per bilanciare la ricca tec¬ 
nologia di Crom®, purtroppo biso¬ 
gna fare i conti con il peso di 4,1 
Kg e il notevole investimento di 
Lire 8.190.000.Tutti i prezzi si 
intendono IVA inclusa. 

Info: 

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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


27 













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I sistemi desktop IBM 
NetVista sono stati ideati per 
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rapide ed affidabili. 

L'affidabilità nella gestione 
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che fornisce ulteriori livelli di protezione 
per le comunicazioni elettroniche 
aziendali. 

La struttura modulare dei 
NetVista A Series consente di 
identificare i componenti prin¬ 
cipali, e scegliere quindi il 
design meccanico ideale 
per il proprio ambiente di 
lavoro. Ogni design 
garantisce infat- 
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■ " scalabilità, 

mentre gli eventuali inter¬ 
venti di manutenzione risulta¬ 
no notevolmente semplificat 
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A40p offre una con¬ 
nessione di rete sicura 
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Questo modello garan¬ 
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rendimento degli inve¬ 
stimenti tecnologici, 
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lità della piattaforma ed alla 
vasta gamma di strumenti di gestione 
che assicurano un'estrema sempli¬ 
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risparmio durante l’inte¬ 
ro ciclo di vita 
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Nel NetVista 
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non compor¬ 
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dati e potenti, in grado di assicurare una 
elevata semplicità di utilizzo, espansione 
e manutenzione. 


Info: 

IBM Italia S.p.a. 

Via Tolmezzo, 15 
20132 Milano _ 

I www. ibm.com/pc/europ4 


• STAMPANTI 


Hewlett Packard: i nuovi orizzonti della stampa 


Le ultime nate di casa HP si chiamano HP 
Deskjet 990Cxi Professional Series, HP 
Photosmart 1218 e HP Photosmart 1215 e 
sono le stampanti a getto di inchiostro in 
grado di fornire qualità di stampa elevata e 
prestazioni avanzate, come l'altissima velo¬ 
cità di stampa, ben 17 pagine al minuto in 
bianco e nero e 13 pagine a colori, il ricono¬ 
scimento automatico del tipo di carta e il 
trasferimento dati a raggi infrarossi. La HP 
Deskjet 990Cxi Professional Series è pro- 



ta per il pro¬ 
fessionista che 
esige la massima produttività. Realizzata 
con l'esclusiva tecnologia PhotoRet III, in 
grado di depositare e stratificare fino a 29 
minuscole gocce di inchiostro per punto. In 
questo modo si ottengono delle stampe 


con toni più delicati ed omogenei e un 
maggior numero di sfumature di colore. 
La stampante inotre supporta la 
modalità Foto, per la stam¬ 
pa su carta fotografica 
con risoluzione 2400x 
1200 dpi 

Le stampanti Photo¬ 
smart 1218 e 1215, oltre 
ad assicurare la stessa 
qualità e versatilità della 
990Cxi, possiedono ulte¬ 
riori funzioni di stampa 
fotografica. Sono inoltre 
dotate di slot per l'inseri¬ 
mento di memorie Compact- 
flash e Smartmedia, consentendo 
cosi di stampare direttamente da 
fotocamera digitale. 

Info: 

Hewlett-Packard Italiana S.p.a. 

Via G. Di Vittorio. 9 

20063 Cernus co Sul Naviglio IMII 

\wwwhp.con\ 



MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 




















jsmau 

DUtWllM 


MONITOR 


Seleco Superego 21: un bellissimo 
televisore e monitor da 21" 



SuperEgo 
21 è la nuovis¬ 
sima proposta 
della Seleco 
che unisce in 
se un monitor 
a cristalli liqui- 
[ di per com¬ 
puter e un 
televisore da 
21 pollici. 
SuperEgo 21 
si affian¬ 
ca a Ego 

15 e alla nuova versione di que- 
t'ultimo, la Ego Krome, con telaio 
cromato. 

Ego 21 si caratterizza per la 
veste estetica davvero elegan¬ 
te ed inusuale. Il suo telaio è interamente in 


alluminio ed incorpora uno schermo TFT a 
matrice attiva da 21 pollici che consente tra 
l’altro di avere un televisore con sintonizza¬ 
tore stereofonico e con ingressi SCART e 
Component, per il collegamento con lettori 
DVD. Con un semplice telecomando è pos¬ 
sibile passare dalla modalità televisore a 
quella monitor per computer SuperEgo 21 
è disponibile in due versioni che accolgono 
differenti modi di concepire un unico pro¬ 
dotto: la versione "desk" ideale per la scri¬ 
vania, e la versione "floor", per un montag¬ 
gio a pavimento. 

Info: 

Seleco Form enti S.p a 
Via Dante Alighieri, 43 
20035 Lissone IMII 
Tel 039.24417419 
Fax 039.24417420 
EEE3E22EEZEZD 


• SCHEDE GRAFICHE 


Matrox presenta la nuova Marvel 6450 eTV 



La nuova scheda grafica e di acquisizione 
video Matrox, oltre ad essere un'ottima e 
veloce scheda video multi pur pose, con¬ 
sente inoltre di acquisire segnali videocom- 
posito e s-video per la realizzazione di filma¬ 
ti per il Web o da masterizzare su CD¬ 
ROM. Dotata di 32 Mbyte di memoria DDR 
(Doublé Data Rate), con un RAMDAC pri¬ 
mario a 360 MHz, questa scheda AGP 
incorpora, come la precedente versione 
della Marvel, anche un sintonizzatore TV 
stereofonico, con uscita direttamente sullo 
schermo del computer o su un televisore a 
parte. Inoltre incorpora funzioni che per¬ 
mettono la riproduzione 
di film su DVD e cattura¬ 
re Video in standard 
MPEG2. Il nuovo pro¬ 
gramma di gestione, con 
l'interfaccia completamen¬ 
te rinnovata, consente di 
utilizzare il computer come 
un vero videoregistratore 
digitale, con in più una fun¬ 
zione esclusiva: la possibi¬ 
lità di visualizzare una parte 
del programma che si sta 
registrando senza interrom¬ 
pere la registrazione. In pra¬ 
tica, se si è interrotti, perché 


si deve rispondere al telefono si può mette¬ 
re in pausa la visione e riprenderla succes¬ 
sivamente senza perdersi nemmeno un 
fotogramma del programma preferito. 
Questo grazie alla funzione Timeshift, che 
consente di registrare un filmato e riprodur¬ 
ne una parte in differita mentre si sta anco¬ 
ra registrano. La funzione Dual Haed di 
Matrox, cioè la possibilità di vedere un film 
DVD o un programma diffuso via etere su 
un secondo schermo televisivo permette 
una fruizione piu versatile. La dotazione di 
software è completissima: si va da Ulead 
Video Studio 4, per il montaggio di film, a 
Pc-VCR Remote per la 
registrazione video su 
hard disk, Matrox DVD 
Player per la visione dei 
DVD sullo schermo del 
PC o sul televisore. 

La Marvel G450 eTV è 
indirizzata al mercato del¬ 
l’integrazione OEM ed è 
disponibile ad un prezzo 
suggerito di L. 679.000 Iva 
inclusa. 

Info: 

3G Electronics S.r.l . 
www. matrox. com 


• DIGITAL AUDIO 


Creative D.A.P. 
Jukebox 


Digital Audio Player Jukebox, il lettore 
di file MP3 che può riprodurre ben 150 
ore di musica, presentato come prototi¬ 
po all’inizio dell’anno al Futurshow, è 
finalmente in vendita. Si tratta di un un 
lettore di audio in formato digitale, delle 
dimensioni di un lettore CD portatile, con 
un hard disk da 6 GB in grado di conte¬ 
nere l’equivalente dei brani musicali 
inseriti in 150 CD. 

Dotato delle uscite per le cuffie e per 
quattro altoparlanti, può anche essere 
collegato all’impianto stereo di casa, ma 
soprattutto essere trasportato ovunque 
facilmente. Come un vero jukebox, il 
nuovo Digital Audio Player consente di 
avere a portata di mano un'intera colle¬ 
zione musicale, ma fatta di brani tratti dai 
propri CD o scaricati da Internet. 

La conversione dei brani musicali in 
presenti sui vostri CD in file MP3 è rea¬ 
lizzato sul computer, grazie al software 
PlayCenter 2, fornito in dotazione. Il let¬ 
tore supporta anche standard futuri, gra¬ 
zie al firmware aggiornabile. Il D.A.P, è 
inoltre in grado di registrare musica diret¬ 
tamente da una sorgente analogica, 
come un microfono o un registratore, 
grazie aun una entrata stereofonica ana¬ 
logica. 

La connessione con il PC è realizzata 
mediante il bus USB. Molto comoda 
anche la possibilità di organizzazione dei 
brani musicali, che vengono suddivisi 
secondo l’artista, il genere musicale o 
l'album. 

Info: 

Creative Labs 

Strada 4 Edificio A2 

20090 Assago Milanofiori IMI) 

Tel 02/8228161 



MCmicrocomputer n 212 - dicembre 2000 


29 











3 7* EDIZIONI 


• PERIFERICHE 






Stampanti, PDA e Webphone da Olivetti Lexicon 


Olivetti presenta una serie di novità 
rivolte al mercato SOHO, caratterizzate 
dalla capacità di coniugare funzionalità ed 
estetica, grazie ad un design unico svilup¬ 
pato dal noto architetto Michele De 
Lucchi, Destano particolare interesse le 
neo-nate Art jet 12 e 22, compatte ed 
economiche; la stampante Jet Lab 600® 
multifunzione, ideale per l'ufficio; 
il PDA piccolo quanto una 
carta di credito XSmall e il 
Webphone Olivetti 
Linea®, 

Artjet 12 pro¬ 
pone stampe a 
getto di inchio¬ 
stro per mezzo 
della testina qua¬ 
dricromatica mono¬ 
blocco a chip attivo, 
capace di offrire la 
qualità a tre colori piu il 
nero grafico, infatti, se durante la stampa 
si esaurisce il serbatoio del nero, la tricro¬ 
mia a colori potrà assumerne tranquilla¬ 
mente la funzione, escludendo la classica 
sostituzione della testina. Il prodotto, con 
una capacità di 50 fogli, offre una risolu¬ 
zione di 1200 punti per pollice, una velo¬ 
cità di 4 pagine al minuto a colori e 5 in 
nero (sette con la testina opzio 
naie). ArtJet 12, provvista d 
porta parallela e interfaccia 
USB, è disponibile al prezzo di 
Lire 169.000. Mentre ArtJet 
22, studiata per stampare sia in 
orizzontale sia in verticale, consente una 
velocità superiore di ben 13 ppm in bian¬ 
co/nero e 9 pagine al minuto a colori. 
Dotato di alimentatore automatico della 
carta con tre vassoi, il modello raggiunge 
la gestione fino a 150 fogli. ArtJet 22, 


munita di porta USB e 2 Mbyte di memo¬ 
ria, è offerta con i software Drawe 
Picture Publisher di Micrografx al prezzo 
di Lire 379.000. 

La multifunzionale JetLab 600® è una 
vera soluzione all-in-one, combinando in 
un unico sistema estremamente com¬ 
patto una stampante, uno 
scanner, una fotocopia¬ 
trice a colori e un fax 
con addirittura la 
possibilità di 
collega¬ 
menti 
in Inter¬ 
net. La 
sezione di 
stampa in 
quadricromia per¬ 
mette una velocità di 7 
pagine al minuto in nero e 3 a colo¬ 
ri, con una risoluzione di 1200 x 600 dpi 
su tutti i tipi di carta speciale, compresi i 
lucidi ed eventuali trasferibili su t-shirt. 
Mentre per l'acquisizione di immagini, la 
risoluzione ottica concessa è di 300 x 300 
punti (1200 x 1200 interpolata) con una 
profondità colo¬ 
re di 24 bit 
per pixel. Da 
rilevare, la 


comoda applicazione OCR con 
cui è possibile convertire diretta- 
mente i documenti scannerizzati 
in file editabili, inoltre, pre¬ 
mendo semplicemente un 
tasto è possibile allegare 
immediatamente il risul¬ 
tato della scansione a 
fax o ad una mail. 

La copiatrice a colori, 
invece, realizza copie 
anche a PC spento con 
una risoluzione di 
600 x 600 dpi e 
una velocità di 
1,5 cpm a 
colori e 4 pa- i 
gine al minu- ’ 
to a colori. 


JetLab 

600®, grazie alla collabo¬ 
razione con l'Internet provider FAX2NET, 
consente di collegarsi alla rete e di gesti¬ 
re una serie di servizi tramite fax: la con¬ 
versione dei fax in e-mail, ricezione della 
posta elettronica e di pagine Web e l'in¬ 
vio di fax tramite Internet. Prezzo al pub¬ 
blico di Lire 1.020.000. 

Per gli appassionati degli assistenti digi¬ 
tali personali, Xsmall potrebbe essere 
una valida alternativa grazie alle sue 
numerose funzioni di rubrica, di 
agenda per appuntamenti e 
note, di gestione delle spese, di 
calcolatrice e di convertitore 
valutario e unità di misura. Il PDA è 
sicuramente singolare, dato che in soli 
45 grammi di peso e 7 mm di spessore 
include una batteria al litio, una memoria 
di 768 Kbyte e uno schermo a cristalli 
liquidi di 150 x 100 ppp. 

Per completare l'offerta, non bisogna 


30 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 










trascurare la comoda tastiera pieghevole 
per l'inserimento dei dati ed i software 
Organizer-Companion Link per la sincro¬ 
nizzazione con il PC e la comunicazione 
con applicazioni di posta elettronica. 
Xsmall è disponibile al prezzo di Lire 
169.000. 

Infine, Olivetti Line® potrà sostituire il 
vecchio telefono di casa, affermandosi 
come il nuovo apparecchio per la telefo¬ 
nia e la connessione in rete visualizzabile 
sul display a colori incorporato. 

Lo schermo, a comandi tattili di 7,5 pol¬ 
lici dotato di una risoluzione VGA, è in 
grado di visualizzare la rubrica, tutti i 
messaggi di testo in arrivo e un'agenda 
capace di contenere in un'unica scher¬ 
mata sia i nomi con relativi numeri telefo¬ 



nici sia i rispettivi indirizzi e-mail, atti¬ 
vabili immediatamente con la 
semplice pressione di un dito. 

Oltre ai normali servizi 
offerti dai gestori, il 
dispositivo permette di 
collegarsi alla stam¬ 
pante dedicata 
linea@webprinter, 
tramite interfac¬ 
cia USB oppure 
utilizzare le carte 
a chip intelligenti 
Smart Card. 


Info: 

Olivetti 


• INTERNET 


CTONet: multiplayer e comunità virtuali tridimensionali 


CTOnet, portale appartenente al noto 
gruppo di distribuzione ludica, è il nuovo 
punto d'incontro rivolto all'intrattenimen¬ 
to e al commercio elettronico, dove il 
videogiocatore può sia dilettarsi in avvin¬ 
centi scontri multiplayer sia navigare 
attraverso comunità tridimensionali inte¬ 
rattive. 

Dopo una semplice registrazione, l'uten¬ 
te potrà accedere all'esclusivo servizio 
dial-up, studiato per offrire la massima 
prestazione durante il gioco tramite ser¬ 
ver dedicati, oppure sfruttare lo spazio 
Web a disposizione di ben 50 Mbyte e 


utilizzare le illimitate caselle e-mail, ognu¬ 
na con cinque mega di spazio. Se la con¬ 
nessione modem o ISDN a 128 K non 
dovesse bastare, allora CTOnet consente 
con un'ulteriore sottoscrizione di entrare 
nell'ultraveloce servizio ADSL. 

Invece la sezione forum e Chat in rete 
sono garantiti da Angelopolis, immenso 
mondo realizzato interamente in tre 
dimensioni grazie alla tecnologia SCOL di 
cryo-network, capace di creare incredibili 
comunità virtuali in città realisticamente 
riprodotte come ad esempio: Milano, 
Venezia, Firenze, Roma e Portofino. 


Questi ambienti consentono al navigato¬ 
re di chattare, di assistere a proiezioni 
video o di ascoltare trasmissioni musicali, 
di entrare in veri negozi nel centro città e 
interagire con i commessi per eventuali 
acquisti, sempre in totale libertà. 

Sempre sul portale è possibile scaricare 
la versione light di Cryonics, il comodo 
software che consente di creare il proprio 
sito 3D in meno di cinque minuti. 

Info: 

CTONet 

Kvwwctonet.il 


• GRAFICA 


Wacom: come disegnare sul monitor in totale libertà 


Wacom, azienda nipponica fondata nel 
1988, è conosciuta per essere stata la 
prima società ad introdurre sul mercato 
tavolette grafiche ad alta risoluzione e 
dispositivi di input privi di cavi e di batte¬ 
rie Attualmente offre tre linee di prodotti: 
il sistema Intuos, dedicato ai professioni¬ 
sti della grafica, Grafire Mouse & Pen Set, 
la tavoletta grafica per gli utenti consu¬ 
mer, infine. l'Interactive Pen Display PL- 
400 ed ora anche la nuova PL-500. 

PL-500 integra la tecnologia delle tavo¬ 
lette grafiche di Wacom, consentendo agli 
utenti di disegnare o di scrivere diretta- 
mente sulla superficie dello schermo a cri¬ 
stalli liquidi in totale libertà, tramite i 256 
livelli di pressione offerti dalla penna digi¬ 
tale (peso di soli dodici grammi) in dota¬ 
zione. Il display a matrice attiva da ben 
15,1 pollici, capace di supportare definizio¬ 
ni fino a 1024 x 768 punti in 16,7 milioni di 

MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



colori, può essere connesso a qual¬ 
siasi scheda grafica con interfac¬ 
cia DVI o direttamente al perso¬ 
nal tramite porta USB. Il pro¬ 
dotto comprende una serie 
di software dedicati, com¬ 
patibili sia per sistemi 
operativi Windows 98 
e 2000 sia per 
Macintosh OS 8.51 
e successivi, co¬ 
me: Corel Pain- 
ter Classic, 
programma 
di grafica con 
oltre 100 stru 
menti di disegno sen¬ 
sibili alla pressione. 

Wacom PenTooIs e 
Paragraph PenOffice 
Se. PL-500, coperto 


r 


da due anni di garanzia, è offerto al prezzo 
di Lire 8.190.000 (IVA inclusa). 


Info: 

Wacom 

www. wacom de 
















• MONITOR 


)U EMHA] 


Ampi monitor e display, per ogni esigenza, da LG Electronics 



Con il medesimo trattamento W- 
I ARASC annflesso e antistatico, 
I LG 995 FT allarga sensibilmente 
I l'area visibile, offrendo un bel 19 
I pollici con schermo Fiat Sloi Mask 
I a fuoco dinamico Sempre con 
I una definizione pixel di 0 24 mm. 
■ permette risoluzioni fino a 1600 « 
I 1200 con una frequenza ottimale 
1 di refresh a 80 Hz II monitor non e 
I fornito di casse stereo ma dispone 
I di un comodo hub USB a quattro 
I porte LG 995 FT è disponibile al 
I prezzo di Lire 1 139.000 
! Per quanto riguarda la serie dei 
I matrice attiva, risulta decisamente 
I ricco di funzioni il nuovo display da 
15,1 pollici LCD 577 LM, che per- 
I mette sia una mobilità rotatoria di 
90° per la visualizzazione di testi in 
verticale sia la possibilità di regolare 
l'altezza del braccio uscente dalla base II 
modello si distingue grazie all'ausilio di 
due casse da 1 
Watt 
A P er 


LG Electronics amplia la i 
linea dei monitor FLATRON H 
con una serie di nuovi I 
modelli con ampi schermi H 
dai costi contenuti, mentre ^ 
nel campo dei display a cri- 1 
stalli liquidi viene sia amplia- J 
ta le modalità dei vecchi for¬ 
mati con funzioni multime¬ 
diali, sia introdotte nuove 
dimensioni particolarmente 
interessanti. 

Tra le novità dei CRT, spie- fi, 
ca sicuramente il 1 7 pollici f 
LG 776 FM multimediale, il I 
dispositivo offre uno scher- 
mo piatto per garantire ■ ] 

visualizzazioni senza distor- ’ 
siom, un trattamento antiriflesso 
che riduce sensibilmente i riflessi indesi¬ 
derati e una griglia uniforme con slot 
pitch pari a 0.24 mm, per realizzare ‘ 
immagini dai contorni definiti 


la comoda 

^ routine OSO I controlli, 

B gestiti da un processore I 
B dedicato, non gestiscono I 
B solo le funzioni dell'audio I 
B ma permettono anche di I 

■ modificare la temperatura I 

■ del bianco ed il colore LG I 

■ 776 FM consente una fre- I 

■ quenza orizzontale che varia I 
I dai 30 ai 70 KHz, una vertica- I 
I le da 50 a 160 Hz e una I 
| banda passante pari a 110 I 
' MHz. La risoluzione massima I 

consentita è di 1280 x 1024 a I 
60 Hz, invece quella ottimale èli 
di 1024 x 768 con una frequen- R 
za di refresh a 85 Hz. 

Prezzo al pubblico di Lire 829.000. 


“Olmo J 


rispettivi lati 
dello chassis, in modo 
da essere sfruttate sia unite al 
corpo dello schermo sia sulla 
te postazione di lavoro. La risolu- 
I zione ottimale è di 800 x 600 a 
R 110 Hz, mentre quella massi- 
fi ma consentita raggiunge i 
K 1024 x 768 punti a 85 Hz in 
» true color, con una visibilità 
m angolare di 120° in orizzontale 
■ e. di 90° in verticale. LCD 577 
I LM è offerto, con un mini-hub 
" USB a due porte, al prezzo di 
Lire 2.659.000. 

Dedicato al mercato professiona- 


corpo 

di colore grigio e il 
frontale "metallescente", si 
contraddistinguono per il design molto 
gradevole e compatto, mentre le quattro 
casse posizionate lateralmente e frontal¬ 
mente sono ricoperte rispettivamente da 
griglie rigide metalliche e da una tela gri¬ 
gia in tessuto. Gli altoparlanti da 2 Watt 
per canale erogano, separatamente, sia i 
toni alti sia i toni medi, regolabili tramite 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 
















le, LCD 885 LE del peso di soli 8 Kg e 
una profondità di 235 mm, propone uno 
schermo decisamente ampio da 18,1 
pollici con una risoluzione massima di 
1280 x 1024 punti e un pixel pitch di 
0.28 mm. Oltre a possedere un ottimo 
contrasto di 200:1 e una buona lumino¬ 
sità, il modello consente una visibilità di 
160° sia in verticale che in orizzontale, in 
modo da essere osservato da qualsiasi 
angolazione. LCD 885 LE è fornito di hub 
USB a quattro vie al prezzo di Lire 
7.069.000. 

Infine, con un formato molto singolare 
da 15,7 pollici, LG propone un monitor 
con le dimensioni del classico 15 pollici 
ma con la stessa risoluzione di un 18. Il 
modello 680 LE, infatti permette risolu¬ 
zioni fino a 1280 x 1024 punti a 80 Hz 
con una luminosità di 200 cd e un con¬ 
trasto di 200:1, mentre l'angolo visibile 


consentito è di 
120 ° in orizzonta¬ 
le e di 90° in ver¬ 
ticale. 

L'espandibilità è 
concessa grazie 
ad un hub USB a 
due ingressi e da 
un set di altopar¬ 
lanti concessi in 
opzione. 


Info: 

LG Electronics 
Centro Direzionale 
il Quadrato 
Via Modigliani 45 
20090 Segrate IMI) 
Tel. 02/269681 
Fax: 02/26968202 
tvww.ige~H 










Borsa Didattici da Finson 


La software-house milanese arricchisce 
la gamma dei suoi prodotti con alcune 
novità rivolte agli appassionati del merca¬ 
to mobiliare, agli utenti inesperti che desi¬ 
derano impossessarsi delle tecniche di 
gestione dei database e Web-editor, infi¬ 
ne, ai giovanissimi che intendono affac¬ 
ciarsi nel mondo del personal computer 
Finson Piazza Affari è un'applicazione 
che permette di analizzare le tendenze al 
rialzo ed al ribasso dei prezzi, che forni¬ 
scono l’andamento dei singoli titoli, con 
una serie di supporti grafici e algoritmici, 
come ad esempio i trend lines, le 
medie mobili e la pista ciclica. 
L'utente potrà simulare la previsio¬ 
ne di diverse strategie su qualsiasi 
titolo e in un secondo momento, 
riportarla nel proprio portafoglio 
azionario, fornendo indicazioni di 
acquisto o di vendita per ogni titolo 
collegato. 

Oltre all'archivio storico 
delle quotazioni 
sulla borsa di 
Milano e dei 
principali indici 
mondiali, il pro¬ 
gramma con¬ 
sente un conti¬ 
nuo aggiornamento dei 
dati segnalati, gratuita¬ 
mente senza alcun 
abbonamento specifi¬ 
co. Il prodotto, provvi¬ 
sto di guida in linea e di 
manuale tecnico dedi¬ 
cato ai principianti, è 
disponibile al prezzo di Lire 


199.000. 

Per coloro 
che desidera¬ 
no avvicinarsi 
ed impadronir¬ 
si delle innu¬ 
merevoli fun¬ 
zioni dei pro¬ 
grammi più 
rinomati, allora 
è sicuramente 
utile appog¬ 
giarsi alle 
guide inte- 


1 litoti 


< 




rattive di 
Powerpoint e di 
Access 2000 
oppure di editor 
in HTML e di 
Photoshop. 
Questi prodotti guidano 
l'utente passo per passo nelle 
procedure di base, fino al rag¬ 
giungimento di una conoscen¬ 
za completa dell'applicazione 
scelta, grazie ad una comoda 
interfaccia simulativa. alle 
numerose animazioni ed un 
simpatico commento sonoro. 
Quindi, l'utente imparerà 


come utilizzare un 
database, come 
creare ottime pre¬ 
sentazioni o pagine 
Web ricche di filmati 
e suoni oppure realiz¬ 
zare sia documenti 
grafici sia immagini, 
applicando transizioni 
ed effetti speciali. Le 
Guide di Finson sono 
disponibili al prezzo di Lire 59.000. 
Infine, "Piccolo genio" 
accompagnerà per 
mano i più piccini 
nell'affascinante 
mondo dei compu¬ 
ter, tramite un'inter¬ 
faccia realizzata 
come un libro interat¬ 
tivo, dove il bambino 
incontrerà diversi personag¬ 
gi che spiegheranno nel 
modo più comprensibile 
cosa avviene all’in- 
terno della macchi¬ 
na. Nelle storie 
appositamente 
create, si affronte¬ 
ranno temi come 
la sicurezza, l'utilizzo principale 
del PC e delle sue periferiche, 
con l'ausilio di filmati, indovinelli 
e quiz. Prezzo al pubblico Lire 
79.000. 

Info: 

Finson 

HwwjjnsQa.cBni 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


33 



























• NOTEBOOK 


srndui 

Iduemuat 


17* l IH Z I 0 II 


New Entry tra le file della linea Satellite di Toshiba 




Toshiba sembra inarrestabile, dopo aver 
presentato da pochi mesi i nuovi modelli 
Satellite si ripresenta implementando 
ulteriormente l'offerta con altre nuove 
configurazioni, rivolte ad ogni tipo di uten¬ 
za, dalla serie economica Satellite 1000 ai 
modelli professionali Tecra 8100. 

Partiamo dai due notebook dedicati al 
mercato consumer, Satellite 1710CDS e 
1730CDT caratterizzati dai processori 
Celeron con tecnologia FBS a 100 MHz 
con cache di secondo livello da 128 
KByte 

II 

sfrutta una 
potenza di 
600 MHz, 
una memo¬ 
ria da 32 
M B y t e 
espandibile 
a 160 e un 
display in 
polisilicio 
da 12,1 
pollici con 
una 
luzione 


riso- 
Dne 


modem, un discreto 
disco rigido S.M.A. 

R.T da sei Giga e un 
acceleratore grafico 
AGP 64 Bit con quat¬ 
tro mega di memoria 
video II prezzo è 
rispettivamente di 
Lire 2.374 000 e di 
Lire 3.198.000 (IVA 
Esclusa) 

Di fascia intermedia, 
la Serie 2800 si foca- 
lizza sull'in¬ 
trattenimento 
offrendo due 
modelli sem¬ 
pre all-in-one. 
capaci di leg¬ 
gere e proiet¬ 
tare i filmati 
digitali diretta- 
mente sul 
televisore gra¬ 
zie al lettore DVD e alla comoda 
uscita TV integrata, il tutto agevo¬ 
lato dalla memoria video ampliata 
fino a 8 MByte. 

Il notebook 2800-100 mantiene 
le stesse caratteristiche hardware 
del fratello minore 1730. modifican- 


massima di 800 x 600 in 
true color. Il secondo aumenta legger¬ 
mente la frequenza fino a 650, amplia la 
Ram di base a 64 MByte espandibile a 
194 e rimpiazza lo schermo delle stesse 
dimensioni con un buon matrice attiva. In 
entrambi i modelli è integrato, in perfetto 
stile all-in-one dal 
peso di 3,2 kg, 
sia il lettore 
CD sia il 
floppy con 
relativo 


do solo l'offerta 
del display, proponendo 
un 13,3 pollici per defini¬ 
zioni fino a 1024 x 768 


punti. Mentre il 2800-300 può vantare un 
potente Pentium III da 650 MHz, una 
maggiore capienza di massa da ben 20 
GByte e una memoria da 128 MByte, per 
non parlare dell'ampio schermo TFT da 
15''. La serie 2800 è commercializzata al 
prezzo di Lire 4 083.000 e di Lire 
6.740.000 (IVA Esclusa). 

Se desiderate la massima espres¬ 
sione tecnologica in termini di capa¬ 
cità di calcolo, allora il nuovo Tecra 
8100 con Pentium III a 800 MHz 
potrebbe forse risolvere i vostri pro¬ 
blemi Dedicato ad un uso stretta- 
mente professionale, il portatile offre 
un'ottima configurazione grazie al 
disco rigido da 20 GByte, una memo¬ 
ria di 128 MByte espandibile a 512 e 
un display a matrice attiva da 14 polli¬ 
ci. invece l'interattività è garantita dal 
lettore DVD-Rom a sei velocità e dal 
consueto modem V.90 
Per sfruttare una simile potenza 
bisogna purtroppo ricorrere a qualche 
sacrificio, dato che il prezzo del nuovo 
Tecra non è certamente economico, 
Lire 9 990 000 ovviamente IVA esclu¬ 
sa 

Tutti i modelli presentati dispongono di 
una scheda audio Sound Blaster Pro 16 
Bit compatibile, del sistema Bass 
Enhanced Sound di Toshiba e di due 
casse stereo integrate 

Info: 

Toshiba 

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• PERIFERICHE 


Pioggia di novità in casa Epson 



Epson affronta l'autunno con una pioggia 
di novità, sia in campo della stampa che 
della acquisizione e proiezione delle imma¬ 
gini. EMP-8100 rappresenta la massima 
espressione tecnologica in campo dei 
videoproiettori professionali grazie ad una 
luminosità pari a 3.200 ANSI lumen in appe¬ 
na 8 Kg di peso. La tecnologia impiegata 
dalla Epson è quella basata su 3 LCD da 1,3 
pollici High Aperture, per una maggiore ric¬ 
chezza e qualità cromatica. Compatibile 
_ con i segnali HDTV più diffusi, grazie 
alla tecnologia di resizing DAR, può 
essere collegato sia ad 
un PC che Mac con 
una risoluzione di 
1600 x 1200. La 
disponibilità sul mer¬ 
cato è relativa al 
mese di Ottobre. 
Nel settore 
della stampa 
invece, troviamo 
delle novità deci¬ 
samente interessanti, 



come l'introduzione della nuova mk jet 
Stylus Color 580. Stampante in formato A 4 
in quadricromia, ha una risoluzione massi¬ 
ma di 1440 x 720 dpi su carta fotografica 
Epson. La 580 adotta la raffinata tecnologia 
AMP, ossia una implementazione softwa- 
re\hardware che permette 
alla stampante di deposi- 
tare sul foglio destinato 
alla stampa fino a 6 pico- H 
litri di colore. La velocità • 
di stampa è pari a 6 pagi- •» 

ne al minuto in B\N e 3,2 a 
colori. Il modello successivo, la^^L i 
Stylus Color 680, offre una risoluzio- 
ne degna di stampanti ben più costose. 

Con i suoi 2880 x 720 dpi e sempre grazie 
alla tecnologia AMP, la stampa su carta 
fotografica Epson risulta nitida e chiara 
come una vera e propria fotografia. La velo¬ 
cità di stampa aumenta fino a 8 
pagine\minuto in B\N e 7,7 a colori. 
Dedicata a SOHO (Small Office e Home 
Office) la Stylus Color 880 punta tutto sulla 
velocità di stampa Ad una risoluzione di 



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2880 x 720 la 880 stampa 12 pagine al 
minuto in B\N e 11,6 a colori, può arrivare 
a depositare 4 picolitri di colore sulla carta. 
La Stylus Color 980 è stata progettata e 
costruita secondo delle specifiche ben pre¬ 
cise, che la vedono protagonista in ufficio, 
sia per la velocità che per la precisio¬ 
ne della stampa. 13 pagine al 
minuto in B\N e 12,5 a 
colori ne fanno una delle 
stampanti più veloci nella 
sua categoria di prezzo. 
La connessione al PC è 
garantita dalla predisposi¬ 
zione per l'uso in rete e le interfac¬ 
ce standard parallela e USB. Infine, ciliegina 
sulla torta, ecco la Epson AcuLaser c8500, 
una stampante laser a colori di nuova gene¬ 
razione che stampa fino al formato A3W, 
pensata per applicazioni grafiche e di desi¬ 
gn. La qualità di stampa della AcuLase è 
garantita dalla risoluzione di 2400 dpi equi¬ 
valenti con tecnologia AcuLaser Color 
Halftoning. La velocità di stampa è di 24 
pagineVninuto in B\N e 6 a colori. LA C8500 
è equipaggiata con un'interfaccia Ethernet 
10\100 nase TX ed integra numerose utility 
dedicate alla gestione del flusso di lavoro in 
rete II prezzo esclusa IVA è di 10.300.000 
lire. Tutte le stampanti della serie Stylus 
sono compatibili sia su sistemi IMB che 
Mac. Novità anche nel campo dell'acquisi¬ 
zione delle immagini con la famiglia di scan¬ 
ner Perfection. La serie comprende un elen¬ 
co di macchine perfettamente bilanciate tra 
prezzo e prestazione, dalla più economica 
Perfection 640U, 36 bit di colore e 600 x 
2400 dpi di definizione, fino alla professiona¬ 
le 1640 disponibile in due versioni la 
1640XL disponibile con risoluzione ottica 
pari a 1600 x 3200 dpi con un sensore a sei 
linee, una profondità colore di ben 42 bit e 
una connettività garantita dalle interfacce 
USB e SCSI standard; prezzo di listino di 
5.250.000 lire; la 1640SU che possiede le 
stesse caratteristiche della XL ma con un 
ccd più economico. Le altre due versioni 
della serie SU sono la 1640 SU Photo, con il 
lettore di diapositive e negativi a corredo, e 
la 1640 SU Office che viene equipaggiata di 
un alimentatore automatico di originali in 
dotazione. I prezzi sono rispettivamente 
540.000 per la 1640SU, 665.000 per la 
1640SU Photo e 740.000 per la 
1640SU Office, esclusa 
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Labtec: stereofonia di qualità con la minima spesa 


Labtec rinnova completamente l'intera 
linea di diffusori per personal computer, 
curandone il design e mantenendo sem¬ 
pre un prezzo molto contenuto. L'utente 
potrà riconoscere l'impianto più idoneo 
alle proprie esigenze, scegliendo tra le 
semplici soluzioni composte da sole due 
casse stereo, oppure investire in modelli 
muniti di subwoofer con due o 
quattro satelliti. 

I tre modelli della serie 
Spin. entry level della 
nuova linea, propongono tre 
diversi sistemi a due vie 
capaci di ricreare un buon effetto 


■' r>.f> 


audio, risultano facili da installare 
grazie al portacavi integrato, inoltre offro¬ 
no comodamente i controlli del volume e i 
jack per le cuffie frontalmente. Spin 50 e 
60 dispongono rispettivamente di due e 
cinque Watts RMS. mentre il modello 70 
con una potenza di 12 Watt RMS. sfrutta 
un'esclusiva tecnologia studiata per crea¬ 
re il tipico effetto surround a 360° La 
sene Spin è disponibile a prezzi che varia¬ 
no da Lire 49.000 a 
Lire 99.000. 

Di fascia 
intermedia, 

Pulse 415 e 
Arena 515 
composti 
rispettiva¬ 
mente tre e 
cinque ele¬ 
menti, si 


presentano con una 
veste tipica da 
impianto Hi-Fi gra¬ 
zie al loro colore 
nero, nota rilevante 
I componente 
subwoofer incassa¬ 
to nel legno per una 
migliore risonanza 
dei bassi. 


m o 

offre una 

potenza massima di usci¬ 
ta di 25 Watt RMS e una 
frequenza di risposta di 
40Hz - 20kHz, con 
equalizzazione dinami¬ 
ca dei toni bassi in 
grado di estendere la / 
risposta e di minimiz- I 
zare la distorsione. Il -* 
secondo impianto, 
ideale per immer¬ 
gersi completamente 
nel vero audio surround 
dei giochi di ultima gene¬ 
razione o di un DVD, spri¬ 
giona una potenza massima di 31 
Watt. 15 dal sub e quattro Watt per 
ogni satellite. 

Pulse 415 e Arena 515 sono offerti al 


pubblico rispettivamente al prezzo di Lire 
129.000 e di Lire 179.000. 

Infine, il top della gamma Edge-418 è 
caratterizzato da un subwoofer rivestito in 
legno e da due satelli a pannelli piatti, col¬ 
locabili sul monitor, sul muro o sulla 
postazione di lavoro grazie alle comode 
staffe in dotazione. La tecnologia dei pan¬ 
nelli Slab, fornisce al sistema 
una dispersione del 
suono ad ampio 
raggio e una rispo¬ 
sta in frequenza 
nitida e trasparen¬ 
te. 

Mentre il 
subwoofer utilizza 
il sistema Real- 
Time Dinamic 
Bass, regolando 
attivamente il suono 
per ottenere toni bassi 
privi da distorsioni anche 
al massimo livello di 
ascolto. Il prodotto, oltre 
al design che lo distin¬ 
gue, dispone di un con¬ 
trollo separato per il 
volume, permettendo 
all'utente un facile accesso ai comandi, 
dei comodi jack colorati e una serie di cavi 
dall'abbondante lunghezza. Prezzo al pub¬ 
blico di Lire 249.000. 

Dedicato agli amanti del riconoscimento 
vocale, Labtec propone LVA-7280 
ClearVoice Digital Microphone, 
microfono digitale multiuso svi¬ 
luppato per essere appoggiato 
alla scrivania e utilizzato senza 
cuffie, consentendo la massima 
libertà di movimento per mezzo di 
particolari sensori dinamici. 

Il prodotto si avvale della tecno¬ 
logia SMART (Signal Matching 
Array Technology) di Labtec, che 
consiste nell’utilizzo di quattro 
microfoni distanziati in modo loga¬ 
ritmico e collegati a un processo¬ 
re di segnali digitali, in grado di 
eliminare i rumori di fondo che 
potrebbero interferire con il rico¬ 
noscimento della voce. 

LVA-7280 è proposto al prezzo 
di Lire 349.000. 


Info: 

Labtec 

Tel. +44/1252/629900 
Fax: *44/1252/629950 
e-mail: bwheller@labtec.com 
twww.iautec.com 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 














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• DIGITAL IMAGING 


Editing Video e trasmissioni satellitari 
con Pinnacle Systems 


L'acquisizione e la manipolazione video si 
sono rivolte sempre ad un mercato di nic¬ 
chia. richiedendo un'ampia professionalità 
e un buon investimento in termini di 
hardware. Ora finalmente, anche l'utenza 
amatoriale potrà sbizzarrirsi nell'affascinan¬ 
te mondo dell'editing video tramite i nuovi 
prodotti di Pinnacle Systems, studiati per 
semplificare al massimo i processi di mon¬ 
taggio audio e video con una minima 
spesa. Studio Online consente di creare e 
condividere i filmati direttamente su 
Internet con un processo semplicissi¬ 
mo, senza alcuna installazione all'inter¬ 
no del proprio personal. Grazie agli 
ingressi analogici, il dispositivo permette di 
catturare il filmato e in secondo momento di 
trasferirlo in formato MPEG 1 con qualità 
audio CD, direttamente su disco attraverso 
l'interfaccia USB. Mentre con il comodo 
software in dotazione, l'utente si potrà 
divertire selezionando le sequenze più inte¬ 
ressanti, sistemarle nell'ordine preferito, 
oppure aggiungere un'eventuale titolazione, 
transizioni di scena e una bella colonna 
sonora. Infine, la funzione di video hosting 
gratuita, permetterà di trasportare il vostro 
filmato amatoriale su uno speciale sito Web 
dedicato per la condivisione del video, 
inviando se si desidera la possibilità di 
accesso ad amici o a parenti Studio Online 
con tessera gratuita di membro al sito stu- 
dio-online.com è disponibile al prezzo di Lire 
190.000, Mentre per gli appassionati delle 
riprese digitali, la scheda Studio DV interna 
PCI con bus mastering potrebbe essere la 
perfetta soluzione II prodotto, infatti, è com¬ 
patibile con tutte le videocamere DV e 
Digital8 dotate di porta firewire, tramite i 
due connettori esterni (più uno interno) a 
larga banda IEEE 1394 in dotazione. Nella 
confezione è compreso anche il programma 
di editing Studio e il software di titolazione 
TitleDeko, studiati per facilitare l’acquisizio- 


ne con 
pratiche modalità 
"drag & drop", per visua¬ 
lizzare un'anteprima istantanea di prova 
delle diverse sequenze, per creare le oltre 
100 transizioni o per aggiungere i 300 tipi dì 
titolazione ed effetti a disposizione. Studio 
DV è offerto al prezzo di Lire 299.000. Con 
caratteristiche simili, il fratello maggiore DV 
Studio Plus consente di riversare diretta- 
mente i filmati anche in formato VHS, trami¬ 
te le comode uscite audio e video analogi¬ 
che addizionali. Il prodotto, provvisto di 
sistema Smart Capture che consente la cat¬ 
tura di un’ora di proiezione in soli 150 Mbyte 
di spazio su hard disk, è commercializzato al 
prezzo di Lire 590.000. Un altro dispositivo 
molto interessante è sicuramente PCTV 
SAT, con cui è possibile ricevere i segnali 
TV e radio satellitari direttamente sul proprio 
computer o sulla televisione di casa. La pos¬ 
sibilità di ricevere i canali digitali è ovviamen¬ 
te estesa solo alle trasmissioni gratuite di 
Eutelsat ed Astra, che attualmente sono più 
di 350 con circa 150 stazioni radio. Insieme 
alla scheda è fornito un controllo remoto 
munito di 50 funzioni, che permette di sinto¬ 
nizzare contemporaneamente fino a 16 dif¬ 
ferenti canali in anteprima. PCTV SAT può 
essere sfruttata anche come videoregistra¬ 
tore satellitare, ovviamente se il vostro 
disco è estremamente capiente, mentre tra¬ 
mite la funzione di "time shifting" è possibi¬ 
le la visione in differita di un programma, ral¬ 
lentare la riproduzione o saltare delle scene. 
Il modello proposto al prezzo di Lire 
399.000, offre in opzione una sottoscrizione 
per connettersi via satellite ad Internet, tra¬ 
sformandosi in un ricevitore dati a larga 
banda ideale per tutte quelle applicazioni 
molto "pesanti'' come lo streaming video. 


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• CELLULARI 


Trìum: il futuro in mano 


Dopo il successo ottenuto con la secon¬ 
da generazione di telefoni GSM, la società 
giapponese Mitsubishi 
rilancia la fortuna¬ 
ta linea di cellu¬ 
lari Trium con 
nuove e dedi¬ 
cate proposte 
per gli affama¬ 
ti di novità. 

Mars è un 
telefono este- 
t i c a m e n t e 
sobrio di di¬ 
mensioni ri¬ 
dotte, frontali¬ 
no e copribat- 
teria intercam¬ 
biabili. La scoc¬ 
ca ergonomica 
e piacevole al 
tatto è stata 
progettatta dai 
designer ingle¬ 
si del gruppo 
PSD, 130 ore 
di stand-by, 3 ore 
di conversazione, 115 
g di peso e una vasta 
scelta di custodi 
colorate, sono le 
caratteristi¬ 
che sa- 


del nuovo 
Mars Trium. 
Avveniristico e 
dotato di applicazioni 
Win CE, Mondo rap¬ 
presenta la naturale evo- 
dei cellulare verso la più 
comoda e funzionale agenda. 
Palmare compatto e leggero, è dotato di 


antenna, un ampio display touch- 
screen. Per chi necessita di una 
connessione lunga, Mondo 
offre ben 3 ore di conver¬ 
sazione e 200 di stand- 
by, mentre tra le funzio¬ 
ni avanzate troviamo lo 
scratchpad, lo sche- 
dulatore, l'allarme e 
| la trasmissione dati 
DTMF. Il peso ri 
I aggira intorno ai 200 
grammi. Il Netpune 
invece presenta un 
design decisamente 
rivoluzionario e avve¬ 
niristico, con le sue 
forme arrotondate e 
morbide. Fra le not- 
vità introdotte vi sono 
la funzione viva-voce 
incorporata, il flip attivo 
ed una rubrica 
con ben 254 indi 
rizzi iscrivibili 
nella SIM Dotato 
della tecnologia 
Tegic 9, che velocizza 
e semplifica la com¬ 
posizione dei testi, il 
Neptune possiede 
tutta la tecnolo¬ 
gia necessaria 
per un collegamen¬ 
to alla rete in stan¬ 
dard WAP e una 
sezione dedicata ai 
giochi. Dal peso di 
soli 120 grammi e 
dalle dimensioni lilli¬ 
puziane, questo tele¬ 
fono permette una 
conversazione di 3 ore 
e una durata in stand- 
by di 130 ore. Sempre 
in tema di connessione 
WAP. il Trium Geo-® rap- 


progettato pen¬ 
sando alla connessio¬ 
ne in internet. Fra le caratteristiche 
tecniche di maggior rilievo troviamo 
la possibilità di inviare e ricevere 
dati, l'orologio con allarme e una 
autonomia di conversazione di 3 ore 
mentre quella di stand-by è di 150. Il 
peso è di soli 145 grammi Infine tro¬ 
viamo il cavallo di battaglia della 
famiglia Trium, il Geo-GPRS. Uno fra 
i primi telefoni costruito secondo la 
tecnologia General Packet 
Radio System, il Geo-GPRS 
costituisce un up-grade del 
prodotto Geo-® di cui ripren¬ 
de l'estetica e le funzioni di 
base. Grazie alla connessio¬ 
ne in rete tramite il sistema 
GPRS, Geo-GPRS è in 
grado di fornire prodotti 
altamente competitivi all'in¬ 
terno del sempre più dina¬ 
mico mondo della telefonia 
mobile. 

Inoltre il telefono è abilita¬ 
to alla trasmissione dati via 
infrarosso, che consente lo 
scambio dei dati con il pc 
senza l'utilizo di cavi. 

Il Geo GPRS sarà disponi¬ 
bile già dal mese di dicem¬ 
bre. 


Info: 

Trium 
Tel 800-275902 


primo 
prodotto 
presentato 
dalla casa 


• MULTIMEDIA 


Soluzioni ideali per l'audio DolbyDigital 5.1 da Creative 


La nuova linea di prodotti per 
l’audio codificato Dolby Digital 
della Creative comprende una 
scheda audio High-End 
SoundBlaster Live! Platinum 5.1 e 
la scheda SoundBlaster Live! 
Player 5.1. Queste schede sono 



state equipaggiate da 
un vero e proprio 
decoder digitale che 
consente il collega¬ 
mento ad un set di 
multicana- 
analogico o un 


sistema home theater DolbyDigital 5.1. Il 
supporto di configurazione a due, quattro 
o sei altoparlanti rende le soluzioni di 
ascolto più flessibili, a disposizione degli 
appassionati di videogiochi e di film in 

Continua a pag. 42 
MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


40 
















il 1 ° 

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primo in velocità di scrittura, 
primo in assistenza tecnica. 


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Bom-?roo‘ •-a t'iOf-:•« of Sar .,-0 El«!ncCo. 















Segue da pag. 40 


formato DVD. 

Inoltre la SB Live! 

Platinum 5.1 è dota¬ 
ta dell'innovativo 
alloggiamento fron¬ 
tale Live! Drive IR 
al quale è possibile 
connettere con 
estrema facilità dispositivi digitali o analo¬ 
gici. quali apparecchiature stereofoniche, 
strumenti MIDI. MiniDisc e cuffie 

Lo speciale telecomando con OSD in 
dotazione permette di visualizzare in 
maniera comoda e rapida tutte loe funzio¬ 


nalità del 
sistema, evi¬ 
tando il ricor¬ 
so del mou¬ 
se e tastiera. 

Per massi¬ 
mizzare la 
resa acustica 
e per ottenere un ambiente sonoro total¬ 
mente coinvolgente, viene consigliato 
direttamente dalla casa madre l'abbina¬ 
mento alle schede audio SB di nuova 
generazione con il set di nuovi altoparlan¬ 
ti Creative Desktop Theater 5.2 DTT2200 


dal design black-cube. La confezione 
della SB Live! Platinum 5.2 comprende 
anche un'ampia gamma di applicazioni 
software quali Cubasis VST e il Creative 
PlayCenter2, programma nato per con¬ 
vertire i propri brani dai cd musicali prefe¬ 
riti in formati MP3. 

Info: 

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Nuovo display LCD da 12.1" ad alta luminosità 


La Hitachi ha presentato un display ad 
alte prestazioni per applicazioni industriali 
che rappresenta il primo prodotto della 
società giapponese in questo campo. 

Il display TFT da 12.1 " con risoluzione 
SVGA 800 x600. oltre ad essere caratte¬ 
rizzato da un'alta luminosità, indispensa- 
ble negli ambienti industriali, possiede 
una temperatura operativa che va da 0 a 
50 gradi ed una sezione di retroillumina- 
zione, sostituibile, con vita media di oltre 


50.000 ore. 

Il display opera con una singola tensio¬ 
ne di 3.3V ha una luminosità di 300 can¬ 
dele per metro quadro, un contrasto di 
350:1 ed è in grado di visualizzare 
262.000 colori. 


Info: 

Hitachi Europe 
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• PERIFERICHE 


Iomega e Roland insieme per la musica 


Come parte dell'iniziativa "oltre il PC" di 
Iomega, l'integrazione o la compatibilità 
dei driver Zip, viene offerta da OEM in 
stampanti, scanner, attrezzature mediche 
e dispositivi musicali o audio. 

A questo proposito Roland e Iomega 
hanno annunciato l'integrazione dei driver 
ZiplOO e Zip250 in due nuovi e rivoluzio¬ 
nari prodotti Roland 

Questa implementazione permetterà a 
tutti i tastieristi in possesso della nuova 
VA-7 di Roland di salvare le loro composi¬ 
zioni e arrangiamenti in qualsiasi momen¬ 
to, durante il processo di creazione. 


Come anche i professionisti 
della registrazione potranno inve¬ 
ce utilizzare il nuovo VP9000 
VariPhase Processor che include 
il drive Zip250 e che offre una ele¬ 
vata capacità di memorizzazione 
tale da permettere di memorizza¬ 
re, elaborare e condividere brani 
musicali, basi e arrangiamenti. 


Info: 

Iomega 

Iwww roigng-1 _ 

I www lomega-europe. con t 



• STORAGE 


Con Add On gli hard disk sono portatili 


Confermando l'impegno verso una mag¬ 
giore utilità e servizio per i propri utenti, la 
Add On annuncia due nuovi prodotti pen¬ 
sati per risolvere alcuni tra i più annosi 
problemi di memorizzazione dati. 

Entrambi i due prodotti sono realizzati da 
DataWise e si caratterizzano per l'elevata 


affidabilità operativa e l'estrema sempli¬ 
cità di utilizzo. Le due soluzioni di Storage 
sono Quickdrive Pro e la famiglia di lettori 
per schede PCMCIA installabili sui desk¬ 
top. Il Quickdrive Pro è un particolare sca- 

Continua a pag. 44 



42 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 








































ii sito per: o Fare acquisti in tempo reale 
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0 Un servizio posta per rispondere ai vostri quesiti 



Sede Facal point: Roma Casilino via Silicella.84 - 00169 Roma - Tel.06238987 










N e ws 

Segue da pag 42 


tolotto capace di ospitare HD da 3,5 polli¬ 
ci. trasformandoli in vere e proprie unità 
mobili per la memorizzazione dei dati, 
Questa soluzione consente di utilizzare un 
secondo HD montato all'interno del 
Quickdrive come strumento di trasporto 
per i nostri beneamati dati, tanto da ren¬ 
derli disponibili in ogni momento e situa¬ 
zione, Il Qutckdrive è disponibile con tre 
tipologie di connessione diverse USB, 
PcCard o attraverso la porta parallela. Per 
quanto riguarda i lettori di schede pcmcia 


collegabili al nostro desktop, la gamma 
completa comprende sei differenti model¬ 
li che si differenziano sia per la quantità di 
schede che posso ospitare, che per tipo¬ 
logia di connessione con il Pc che può 
essere frontale occupando un drive bay 
libero oppure posteriormente tramite una 
scheda controller. Un'ulteriore differenza 
proviene dal tipo di bus utilizzato che può 
essere Isa o PCI, massima compatibilità 
quindi. Le caratteristiche più interessanti 
di questi lettori sono la funzione Hot 


swap che consente l'inserimento delle 
schede senza spegnere il proprio perso¬ 
nal, il supporto sia per PcCard che per il 
Card Bus e infine a scelta si possono 
avere due slot per accogliere schede di 
tipo II o una di tipo III. 

Info: 

Add On 

Vìa Stefim, 2 20125 Milano 
Tel 02/669883 57 
livn'w addon ',1 


• STRATEGIE 


DeAgostini distribuisce Expert System 


La Expert System, società italiana da 
anni impegnata nella realizzazione di pro¬ 
grammi dedicati alla videoscrittura, tra i 
quali Errata Corrige 2.6. Ipse Dixit 2000 e 
software per le traduzioni come 
PlanetGate Trio, ha siglato un importante 
accordo di distribuzione in esclusiva con la 
DeAgostini. In base a questa nuova part¬ 


nership, la DeAgostini distribuirà su tutto 
il territorio nazionale i prodotti pacchettiz- 
zati di Expert System fornendoli diretta- 
mente a librerie, computer shop, scuole e 
negozi specializzati in informatica. Questo 
accordo è di fondamentale importanza per 
la Expert System che in questo modo ha 
la possibilità di accrescere notevolmente 


la potenzialità di mercato di tutti i suoi pro¬ 
dotti software. 

Info: 

Expert System 
Tel 059/358610 
Fax: 059/358732 
Imviv expertsysteiirn 


• PERIFERICHE 


Memorex MAXX1240 

La sociteà lea¬ 
der di supporti 
per l’archiviazio- 
ne ottica e di 
periferiche e 
accessori per PC, 
presenta il suo 
nuovo DVD MAXX 
1240 che comple¬ 
ta cosi la gamma di pro¬ 
dotti drive MAXX. 

Già disponibile sul mercato II DVD 
MAXX offre una velocita di lettura di 12x 
per i DVD-ROM e una velocita di 40X per 
i CD-ROM. La memoria di data buffer é 
di 512K ed è in grado di supportare lo 
standard Ultra-DMA 33. 

Il MAXX 1240 legge facilmente le 
facce dei DVD-ROM e allo stesso tempo 
è perfettamente compatibile con tutti i 
formati di CD-ROM. 

Insieme all'esclusivo servizio di assi¬ 
stenza clienti personalizzato, che da 
sempre contraddistingue il marchio 
Memorex, il driver viene venduto in 
bundle con il software di codifica DVD, 
PowerDVD e consente di far girare i 
video DVD sul PC 


DIGITAL IMAGING 


Yashica vola a quota 3.3 


Yashica entra ne 
mondo delle foto¬ 
camere digitali 
con il modello 
MicroElite 3300. 

Si tratta di una 
fotocamera com¬ 
patta con un 
CCD da 1\1.8"da 
3,34 megapixel, 
con uno zoom 
ottico di 2x, Il 
sistema di 
memorizzazione 
delle immagini in 
formato JPEG è 
affidato ad una 
CompactFlash Card di tipo I e 
II, e accetta anche le nuovissime schede 
Microdnve della IBM L'obiettivo ha uno 
zoom ottico è 7,8-15,6mm con una foca¬ 
le di 3-3,7, corrispondente ad un 38- 
76mm sul "24 x 36" più uno zoom digita¬ 
le a 2x in 3 passi. La qualità dell'immagine 
va da 1024 x 768 pixel, occupando poco 
più di 300Kb di memoria, fino ad arrivare a 
2048 x 1536 pixel con un ingombro pari a 
9,5 Mb circa in modalità TIFF/RGB per 
stampe a colori di elevata qualità La 
messa a fuoco può essere automatica o 
manuale per macro e infinito, mentre il 
campo di ripresa è da circa 0,6m a infini¬ 
to (in macro 10 cm-infinito). Inoltre con la 


MicroElite è possi¬ 
bile registrare 
sequenze 
video fino 
ad un 
massimo 
di quindici 
minuti con 
una risolu¬ 
zione di 
320 x 240 
pixel in 
formato 
AVI. Infine 
il risultato 
della no¬ 
stra posa 
può essere 
visionato sia sul 
comodo monitor LCD da 1,5" TFT da 
110.000 pixel che su di un normale televi¬ 
sore che accetti ingressi video coassiali 
NTSC\PAL, oppure scaricato direttamente 
sul nostro PC tramite porta USB 
L'alimentazione è garantita da una batte¬ 
ria al litio da 3,7 V che ne garantisce 
un'ottima autonomia. Il prezzo di base e 
di 1 390.000 lire IVA esclusa 


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44 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













1085 )-' 

01 


n amici 
unii 


Se fino a poco tempo fa non potevate scegliere I operatore telefonico e poi siete passati dal primo venuto al secondo arrivato sarete felici di 

sapere che II vostro computer non frequenterà piu cattive compagnie Dal mondo dell informatica e emersa una sorprendente realta 

COC 1083 la compagnia telefonica che lavora per offrirvi prodotti e servizi sempre piu facili per comunicare 

Cosi finalmente il vostro computer ha trovato la compagnia che fa per lui 

Abbonatevi a CDC 1083 o acquistate la carta prepagata Carica 1083 avrete subito molti vantaggi 


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WM21 

SERVIZIO CLIENTI 


AmiCo 



























• PERIFERICHE 


Controllo infrarossi per Creative 


La Creative, il maggior pro¬ 
duttore di soluzioni per il 
Digital Entertainment, annun¬ 
cia il PC-DVD Encore 12x 
iNFRA, un driver dalla velocità 
di lettura elevata e il primo 
dotato di un telecomando dalle 
dimensini simili ad una carta di 
credito. Il sistema di controllo a 
infrarossi comprende un pad 
direzionale, un display per 
visualizzare le modalità di riproduzione e 
pratici pulsanti per il controllo di varie fun¬ 
zioni tra le quali il volume, le impostazioni 


audio e il parental con¬ 
trol Il driver di lettura 
incorpora una scheda 
Dxr3 che garantì- 
sceun'impeccabile qua¬ 
lità visiva priva di fasti¬ 
diosi sfarfalii e una 
miglior elaborazione del 
colore anche alle risolu¬ 
zioni più elevate. La 
scheda inoltre permette 
di inviare il segnale Dolby Digital a un deco- 
der\amplificatore Home theater.al fine di 
ottenere una resa ottimale del suono. A 


rendere ancora più coinvolgente l'esperien¬ 
za di utilizzo del PC-DVD, c'è il programma 
Creative LAVA! Player che permette di 
associare filmati e video alla musica, sfrut¬ 
tando la sinergia di suoni e immagini per 
trasformare una esperienza soltanto uditiva 
in una interattiva, arricchita di colori e 
immagini. 

Info: 

Creative Labs 
Tel 02/8228161 
Info clienti: 

Tel:02/48280000 
www creativeians.cofn 



• SICUREZZA 


Firechip e WatchGuard Soho: sistemi di sicurezza integrati 


Da sempre impegnati per la diffusione di 
una sicura e capillare connettività PC to 
Host, la OPC Lan offre agli utenti delle 
soluzioni per la sicurezza del mercato del- 
l'internetworking e telecomunicazioni. In 
quest'ottica la OPC Lan distribuisce i pro¬ 
dotti per la sicurezza in rete della 
WatchGuard che ha recentemente intro¬ 
dotto sul mercato un nuovo chipset su cui 
viene installato un Firewall e una VPN, da 
utilizzare per la nuova generazione di 
modem broadband cable, xDSL e ISDN, 
per gateway e per altri prodotti a basso 
costo per l'accesso ad internet, destinati a 
piccole imprese e ai privati. Firechip, così 
viene chiamato il nuovo chipset, offre la 


flessibilità necessaria per inserire la 
migliore tecnologia di sicurezza in Internet 
e permette agli utenti di attivare i disposi¬ 
tivi di sicurezza che desiderano, collegan¬ 
dosi semplicemente ad un particolare sito 
web. Firechip fa parte di un OEM 
Adaptation Kit che comprenderà anche il 
firewall e il VPN IPSec di WatchGuard, fil¬ 
tri personalizzabili per la protezione delle 
porte per abilitare i disabilitare i protocolli 
in ingresso o in uscita. 

Un'altra soluzione economica per la pro¬ 
tezione dei piccoli uffici e dei tele-lavora¬ 
tori, viene offerta dal firewall WatchGuard 
SOHO 2.1. 

La versione 2.1 offre la possibilità di 


effettuare il blocco del web e permette 
una gestione flessibile consentendo agli 
amministratori di sistema di semplificare 
l'accesso a servizi molto utilizzati e che 
utilizzano appieno la banda, come 
NetMeeting, IRC e ICQ. 

La versione SOHO-tc offre un ulteriore 
vantaggio per i telelavoratori poiché com¬ 
prende un collegamento VPN IPSec in 
grado di assicurare le comunicazioni tra 
tutti gli utenti, sia presso il loro domicilio 
che presso la sede dell'azienda 

Info: 

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46 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 























Web e Internet 

seminari di specializzazione 

• Internet base 

• FrontPage 2000 

• Java 

• HTML e basi per lo sviluppo di siti Web 

• WSM • Web Site Manager 

• Sviluppo e gestione di siti Internet 

• Sviluppo e gestione di siti Intranet 

• PHP Workshop 

• REBOL 

• Dreamweaver 

• Flash 

• UltraDev 

• Fireworks 

• Internet nella famiglia e nella scuola: vantaggi 
e pericoli del mezzo (per genitori e docenti) 








Nasce Aiuto Mamma 


Il portale della città di Genova 


Arriva in Italia,grazie al Web, 
un sito creato appositamente 
per aiutare e consigliare tutte 
le mamme sui problemi legati 
alla maternità, Aiuto Mamma 
è un servizio no-profit on-line 
che dà spazio ai problemi, ai 
malesseri, ai dubbi e le diffi¬ 


coltà delle mamme italiane. 
Sul sito esse troveranno sia 
un consiglio che un aiuto con' 
creto; inoltre uno spazio aper¬ 
to ospiterà denunce, appelli, 
proteste o semplici richieste 
sia dei visitatori che delle 
associazioni del volontariato. 


come stato dei trasporti, viabi¬ 
lità, farmacie di turno e appun¬ 
tamenti culturali. Il tutto rigo¬ 
rosamente in tempo reale ed 
accessibile anche via WAP In 
più Genovanet è anche un 
museo on-line con informazio¬ 
ni approfondite sull’arte, la 
storia ed i personaggi di que¬ 
sta antica e nobile città. 


Rivolto a tutta Genova ed alla 
provincia, questo portale offre 
spazio a chi vuol imparare a 
conoscere la città prima di 
visitarla. Ma anche ai genovesi 
stessi che forse della città non 
conoscono tutti gli spazi, le 
offerte e gli angoli più sugge¬ 
stivi. Il portale ospita informa¬ 
zioni di pubblico servizio, 


La plastica come risorsa 


Il portale per la scuola 



Destinato sì al mondo della 
ricerca, ma con un occhio 
anche a quello della scuola 
Plastica.it si propone come un 
luogo di incontro tra i produt¬ 
tori italiani di materie plastiche 
(Assoplast), i produttori e la 
scuola. Il sito si sviluppa il 
oltre 200 pagine e riporta inte¬ 
gralmente anche il recente 
Forum sullo sviluppo sosteni¬ 


bile ed il risparmio delle risor¬ 
se energetiche. 

La Assoplast ha da sempre 
come mission lo sviluppo 
sostenibile, ed i produttori di 
materie plastiche sono impe¬ 
gnati in un modello capace di 
soddisfare le esigenze delle 
generazioni future anche dal 
punto di vista della salvaguar¬ 
dia ambientale 


www.plastica.il 



Anche in Italia, sull'esperien¬ 
za da oltre un anno più di 
25.000 studenti e 1.200 classi 
hanno partecipato ad oltre 
200 attività didattiche on-line. 
Webscuola offre oggi un 
nuovo modello di servizio in 
grado di aiutare studenti e 
docenti ad integrare Internet 
nelle attività didattiche 
"Professione Scuola" si pro¬ 
pone come il sito dei docenti, 


mentre una nuova area in col¬ 
laborazione con MAK/ADN 
Kronos offre un magazine in 
tempo reale sulle iniziative cul¬ 
turali ed editoriali del momen¬ 
to. Da quest'anno riparte 
anche il concorso "Webscuola 
intitolato "La mia classe non è 
acqua" che offre ai vincitori 
personal computer e viaggi 
educativi in Europa e negli 
Stati Uniti, 


Webscuola.it 


48 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 

















































































Il supermercato del futuro 


Ad un anno dalla nascita 
ItaliaDoc fa il punto della situa¬ 
zione e ringrazia le oltre 130 
aziende che lo hanno scelto 
come vetrina nazionale. 

Cadey, Foppapedretti, Minflex, 
Lagostina e Istituto Erboristica 
L'Angelica sono solo alcuni dei 
nomi di prestigio che si posso¬ 
no trovare in questo supermer¬ 
cato virtuale. Il milione di 
accessi al mese, le oltre tre¬ 


cento linee e le 85 centralim- 
ste dell'help desk dimostrano 
l'impegno di ItaliaDoc nel pro¬ 
porsi come il sito di riferimen¬ 
to, non solo nel panorama ita¬ 
liano ma anche in quello mon¬ 
diale. Sono in tal senso previsti 
altri siti-clone da aprire in varie 
parti del mondo per rendere 
sempre piu accessibili i prodot¬ 
ti italiani al pubblico internazio¬ 
nale. 


r ■ ■ • •'•■V-t t 



Non è facile convincere il con¬ 
sumatore della sicurezza delle 
transazioni in rete. Ed è questo 
uno dei principali motivi per cui 
l'e-commerce stenta, in Italia, a 
decollare. 

Nasce così una nuova forma 
di pagamento che dovrebbe 
finalmente mettere d'accordo 
aziende e consumatori. Si chia¬ 
ma e-SGA e sta per Servizio di 
Garanzia Assegni per il 
Commercio Elettronico. La 
Centax, da anni leader nel servi¬ 
zio di garanzia assegni il oltre 


40 000 esercizi commerciali ita¬ 
liani, estende ad Internet la sua 
assicurazione di pagamento. I 
consumatori potranno cosi 
pagare con assegni gli ordini 
fatti on-line (cosa molto utile 
anche per la scarsa diffusione 
delle carte di credito nel nostro 
paese) e pagare solo al ricevi¬ 
mento della merce; i venditori 
potranno contare sulla garanzia 
Centax, infatti tutti gli assegni 
accettati on-line da Centax 
garantiscono l'incasso sicuro al 
100 % 


www.camu.il j 



McAfee AVERT (Anti Virus 
Emergency Response Team) 
avvia Weblmmune, il primo 
sito antivirus attivo 24 ore su 
24, 7 giorni su 7. Il nuovo sei- 
vizio protegge dai virus 
Internet mettendo a disposi¬ 
zione degli abbonati e dei 
clienti McAfee Active Virus 
Defence e Enterprise, infor¬ 
mazioni in tempo reale sui 
nuovi virus che dovessero 
comparire. Basato sulla tecno¬ 
logia auto-immune il servizio 


permette ai clienti di sottopor¬ 
re immediatamente al control¬ 
lo della AVERT eventuali file 
sospetti e di ricevere informa¬ 
zioni entro 60-90 secondi. Se il 
file risulta infetto, 

Weblmmune crea automatica¬ 
mente un vaccino e lo invia al 
cliente tramite il Web o la 
posta elettronica. In casi parti¬ 
colarmente gravi un ricercato¬ 
re della AVER effettuerà ulte¬ 
riori analisi e invierà le risposte 
entro 2-6 ore. 


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Un prezioso alleato per il benessere 


^wayin 


Realizzato con lo scopo di 
favorire la presenza e la visibi¬ 
lità delle imprese del settore, 
WebFitness si rivela anche un 
utile punto di incotro per gli 
appassionati del genere. 
Come tutti i portali del 
network Wayin, anche 
WebFitness è diviso in tre 
sezioni:, Bellezza e Salute, 


Didattica ed Informazione. Il 
sistema WyBoxOn permette 
di ricevere direttamente nella 
propria MailBox tutte le novità 
inerenti al settore. 

Sono anche in preparazione 
nuovi servizi come 
WayFastMail che assicura una 
risposta in pochi giorni, 
WayChat e WayForum. 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


49 






























































Tutto sull'America 


utenti che tifano Apple hanno creato uno stato europeo ante iitteram che li vede, 
tutti insieme, a chiedersi perché Apple si defili sempre più del Vecchio continente. 

Via AppleExpo da Francia, Inghilterra, Germania e via Apple da SMAU, 
che solo dodici mesi fa aveva visto un intero padiglione pararsi a festa per gli utenti Mac. 
Tolto il Giappone, un mercato molto importante per Cupertino, tant'è vero che qui si presentano 
i portatili nuovi, Apple punta tutto sull'America. 

Perché? 


di Nero Berri 


X, mancano ancora le applicazioni, 
manca perfino la versione definitiva dello 
stesso sistema; manca la possibilità di 
scegliere tra vari omologhi od analoghi, 
la libertà di decidere cosa far girare, la 
possibilità di pianificare anche a medio 
termine l'uso di un prodotto ché non è 
deno che venga "carbonizzato" o varie¬ 
gato al Cocoa. 

Dunque concen¬ 
trare gli sforzi 
(sopranutto quelli di 
marketing) ed usci¬ 
re da questa 
empasse. Cosa 
viene a fare adesso 
Apple alle fiere 
europee, a presen¬ 
tare ancora, su un 
mercato non strate¬ 
gico (anche con la 
crescita di Apple 
Germania) una serie di ‘faremo' o 'ci 
saranno’? 

E' normale. Di Mac OS X si parla 
molto, bisogna mettersi un po' da parte 
per la grande presentazione oppure si 
rischia di tirare la volata senza fiato. 

Quindi Apple fuori dagli USA e fino alla 
Final di X la vedremo sempre meno; 
nulla di strano! 


non entra se non come fornitore. 
Intendiamoci, i problemi non sono reali, 
se crolla tutto il listino nessun singolo 
titolo ha problemi seri e nessun mercato 
deve salire all'infinito per produrre indot¬ 
to che è il prodotto delle borse. Sapete 
che Apple sopra i 120 USD non lo com¬ 
prava piu nessuno? Analogamente per 
Intel, Microsoft. Dell.. 

Nulla di grave, allo¬ 
ra, ma un ritorno di 
immagine negativo 
al medio periodo e 
quindi, un altro 
buon motivo per 
defilarsi in attesa 
del grande ritorno. 
Certo che quando si 
dovevano prenotare 
gli stand di SMAU 
nessuno poteva 
saperlo, ma che 
non avessero per allora nulla di nuovo, 
questo immagino lo sapessero. Tanto 
vale anche per Londra, Parigi, Berlino e 
le altre stelle del drappo azzurro. 

Dall'America 
con furbizia 



P erché sta per uscire il Mac OS X, per¬ 
ché il NASDAQ non segue il Buzz 
Lightyear di Pixar (e Disney) e non va su 
all'infinito (e oltre), perché uscire dalle 
fiere d'Europa può essere una mossa 
azzeccata, oppure no. 

Oppure per Mac OS X 

Il Mac OS X è una realtà Questo arti¬ 
colo vi arriva scritto su AppleWorks 6 
lanciato dal disco Programmi di Mac OS 
9 e non gira dentro Classic.app. gira pro¬ 
prio nel Mac OS X Public Beta; proprio 
come mamma l'ha fatto. 

Unico segreto installare il X (leggete 'il 
ten', grazie :-) su una partizione HFS+ e 
non UFS che, esperienza personalissi¬ 
ma, rende inutilizzabile ed instabile il 
linux di Cupertino. 

Il Mac OS X è una realtà già oggi per 
tutti coloro che hanno applicazioni "car¬ 
bonizzate", scritte cioè per andar bene 
tanto per il sistema attuale (a proposito, 
qualcuno già lo chiama "vecchio" .) 
quanto per il prossimo venturo 
Ed io ho già AppleWorks 6, Stuffit 
Deluxe 6 ed Internet Explorer 5 e qual¬ 
che applicazione (più o meno valida) che 
SCADE ai primi di gennaio; e basta. 

E che altro vuoi? 

Chessò, Photoshop? BBEdit? 
Illustrator o Freehand, GoLive o 
Dreamweawer, Office (si, pure quello) 
oppure MediaCleaner o Canvas. 
Netscape (perché non sopporto 
Explorer) oppure iCab che non scade 
perché non lo reggo entrambi . 

E Realplayer, e Toast (i CD! oddio i 
miei backup! le mie foto!) oppure 
Eudora o MailSmith oppure Interarchie 
(Anarchie con la modella) o Mirror o 
Rumpus o ZTerm oppure FileBuddy 
oppure Acrobat (non il Reader). 

OPPURE, ecco voglio oppure! 

Oggi "Oppure" non c'è. per Mac OS 


Stocks Lightyea 

Le fiere costano e non è detto che ren¬ 
dano. specie se non si hanno novità da 
presentare- Immaginatele come quelle 
tematiche non informatiche: uno che 
vende lavatrici e paga lo spazio espositi¬ 
vo, quanto volete che ci guadagni? 0 
vorreste spacciare una lavatrice per una 
novità?! 

Il NASDAQ è crollato non solo per 
Cupertino, ma per tutti i tecnologici 
salvo le telecomunicazioni, mercato in 
cui con poche eccezioni l'informatica 


Infine andare via dall'Europa per Apple 
può essere una buona opportunità. 

Tutti e sempre hanno lamentato la lati¬ 
tanza di Cupertino dal Vecchio continen¬ 
te, i ritardi folli con i quali prodotti visti su 
Internet oggi erano disponibili fra un 
anno (Airport?!) o dopo mesi (Cube?!). 
Ottime scuse da tutte le parti, ma una 
situazione che cozza con la globalizzazio¬ 
ne di cui tanto si sente parlare. 

Siamo tutti clienti del mercato globale 
ma in tempi e con modi diversi. 

Ben lo sa IBM che proprio sull'adattabi¬ 
lità alle diverse realtà e politiche del pia¬ 
neta ha costruito la sua fortuna e le sue 


50 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 







d» 


sedi. Ma vogliate tenere presente che 
Apple, tutta quanta, sta in un taschino di 
Microsoft e di IBM e che stare in Europa 
con scarsa convinzione e scarsa compe¬ 
tenza specifica come è stato fino ad 
oggi è solo costato molto. 

In termini economici ed in termini di 
immagine. 

Se con l'occasione di Mac OS X, che di 
per sé segna un traguardo ed un confi¬ 
ne, neH'immaginario collettivo, tra il vec¬ 
chio ed il nuovo Apple lanciasse anche 
una nuova campagna di capillarizzazione 
del prodotto (di tutto il prodotto a partire 
dal marchio), Tessersi defilata fino ad 
allora sarebbe solo un bene. 

Altrimenti, per continuare come oggi 
sarebbe un bene il continuare a defilar¬ 
si... 

Nel caso saremo utenti di un prodotto 
100% Made in USA che, lingua a parte, 
è comunque il paese del Customer 
Service e non più del Customer 
Satisfaction da almeno due decenni. 

QuickTime 5 Preview: 
un 4 al Cubie 

Mac OS X esce appe¬ 
na dalla fase di Preview 
che subito Apple lo rim¬ 
piazza con QuickTime 5 
e QuickTime Streaming 
Server 3, sicché i più 
temerari possono 
cimentarsi di nuovo con 
un prodotto che, nella 
sua stabilità, manca di feature alle 
quali li aveva abituati la versione pre¬ 
cedente. 

Perché tentare, allora? 

Se lo Streaming Server interesserà 
coloro che hanno bisogno di guardare 
avanti per l'attività di servire contenuti 
multimediali in rete, QuickTime 5 offre 
una fluidità di movimento eccellente 
nel rendering VR, una funzione di 
zoom che mantiene incredibilmente 
alta la qualità dell’immagine e la nuova 
funzione Cubie VR che vi consente di 
visitare una scena VR con una visuale 
verticale di 180° ed una orizzontale di 
360° con 8 livelli di zoom, quindi una 
visione illimitata della scena. 

La differenza la potete apprezzare 
appieno visitando la sezione Theater 
del sito http://www.apple.com/quickti- 
me con le due versioni (4 e 5) del pro¬ 
dotto e cominciare a familiarizzare con 
l'interfaccia di Mac OS X sia sul 
MoviePlayer in versione video che 
nella ridotta versione audio. 


Microsoft 
Office: 
2001 Mac 
Edition 


Office :mac 


2001 


“n 


ICQuid'»» Vwcwn 


■« h .i ' iipi t—— M— ' 



OuickTmi* 5 and 
QuickTime Sl'eoming Serve» 3 
Public Previows now availablc. 


Qualcuno ha detto che il fatto 
che Internet Explorer fosse pre¬ 
caricato in Mac OS X dimostra¬ 
va che MS non solo non era 
indifferente a Linux, ma che già 
ci aveva sviluppato qualcosa 
sopra. 

In realtà l'esistenza di Explorer 
in Mac OS X dimostra solo che 
la carbonizzazione delle applica¬ 
zioni funziona molto bene 
(ancora: AppleWorks 6 inse¬ 
gna). 

Parimenti abbiamo già scritto 
che la sorpresa per la presenta¬ 
zione di Office 2001 fu tanta e 
tale da rischiare di finire nel pesce d'apri¬ 
le. 

Microsoft ha presentato allora una ver¬ 
sione per il Mac OS 9 del 
suo pacchetto più venduto 
se si escludono i sistemi 
operativi, cioè una versione 
nuova di un sistema che va a 
finire. 

Di realmente nuovo, ades¬ 
so che il prodotto è in vendi¬ 
ta su AppleStore (!) c’è la 
scatola e la lingua. 

La scatola è in perfetto 
stile Mac, tutta traslucida e 
rotonda ed è in realtà un porta CD, che 
può stare coricato od in piedi, e dall’a¬ 
spetto simpatico. 

La lingua è (come le tastiere dei Mac di 
ultima fattura) solo l'inglese e non è pre¬ 
vista una versione italiana almeno a 
breve. 

Lasciateci richiamare il paragrafo pre¬ 
cedente nel ricordarvi che: 

✓ Office 2001 esce in un 
momento di fase 
calante del suo 
sistema operativo 
ospitante. 

/ La localizzazione è 
un procedimento 
lungo e costoso e 
non vale certo la 
pena di affrontar¬ 
lo ora. 

/ Microsoft pos¬ 
siede il dieci per¬ 
cento di Apple. 

Dunque aspettiamoc 
che Office:2001 Mac Edition 


Apple 


Introduci ng 
thebestversion 
of Office ever. 


-'Il* bcaiitv bere nacfxs beneath 
thè sudare. Microsoft has 
ululone itsdfwiththis 
suite of programs." 


Itts 

actuaDy 

better 

thanits 

Windows 

cousin" 


sìa un restyling de! 98 e che la versione 
carbonizzata per il X, con tutte le caratte¬ 
ristiche "a posto" come la localizzazio¬ 
ne, seguirà a breve. 

Per il momento la notizia è che la 
home di Apple reclamizza un prodotto 
Microsoft e che AppleStore lo vende! 
Se volete, http://www.apple.com/italy- 
store a 1.378.000 IVA inclusa. 



BBEdit 6.0.1 



Sulla scia di quelli che appaiono quasi 
indifferenti a Mac OS X, BareBones 
l(http://www.Parepones.coml presenta la 
major del suo prodotto di punta, BBEdit 
6. 

La nuova versione del text editor e 
website manager più potente che esista 
sul mercato presenta una serie di miglio¬ 
rie e nuove potenzialità che hanno richie¬ 
sto un PDF a parte per la sola elencazio¬ 
ne e saranno certamente in grado 
di soddisfare appieno gli utenti 
della versione 5.x, che pure 
sembrava lo stato dell'ar¬ 
te del text processing. 
Con un prezzo che 
fluttua in funzione del 
dollaro ma che sfiora i 
130 Euro, sia che lo 
compriate sul Web 
di BareBones sia 
dal suo distributore 
italiano Active, per via 
della spedizione e 


Continua a pag. 52 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


51 














Segue da pag. 51 


dello sdoganamento nel 
primo caso e per via 
dell'Euro debole nel 
secondo, BBEdit è come 
al solito disponibile solo in 
inglese, con un manuale 
(cartaceo ed in PDF) di 
eccellente fattura che fini¬ 
sce per divenire una refe- 
rence per le funzioni di 
pattern matching (ricerca 
parametrizzata) e batch 
operations (operazioni su 
più files) che va ben oltre 
l'uso con l'editor in ogget¬ 
to. Nessun cenno al X né 
a Carbon nell’annuncio, ma vorrete 
notare che l'applicazione parte più len¬ 
tamente della versione precedente e 
comincia a tenere in seria considerazio¬ 
ne nome e posizione delle cartelle... 

Non perdete l'occasione di scaricare 
la 4.6 light dal sito e risparmiare sull'ac¬ 
quisto della 6.0 come upgrade. 


4th Dimension 6.7 

Come per il concorrente FileMaker 
l'omonimìa tra prodotto e produttore fa 
di 4D un gioco di parole. Come per il 
concorrente, la politica dei prezzi cam¬ 
bia con l'avvento della nuova release e 
quindi gli utenti increduli dovranno 


pagare salatamente il passaggio 
dalla 6.5 alla 6.7 che porta seco 
molte novità sotto pelle ed uno 
sguardo sempre più mirato al 
mondo delle telecomunicazioni. 
Con l'integrazione sempre più fitta 
delle tecnologie Internet al livello 
dell’interfaccia, questa release a 
nostro avviso mantiene ancora di 
un'incollatura il vantaggio in termini 
di versatilità e potenza sul concor¬ 
rente diretto ma, ancora una volta, si 
caccia nel vicolo cieco delle numera¬ 
zioni incomprensibili. 

Vogliate, infatti, tenere presente 
che, con questa, le versioni 6 che 
necessiteranno manutenzione sono 
tre (6.0. x, 6.5.X e 6.7 appunto). 

4D Ine. ha annunciato che i suoi 
piani per il Mac OS X sarebbero stati 
resi noti agli sviluppatori durante la con¬ 
vention annuale del 4-8 ottobre, ma di 
questi annunci si è persa ogni traccia. 

Se v olete partecipare al la caccia le 
tesoro: |http://www.4d.com1 


Ah, tanti Auguri. 



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per esplodere! 

La nuova tecnologia 
delle card con microchip 
incorporato trova enormi 
opportunità applicative nei 

S iu svariati settori, soppiantando 
i gran parte le tradizionali tessere 
magnetiche e scoprendo una infinità di 

Questo è il momento di cavalcare la tigre realizzando le 
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52 


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di Massimiliano Cimelli 


Il Computer Invisibile 

Riflessione iterante sul mondo del personal: pregi, difetti e possibili soluzioni 


M 





Ormai siamo giunti nel 21° se¬ 
colo. dove Internet e le trasmis¬ 
sioni digitali sono ormai indi¬ 
spensabili, dove la comunicazio¬ 
ne deve essere istantanea e in¬ 
cisiva. ma dove l'ipotetico 
utente è costretto al perenne 
"upgrade" di se stesso per di¬ 
venire sempre più "multime¬ 
diale", ovviamente solo se 
desidera sfruttare al massimo 
le molteplici possibilità offer¬ 
te dalle aziende informati¬ 
che. La domanda sorge 
spontanea, ma non dovreb¬ 
be essere la tecnologia al 
servizio dell'uomo e non 
contrario? 

Per il momento il re¬ 
sponso sembra proprio ne¬ 
gativo, perché pare che il 
nostro caro personal com¬ 
puter, l'unico mediatore 
tra noi e il resto del mon¬ 
do informatico con cui 
abbiamo sempre più rap¬ 
porti, abbia effettiva¬ 
mente dei limiti struttu¬ 
rali e logici. Insomma il "bimbo" non è 
maturato abbastanza, deve ancora crescere o meglio 
ancora evolversi verso nuove forme. 

Queste sono le principali riflessioni dello scrittore 
Donald A. Norman, docente di scienze cognitive all'Uni¬ 
versità della California e in passato vicepresidente della 
nota azienda Apple Computer. 

In realtà il uno dei principali obiettivi del libro è di ren¬ 
dere più familiare il giorno in cui la tecnologia informati¬ 
ca odierna, troppo intrusiva creata dai tecnologi per i 
tecnologi, scomparirà dalla vista 
per inglobarsi in strumenti "si¬ 
lenziosi". facili da usare e da as¬ 
similare. Il lettore, indagando tra 
i vari capitoli, comprenderà che 

10 scrittore non desidera aprire 
una "caccia alle streghe" verso 

11 PC e il suo mondo, ma si tro¬ 
verà concorde rispetto alla defi¬ 
nizione stessa di utilità e prati¬ 
cità a cui devono essere sogget¬ 
te le nuove tecnologie. 

Infatti, l'analisi che emerge 


OCi,* 


IL COMPUTER INVISIBILE 


di Donai A Norman 
Editore - Apogeo, 2000 

Titolo originale The invisible computer - The MIT Press 
Cambndge 

Prima edizione italiana: Gennaio 2000 
Lire 39.000 (Euro 20.14) 


sottolinea i vantaggi 
del personal come 
l'interscambiabilità dei 
dati tra più applicazioni 
di diversa origine e la 
possibilità di eventuali 
modifiche strutturali, 
peculiarità sicuramente 
essenziali ma non suffi¬ 
cienti, perché quante 
volte siamo stati costretti 
a rallentare o addirittura 
arrestare le nostre attività 
a causa di un conflitto dei 
driver tra le periferiche, o 
un momentaneo rallenta¬ 
mento del software dovuto 
a un mancato upgrade 
dell'hardware? Purtroppo 
spesso. Invece, lo strumen¬ 
to tecnologico del futuro do¬ 
vrebbe essere semplice, rea¬ 
lizzato con un design adegua¬ 
to alle attività da svolgere, in 
modo tale che divenga parte 
delle funzioni stesse, come se 
fosse l'estensione naturale del 
lavoro che sarà chiamato a 
svolgere. La soluzione di tanta 
~ perfezione potrebbe risiedere 
negli "infodomestici". Ma cosa 
sono e come riconoscerli Ma è semplice, i primi esem¬ 
plari sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, come ad 
esempio i televisori dell'ultima generazione o i nuovi 
cellulari Wap, semplici strumenti che in realtà utilizzano 
processori, memoria ram. software e protocolli di rete, 
quindi sfruttano a nostra insaputa dei "computer invisi¬ 
bili". L'unica esperienza che manca agli infodomestici è 
quella della comunicazione, non 
devono limitarsi nel tempo ma 
interagire tra loro come avviene 
tra le applicazioni del personal. 
Insomma, come al solito la solu¬ 
zione è nel mezzo, infatti, il libro 
mostra negli ultimi capitoli come 
alcune aziende proprio in questi 
ultimi anni si sforzino in molti 
esperimenti tecnologici, bisogna 
solo aspettare che diventino dei 
veri standard e facilmente assi¬ 
milabili dal consumatore medio. 




54 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




















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Cascina (PI), 1/8 ottobre 2000 

Concorso Nazionale di Fotografia 2000 
Truciolo, Pixel e Bit d'Oro 



Patrizia 


L a scorsa prima domenica d'ottobre, 
negli spazi multimediali del teatro Poli¬ 
teama a Cascina, si sono riaccese le luci 
del "32° Truciolo d'Oro", del "2° Pixel 
d'Oro" e del "1° Bit d'Oro: i tre concorsi 


organizzati dal 3C - Ci- 
nefoto Club Cascina, 

Per trenta lunghi anni il 
"Truciolo" ha saputo fo¬ 
calizzare l'evolversi della 
fotografia tradizio¬ 
nale italiana asse¬ 
gnando un trofeo, il 
"Truciolo d'Oro, 
considerato dal 
mondo fotoamato- 
riale nazionale un 
piccolo Oscar, Do¬ 
po la trentesima 
edizione del pluri- 


OPERE PREMIATE 


premiato concorso (nove "Menzioni 
d'Onore" assegnate dalla FIAF) si è av¬ 
vertita la necessità di un cambiamento 
che assicurasse alla manifestazione una 
continuità adeguata e rapportata ai nuovi 
mezzi creativi ed espressivi forniti dalle 
più avanzare tecnologie informatiche. 
Così si sono affiancate al "Truciolo" an¬ 
che il "Pixel" e il "Bit", tre premi "dora¬ 
ti" che vanno ad incoronare i migliori au¬ 
tori di tre categorie d'immagini ottenute 
in maniera diversa, ma complementari 
tra loro. 


PIXEL D ORO 

Pixel d'Oro - 132a Montini Giulio (Patrizia 2) 

Pixel d'Oro - 132b Montini Giulio (Pola¬ 
roid) 

Pixel d'Oro - 132c Montini Giulio (Omag¬ 
gio a Magritte n. 1 ) 

Pixel d'Oro - 132d Montini Giulio (Omaggio a Magritte n.4) 

ELABORATE 

1° classificato -119 Rigon Gabriele (Ritratto) 

2° classificato ex-aequo -170 Righi Claudio (Ultima Eclissi) 

2° classificato ex-aequo -171 Cavina Marco (La piazza trasfigurata) 

Premio Nudo -117 Shiavolin (Light sculputure 1) 

Premio Giubileo -193 Morelli Abramo (L’Uomo=evoluzione o creazione) 
Premio Natura -137 Mazzi Emanuele (Piove) 

FOTOMONTAGGI 

1° Classificato -172 Baroni Pierfrancesco (1 Ottobre 1949) 

2° Classificato ex-aequo - 121 Mangiarotti Antonio (Venezia Marzo '99 n.4) 
2° Classificato ex-aequo -195 Budai Andrea (Dakota) 


BIT D'ORO 

Bit d'Oro - 203a Caruso Andrea (Cacciatori) 

Bit d’Oro - 203b Caruso Andrea (Gatti matti sotto una luna blu) 
Bit d'Oro - 203c Caruso Andrea (Ma dove ho messo l'insetticida) 
Bit d'Oro - 203d Caruso Andrea (Profezia) 

2° classificato - 21 la Oleastri Luca (Due come noi) 

- 211 b Oleastri Luca (La guerra ESP) 

3° classificato ex-aequo - 213 Ricci Marco (Deep foresti 
3° classificato ex-aequo - 205 Janni Federico (Final swim) 


sco Baroni - 1 ottobre 1949 








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Con AMD K7 TB 800 1.670 

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■' v \ i V; 
















» 


Recentemente mi è capitato di leggere alcune previsioni per il prossimo futuro che ha fatto 
Raimondo Boggia, presidente dell'Alchea Strategie Vision. 

Eccone alcune. 

Entro il 2010 in Italia ci sarà il voto telematico da casa, la clonazione avrà un grande sviluppo con finalità mediche 
terapeutiche (del resto la ricostruzione della pelle umana in vitro è una realtà), avremo la terapia genica contro il cancro (e se 
non proprio la vittoria, sicuramente dei significativi passi avanti), vedremo il ritorno della fusione fredda come fonte di energia 
(cioè la tecnica di produzione dell'energia nucleare senza scorie), avremo i primi modelli di veicoli emissione zero per la 
circolazione urbana, avremo (come James Bond...) lo zaino con l’elica che ci premetterà di muoverci nell’ana, dimostreremo 
di essere più responsabili nei confronti delle generazioni future, la crescita media deH’economia mondiale sarà attorno al 5%. 

Bene! 

E l'arte? Possibile che sia rimasta ferma nel tempo? Come è vista oggi? Come ci prepariamo a vivere quella futura? 

Quali saranno gli indirizzi? 

Per conoscere quale sarà il suo futuro chiediamo anche il parere di 

SIMON ETTA LUX 

Direttrice del Museo Laboratorio airUniversità La Sapienza di Roma 

di Ida Cerosa 


Quale direzione sta 
prendendo l’arte? 

In un momento in cui le innovazioni, le 
trasformazioni sono presenti massiccia¬ 
mente nel nostro quotidiano, nasce la cu¬ 
riosità di sapere quale direzione sta pren¬ 
dendo l'arte, o meglio, quale ha già in¬ 
trapreso e continuerà a percorrere. 
Nasce così la curiosità di sapere se le in¬ 
tuizioni che tanti anni fa abbiamo avuto 
sono state giuste. 

In un mondo cosi fortemente segnato 
da sconvolgimenti continui, l’arte non 
può che continuare ad essere in sintonia 
con l’aria che respira; non può che es¬ 
sere lo specchio, il rimando di tutto ciò 
che accade. 

Consapevoli di questo, non possiamo 
che continuare ad ascoltare il pensiero 
delle persone che più hanno contribuito 
e, soprattutto, stanno continuando a con¬ 
tribuire all’affermazione, alla diffusione 
dell'arte contemporanea. 

La Direttrice del Museo Laboratorio 
dell’Università La Sapienza di Roma, Si¬ 
monetta Lux, è la persona adatta a met¬ 
tere dei punti fermi sulle incertezze, sui 
dubbi, sulle incomprensioni che l'arte 
d’avanguardia porta inevitabilmente con 
sé. 

Per prima cosa le ho chiesto di parlare 


di se stessa, le ho chiesto di presentarsi 
ai lettori di MCmicrocomputer 
Simonetta Lux - Ho creato e dirigo il 
Museo Laboratorio di Arte Contempo¬ 
ranea all’Università La Sapienza 
Insegno arte contemporanea, sono 
all’Università come docente dal 71. Il 
mio obiettivo, fin da quando ero giovanis¬ 
sima. è stato di creare un rapporto diretto 
con l’opera. Volevo riprodurre nell’Accad¬ 
emia che, all’inizio non amavo, il mio rap¬ 
porto con l’arte. Ero diventata un critico 
d’arte, una storica. Da studentessa vole¬ 
vo studiare architettura, poi dato che mio 
padre non me l’ha permesso, mi sono 
occupata di storia dell’arte, quindi di ar¬ 
chitettura, di design con passione cres¬ 
cente, per arrivare, anche attraverso ap¬ 
profonditi studi filosofici, a un'idea di che 
cosa è l’arte. Tutto questo all'Interno del 
mio grande interesse per la filosofia e del 
mio rapporto con i grandi maestri italiani 
degli inizi degli anni '60, alla Sapienza. 
Maestri come Guido Calogero. Ugo Spin¬ 
to e Nino Valeri Ma anche con gli eredi 
di Lionello Venturi che. purtroppo, non è 
stato mio maestro quando sono entrata 
all’Università, perché era appena morto. 
Tra l’altro Lionello Venturi è stato uno dei 
primi soli 11 docenti universitari a rifi¬ 
utare di giurare il rapporto con il fascis¬ 
mo, che allora era un obbligo. 

Questo è il mio sintetico ritrattino, 


un’unita di posizione e politica e di ricerca 
dell'arte che considero disinteressata, 
non utilitaristica e molto importante per 

l'essere umano. 

Ida Gerosa - Il Museo Laboratorio 
dell’Università La Sapienza di Roma ha 
ormai un nome di prestigio e una conno¬ 
tazione abbastanza ben definita. Tu, 
come Direttrice del Museo, pensi di vol¬ 
er cambiare questa connotazione e di 
voler seguire delle personali linee di con¬ 
dotta e di scelta che potranno portare a 
filoni espositivi ben definiti? 

“Ho creato il Museo 
Laboratorio” 

S. L. - Il Museo è stato creato proprio 
da me nel 1985. 

Allora c’era Antonio Ruberti, un grande 
Rettore, un grande scienziato, un grande 

uomo. 

Per rispondere a quando dici che il 
Museo Laboratorio ha una connotazione 
ben precisa, ancora una volta ribadisco 
che ha una connotazione mista, nel sen¬ 
so che mescola quello che era il mio obi¬ 
ettivo originario, l'esistere nell’arte con il 
mondo dell’accademia, che non conosce 
l’arte, anzi cerca sempre di rifiutarla. 

La connotazione originaria del Museo, 


58 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 






dall'85 al '91 (momento in 
cui ho vinto la cattedra 
all'Università della Tuscia 
a Viterbo) è stata connes¬ 
sa con l’idea di una pro¬ 
fonda identità storica del 
luogo e l'azione dell’arte 
su di esso. 

Ho sempre presentato 
l’arte e gli artisti in rappor¬ 
to diretto con il luogo. In 
quel caso il luogo era La 
Sapienza, dove nasceva il Museo Labora¬ 
torio. 

Fin da allora l’artista doveva lavorare 



Simonetta Lux 


In un momento in cui le 
innovazioni, le trasformazioni sono 
presenti massicciamente nel nostro 
quotidiano, nasce la curiosità di sapere 
quale direzione sta prendendo l'arte, o 
meglio, quale ha già intrapreso e 
continuerà a percorrere. 


un’attività molto contin¬ 
ua, ma senza questa 
identità, che era scom¬ 
parsa. Ha lavorato molto, 
anche bene, ma senza 
un'identità. 

Sono tornata a Roma 
nel '97 e adesso nel 
riprendere la direzione 
del Museo ho voluto riaf¬ 
fermare non solo l'iden¬ 
tità metodologica che è 
connessa con la mia attività di profes¬ 
sore, di storica, ma l’ho ampliata con una 
nuova generazione di collaboratori, di 
artisti e di studenti, e con un nuovo rap¬ 
porto con la Facoltà di Architettura. 
Inoltre il Museo ha assunto una 
doppia identità con la creazione di 
una rete reale e di una virtuale per 
l'arte contemporanea. 


Il Progetto 



L’idea ampliata del Progetto che sti¬ 
par quel luogo, per la sua forma, per la amo attuando al Museo per un Labora- 
sua condizione, per il suo ruolo. 

Doveva fare un'opera immagi¬ 
naria connessa, appunto, con 
l'ambiente della "storia 
dell'arte’'. 

Nell’aprire il Museo Laborato¬ 
rio, nel 1985, quando ancora 
nessuno osava parlarne, scoprii 
insieme con un gruppo di lavo¬ 
ratori che collaboravano con me 
(Ester Coen, Daniele De Do- 
minicis, Claudio Mazzingari, 

Elisabetta Cristallini, Antonella 
Greco) i rapporti tra gli artisti, gli 
architetti della Sapienza del ’35 
e Mussolini (il Dittatore). Abbi¬ 
amo riaperto una questione, 
che io reputo fondamentale e 
formativa, di origine dell’arte 
contemporanea, cioè quella del 
rapporto tra arte e politica, tra 
arte e potere, che poi è il mio in¬ 
teresse di fondo. Perché il mio 
interesse di fondo resta "chi de¬ 
cide e perché e come" qualsiasi 
cosa. Infatti un’identità doppia 
molto attualizzata, ma anche 
storica: fare e sapere. 

Mentre io ero assente (dal 

1991 al 1997) il Museo ha fatto Un ambiente del Museo Laboratorio 


IDA GEROSA 


Artista Computer art 


I (letosd’aiiluiirpiTn 


Ho sempre presentato 
l’arte e gli artisti in 
rapporto diretto con il luogo 
In quel caso il luogo era La 
Sapienza, dove nasceva il 
Museo laboratorio. 


torio formativo per i giovani e aperto 
agli artisti che vogliono sperimentare, è 
nato mentre ero nell'Università della 
Tuscia, Facoltà dei Beni Culturali, dove 
ho potuto riflettere ed ho capito quanto 
fosse importante un rapporto con 
l’artista. Sono andata nei luoghi 
dell'artista, portando i giovani studenti 
nei piccoli atelier, nei 
piccoli musei, nelle La Direttrice 
piccole associazioni. del Museo 


ma soprattutto nei 
"musei individuali", 
nei giardini d’artista 
Poi ho invitato 
questi stessi artisti 
all'Università, cosa 
che poteva avvenire 
sia fisicamente, ma 
anche virtualmente. 

E’ stato importante 
il legame reale con 
loro, la conoscenza, 
la pratica del viag¬ 
gio, della visita, 
dell’essere compagn 
di strada. E tutto cont 
uava poi attraverso la 


Laboratorio 
dell’Università La 
Sapienza di Roma, 
Simonetta Lux, è la 
persona adatta a 
mettere dei punti 
fermi sulle incertezze, 
sui dubbi, sulle 
incomprensioni che 
l’arte d'avanguardia 
porta inevitabilmente 
con sé. 

in¬ 
coazione di una 


rete virtuale. 

Ho creato un Museo Laboratorio 
delle Arti Contemporanee anche all’Uni¬ 


versità della Tuscia dove avevo molte 
attrezzature, ma non il posto dove fare 
fisicamente il Museo, per cui l'ho attua¬ 
to con un rapporto tra reale e virtuale. 

Del resto già nel 1986 avevo pensato 
a un Museo Multipolare. Infatti la prima 
mostra che ho curato in questo senso è 
stata di Burri che ho esposto sia a La 
Sapienza che nella ex Birra Peroni non 
ancora diventata Galleria Comunale. Ho 
portato le sue opere in uno spazio nuo- 


L'idea ampliata del 
Progetto che stiamo attuando al 
Museo per un Laboratorio 
formativo per i giovani e aperto 
agli artisti che vogliono 
sperimentare, è nato mentre ero 
nell’Università della Tuscia, 
Facoltà dei Beni Culturali, dove ho 
potuto riflettere ed ho capito 
quanto fosse importante un 
rapporto con l'artista. 


vo, quindi nella "città da riscoprire, da 
valorizzare". 

L'idea del "dentro/fuori", dei legami 
con i luoghi dell'arte e dell’Accademia è 
il nodo centrale del mio lavoro, del mio 
Progetto. Per questo il Museo si chia¬ 
ma Museo Laboratorio. 

E’ un’idea che poi si è confermata 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


59 









sempre più nella "disperazione", nel 
constatare che l'arte ogni volta deve es¬ 
sere accettata. Ogni volta, non solo nel 
mondo accademico, ma in qualunque 
città io abbia lavorato. Per esempio, a 
Bomarzo dove ho curato un Festival di 
artisti, poeti, architetti e designer, ogni 
volta dovevamo essere accettati. Ci of¬ 
frivano tutti i luoghi della città, però ogni 
volta era necessario dimostrare . Lo 
spettatore poi accettava l’artista, lo ri¬ 
conosceva, alla fine lo capiva 

Oggi definiamo tutti artisti, anche i 
canzonettisti, quelli che fanno musica 
d'evasione, quelli che fanno "spettaco¬ 
lo" ecc... Ma il vero artista è quello 
sperimentale, etico, vero. E quell'artista 
è la nuova identità del Museo, E' quello 
che, sempre di più, quando viene porta 
la mappa del museo, si mette in sintonia 
con il luogo e fa una proposta connessa 
ad esso. Proposta che può concernere 
anche richi- 

il vero artista è quello 
sperimentale, etico, vero. E 
quell'artista è la nuova identità 
del Museo. E’ quello che, sempre 
di più, quando viene porta la 
mappa del museo, si mette in 
sintonia con il luogo e fa una 
proposta connessa ad esso 

chiesero 

come era l'ambiente dove avrebbero es¬ 
posto e chiesero di poter trovare al loro 
arrivo delle particolari pietre che si adat¬ 
tassero ai materiali dell'Università. 

Proviamo a parlare 
di arte elettronica. 

I. G. - Il giornale per cui scrivo parla di 
informatica, e la mia rubrica si intitola 
proprio "arte informatica", vogliamo 
provare a parlare di arte elettronica? 

Vedendo le mostre di Videoarte, che 
in questo periodo tutti propongono, più 
rivolte a stupire, a sorprendere lo spet¬ 
tatore, che a far capire il suo specifico, 
penso che tutti sembra vogliano far ap¬ 
parire l'arte elettronica come un 
"fenomeno da baraccone" e nessuno o 
pochi la considerino per quello che è: 
un'arte in crescita, un'arte difficile 
(forse) ma portata avanti, da chi la fa, 
con convinzione, dedizione, certamente 
con consapevolezza. Un'arte che neces¬ 
sita di una preparazione sia da parte di 
chi la fa che da chi la propone. 

Tu che cosa pensi di questo genere di 
mostre? Come proporresti l'arte elet- 


cola ri, 
come fe¬ 
cero gli 
artisti gi¬ 
apponesi 
nel '86, 
che dal 
G i a p - 
pone ci 



Giardino d'artista a Calcata 

tronica? 

S. L. - Vogliamo parlare di arte elet¬ 
tronica? Si. diciamo di si, mi piace molto 
il tuo Progetto per un "Medialab", mi pi¬ 
ace la tua descrizione del Museo di Karl¬ 
srue Condivido con te l'impressione 
che molti facciano apparire l'arte elet¬ 
tronica come un "fenomeno da barac¬ 
cone". Il pericolo è proprio nell'identifi- 
care l'arte con la tecnica, anche se ogni 
genere d'arte ha la sua tecnica e il suo 
specifico. 

Quindi concordo con quello che dici. 

L'arte elettronica come la proporrei? 
Non sono tanti gli artisti che usano il 
mezzo elettronico 
per fare arte, ma 
come sempre, è 
importante 
trovare, saper ri¬ 
conoscere quelli 
che hanno lavo¬ 
rato, che stanno 
lavorando. E' im¬ 
portante sapere 
che il mezzo non 
deve essere un approdo, ma deve es¬ 
sere un incipit, un qualcosa che fa parte 
di un modo di pensare. 

Però non propongo un'esclusività del 
mezzo per l'artista, anche elettronico, 
penso che possa lavorare anche con la 
terra, per esempio. 

Non credo che un Museo possa es¬ 
sere elettronico, anche se l'idea di un 


"Museo come opera d'arte" è 
quella che più mi cattura in 
questo momento. E' l'idea del 
Museo smaterializzato, del 
Museo come opera d'arte 
Il museo, come è oggi, è un 
"pasticcio", è museo di se 
stesso. Tutti i musei che sono 
stati creati di recente, sono 
musei che non servono all'arte, 
ma a se stessi. Dovrebbero, in¬ 
vece, identificarsi con l'opera, 
nella prospettiva, penso, di 
smaterializzarsi. 

Credo che l'artista che opera 
con l'elettronica, dovrà trovare 
un suo “luogo" per apparire, 
che non è necessariamente il 
video. 

Infine è interessante trovare 
quegli artisti che sono in ten¬ 
sione con la macchina o con il 
senso della macchina, ricordan¬ 
do però, che questa non sosti¬ 
tuirà mai la mente 
Intanto consentirei a tutti 
l'uso di questo mezzo. 

Come può succedere, ad es¬ 
empio, che il suonare uno stru¬ 
mento porti ad imparare e a capire che 
cos'è la musica, cosi l'uso del mezzo 
porta a capirne le caratteristiche e la 
qualità. 

Noi abbiamo diritto ad un'educazione 
libera o artistica, tanto quanto abbiamo 
diritto ad un letto in ospedale e quindi 
dobbiamo fare lo sforzo di imparare l'uso 
del mezzo elettronico. La mia proposta 
di un'arte elettronica è questa. 

Penso che i giovani debbano avere le 
basi di studio per girare il mondo per poi 
lavorare sui loro progetti. 

Dobbiamo dare fiducia e scegliere quei 
giovani che hanno mostrato 
una qualità e una potenzial¬ 
ità di valore, ad esempio 
giovani architetti, design¬ 
er, artisti e quelli che 
vogliono fare arte elet¬ 
tronica. 

Questo è un altro pun¬ 
to in assenza del quale 
sarà molto difficile pro¬ 
porre un'arte elettronica. 

Il Laboratorio 
di Karlsrue 

I. G. - Al Museo di Karlsrue (Germania), 
il Laboratorio è straordinario. Lo definirei 
il "sogno" di ogni artista. E' pieno di 
macchine con cui fare una vera ricerca, ci 


L’arte elettronica come la 
proporrei? Non sono tanti gli 
artisti che usano il mezzo 
elettronico per fare arte, ma 
come sempre, è importante 
trovare, saper riconoscere quelli 
che hanno lavorato, che stanno 
lavorando. 


60 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




Giardino Zen, Giardi¬ 
no del Tempio a Ky¬ 
oto, 1236 


sono operatori che pos¬ 
sono realizzare program¬ 
mi con cui raggiungere 
gli obiettivi degli artisti 
ricercatori. Si creano 
così opere che poi ven¬ 
gono esposte nel 
Museo stesso, 


Del resto anche a Pa¬ 
rigi, al Palais de Tokyo, 
già dal 1990 (quando 
l'ho visitato! c'era un 
grande spazio di lavoro 
pieno di computer, il cui accesso era 
libero a chi voleva sperimentare 

Per il tuo Laboratorio anche tu hai l'in¬ 
tenzione di farlo essere un luogo di ricer¬ 
ca per artisti già affermati che vogliono 
andare avanti nell'approfondimento del 
proprio lavoro, e anche per giovani artisti 
che vogliono iniziare? 

S. L. - Il sogno... Il Progetto che tu mi 
hai presentato, sembra che risponda a 
questa via. Devo dire che il Museo Labo¬ 
ratorio di arte contemporanea ha già 
l'idea di un laboratorio video, ma direi 
che il tuo progetto "Imago" corrisponda 
al nostro. Spero che il Rettore, Giuseppe 
D'Ascenzo, e la nostra direttrice ammin¬ 
istrativa e il nostro Senato Accademico 
sostengano questo nos¬ 
tro Progetto. Non credo < 


morte di Antonio Ruberti. 

Dovrà fare il laboratorio per i ragazzi 
Per questo noi abbiamo proposto di met¬ 
tere 2 Internet café in Aula Magna. I 
ragazzi viaggiando in Internet avranno 
tutte le informazioni di cui hanno bisog¬ 
no. Poi ci sarà il laboratorio per la 
Videoarte, e il laboratorio secondo il tuo 
progetto "Imago", che rientra in questo 
grande progetto di Centro di Eccellenza 
che stiamo creando. Vorremmo formare 
ad alto livello e formare anche per l'arte 
elettronica, quindi penso che sia interes¬ 
sante per gli artisti venire qui e utilizzare i 
mezzi per sperimentare. 

E' possibile realizzare tutto ciò purché 
ci sia la volontà da parte degli organi ac¬ 
cademici. Tra l'altro vor- 
• un Museo remmo connettere più 


Del resto il nuovo 
Rettore si è impeg¬ 
nato a seguire gli ori¬ 
entamenti di Ruber¬ 
ti. Ha promesso 
questo poco prima di 
essere eletto, dopo 
pochi giorni dalla 


possa essere elettronico, 
anche se l'idea di un "Museo 
come opera d'arte” è quella che 
più mi cattura in questo 
momento. E’ l’idea del Museo 
smaterializzato, del Museo come 
opera d'arte. 


Facoltà de La Sapien¬ 
za, più Laboratori, an¬ 
che esterni come In¬ 
gegneria, Informatica, 
Scienze Informatiche, 
Sociologia, Lettere, 
Matematica, Istituto 
Centrale per il Restau- 


MITICI SESSANTA 
Aspetti della ricerca 


"1 


La mostra Mitici Sessanta/Aspetti della ricerca curata da Massimo Di Stefano e 
Tonino Sicoli, è stata esposta a Catanzaro dal 22 settembre 2000 al 12 novembre 
scorso nel Complesso Monumentale del San Giovanni (un ex convento del XVII sec.. 
recentemente restaurato e riaperto al pubblico da poco più di un anno come spazio es¬ 
positivo) per iniziativa del Comune di Catanzaro 
(orario di apertura: 10-13/17-20, lunedi chiuso! 

L'avvenimento menta particolare attenzione anche perché si tratta di una produzione 
culturale fatta in Calabria, un'area geografica finora poco partecipe ai circuiti dei grandi 
eventi d'arte. 

La Mostra ha presentato 50 opere dei protagonisti degli anni Sessanta individuati fra 
gli artisti più noti a livello internazionale, ma anche ha riproposto quei personaggi più 
defilati, che hanno comunque occupato un ruolo di primo piano in quel periodo. 


.J 


ro, Enea. Tutti, naturalmente, con i loro 
Laboratori. Poi, probabilmente, ci saran¬ 
no le Imprese. L'accordo tra tutte queste 
forze, avendo un Progetto, ci può con¬ 
sentire di realizzare queste cose. 


L’immagine al computer 
è in una fase di fascina¬ 


zione e di splendore. 


I G. - Vorrei fare alcune consider¬ 
azioni, premettendo che per Videoarte 
intendo quell'arte che parte dal video e 
poi il risultato può anche essere manipo¬ 
lato da un computer, cioè può aver 
bisogno dell'interazione elettronica, 
mentre la Computer art parte dall'uso 
esclusivo del 

computer e „ , 

solo poi 11 Progetto che tu mi 
può aver hai presentato, sembra che 
bisogno risponda a questa via. Devo 
dei video- dire che il Museo Laboratorio 


proiettori jj ar te contemporanea ha già 
P f’u 16 n * l’idea di un laboratorio video, 

e 9 quindi 013 < *' re ' c ^ e * uo P ro 9 e tto 
dei video. "Imago" corrisponda al 
Del resto nostro, 

qualunque 

specifico orientamento artistico ha una 
sua definizione per essere immediata¬ 
mente riconosciuto e catalogato. 

Nonostante sembri che l'arte elettroni¬ 
ca sia già entrata prepotentemente nel 
mondo artistico e nelle nostre vite attra¬ 
verso mostre/installazioni, conferenze, 
ma anche attraverso il cinema e i vari 
spettacoli specializzati e (come dice 
Mario Costa) "l'immagine, grazie alle 


risorse dell'elettronica e all'intervento di 
numerose altre tecnologie, si trova at¬ 
tualmente in una fase mai raggiunta di 
fascinazione e di splendore.,," 
quest'arte è rimasta "fino ad oggi, 
prevalentemente, di competenza del so¬ 
lo dominio tecnico/scientifico, senza che 
una sufficiente quantità di energia spec¬ 
ulativa (di estetologi, critici, semiologi, 
storici dell'arte ...) la abbia ancora appro¬ 
fondita dal punto di vista estetico e 
filosofico”. 


Parlo della più recente Computer art o, 
se vuoi, come oggi dicono dell'Arte Digi¬ 
tale, mentre la Videoarte comincia ad af¬ 
facciarsi nel mondo artistico anche se, 
come dicevamo, soprattutto con instal¬ 
lazioni interattive, curiose e forse un po' 
troppo uguali tra loro. 

"Tutto questo accade in Italia, mentre 
in paesi come gli U.S.A., il Giappone o la 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


61 





Francia o la Germania o anche l’Australia 
si va affermando un tipo di cultura 
basato su un uso esteso ed intensivo 
deH'immagine elettronica. 

Arte che tra l’altro, essendo accurata¬ 
mente tenuta fuori dai "territori 
dell'arte" è spesso fraintesa e snaturata 
nella sua essenza." 

Tu concordi con queste affermazioni? 


Il sito del 

Museo Laboratorio 


S. L. - Noi abbiamo realizzato, come 
ricerca nazionale, un sito il cui indirizzo è 
iwww 1 1 IX I lux nell All'interno di questo, 
concordo con te su quanto dici. L'im¬ 
magine elettronica è diversa da 
qualunque altra immagine. E al di là del 
dibattito sull'esistenza o meno dell'arte 
elettronica, il punto nodale è "che cos'è 
l'immagine". Ad esempio, quando qual¬ 
cuno dice che forse gli americani non 
sono andati sulla luna pone una ques¬ 
tione molto interessante, quando 
qualche altro 
concordo con te su discute sulle 


quanto dici. 

L’immagine elettronica è 
diversa da qualunque 
altra immagine. E al di là 
del dibattito sull’esistenza 
o meno dell'arte 
elettronica, il punto 
nodale è "che cos'è 
l’immagine" 

da 


immagini 
che ci hanno 
mandato dal¬ 
la Ju- 
goslavia, 
sospettiamo 
di trovarci di 
fronte ad un 
mezzo po¬ 
tentissimo 
che, a secon¬ 
di chi lo usa e 


come, può dare una verità o un'altra 
Queste analisi devono essere oggetto di 
riflessione continua. 

Bisognerebbe che ognuno comunicas¬ 
se la modalità con cui lavora, da dove 



Corrige 

Diversamente da 
quanto pubblica¬ 
to lo scorso mese 
in queste pagine, 
l'opera “Incisione 
fotografica su li¬ 
noleum" è di Or¬ 
nella Rovera. Ce 
ne scusiamo con 
i lettori e, natural¬ 
mente, con l'au¬ 
trice. 



parte e perché ha deciso di fare quello 
che fa. 

Tutto ciò dovrebbe diventare una sorta 
di oggetto dei diritti dei luoghi dell'artista 
e del fruitore. Sarebbe interessante 
definire internazionalmente queste tem¬ 
atiche attraverso un Forum. 

L’idea del Forum 
internazionale 

I. G. - Mi sembra estremamente im¬ 
portante attuare la tua idea di un Forum 
internazionale, per un confronto e per 
mettere un punto fermo su quello che 
abbiamo raggiunto finora. 

Sarebbe necessario, però, invitare per¬ 
sone veramente competenti, come 
artisti che operano nel campo da anni e 
studiosi che hanno approfondito la mate¬ 
ria. 

Pubblicamente, da 
queste pagine, mi offro 
di aiutarti in questo sen¬ 
so. 

Nel frattempo una do¬ 
manda fatta proprio per 
la tua esperienza e la tua 
cultura. 

Come vedi l'arte con¬ 
temporanea? Anche tu 
parli di "morte dell'arte" 
o vedi in essa una trasfor¬ 
mazione naturale, logica, in¬ 
evitabile e serenamente costante? lo 
penso che forse non è "morta l'arte", 
ma quella che era conosciuta nell'800, 
quella che nel ’900 si è proposta ed è 
sviluppata in maniera tale da consentire il 
fondamento e la crescita di un'arte che 
rappresenta intensamente, veramente il 
mondo di oggi. 

S. L. - No. Il mio maestro Argan si di¬ 
vertiva moltissimo a seguire il mio im¬ 
pegno con gli artisti, con il loro mondo, a 
vedermi 

l’arte continuerà a 
fluttuare e a galleggiare 
nell'infinito cosmo, quindi 
sarà come noi parte 
dell'essere. 


Giardino d'artista, 
Baruchello 


avviene, essere amico 
degli artisti, dei poeti, di 
coloro che usano il 
mezzo in un certo mo¬ 
do; rischiare, forse, con 
artisti che poi nel tempo 
non si dimostrano completamente tali. 

Parlando della "morte dell'arte" Argan 
parlava della fine dell'esistenza delle con¬ 
dizioni per essere dell'arte... ma quando 
mai sono esìstite? 

La morte dell'arte di cui parlava Hegel 
era il rifluire dell'arte nella filosofia, e 
questo sta avvenendo. Tutto il '900 è 
stato un processo di concettualizzazione 
del procedimento, del fare un processo 
continuo di messa in tensione, in dialet¬ 
tica con un'interazione fra tutto. 

Direi che morte non c'è, il fare arte 
continua ad essere una strana simbiosi 
tra inconscio e razionalità, inconscio e 
progetto e lo sarà sempre. E' l'elemento 
concettuale, è l'elemento mentale, della 
smaterializzazione in qualche modo che, 
a mio avviso, prefigura la "morte 
dell'arte". In questo senso si. 

Dall'arte come artigianato, come atten¬ 
zione alla materia, come dominanza di 
questo elemento, al 
concetto unico ... 
E' la trasfor¬ 
mazione dell'arte 
in un'altra cosa. 
Ogni epoca, del 
resto, definisce la 
propria arte, Quin¬ 
di, possiamo dire 
che l'arte è ciò 
che ogni epoca, 
ogni periodo, 
definisce tale. E 
questo sarà, tra l'altro, 
oggetto del mio corso quest'anno. "Che 
cos'è l'arte contemporanea". 

! G. - Infine come vedi il futuro 
dell’arte? In quale direzione pensi che an¬ 
drà? 

S, L. - Fluttuerà come tutte le cose nel 
cosmo di cui noi facciamo parte e con 
cui noi siamo in sintonia. E quindi penso 
che l’arte continuerà a fluttuare e a gal¬ 
leggiare nell'infinito cosmo, quindi sarà 
come noi parte dell'essere. 

Vorrei chiudere facendo una consider¬ 
azione. Ho trovato le parole di Simon¬ 
etta Lux molto importanti perché ci 
spingono a riflettere, ancora una vol¬ 
ta, sull'arte contemporanea ... sulla 
"vera natura" dell'arte contempo¬ 
ranea. Mg 


La morte dell’arte di cui 
parlava Hegel era il rifluire 
dell’arte nella filosofia, e questo 
sta avvenendo. Tutto il '900 è 
stato un processo di 
concettualizzazione del 
procedimento, del fare un 
processo continuo di messa in 
tensione, in dialettica con 
un'interazione fra tutto. 


rischiare. 

Che cosa 
significa 
rischiare? 
Guardare 
quello che 


62 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 








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progettisti, analisti, analisti-programmatori (cicli 1 e 2) 


o Modulo 


Progettazione di sistemi per l'e-commerce 

1 (lgiomata) L'e-commerce come vantaggio competitivo: organizzazione, 
marketing, logistica e fiscalità del commercio elettronico 


• Modulo 2 (1 giornata) Analisi dei requisiti e progettazione di un sistema di e-commerce 

Sviluppo rapido di sistemi dedicati per l'e-commerce 

• Modulo 1 (1 giornata) Realizzazione remota e gestione di un database ad oggetti 

• Modulo 2 (2 giornate) Sviluppo rapido di servizi Web per un sistema di e-commerce 


Sede dei corsi: 

MCmicrocomputer School 
V.le Ettore Franceschinl, 73 - Roma 
tel.06 43219.312 
Fax 06 43219.301 
e-mail: corsl@plurlcom.it 
Segreteria didattica: 
da lunedi a venerdì 
dalle 10.00 alle 13.00 


L E -BUSINESS 

I corsi sono rivolti ad analisti-programmatori (ciclo3) 

Servizi avanzati per le imprese 

• Modulo 1 (2 giornate) Sviluppo rapido di clienl dedicali per il commercio elettronico 

• Modulo 2 (1 giornata) Sviluppo di programmi di ricerca automatica di informazioni sul Web 

CALENDARIO 

° Modulo 1-15 gennaio 4> Modulo 2-16 gennaio 
Modulo 1-17 gennaio * Modulo 2- 18 e 19 gennaio 
Modulo I - 22 e 23 gennaio <•' Modulo 2 - 24 gennaio 
PREZZI 

I giornata: Lire + IVA 2 giornale: Lire + IVA 

Lire + IVA Lire 0 + IVA 


Lire 2.000.000 + IVA 

Lire + IVA 


Lire + IVA 


° Il pranzo è incluso nel prezzo. Q Numero massimo partecipanti per ciascun modulo: 8 
O / moduli possono essere frequentati separatamente 
















MCmicrocomputer n. 102, del gennaio '90, dedica un 
ampio spazio ai portatili, provandone in batteria sei, 
molto diversi tra loro per prestazioni, dimensioni e prezzi. 


di Raffaello De Masi 


Compaq ITE 386s/20 

Apre la sfilata 
un pezzo della 
Compaq. l'LTE 
386/20, che co¬ 
sta una diecina 
di milioni ed è 
equipaggiato 
con un 386 alla 
ragguardevole 
velocità di 20 
MHz. 


à 


Per chi non 
abbisogna di 
prestazioni parti¬ 
colari, va bene 
anche l'Unibit 
LS-212; non c'è 
il 386 e c'è solo 
un HD da venti 
mega, ma costa 
solo tre milioni e 
fa onestamente 
il suo dovere. 


C Unibit LS-212 


Unidata 

Notebook 2100 


Umdata Notebook 2100 offre pra¬ 
ticamente le stesse cose dell'Unibit. 
ma a un prezzo di oltre quattro milioni. No, cosi non va! 


Fora LP 386 


Prezzi più abbordabili, per pre¬ 
stazioni abbastanza simili, se dia¬ 
mo una occhiata al Fora LP386, 
siamo intorno ai sei milioni; curio¬ 
sa la notazione di Giustozzi che 
parla di "perfino una ventola d'ae¬ 
razione ", Cosa volete, allora i pro¬ 
cessori stavano freschi. 


anni fa 


Tandon LT 386 


Ancora meglio si può fare\ 
con il Tandem KT386, marca 
gloriosa ormai sparita dalle no¬ 
stre scene, che gode di un gros¬ 
so monitor e di un 386 a 16 
MHz. Basterebbe aumentare la 
capacità del suo Winchester (di¬ 
sco rigido, per chi non ha i ca¬ 
pelli bianchi in informatica), per 
renderlo la scelta ideale. 


Veridata 
LP 386/40 


X 


Veridata LP386/40 

è invece una macchina da tenere in considera¬ 
zione, per le elevate prestazioni offerte e per 
l'elevata ingegnerizzazione (c'è una tastiera che 
si può estrarre dal corpo macchina). Dovrebbe 
rivaleggiare, in tascabilità, con un telefono cellu¬ 
lare, ma considerate che, all'epoca, un telefoni- 
no aveva la forma di un grosso mattone! . 


Piatto ricco 


64 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




































COMEX 
presenta 
la realtà ilei 
nuovo 
millennio nelle sue più 
vitali energie creative. 

E' una gamma ili concrete 
opportunità capaci ili 
cogliere le più invidiabili 


posizioni produttive. 

E' una forza eccellente, 
composta dai Server 
Gai.II.Ko, dai MidiTnp 
Lui in Attuti, dai MiniDesk 
GIOTTO e dai Notebook 
Poi.Aids in perenne 
avanguardia tecnologica 
per design, ergonomia. 


meccanica, ed elettronica. 
La task force COMEX. 
disponibile in tante 
diverse e straordinarie 
configurazioni, sarà lieta 
di condurre la vostra 
Azienda o le vostre 
attività professionali alle 
mete più ambite. 






Stupitevi in classe Comex. 


CONFA S.p. \ - Ma Brailli'. HI - MI»IO Furami- ZuraliiiiMIi M - Tri. ».VH 2»l 21I - Fax 03M 281 333 - r-muil iS555 ■ < 
l.icun.i. l'iTiiitiiil<* »l» 83» 7372 * Finititi Hoina^iiti 0322 360 3H - b;.iit 0» 373 333 ."»l - l'tigliti. Hu-iliraiu. Mo|i»r 080 137 222» - Campanili 081 322 3069 - Siriliu 093 7H 031» 




Azzurro Advcnistnv: 

















di Pierfrancesco Fravolini 


OverView 



P 


i 


Traxdata CDRW 8432 


Produttore e distributore < ri¬ 
data Italia SRL - Via Poncielli a 
20063 Cernusco Sul Naviglio 1 MI 1 
Tel 02 921 12092 - Fa* 02 921 
12097 - www itaselata il • liaxda- 
laOirasdata it 

Prezzo i IVA inclusa) t 549.000 


J 


UNITE RISI AL 

IDE Connection 


Traxdata 
CDRW 8432 


Traxdata è una delle maggiori case 
produttrici di masterizzatori, Tra i suoi 
prodotti possiamo trovare sistemi EIDE, 
SCSI, con velocità di registrazione mas¬ 
sima di 4x, 8x, ecc, Inoltre da sempre 
Traxdata è un’accesa sostenitrice dei kit 
di masterizzazione, cioè di sistemi che 
contengono tutto quello di cui l'utilizza- 
tore ha bisogno per masterizzare. Nel 
caso dei recorder EIDE nei kit viene in¬ 
serito anche il programma di masteriz¬ 
zazione, nel caso di sistemi SCSI viene 
fornita anche la scheda adattatrice. 


Masterizzare 
ad alta velocità 

Il kit in prova è basato su un maste- 
rizzatore la cui sigla fa capire che è in 
grado di masterizzare CD-R ad una velo¬ 
cità massima di 8x, registrare CD-RW 


(quelli riscrivigli) a 4x ed essere utilizza¬ 
to come CD player con velocità di lettu¬ 
ra di 32x. La possibilità di masterizzare 
ad 8x consente di abbassare molto i 
tempi di registrazione, a tutto vantaggio 
della praticità d'uso. In pratica se si ma¬ 
sterizza un intero CD ad 8x, l'operazio¬ 
ne verrà conclusa in un tempo molto 
prossimo alla metà di quello necessario 
per masterizzare a 4x: non esattamente 
la metà perché al tempo strettamente 
necessario per la registrazione dei dati 
su CD va aggiunto quello impiegato per 
estrarre i dati dal CD sorgente nel caso 
di una copia, o dall'hard disk, più il tem¬ 
po di creazione del file immagine sul di¬ 
sco fisso. 

Naturalmente la registrazione ad alta 
velocità è utilissima per la creazione o la 
copia di dischi dati, ed in questo caso 
consente sicuramente un abbattimento 
dei tempi di creazione. Nel caso di di¬ 
schi audio invece è buona norma utiliz¬ 


zare per la registrazione velo¬ 
cità più basse, la masterizzazio¬ 
ne ad 1 x appare ancora la solu¬ 
zione ideale, soprattutto per 
quelli di elevata qualità. Co¬ 
munque, per la maggioranza 
dei casi, con i sistemi attuali è 
possibile registrare anche a 2x 
senza notare differenze eclatanti 
tra la copia e l'originale. C’è da ri¬ 
cordare infatti che il funzionamento 
di un generico lettore CD Audio è 
molto diverso da quello di un lettore 
CD-ROM. Ambedue leggono dal disco 
un flusso continuo di dati digitali. Men¬ 
tre però in un lettore CD-ROM questi 
incorporano anche i codici di correzione 
degli errori e, di norma, vengono imma¬ 
gazzinati in un buffer, per una migliore 
sincronizzazione con il canale EIDE, in 
un lettore CD Audio il flusso continuo di 
dati viene convertito direttamente in se¬ 
gnale musicale, subendo solamente 
una demodulazione (digitale), Tra l'altro, 
in un CD Audio non esistono codici di 
correzione degli errori, ma è la modula¬ 
zione stessa dei dati digitali a fungere 
da correttore. Senza addentrarsi troppo 
nella parte teorica della questione, si 
può pero dire che un CD Audio è molto 
più sensibile a fenomeni come jitter, 
graffi e sporcizia di quanto lo sia un CD¬ 
ROM. Allo stesso modo è più sensibile 
agli eventuali errori di registrazione pre¬ 
senti nel CD, che nel caso di un CD Au¬ 
dio vengono solo "interpolati" e non 
corretti. 

Tutto questo per dire che è meglio 
masterizzare dischi audio a velocità bas¬ 
se piuttosto che alte. 


Il kit 


Nella scatola del kit Traxdata CDRW 
8432 troviamo, oltre al masterizzatore, 
anche un cavo EIDE, le viti necessarie 
al fissaggio nel case, e un software di 
masterizzazione, che in questo caso è il 
celeberrimo Nero Burning Rom. 

Il masterizzatore in questione è 
un'unità che tra le altre caratteristiche 


66 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


























Traxdata CDRW 8432 m 



itaci 

I >-0 01 

~_j Audio 
thD CD CEROSA 
. ~_j CDR 
-Cj Condivisa 
. '-Cl DOC 
~_j HTML 
r-Cj immagini 
-_) MCD 

;*rCJ programmazione 
-^RECYCLED 
~_J Temp 
[—Jj cafè dei mar 
-_j Compilation 
-^j lòaorge Mìcru 
L-Cl modv 
-_J Temporaneo 
-_ll TimeSneets 
win9B 

It-tf E\ 


Traco* 


nrrr ri 


I connettori posti sul retro 
dell'unità sono quelli classici di 
un sistema EIDE In questo caso 
non è presente l'uscita audio di¬ 
gitale in standard S/PDIF 


presenta un buffer dati da 2 megabyte, 
necessario se si vuole masterizzare 8x 
in tutta tranquillità. C'è da dire che da 
tempo immemore non rovino più CD 
perché il computer è impegnato con va¬ 
rie applicazioni, e questo grazie alla 
maggiore efficienza dei sistemi di ma¬ 
sterizzazione, che con buffer più grandi 
riescono a sopperire alla eventuale 
mancanza di dati del canale EIDE, ma 
anche e soprattutto per la accresciuta 
potenza dei processori, che riescono a 
reggere più agevolmente il peso di nu¬ 
merose applicazioni. Il programma forni¬ 


T'ackOl ì 

6 49 20 

00 02 00 

5* 

Track02 

5 22 45 

00.02 00 

55 

Track03 

5 29 35 

00 02 00 

55 

Traek04 

6 20 06 

00.02 00 

55 

Traek05 

4 46 16 

00 02 00 

55 

Track06 

5 58 40 

00:02 00 

55 

Traek07 

5 20 36 

000200 

55 

Track08 

4 45 21 

00 02 00 

55 

TrackOfl 

51447 

00 02 00 

55 

TficklO 

5 26 33 

00 02 00 

55 

Tracklt 

2 55 71 

00 0200 

55 



TrackOI wav 


Track02 wav 

Track03 wav 

Track04 wav 

Track05 wav 

TrackOS wav 

Track07 wav 

Track08 wav 

41 

£ 

Track09 wav 

a 

1 

JjITracki 1 wav 


rò 463 078 


63 245 021 


56 533 316 


50 323 436 


55 500 166 


57 584 060 


31 037 036 


to assieme al masterizzatore, Nero Bur- 
nmg Rom, nell'ultima versione rilasciata 
consente di avere un controllo presso¬ 
ché totale di tutti i parametri della ma¬ 
sterizzazione. Consente inoltre di creare 
dischi Mixed Mode, Video CD e Super 
Video CD. Viene fornito inoltre un driver 
di registrazione Packer Writing, InCD, 
che consente di utilizzare il CD-ROM 
come un hard disk, permettendo di re¬ 
gistrarci sopra dati semplicemente tra¬ 
scinandoli nella finestra. 


Conclusioni 


In bundle con il masterizzatore viene tornito il programma Nero Burnmg Rom, nell'ultima versione rilascia¬ 
ta. Questo programma consente di avere un controllo pressoché totale di rutti I parametri della masterizza¬ 
zione Consente inoltre di creare dischi Mived Mode. Video CD e Super Video CD 


Il CDRW 8432 appare un ottimo si¬ 
stema di masterizzazione, semplice da 
usare, grazie all'interfaccia EIDE, piutto¬ 
sto potente, grazie alla velocità di regi¬ 
strazione e soprattutto al software in 
bundle, caratterizzato da un prezzo sicu¬ 
ramente interessante. «S 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


67 































































di Raffaello De Masi 


OverView 


DrayTek miniVigor 128 



DrayTek 
miniVigor 128 


Il primo modem che acquistai, più di 
una quindicina di anni fa. era solo un ac¬ 
coppiatore acustico da 300 baud, una 
specie di mattone su cui si appoggiava 
il telefono, originale SIP, visto che era 
conformato per accogliere fermamente 
la cornetta attraverso due borchie di 
gomma che dovevano garantire (?!) 
l'esclusione e il filtraggio di rumori 
esterni Lo possiedo ancora, quell'ac¬ 
coppiatore, destinato a figurare in un 
museo degli orrori che, in una mia pros¬ 
sima vita, costruirò con tutti i reperti 
fossili ammucchiati in soffitta e che non 
mi decido mai a buttare via. 

La connessione e la tenuta del colle¬ 
gamento (allora ci si collegava alle BBS 
o si sperimentava, on board, con qual¬ 
che amico tanto pazzo quanto volente¬ 
roso) era aleatoria e sicura come la tra¬ 
versata dello stretto di Magellano a bor¬ 
do di un pedalò. 

I caratteri comparivano sullo scher¬ 
mo con la lentezza e la flemma di un 
cammello che attraversa il deserto, e 
tutto quel che accadeva pareva come 
fatto sott'acqua, specie se si abilitava 


l'eco. Un'atmosfera surreale, dove il tra¬ 
smettersi una frase banale, il solito 
"Hello world", pareva quasi un miraco¬ 
lo. fino a che mio fratello, alle mie spal¬ 
le, non mi disse: "Scusa, ma non è più 
semplice telefonarsi?". 

Di fronte adesso ho un affarino blu 
poco piu grande di una scatolina di 
fiammiferi svedesi; sembrerebbe uno di 
quegli apparecchietti che servono a ri¬ 
chiamare le segreterie telefoniche, se 
non fosse perchè non ha alcun tastieri- 
no numerico 


Distributore 

Spider promotion 
Via Boucheron 18 
10122 TORINO 
Tel +39-011-540003 
Fax +39-011-531206 
htlp//www.spider it 
e-mail sales@spider.it 

Prezzo UVA esclusa) 

DrayTek MiniVigor 128 L. 107,000 


Solo due prese, in un lato, una USB e 
una connessione femmina ISDN. 


Piccolo è bello 

Se la miniaturizzazione potesse esse¬ 
re rappresentata dagli oggetti piu affa¬ 
scinanti che essa ha prodotto, il MiniVi¬ 
gor 128, pur non vincendo una palma 
per le dimensioni più piccole, sarebbe di 
certo uno degli oggetti più rappresenta¬ 
tivi per eleganza e raffinatezza di design. 
Si tratta di una scatolina delle dimensio¬ 
ni di 8x5x2 cm circa, di colore grigio-az¬ 
zurro, semplicissimo da tenere in un ta¬ 
schino della giacca, leggero, in cui, per 
assurdo, le cose più fastidiose e ingom¬ 
branti sono i due cavi di connessione. 

Eppure, in poche diecine di grammi 
di tecnologia, si celano prestazioni e ca¬ 
ratteristiche di tutto rispetto, innanzi 
tutto un raffinato modem ISDN (perdo¬ 
nateci la definizione, impropria, ma or¬ 
mai è nell'uso comune chiamarli cosi), 
capace di supportare connessioni fino a 
128 Kbps, poi un completo e potente 
ambiente di gestione di trasmissioni, 
siano esse dati, fax, messaggistica vo¬ 
cale, file transfer, videoconferenza In- 
somma quello che oggi non può certo 
mancare nell'acquisto di una scheda 
modem/fax, con in più qualche utile ag¬ 
giunta e, soprattutto un ambiente d'uso 
rapido ed efficiente. 



Il semplice permeilo di controllo del TA, la verifica della gestione dei due canali è del tutto automatica. 


68 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 

















DrayTek miniVigor 128 égg 


EH 


Genette I fide | Protesane 
Encum procedili | C**imWo nido | Cororoow 

rriMNMdn —| 

_ 

.JmrMgca 128 USB baiM ISDN In 

Modica | S'ogte | 

r - Eiediloicnpt 

P AmwbKtnroodMIenmtondolUacono 


II selup dei 
due canali di 
trasmissione, 
inusitato passo 
per passo nel 
manualetlo di 
installazione 




OK 


Anrx#o 


funzionalità dell'ap¬ 
parecchio, portarla al 
massimo della po¬ 
tenza, utilizzando 
ambedue i canali di¬ 
sponibili sulla linea 
ISDN. Questo avvie¬ 
ne attraverso una 
semplice procedura 
insita nella finestra 
delle proprietà della 
cellula di connessio¬ 
ne remota. Il siste¬ 
ma esegue la verifi¬ 
ca della duplice con¬ 
nessione e gestisce 
autonomamente il 
recupero degli even¬ 
tuali problemi di co¬ 
municazione. A que¬ 
sto punto il gioco è 
fatto, e il nostro mo¬ 
dem sarà una catti¬ 
vissima coupé lan¬ 
ciata sull'autostrada. 


Conclusioni 


Che la cura nella gestione di questo 
ambiente sia stata riposta con meticolo¬ 
sa pazienza lo dimostra l'installazione di 
primo approccio; la procedura, non 
sempre facile e diretta quando si tratta 
di connessioni in ISDN, è invece qui ra¬ 
pida e agevole e, soprattutto, compieta- 
mente guidata da menu. In altri termini 
l'mstaller si incarica di eseguire, per suo 


conto, tutto quanto è necessario per 
raggiungere la meta, lasciando all'uten¬ 
te solo il compito di inserire i dati che, 
ovviamente, non può conoscere (come, 
ad esempio, numeri telefonici e para¬ 
metri-dati di connessione). 

Una volta effettuata l'installazione e 
verificata la bontà della connessione è 
opportuno, per recuperare la massima 



Il sito DrayTek. interessante da consultare per la grande messe di prodotti presentati, specializzati per ogni 
singola esigenza. 


Ma come, già alle conclusioni? Già, 
perché, cosa strana a dirsi, il MiniVigor 
128 viene fornito corredato solo di un 
CD contenente i driver relativi al setup 
del TA ISDA Neppure uno straccio di 
software, non diciamo molto, per la ge¬ 
stione di fax, o un emulatore di termina¬ 
le. Insomma, un David senza la testa. 

Ovviamente abbiamo provato la 
"scatolina" con un software ad hoc, in 
particolare WinFax 9, ma ci è rimasto 
un poco di amaro in bocca. Pregevolis¬ 
simo invece l'ambiente di collegamento 
a Internet (finalmente due righe chiare 
e precise su come si fa per adottare 
ambedue i canali per il massimo della 
velocità) Abbiamo provato a scaricare 
da un mirror italiano di Tucows qualche 
applicazione di buona mole, e, pur parti¬ 
ti con un picco apparente di oltre 24 k, 
la connessione poi ha tenuto il 16 k 
senza cedere di un millimetro. 

Insomma, un prodotto nella più com¬ 
pleta tradizione di DrayTek, che già ci 
ha fornito, su queste pagine, prova della 
qualità dei suoi prodotti. L’applicazione 
ideale di tal prodotto ci pare, inoltre, re¬ 
lativa all'abbinamento con un notebook, 
date le ridotte dimensioni che potrebbe¬ 
ro farlo preferire alle schede PCMCIA, 
più costose (a parità qualitativa) e sicu¬ 
ramente meno facili da gestire. Peccato 
che non sia stato fornito un cavo USB 
meno rigido, che avrebbe permesso alla 
periferica di non "veleggiare" a suo pia¬ 
cimento senza rispettare le regole della 
gravità. Kg 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 


69 














































di Pierfrancesco Fravolini 


OverView 



Atlantis Land 

DVD 2000 


Sidin è conosciuta soprattutto per la 
distribuzione di prodotti rivolti a diverse ti¬ 
pologie di clienti, tra cui System integra- 
tor, Internet Service provider, ecc, Lo 
spostamento sempre più forte verso la 
multimedialità ha portato all'ampliamento 
dell'offerta di prodotti, tra cui spicca il let¬ 
tore Atlantis Land DVD 2000, un lettore 
di dischi DVD e CD che consente anche 
la lettura di CD contenenti file MP3 e vi¬ 
deo CD secondo lo standard 1.0 e 2.0 
proposto ad un prezzo interessante. 


Costruzione 

L'apparecchio si presenta come una 
classica unità standard, larga circa 430 
mm e alta 95. Il cassetto motorizzato por¬ 
ta CD è posto al centro, poco sotto il di¬ 
splay. Sulla sinistra solo il pulsante di ac¬ 
censione, sulla destra troviamo invece i 
comandi di trasporto, con in più un tasto¬ 
ne circolare che replica i quattro tasti di 
direzione presenti sul telecomando. 

Sul lato sinistro del frontale, sotto il 
pulsante di accensione, troviamo una tar¬ 
ghetta che riporta i vari standard di com¬ 
patibilità di questo lettore DVD: MP3, 


DTS, Dolby Digital, CD. Inoltre, un altro 
simboletto vicino al cassetto indica la 
compatibilità con i Video CD. A tale ri¬ 
guardo, c'è da dire che questo player è 
sicuramente in grado di leggere ogni tipo 
di disco DVD. Inoltre è praticamente ra¬ 
gion free, cioè in grado di riprodurre qual¬ 
siasi codice regionale II passaggio da un 
codice all'altro avviene digitando una se¬ 
quenza di tasti sul telecomando, e tutte 
le spiegazioni sono riportate sul manuale 
d'uso L' apparecchio legge poi i Video 
CD sia 1.0, che 1.1, che 2.0, contenenti 
un menu interattivo di navigazione. Tra 


Atlantis Land DVD 2000 


Produttore Atlantis Land S r I -ViaGandbi5 
- 20017 RHO IMI) - www.atlanlisland il - 

in! nOatlanTisland.t [ 

Distributore Sidin - Via Oibelello, 48 - Tori¬ 
no - Tel 011 2747.611 - Fax 011.2747 647 

Prezzo i 583 000 IVA esclusa 



l'altro, ho fatto delle prove anche con 
quelli contenenti fotografie, come il Video 
CD realizzato per lo speciale "Masteriz¬ 
ziamo le nostre vacanze" sul numero 209 
di MCmicrocomputer. Oltre a questi, il 
lettore è in grado di riprodurre CD-R e 
CD-RW contenenti file compressi MP3 
Il lettore incorpora tra l’altro un deco¬ 
der Dolby Digital 5.1 e consente quindi di 
fruire dell’audio multicanale anche se non 
si ha un amplificatore con decoder incor¬ 
porato. L'uscita digitale è compatibile con 
il flusso di dati DTS, lo standard di com¬ 
pressione multicanale alternativo al 
Dolby Attenzione: il decoder incorporato 
è solo Dolby Digital e non DTS. Questo 
significa che se si collega un amplificato- 
re multicanale privo di decoder si potran¬ 
no "ascoltare" solo programmi codificati 
Dolby Digital. Collegando invece l'uscita 
digitale ad un decoder DTS esterno (an¬ 
che incorporato in un amplificatore multi¬ 
canale) si potranno ascoltare anche dischi 
in questo standard. Sul pannello posterio¬ 
re troviamo la presa SCART (con uscita 
video solo composita) per il collegamento 
al televisore e le prese analogiche di usci¬ 
ta audio (in tutto sei), l'uscita video in 
standard composito o S-Vìdeo e due usci¬ 
te audio digitali, una ottica ed una elettri¬ 
ca. Riguardo all'uso delle uscite audio 
analogiche, c'è da dire che queste posso¬ 
no essere usate in diverse configurazioni. 
Se il disco DVD è codificato Dolby Digital 
5.1 da ognuna delle sei uscite potrà esse¬ 
re prelevato il contenuto di ciascun canale 
decodificato, e cioè i canali anteriori de¬ 
stro e sinistro, il canale 
centrale, i canali posteriori 
(sempre destro e sinistro) 
e il subwoofer. Quest'ulti¬ 
mo può anche essere 
escluso tramite un appo¬ 
sito controllo nel menu 
OSD di gestione del letto¬ 
re. L'intero flusso audio 
multicanale (anche DTS) 

Il telecomando consente di ac¬ 
cedere a tutte le funzioni 
dell'apparecchio, compresa 
l'apertura o la chiusura del cas¬ 
setto porta CD. 


70 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 














Atlantis Land DVD 2000 


può essere prelevato anche dalle prese 
digitali (ottiche o coassiali) posteriori ed in 
questo caso va indirizzato ad un amplifica¬ 
tore con decoder incorporato. Se invece 
non si dispone di un amplificatore multica¬ 
nale o si usa solo il televisore, è possibile 
prelevare il segnale stereo dalle due usci¬ 
te analogiche principali frontali. Si può allo¬ 
ra avere una codifica Dolby Surround (che 
come saprete è il predecessore del Dolby 
Digital, con una codifica completamente 
analogica) oppure un semplice segnale 
stereofonico. Il lettore mette anche a di¬ 
sposizione un processore 3D interno che. 
come succede nelle schede audio dell'ul¬ 
tima generazione, simula un ambiente vir¬ 
tuale attorno all'ascoltatore utilizzando so¬ 
lamente i canali frontali, ad esempio quelli 
del televisore. In pratica vengono ricreati i 
canali posteriori ed il centrale semplice¬ 
mente filtrando opportunamente i segnali 
provenienti dai 5 canali principali del Dolby 
Digital. Ma non fatevi prendere troppo da¬ 
gli entusiasmi: le prestazioni di questo si¬ 
stema non sono nemmeno paragonabili a 
quelle raggiungibili da un modesto siste¬ 
ma Dolby Surround analogico, figuriamoci 
se poi il confronto viene fano con un iro¬ 


so/ pannello po- 
stenore trovia¬ 
mo. oltre alla 
presa SCART per 
il collegamento 
al televisore, an¬ 
che le prese ana¬ 
logiche di uscita 
audio Un lutto 
sei/, l'uscita vi¬ 
deo in standard 
composito o S- 
Video e due usci¬ 
te audio digitali, 
una ottica ed una 
elettrica 



pianto Dolby Digital! 

La costruzione appare molto curata e 
l'apparecchio è ben ingegnerizzato. L'in¬ 
terno è molto ordinato, Si notano subito 
le varie schede che supportano tutta 
l'elettronica. La scheda dell'alimentatore 
fornisce agli altri stadi la corrente neces¬ 
saria al loro funzionamento, quella princi¬ 
pale incorpora invece i circuiti di conver¬ 
sione e decodifica MPEG, oltre all'elettro¬ 
nica di gestione della meccanica. A ridos¬ 
so del pannello frontale è presente inoltre 
la circuitene che governa il funzionamen¬ 


to dell'apparecchio, la gestione dei pul¬ 
santi e del telecomando. Quest'ultimo 
consente di accedere a tutte le funzioni 
dell'apparecchio, compresa l'apertura o la 
chiusura del cassetto porta CD. La dispo¬ 
sizione dei tasti non è sicuramente la più 
ergonomica: quello di accesso al menu è 
praticamente introvabile, come lo sono i 
tasti di navigazione nel DVD. 

Utilizzazione 



L'interno è molto ordinato A destra é visibile la scheda dell'alimentatore, che fornisce agli altri stadi la corren¬ 
te necessaria al loro funzionamento La scheda a sinistra incorpora invece i circuiti di conversione e decodifi¬ 
ca MPEG, oltre all'elettronica di gestione della meccanica A ridosso del pannello frontale è presente inoltre la 
circuitene che governa il funzionamento dell'apparecchio, la gestione oei pulsanti, del telecomando, ecc 


Come per ogni lettore DVD che si ri¬ 
spetti anche questo Atlantis 2000 è stato 
sottoposto alle più severe prove di qua¬ 
lità. In tutti i casi ha passato in maniera 
eccellente il test, soprattutto il più terribi¬ 
le: quello del bosco ne "La spada nella 
roccia". In questo spettacolare e insupe¬ 
rato cartone animato di Walt Disney le 
parti piu "buie" mettono a volte in crisi il 
chip di decodifica MPEG. Con alcuni ap¬ 
parecchi di scarsa qualità al posto della 
foresta buia si vedono dei quadratoni di 
colore uniforme che si muovono nean¬ 
che troppo rapidamente, con altri non si 
nota nulla, con questo si nota qualcosa, 
ma è solo un effetto di quadrettatura leg¬ 
gerissimo, quasi impercettibile e che co¬ 
munque non dà fastidio. Per il resto, il let¬ 
tore si è comportato benissimo con tutti 
gli altri film che utilizzo per i test. Ho pro¬ 
vato anche dei Video CD commerciali, 
con ottimi risultati (anche se la qualità di 
questi non è nemmeno lontanamente pa¬ 
ragonabile a quella di un DVD) e anche il 
CD di fotografie registrato dal buon Pala- 
maro è stato riprodotto perfettamente. 

Le informazioni sullo schermo del tele¬ 
visore (OSD: On Screen Display) in italia¬ 
no e le ampie possibilità di settaggio sia 
del video che dell'audio, rendono questo 
lettore molto versatile ed adatto al colle¬ 
gamento con ogni tipo di televisore, sia 
16:9 che 4:3. Una curiosità: nell'apparec¬ 
chio sono incorporati anche due videogio- 
chi: un semplice "Tetris" ed un "Othel- 
lo". Niente di che, solo un ausilio nel ca¬ 
so non abbiate trovato, dal noleggiatore, 
il film che vi interessa! ^ 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


71 












di Franco Paiamaro 



L'uscita di un nuovo processore 
compatibile con l'architettura Intel a 
32 bit (piattaforma IA32) è sempre un 
evento importante; a maggior ragione, 
quando il processore in questione è il 
successore del Pentium III di Intel, 

Il Pentium 4 è realizzato su un die di 
silicio di ben 217 millimetri quadrati ed 
una tecnologia di processo da 0.18 mi¬ 
cron; la cache dati del Pentium 4 è di 8 
Kbyte, associativa a quattro vie, con li¬ 
nee a 64 byte (con algoritmi di acces¬ 
so migliorati e una minore latenza); ca¬ 
che avanzata L2 di trasferimento unifi¬ 
cata di 256 KByte associativa a 8 vie, 
con linee a 128 byte (due segmenti da 
64 byte per linea), a larga banda (a 1.4 
GHz. fino a 45 GByte/s, circa 2,8 volte 
più veloce di un Pentium III ad 1 GHz). 

Utilizza un nuovo packaging Flip- 
chip "stratificato" molto diverso dal 
Pentium III: il die di silicio è montato 
su di un supporto BGA (Ball Grid Ar¬ 
ray), a sua volta montato su di un sup¬ 


porto SPGA (Staggered Pin Grid Ar¬ 
ray); il die stesso è coperto da un ret¬ 
tangolo di metallo con funzioni di pro¬ 
tezione e dissipazione del calore. 

Anche lo zoccolo è molto diverso: a 
differenza del Pentium III (dotato di 
370 pm) il processore ha ben 423 pm 
ed utilizza il nuovo Socket 423. 

A dispetto della denominazione, il 
Pentium 4 è veramente un processore 
"nuovo" ; a cinque anni dall'introduzio¬ 
ne del primo Pentium Pro alla frequen¬ 
za operativa di 166 MHz. il capostipite 
della microarchitettura P6, Intel ha fi¬ 
nalmente introdotto una CPU con "co- 
re" basato su una microarchitettura 
completamente nuova. 

Si tratta di una innovazione non da 
poco: da cinque anni, l'intera produzio¬ 
ne IA32 (dal Celeron fino al Pentium III 
da 1.13 GHz) di Intel si basa sulla mi- 
croarchitettura P6. 

La nuova microarchitettura si chia¬ 
ma Intel NetBurst e sarà la base di tut¬ 


ti i microprocessori Intel a 32 bit da 
oggi in poi. 

Il nuovo Pentium 4 è dotato di una 
pipeline a 20 stadi, una esecuzione di¬ 
namica migliorata, unità aritmetico-lo¬ 
giche a doppio clock, una innovativa 
trace-cache LI, un front side bus a 
100 MHz quadruplicato (con tecniche 
similari alla DDR) fino a 400 MHz e il 
nuovo set di istruzioni SSE2. Ma ve¬ 
diamo m dettaglio le novità. 

La pipeline a 20 stadi 

Alla base di questa tecnologia tro¬ 
viamo una pipeline profonda ben 20 
stadi, il doppio di quella presente nella 
pipeline utilizzata dalla microarchitettu¬ 
ra P6. 

Intel definisce questa tecnologia 
"Hyper Pipelined Technology": grazie 
al raddoppio del numero di stadi, i pro¬ 
cessori prodotti saranno in grado di 


72 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 





"' ,e,Pen,i “ m4 (SL^ctJ®) 




funzionare a frequenze operative enor¬ 
mi. 

Difatti, a parità di tecnologia di pro¬ 
cesso, un numero di gate minore per 
stadio di pipeline (e di conseguenza un 
numero maggiore di stadi) permette di 
innalzare notevolmente la frequenza 
operativa. 

I primi processori Pentium 4 sono in¬ 
fatti già disponibili a ben 1.4 e 1.5 GHz, 
ben 266 MHz in più di quanto sia arriva¬ 
to il più veloce Pentium III. 

In realtà, la pipeline a 20 stadi è stata 
progettata per consentire la maggiore 
longevità possibile alla tecnologia Net- 
Burst Micro-Architecture, permettendo 
di raggiungere frequenze operative vici¬ 
ne ai 10 GHz; tanto che i vantaggi di 
avere una pipeline cosi profonda proba¬ 
bilmente si cominceranno a vedere a 
frequenze molto superiori a quelle di in¬ 
troduzione. 

Non dobbiamo infatti dimenticare 
che la tecnologia di processo del Pen¬ 
tium 4 è ancora a 0.18 micron; quando 
Intel passera alla tecnologia da 0.13 mi¬ 
cron, la frequenza operativa del proces¬ 
sore salirà di parecchio, permettendo 
anche un minore consumo. 

La nuova 

esecuzione dinamica 

Dietro il termine di "Advanced Dy- 
namic Execution" troviamo un innova- 


nere le sue unità 
logiche alte co¬ 
me numero di 
istruzioni in ese¬ 
cuzione ed ela¬ 
borare in modo 
più costante ri¬ 
spetto al suo 
predecessore. 


/ due ASIC del chipset i850: 
il ICH2 è quello con la scol¬ 
la "secret ", mentre il MCH 
è quello con il packaging 
"Ihp-chip ", normalmente 
sormontato da un discreto 
dissipatore di calore 


tivo motore di ese¬ 
cuzione speculati¬ 
vo "out of order” 
molto profondo, in 
grado di mantene¬ 
re fino a 126 istru¬ 
zioni in esecuzione 
alla volta, in modo 
da limitare al mas¬ 
simo il grande pro¬ 
blema che affligge 
tutti i processori 
moderni: i cicli per¬ 
duti. 

Intel ha triplicato 
il numero di istru¬ 
zioni eseguibili per 
ciclo di clock ri¬ 
spetto alla prece¬ 
dente architettura 
P6 anche miglio¬ 
rando notevolmen¬ 
te gli algoritmi del 
“branch predic- 
tion": il risultato è 
che il Pentium 4 è 
in grado di mante- 


fìetro del processore, con in evidenza la batteria di condensatori e la piedmalu- 
ra di collegamento. 


ALU 

migliorate 


Le unità arit¬ 
metico logiche 
(ALU) sono le 
unità per l'esecu¬ 
zione delle istru¬ 
zioni ad interi, il 
"cuore" vero e 
proprio di un pro¬ 
cessore. 

Per migliorar¬ 
ne le prestazioni, 
Intel ha raddop¬ 
piato la frequen¬ 
za operativa delle ALU rispetto alla fre¬ 
quenza del nucleo (la versione operante 
a 1,5 GHz ha quindi le unità ALU ope¬ 
ranti a 3 GHz!), in modo da dimezzare i 
tempi di esecuzione di alcune istruzioni 
e ridurre i tempi di latenza nell'esecu¬ 
zione. 

Intel ha battezzato questa tecnologia 
nel Pentium 4 "Rapid Execution Engi- 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


73 




















Intel Pentium 4 



Le nuove SSE2 

Anche le Streaming SIMD Extension 
sono passate alla versione 2 nel Pen¬ 
tium 4. Si tratta di una ulteriore esten¬ 
sione delle istruzioni MMX e SSE, appli¬ 
cata ad una matrice di dati (non possia¬ 
mo proprio definirla una operazione vet¬ 
toriale...); in pratica, ben altre 144 istru¬ 
zioni, in grado di manipolare dati SIMD 
a 128 bit aritmetici interi e a doppia pre¬ 
cisione in virgola mobile, oltre ad ag¬ 
giungere capacità di gestire direttamen¬ 
te operazioni di cache e memoria. 

Ovviamente, per trarre vantaggio dal¬ 
la presenza di queste istruzioni, il codi¬ 
ce deve essere ricompilato; Intel ha già 
pronti i compilatori, ma è probabile che 
alcune applicazioni dovranno essere 
completamente riscritte In pratica, sa¬ 
ranno forse necessari alcuni mesi prima 
della disponibilità di applicazioni ottimiz¬ 
zate. 


Particolare del caratteristico packaging "a strati" del Pentium4 


ne"; il raddoppio della frequenza è pro¬ 
grammato per tutte le versioni future 
del processore. 


trasferire dati a ben 40 GByte al secon¬ 
do (a 1,4 GHz). 


Il bus a 400 MHz 


La nuova 
Trace Cache 


Pentium'" '! Block Diaqram 

L2 Cache and Control 


Nel Pentium 4 troviamo un nuovo ti¬ 
po di cache istruzioni di primo livello de¬ 
nominata "trace cache", preposta ad 
accumulare le micro operazioni decodi¬ 
ficate (fino a 12.000 micro-op alla volta) 
e le organizza in modo da renderle più 
rapidamente accessibili; il fatto che le 
istruzioni siano decodificate e non X86, 
oltre alla organizzazione delle stesse, 
contribuisce a mantenere basso il nu¬ 
mero di cicli perduti. 

Il processore Pentium 4 è dotato, al 
pari del Pentium III, di 256 KByte di ca¬ 
che di secondo li¬ 
vello; a differenza di 
quest'ultimo, la ca¬ 
che è connessa al 
core del processore 
con un bus dati da 
256 bit. 

La cache di se¬ 
condo livello del 
Pentium 4 è anche 
clockata alla stessa 
frequenza operativa 
del processore; 
questa cache, de¬ 
nominata ATC (Ad¬ 
vanced Transfer Ca¬ 
che), è in grado di 


Microarchitettura P6 


raeH FnfcH DW0OT Offendo Unendo Ron.imo ROB Rd Rrty/Sch Dispnlch F*oc 


1 2 3 <1 5 6 7 8 9 10 .1,1 12 13 14 1 f> 1G 17 18 19 ZO 

fCNxi»PTr.Fi»tfihOrtv«AHo« RonameUuc Sch Stili Seh UMfrffcsp R» HI F* FKpGr raonvu 


Microarchitettura NetBurst 


Pentium 4 implementa un medito 
front side bus a 
100 MHz "quad- 
pumped" a 400 
MHz; rispetto al 
più veloce bus uti¬ 
lizzato dall'architet¬ 
tura P6, i 133 MHz 
del Pentium III, il 
FSB a 400 MHz 
con un bus a 64 bit 
consentirà una lar¬ 
ghezza di banda di 
3,2 GByte al se¬ 
condo contro il 
GByte/s circa del 
Pentium III. 


IL. f.PlHQM' Y 
Q£ IP sfori Q 


Schema a blocchi 
IsemplificatoI del pro¬ 
cessore Pentium 4 


Il chipset 
i850 


Conlronto Ira la pipeli- 
ne a IO stadi della mi- 
croarchnettura P6 e la 
nuova mlcroarchuettu- 
ra Intel NetBurst a 20 
stadi . 


La compatibilità 
attuale del proces¬ 
sore è solo con il 
nuovo chipset 850 
(nome in codice 
Tehama), che con¬ 
sente, almeno per 
il momento, solo 
l'utilizzo delle costosissime RDRAM 
Rambus, con due banchi in configura¬ 
zione Interleaved; la quantità massima 
di memoria installabile è di 2 GByte 
(usando RIMM da 512 MByte), ma con 
costi alle soglie della follia. 

Infatti, sebbene i costi delle RDRAM 


74 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 









Intel Pentium 4 




I 38"MB/s • ■ 


memoria RDRAM, il bus AGP e il bus (a 
266 MByte/s) verso il chip ICH2 

A chi servirà 
il Pentium 4? 

Secondo Intel, il target iniziale saran¬ 
no le workstation di fascia bassa, il 
"prosumer" e l'utenza dei cosiddetti 
"entusiasti", i cosiddetti Power User. 

Per questo motivo, secondo Intel, il 
Pentium III, il Celeron e il Pentium 4 
coesisteranno per alcuni mesi; almeno 
fino a che non sarà presentato il pro¬ 
cessore erede del Celeron, nome in co¬ 
dice Timna (attualmente in sviluppo in 
Israele e caratterizzato dall'essere il pri¬ 
mo vero "System on a chip" di Intel, 
con integrate funzioni video, audio e di 
controllo I/O) e il Pentium 4 non sosti¬ 
tuirà via via il Pentium III alle frequenze 
più alte. 

Intel, infatti, non considera questa 
versione del Pentium 4 come processo¬ 
re veramente "professionale", perché 
la CPU consigliata per questo lavoro è 
lo Xeon. 

Il chipset i850 utilizza un controller a 
due canali interfaccìati per le memorie 
RIMM RDRAM: questa scelta, a nostro 
avviso consente sì di avere transfer ra¬ 
te enormi con latenze relativamente ri¬ 
dotte, ma allo stesso tempo è ancora 
molto costosa, soprattutto se confron¬ 
tata con le nuove memorie DIMM DDR 
a 133/266 MHz PC2100, adottate dal 
chipset AMD 760. 

Una macchina ben configurata (più 
avanti trovate una recensione su un 
personal computer DEX), con 256 MBy- 
te di RDRAM, disco ATA 100, scheda 
grafica e lettore DVD costa (senza mo¬ 
nitor e periferiche) tra i 5 e i 6 milioni di 
lire, ben al di sopra della portata della 
maggior parte degli appassionati, ma in¬ 
feriore a quanto ci si aspetterebbe da 
una macchina con CPU da 1.5 GHz e 
tecnologia Rambus a doppio canale. 

Riguardo le prestazioni, dobbiamo 
esprimere qualche riserva: le prove che 
abbiamo fatto sono state effettuate su 
di una macchina con processore e chi¬ 
pset provvisori (su tutto è stampigliato 
la dicitura "secret", "confidential" . 
vedi foto) ed i risultati vanno presi un 
po' con le molle, ma pensavamo che 
una macchina dotata di un processore 
di prossima generazione, con frequenza 
operativa di 1,5 GHz, dovesse andare 
un poco più veloce. 

Per maggiori dettagli, rimandiamo al¬ 
la prova del computer DEX del buon 
Fravolini, 


II nuovo Socket 423 sema il processore installato si possono notare, ai lati dello zoccolo, i due supporti 
per la centratura del voluminoso dissipatore di calore proprietario. 


siano scesi del 50% rispetto a qualche 
mese fa, sono necessari ancora circa 
220 dollari per una RIMM da 128 MBy- 


Pentium 

4 


400MHz 

System 

Bus 



MCH 



ATA 100 MB/s 

ldu.il UH Channels) 


Dual 

Channel 

RDRAM' 

3.2GB/S 


| Intel" Hub 
% Architccture 

IO 

- - - - i 6 channel 
audio 


Home Networking 
10/100 Ethernet or 
10/100 Ethernet with AOL 


te contro i circa 70 di una DIMM PC 
133 da 128 MByte (RIMM da 256 e 
512 MByte sono fuori della portata del 

_ comune mortale). 

Va da sé che è ne¬ 
cessario installare 
le RIMM a coppie. 

Ovviamente, il 
chipset integra il 
FSB a 400 MHz. il 
supporto per il bus 
AGP 4X Pro, il con¬ 
troller per la memo¬ 
ria RDRAM dual 
channel e il bus 
PCI; è dotato di un 
controller ATA 100 a 
due canali ed è pri¬ 
vo di bus ISA. 

Il chipset i850 
segue l’architettura 
Intel Hub: il chip 
ICH2 controlla il 
bus PCI, fino a 6 ca¬ 
nali audio (opziona¬ 
li), 4 porte USB, i 
due canali ATA100 
e un canale dedica¬ 
to alla LAN (100 
MBit, sempre op¬ 
zionale); il chip 
MCH controlla il 
bus duale verso la 


I PCI Slots 
4 USB ports 


Lo schema a Blocchi del 
chipset i350 nome in co¬ 
dice " Tehama' 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


75 































di Aldo Ascenti 




Otto anni di Pentium 



II Pentium è grande come i suoi predecessori ma integra circa 3 milioni di transistor 


Ed ecco il Pen¬ 
tium 4: il nuovo 
pargolo Intel che 
già scalpita per fare 
la sua figura nei PC 
dei fanatici delle 
prestazioni. Nessu¬ 
no si stupisce del 
suo annunciato in¬ 
gresso, in un cam¬ 
po in cui l’evoluzio¬ 
ne continua è una 
legge di sopravvi¬ 
venza. A ben guar¬ 
dare, però, chi si 
occupa di informati¬ 
ca da parecchi anni 
potrebbe notare 
qualcosa di strano 
nel nuovo nato: il 
suo nome. 

Si tratta, in prati¬ 
ca, della quarta edi¬ 
zione di quello che 
si avvia ad essere 
uno dei processori 
più longevi della 
storia dell'informati- 
ca. Anzi, se ci si fa 
caso, le variazioni di Intel sul tema Pen¬ 
tium sono molte di piu, tanto da far du¬ 
bitare che le CPU attuali, "vibranti" ol¬ 
tre un miliardo e mezzo di volte al se¬ 
condo, abbiano ancora qualche compo¬ 
nente in comune con quel Pentium 60 
che faceva il suo ingresso, un po' in 
sordina, sui più veloci PC dei primi anni 
novanta. Ripercorrere qualche passo di 
questa lunga storia può far capire le ra¬ 
gioni del successo che ha indotto Intel 
a rimanere fedele a quel nome, ed è 
l'occasione per qualche riflessione sulla 
direzione imboccata da un’evoluzione 
chiave nel panorama informatico: quella 
delle tecnologie della CPU. 


La quinta generazione 

L'informatica personale, almeno in 
Italia, non ha più di una ventina d'anni 
Se si escludono i primi, hobbistici espe¬ 
rimenti, infatti, si può ben far risalire 
l'origine delle macchine che ci circonda¬ 
no all'avvento dei PC XT di IBM, 
anch'esso basato su CPU Intel (il glorio¬ 
so 8088), importato in Italia nel 1983 
(MC ne annuncia l’avvento nelle news 


di febbraio dello stesso anno). A partire 
da quella data, la canzone è stata prati¬ 
camente la stessa per i 10 anni succes¬ 
sivi: Intel ha sfornato un processore 
nuovo, dandogli un numero progressi¬ 
vo, con cadenza quasi regolare A dire il 
vero, la logica non mancava in quella 
numerazione: ogni nuovo processore 
rappresentava un'evoluzione sostanzia¬ 
le del modello che lo precedeva, au¬ 
mentandone di molto le prestazioni. 
Cosi, a parità di clock, un 80286 era cir¬ 
ca una volta e mezza piu veloce di un 
8086, ed era circa il 50% piu lento 
dell'80386. 

Novità architetturali, quindi, con au¬ 
mento del set di istruzioni, cache di 
maggiori dimensioni e perfino, con l'ec¬ 
cezione del 80486, una maggiore capa¬ 
cità di indirizzamento della memoria, 
con parole che passano da 8 a 16 a 32 
bit in meno di cinque anni. 

Contemporaneamente, si evolvono 
anche le tecnologie di processo e la ca¬ 
pacità di integrazione, consentendo ai 
nuovi processori frequenze di funziona¬ 
mento straordinariamente elevate, la 
cui influenza sulle prestazioni appare 
sempre più l’elemento determinante. 


In questo pano¬ 
rama, l'arrivo del 
Pentium stupisce 
più per il cambia¬ 
mento di nome 
che per le effettive 
prestazioni, legato 
alla necessità di In¬ 
tel di rendere più 
efficace il copyright 
impedendo la copia 
del marchio come 
era avvenuto con 
le sigle numeriche 
precedenti. In 
realtà, anche se i 
fondamenti della 
nuova CPU riman¬ 
gono quelli del 
486, il Pentium 
sfoggia efficaci so¬ 
luzioni in tema di 
superscalarità, con 
le sue inedite pipe- 
line che ne velociz¬ 
zano il funziona¬ 
mento senza dover 
reinventare il 
software in circola¬ 
zione, e quel magico branch prediction 
che offre al nuovo processore poteri 
quasi divinatori. 

Non era facile indovinare, dalle pre¬ 
messe, quanta strada avrebbe fatto 
quel rettangolino di silicio, le cui presta¬ 
zioni erano di fatto molto simili ad un 
486 DX4, che allora raggiungeva la rag¬ 
guardevole frequenza di 100 MHz a co¬ 
sti decisamente contenuti. 

Ciò che in realtà avvenne fu una lun¬ 
ghissima battuta d'arresto, si calcolò 
che la piattaforma a 32 bit potesse ri¬ 
manere quella di riferimento, anche per 
consentire al software, rimasto indietro 
in conseguenza del forsennato sviluppo 
delle CPU, di recuperare, almeno in par¬ 
te, il terreno perduto. 

Fu cosi che il resto della storia del 
Pentium divenne un minuzioso proces¬ 
so di ottimizzazione del progetto origi¬ 
nale, che ha consentito sviluppi proba¬ 
bilmente imprevedibili agli stessi tecnici 
di Intel. 

Il caso delle divisioni sbagliate 

Poco dopo la loro introduzione, i pri¬ 
mi Pentium guadagnarono la ribalta non 
grazie alla loro capacità di elaborazione. 


76 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




Otto anni di Pentium 







bensì al piu clamoroso difetto della sto¬ 
ria dell'hardware dei personal compu¬ 
ter. 

L'annuncio è di quelli che fanno arro¬ 
ventare i tasti sotto le dita, ed MC lo 
comunica aggiungendo, a rivista quasi 
ultimata, una pagina alle news del nu¬ 
mero 146 di dicembre '94. D'altronde la 
fonte non ammette dubbi: il New York 
Times dichiara che tutti i Pentium sba¬ 
gliano i calcoli. A quell'epoca la CPU In¬ 
tel era disponibile in versione a 60 o 90 
MHz ed equipaggiava macchine di fa¬ 
scia alta abbastanza veloci da comincia¬ 
re ad allettare la tradizionalmente diffi¬ 
dente utenza tecnica e scientifica Ed è 
proprio l'uso del processore per precisi 
calcoli scientifici ad essere messo in 
pericolo dall’errore, che si trova 
nell'FPU del Pentium e fa si che questi 
possa talvolta ridurre la precisione del 
risultato di un’operazione FDIV (divisio¬ 
ne in virgola mobile). 

Il colpo è durissimo, reso ancor più 
drammatico dall’errata gestione dell'in¬ 
tera faccenda da parte dell'azienda sta¬ 
tunitense. che, pur a conoscenza del di¬ 
fetto, tentò prima 
di far passare tut¬ 
to sotto silenzio, 
poi di minimizza¬ 
re l'accaduto fa¬ 
cendo di tutto 
per non sosti¬ 
tuire le CPU 
difettose. 

Questo at¬ 
teggiamento, 
troppo tard 
trasformatosi 
nella più am¬ 
pia disponibi¬ 
lità., creò 
uno strappo 
indelebile tra 

Intel e i consumatori di allora, mol¬ 
ti dei quali vedono ancora con 
scetticismo ogni defaillance del 
colosso americano. 

C'è da dire che, dopo quell’epi¬ 
sodio, Intel ha imparato bene la le¬ 
zione. reagendo con la massima 
tempestività e trasparenza ad ogni 
difetto riscontrato nei suoi processo¬ 
ri, come nel recente caso del Pen¬ 
tium III a 1.13 GHz. 


Recuperala i affidabilità, il Penhum ha un momento di grazia, con prezzi convenienti e prestazioni notevoli, 
grazie ali'aumento della frequenza fino a 200 MHz Ma gli avversari non sono lontani 


Il problema delle divisioni sbagliate mette m ginocchio la credi¬ 
bilità di Intel In Internet i commenti ironici si sprecano 


pratica quella In¬ 
tel è la sola 
CPU che è ra¬ 
gionevole ac¬ 
quistare, poi¬ 
ché gli avver¬ 
sari. Cyrix in 
testa, pur vi¬ 
cini non rie¬ 
scono an¬ 
cora a far 
fronte allo 
strepitoso 
successo 
ed al buon 


rapporto prezzo prestazioni del Pentium 
ormai maturo. 

Ed ecco, nel momento di massima 
gloria, spuntare quella che, all'epoca 
(sembrano cent'anni fa), avrebbe dovu¬ 
to rappresentare l’arma totale con cui 
assicurarsi il favore dell'utenza profes¬ 
sionale Il Pentium Pro si presentava 
come il processore di sesta generazio¬ 
ne In esso fanno la prima comparsa 
tecnologie costruttive a 0.35 micron e il 
tentativo di fondere il processore con la 
cache di secondo livello, che viene inte¬ 
grata su un secondo die montato ac¬ 
canto al processore sullo 


Il mostruoso Pentium Pro 

Ad un anno di distanza da questi in¬ 
cresciosi eventi tutto sembra dimenti¬ 
cato. Il Pentium è una consolidata 
realtà, disponibile in tagli da 75 a 166 
MHz, coadiuvati da una cache esterna 
di secondo livello da 256 a 512 KB In 


La tecnologia MMX apre la strada al sempre più diffuso im¬ 
piego del PC nell'audio/video domestico, nel riconoscimento vocale e nel multimediale in gene¬ 
re. integrando nel processore compiti prima destinati a costose periferiche 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


77 














Otto anni di Pentium 



centro di una nuova strategia nello svi¬ 
luppo del software e delle periferiche 
del mondo PC. Grazie ad esse si deli¬ 
nea un nuovo scenario in cui il compu¬ 
ter è al centro di un universo di colori, 
musica, foto e filmati, riconosce la voce 
in modo efficace e gestisce periferiche 
virtuali destinando loro una parte della 
strapotenza del processore. Vantaggi 
eccezionali si vedono soprattutto con 
l'introduzione di queste CPU nei note¬ 
book, che si arricchiscono di nuove fun¬ 
zionalità multimediali senza che sia ne¬ 
cessario ricavare lo spazio per altro 
hardware miniaturizzato e costoso. 

Tutto nuovo (o quasi) col Pentium II 

A guardarlo ci si poteva pure spaven¬ 
tare. Eppure quel Pentium II, cosi in¬ 
gombrante nel suo nuovo package per 
il montaggio su slot, non era, dietro la 
maschera, che un Pentium Pro arricchi¬ 
to delle istruzioni MMX, costruito a 
0 28 micron e rinnovato nella quantità e 
nella gestione della cache, punto dolen¬ 
te nei costi di produzione del suo pre- 
II Pentium II si presenta con un aspetto ed un sistema di montaggio del tutto nuovi, ma le similitudini a li- decessore. 

vello architetturale col suo predecessore Pentium Pro sono evidenti. Fisicamente separata dal chip, ma in- 



In mancanza di vere novità, si mette l'accento sull'aumento delle frequenze di funzionamento, reso possi¬ 
bile dai nuovi processi produttivi 


stesso contenitore ceramico. Il Pen¬ 
tium Pro si presentava, quindi, con 
un'insolita forma rettangolare, una fre¬ 
quenza fino a 200MHz ed una straordi¬ 
naria (e costosa) cache L2 da 256 o 5)2 
KB funzionante alla stessa frequenza 
della CPU. Per il resto, l'architettura su¬ 
bisce, rispetto al Pentium tradizionale, 
solo qualche ottimizzazione, sufficiente 
comunque a portare il numero dei tran¬ 
sistor alla cifra record di 5,5 milioni. Tra 
le innovazioni stupiva soprattutto la 
possibilità di creare, basandosi sul Pen¬ 
tium Pro, sistemi multiprocessore, che 
permisero di assemblare supercompu- 
ter realizzati collegando decine di que¬ 
ste CPU da far lavorare in buona armo¬ 
nia. 

MMX per guardare al futuro 

E' dei primi mesi del 97 uno dei ri¬ 
tocchi più importanti al set di istruzioni 
del nostro esagitato processore, ed arri¬ 
va in un momento in cu) la frequenza 
non sembra poter salire oltre il limite 
dei 200 MHz, il Cyrix 166+ costa come 
un 133 e va più veloce di un 150 e il 
Pentium Pro non riesce a decollare a 
causa dei costi di produzione ancora 
troppo elevati. 

Si tratta, naturalmente, delle famose 
Multi Media eXtension, che inaugurano 
un nuovo modo di far crescere un pro¬ 
cessore e, per un breve periodo, spiaz¬ 
zeranno gli avversari che si troveranno 
a dover riprogettare i propri sistemi per 


renderli compatibili con le nuove istru¬ 
zioni. 

Accolti con qualche perplessità per 
l'iniziale mancanza di incrementi presta¬ 
zionali, i Pentium MMX diventeranno il 


globata nella cartuccia su un bus spe¬ 
ciale, la nuova cache funziona adesso 
solo a metà della frequenza della CPU 
vera e propria, ma aumenta in quantità 
a 512 KB e consente una significativa 


78 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 





Otto anni di Pentium 


iCOMP index 2.0 

Pentium II a 266 MHz 
Pentium II a 233 MHz 
Pentium Pro a 200 MHz 
Pentium Pro a 180 MHz 
Pentium MMX a 200 MHz 
Pentium Pro a 150 MHz 
Pentium MMX a 166 MHz 
Pentium a 200 MHz 
Pentium a 166 MHz 
Pentium a 150 MHz 
Pentium a 133 MHz 
Pentium a 120 MHz 
Pentium a 100 MHz 
Pentium a 90 MHz 
Pentium a 75 MHz 

Le prestazioni dei vecchi Pentium a confronto: un'evoluzione senza rivoluzioni. 



(Sitatole ) 


tano, con minori risultati, di ripetere il 
successo delle MMX fanno il loro dove¬ 
re, incrementando leggermente le pre¬ 
stazioni, ma, come vuole un ormai noto 
ritornello, a fare la parte del leone sa¬ 
ranno le nuove tecniche di produzione a 
0.25 e 0.18 micron, in grado di supera¬ 
re quasi ogni limite in termini di fre¬ 
quenze operative. 

Ma i veri risultati si ottengono con 
l'integrazione della cache sul nuovo flip 
chip del processore, che sancisce il de¬ 
finitivo abbandono dello sfortunato, ed 
effettivamente anacronistico, sistema a 
slot. 

L'importante è esagerare 

Insomma, la lunga storia del Pentium 
sembra il racconto di una rivoluzione a 
lungo annunciata e mai avvenuta. 
Un'attesa di otto lunghi anni che sem¬ 
bra disattesa (scusate il bisticcio) anche 
dall'ultimo nato giuntoci fresco fresco 
in redazione. L'unica cosa che sembra 



Il Pentium III nasce sull'ingombrante slot di cui si libererà ben presto. La miniaturizzazione a 0 18 micron 
consente le ben note, straordinarie frequenze 


lungheremo troppo. Il Pentium III sem¬ 
bra nascere più per esigenze di merca¬ 
to che per effettivi limiti dei suoi prede¬ 
cessori. In effetti, la continua rincorsa 
di AMD sembra aver raggiunto lo sco¬ 
po, facendo temere in un poco lusin¬ 
ghiero sorpasso di prestazioni e, soprat¬ 
tutto, di immagine. Una bella campagna 
di lancio di un nuovo processore è pro¬ 
prio quello che ci vuole per focalizzare 
nuovamente l'interesse del pubblico sui 
prodotti Intel. 

Certo, le 70 nuove istruzioni che ten- 


crescere sempre sono i MHz, senz'al¬ 
tro utili per migliorare le prestazioni ma 
destinati a raggiungere presto limiti tec¬ 
nici di gestibilità. 

La verità è che questo Pentium è ri¬ 
masto troppo legato al numero cinque 
da cui ha tratto il nome e ci piacerebbe 
vedere Intel correre maggiori rischi pro¬ 
ponendo il numero sei (chi sa che no¬ 
me inventeranno) forte dell'IA64 in pe¬ 
renne sviluppo. Per i più speranzosi, le 
voci parlano del 2001. Ma non era l'an¬ 
no di HAL9000? 


riduzione dei costi. 

In pratica, le maggiori prestazioni del 
Pentium II, in mancanza di operazioni 
specificamente legate alle MMX, sono 
dovute semplicemente al brutale au¬ 
mento della frequenza operativa, reso 
possibile dalle semplificazioni nel pro¬ 
cesso produttivo. 


Pentium III: un po' per marketing 

Il resto è storia recente, e non ci di¬ 


ta forma definitiva del Pentium III col suo comparto 
Hip chip. Per quanto giovane, questa CPU sembra 
aver raggiunto il suo 
limite di presta¬ 
zioni. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


79 























































( Siicela) 


di Aldo Ascenti 



Non si può più parlare delle novità In¬ 
tel senza gettare lo sguardo ai progres¬ 
si del suo, a tutt'oggi, unico concorren¬ 
te. Il numero di PC che, negli ultimi me¬ 
si, hanno scelto come "motore" una 
delle recenti CPU di Advanced Micro 
Devices è salito così vertiginosamente 
da scuotere dalle fondamenta il domi¬ 
nio di sua maestà Intel. Merito delle ec¬ 
cezionali prestazioni e dei costì conte¬ 
nuti dell'Athlon, tali da far passare in 
secondo piano qualche limite nell'effi¬ 
cienza dei chipset, meno aggiornati di 
quelli della concorrenza. 

Ma le carte in tavola sono destinate 
a cambiare nuovamente, e la partita è 
ancora tutta da giocare: se Intel rilancia 
con il suo Pentium 4, le prossime evo¬ 
luzioni dell'Athlon avranno ancora molto 
da dare in termini di potenza di elabora¬ 
zione. Inoltre, all'orizzonte c'è un nuovo 
chipset che consentirà alla piattaforma 
Athlon di gestire una RAM DDR, che 
raddoppierà la frequenza di funziona¬ 
mento delle attuali SDRAM ad una fra¬ 
zione del costo delle Rambus, oltre a 
supportare i nuovi dischi UDMA-100. 

Ci aspettiamo un duro braccio di fer¬ 
ro, con una posta in gioco davvero alta: 
arrivare primi alla grande sfida delle 
piattaforme a 64-bit, che rappresente¬ 
ranno la vera rivoluzione informatica di 
questo inizio di millennio. 


Allo scorso SMAU gli 
uffici stampa di AMD 
e Intel erano separati 
solo da una sottile pa¬ 
rete divisoria . Impos¬ 
sibile. passeggiando 
lungo il corridoio, non 
sentire una certa elet¬ 
tricità nell'aria .. 


L’Athlon 
a quota 1.2 GHz 

I segreti di Athlon da tempo non so¬ 
no piu tali. La sua straordinaria velocità 
è legata ai 256 + 128 KB di cache (ri¬ 
spettivamente L2 e LI) integrati sul 
chip, alle istruzioni Enhanced 3DNow! 
e, soprattutto, all'efficienza del suo bus 
di sistema, basato su quello dell'Alpha 
EV6, che funziona a ben 200MHz 

La nuova edizione su socket A, de¬ 
nominata. con vezzo californiano, Thun- 
derbird, è ben lungi dall'esaurire il suo 
potenziale di sviluppo. E' di questo ot¬ 
tobre l’annuncio di una versione da 1.2 
GHz di clock, che sarà spedita ai riven¬ 
ditori a 612 dollari per ordinativi di 1000 
pezzi, mentre 193 dollari è il prezzo fis¬ 


sato per la versione da 850MHz (che si 
potrebbe definire un "entry level”). 
Davvero niente male per il processore 
per PC piu potente sul mercato. 

Anche guardando più a lungo termi¬ 
ne, Athlon rimarrà l'elemento centrale 
della strategia AMD Infatti, la tecnolo¬ 
gia di processo in rame, già in uso nello 
stabilimento AMD di Dresda, in Germa¬ 
nia, consentirà di passare dagli attuali 
0 18 micron a livelli di miniaturizzazione 
ancora superiori, con conseguente au¬ 
mento delle frequenze operative di 
questo inesauribile processore. 

Novità in vista anche sul fronte ser¬ 
ver e workstation grafiche: il nuovo chi¬ 
pset 760MP consentirà sistemi multi- 
processore basati su Athlon. In partico¬ 
lare AMD ha recentemente esibito, ne¬ 
gli Stati Uniti, un sistema bi-processore 


80 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




La risposta di AMD 





Una fase del processo produttivo delle CPU AMD 


reso efficientissimo nella modellazione 
3D dall’uso congiunto delle potenti 
CPU di Sunnyvale. 

Il Duron vince in 
convenienza 

Basato sulla tecnologia dell'Athlon, il 
Duron è compatibile con lo stesso 
socket A del suo fratello maggiore, ma 
è limitato nelle performance da una ca¬ 
che ridotta a 192KB on-chip. Le presta¬ 
zioni, comunque, non mancano, ed il 
minor numero di componenti da inte¬ 
grare consente costi di produzione sen¬ 
sibilmente inferiori a quelli dell’Athlon, 
tanto da rendere il Duron la CPU col mi¬ 
glior rapporto prezzo/prestazioni in 
commercio. 

In effetti, il più "lento" dei Duron, 
quello a 700 MHz, verrà diffuso da 
AMD a soli 88 dollari al pezzo, che, per 
l'utente finale, si traduce in circa 
200.000 lire tutto compreso. 

Per chi, pur risparmiando, cerca ele¬ 
vate prestazioni, c'è ora l’ultima novità 
di AMD: il Duron a 800 MHz, che sarà 
problematico mettere in difficoltà con 
qualsivoglia software di uso comune. 


Ancora limiti 
per i notebook 

Troppo pochi, invece, i progressi fatti 
nello sviluppo di CPU adatte ai compu¬ 
ter portatili. Non si vedono ancora le 
versioni mobile di Athlon e Duron, che 


manifestano una certa ingordigia in ter¬ 
mini di potenza assorbita e qualche pro¬ 
blema di smaltimento del calore. Cosi, 
per equipaggiare un notebook con un 
processore AMD è necessario rivolger¬ 
si ai datati K6-2 e K6-III, la cui produzio¬ 
ne continuerà solo a questo scopo. Ad 
ogni modo, la società californiana non 
ha affatto intenzione di abbandonare i 
numerosi utenti di computer portatili, e 
ha sviluppato una nuova tecnologia, al 
momento destinata ai K6, denominata 
PowerNowl, che permette una sofisti¬ 
catissima gestione dei consumi ed un 
conseguente incremento nella durata 
delle batterie del notebook, che può 
raggiungere il 30 percento. 

Tecnicamente si tratta di una combi¬ 
nazione di hardware e software che 
controllano sia la frequenza di funziona¬ 
mento che il voltaggio della CPU, adat¬ 
tandone potenza e consumi alle reali 
necessità di elaborazione dell’applica¬ 
zione in uso. In pratica, se si stanno ef¬ 
fettuando operazioni semplici, che non 
richiedono un impiego massiccio del 
processore, questo funzionerà ad un 
voltaggio e ad un frequenza limitati, ri¬ 
sparmiando sui consumi Ma appena si 
esegue un processo più esigente, co¬ 
me la riproduzione di un filmato, il siste¬ 
ma PowerNowl sarà pronto a far ri¬ 
prendere alla CPU la sua condizione di 
massima efficienza. 

Con PowerNowl l'utente potrà sce¬ 
gliere tra tre stati operativi: automatico, 
che funziona come appena descritto, 
high performance, che fa funzionare il 
sistema al massimo della potenza, e 
battery saver, che permette il maggior 
risparmio a scapito delle prestazioni. 

In definitiva si tratta di un sistema 



Nasce da un mucchietto di sabbia e diventa il più veloce processore per PC 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


81 














La risposta di AMD 





E' stato presentato solo il 30 ottobre 
di quest'anno e già fa discutere per le 
sue straordinarie potenzialità: è il nuovo 
chipset di AMD, cosi avanzato da far 
sembrare i sistemi precedenti delle pro¬ 
ve tecniche senza valore. 


Prima e principale ca¬ 
ratteristica è il 
supporto per 
le memorie 
DDR (Doublé 
Data Rate) 
che, sfruttan¬ 
do sia il fronte 
di salita che 
quello di discesa 
del bus della 
RAM, consentono 
di raddoppiare la 
frequenza di funzio¬ 
namento rispetto alle 
comuni SDRAM. Si 
otterrà, cosi, una me¬ 
moria che "gira" a 266 
MHz. Questa sarà anche 
la massima frequenza so¬ 
stenibile dal FSB dei nuovi 
Athlon da 1. 1.13 e 1.2GHz 

La nuova memoria avrà un terrifican¬ 
te data rate di picco di 2 IGB/sec ma il 
suo prezzo dovrebbe essere allineato 
alle attuali tendenze del mercato, 
e quindi decisamente 
inferiore alle 
solu¬ 


zioni. 


poco 
p i ù 
perfor- 
manti, 
basate 
sulle 
Rambus. 

Il nuo¬ 
vo chipset 
è composto dal chip 
AMD-761 (il north- 
bridge) che svolge il 
ruolo di controller del 
bus di sistema, e 
dall'AMD-766 (il 
southbridge). Lo stes¬ 
so chipset supporterà 
Athlon con FSB a 200 e 
266MHz, memorie DDR 
PCI 600 o PC2100, l'AGP 4x e l'UDMA- 


La grande sfida 
dei 64 bit 


II Duron eccelle nel rapporto prezzo/prestaziom 


MCmlcrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


Il chipset 760 e la 
memoria DDR 


Esiste solo un nome in codice: Ham- 
mer Sarà la famiglia di processori a 64 
bit di AMD, prevista per la fine del 
2001, che cambierà tutto. 

Infatti, per sfruttarne la potenza ci 
vorranno nuovi sistemi operativi, nuovi 
compilatori, nuovi modi di codificare i 
dati e così via. 

Naturalmente anche Intel porta avan¬ 
ti da molto tempo una piattaforma del 
genere, nota come IA64, ma i due pro¬ 
getti, oltre che del tutto indipendenti ed 
incompatibili tra loro, differiscono per 
un particolare sostanziale Infatti, men¬ 
tre l'IA64 non prevede altra modalità di 
funzionamento che quella a 64 bit, la 
x86-64 di AMD è progettata in modo 
tale che i processori che na¬ 
sceranno saranno 
in grado 


L'Athlon. il northbndgo del nuovo 
chipset e la memoria DDR, che fun¬ 
zionerà con un FSB a 266 MHz 


Il chipset 760 di AMD 
consentirà ai sistemi 
Athlon di raggiungere 
prestazioni ancora supe¬ 
riori, e di supportare l'UD 
MA-100 


sistor e frequenze di funzionamen¬ 
to che superano il gigahertz Questi alcuni degli in¬ 
gredienti della ricetta Athlon. 


davvero innovativo ed efficace, che ci 
piacerebbe veder applicato anche sui 
processori più performanti 








La risposta di AMD 





La nuova 
edizione dei 
K6 nasce per 
l'uso nei computer 
portatili ed integra la 
tecnologia PowerNowl 


di rilevare di volta in volta se il codice 
da elaborare è a 32 o 64 bit e di com¬ 
portarsi di conseguenza. In questo mo¬ 
do dovrebbe essere mantenuta una 
perfetta compatibilità all’indietro, che 
renderà immensamente più semplice la 
drammatica fase di passaggio al nuovo 
sistema. 

Questo è possibile poiché AMD sta 
sviluppando la nuova architettura senza 
partire da zero, ma come estensione di 
quella attuale. 

Il set di istruzioni degli attuali proces¬ 


sori x86 si amplia con in nuovo modo di 
funzionamento a 64 bit, chiamato long 
mode, e con un'estensione dei registri, 
che dovranno superare le parole due 
volte più lunghe. 

long mode potrà poi funzionare in 
modalità 64 bit, che amplia tutti i regi¬ 
stri, compreso il program counter, e 
ne aggiunge 16 nuovi, di cui 8 in vir¬ 
gola mobile a 128 bit. Oppure si po¬ 
trà scegliere il compatibility mode 
che supporterà le applicazioni a 
16 e 32 bit gestite all'interno di 
un SO a 64 bit. 

Infine, si potrà disabilitare del 
tutto il long mode lasciando che il pro¬ 
cessore funzioni esattamente come 
quelli attuali, mantenendo una com¬ 
patibilità binaria con tutto il softwa¬ 
re esistente. 

Qualcuno forse ricorderà quan¬ 
to furono epocali i precedenti pas¬ 
saggi a macchine funzionanti ad un 
maggior numero di bit e quanto rapido 
fu il mercato a spazzar via i modelli vec¬ 
chi al soprag¬ 
giungere di 
quelli nuovi. Se 
qualcosa del 
genere avverrà 
anche stavolta, 
arrivare per pri¬ 
mi e rendere 
più agevole la 
migrazione sa¬ 
ranno i fattori 
chiave per defi¬ 
nire chi sarà 
l'attore princi¬ 
pale dell'infor¬ 
matica che 
verrà. 


Tra i due 


Due immagini dell'innovati¬ 
va fabbrica di Dreasda, do¬ 
ve vengono prodotti gli Ath¬ 
lon con tecnologia in rame 


litiganti... 


La verità è 
che questo 
scontro senza 
esclusione di colpi è quanto di meglio 
ci si poteva aspettare, almeno dal pun¬ 
to di vista del consumatore. La guerra 
dei prezzi fa correre al ribasso proces¬ 
sori potenti e nuovissimi, e l'evoluzio¬ 
ne delle tecnologie viaggia con l'acce¬ 
leratore sempre premuto. 

E mentre aspettiamo di proclamare 
il vincitore possiamo comprare i pro¬ 
dotti nuovi con piu serenità, sapendo 
che le sane regole della competizione 
vegliano sulla qualità dei nostri acqui¬ 
sti. Almeno fosse cosi anche col 
software... 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


83 
























di Pierfrancesco Fravolini 




DEX P4 256 


Eccoci giunti al momento più impor¬ 
tante di questo speciale dedicato al 
Pentium 4: la prova di una macchina, la 
prima in Italia, basata su questo proces¬ 
sore. Questo computer, e il Pentium 4 
in generale, non è destinato ad un utiliz¬ 
zazione strettamente professionale (ba¬ 
sti pensare alle macchine server basate 
su architettura Xeon, che sono tutta 
un'altra cosa) ma è dedicato ad un uso 
piu tradizionale, che si tratti di un ufficio 
o di un ambiente domestico evoluto. La 
prova di una macchina basata su un 
processore cosi nuovo non può non es¬ 
sere impostata completamente sulle 
prestazioni del processore, oltre che del 
computer completo. Dopo una breve 
descrizione costruttiva passeremo quin¬ 
di al commento dei vari test e bench- 
mark che abbiamo eseguito sul compu¬ 
ter e ad una prova d'utilizzazione. 


Costruzione 

Il case utilizzato è davvero molto bel¬ 
lo; non tanto esteticamente ma quanto 
costruttivamente. Molto alto e snello, 
presenta al suo interno spazio in ecce¬ 
denza per la grande motherboard e per 
il complesso del processore, che non 
appare certo uno dei più contenuti co¬ 
me dimensioni. Inoltre il complesso 
supporto degli hard disk è facilmente 
asportabile, movendo una sola levetta 
metallica, e questo consente un facile 
accesso alle memorie di massa, che 


possono essere quindi sostituite age- 
volmente.Tra l'altro il mobile consente 
di montare tre periferiche da 5 pollici e 
un quarto, come lettori CD-ROM, hard 
disk rimovibili ecc, e due periferiche da 
3 pollici e mezzo. In questo caso, oltre 
al floppy fornito di serie sarà possibile 
montare anche un dispositivo aggiunti¬ 
vo tipo Zip o Jaz. Il frontale del mobile 
presenta poi una grossa scanalatura 
centrale che, oltre ad avere la funzione 
di movimentare un po' l’estetica della 
macchina supporta anche le feritoie per 
l'entrata dell'aria preposta al raffredda- 

I valori di velocita 
misurali con Intel 
Media Bench- 
mark sono in pra¬ 
tica esattamente 
il doppio di quelli 
di un Athlon a 
600 MHz 



Overall 

Video 

Image 

processing 

3D Graphics 

Audio 

Athlon 600 

860,53 

829,48 

2300,77 

620,42 

1110,12 

Pentium 4 

1880,75 

2058,08 

4916,15 

1275,93 

2140,25 


84 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 















DEX P4 256 (^T 





mento dell'Interno. 

La dotazione di prese di ingresso e 
uscita è quella standard. La scheda ma¬ 
dre non incorpora video e audio e quindi 
sulla macchina sono state montate una 
scheda audio Sound Blaster PCI 64 ed 
una scheda video Ati Radeon, una sche¬ 
da tra l'altro nuovissima che dispone an¬ 
che di ingresso video composito e usci¬ 
ta composita e S-Video, oltre che VGA. 

Passando alla parte forte del compu¬ 


pressa anche sul processore. Diciture 
su chipset a parte, la motherboard 
sembra un prodotto pronto per il mer¬ 
cato, anche se si nota la mancanza di 
svariati chip di cui invece è previsto lo 
spazio. Strana la presenza di uno spazio 
vuoto sulla M/B con la indicazione 
"BIGBRO": in questi giorni, nei quali in 
televisione impazza¬ 
no trasmissioni co¬ 
me "il grande fratel¬ 
lo" potrei temere 
che tale chip fosse 
una sorta di control¬ 
lore totale del com¬ 
puter Se ciò fosse 
non ci sarebbero 
problemi di sorta, 
basta però che il 
chip sia destinato a 
momtorare solamen¬ 
te il corretto funzio¬ 
namento della mac¬ 
china, e non sia un 
monitor indiscreto 
che spia di nascosto 
le nostre cose! 

Il processore ap¬ 
pare a prima vista 
come un blocco a dir 


poco enorme com¬ 
posto da una grossa 
aletta e altrettanto 
grossa ventola di raf¬ 
freddamento. Il nuo¬ 
vo Socket 423 è do¬ 
tato di un sistema di 
fissaggio e centratu¬ 
ra inediti, con delle 
clip metalliche che 
non sono troppo 
agevoli da maneg¬ 
giare. Smontati il 
processore troviamo 
uno zoccolo ZIF del 
tutto analogo a quel¬ 
lo 370 del Pentium 
III, se non fosse per 
il numero delle con¬ 
nessioni, che è mag¬ 
giore. Il dissipatore 
cosi grande consente 
alla CPU di non rag¬ 
giungere mai livelli di 
temperatura troppo 
elevati. 

Il processore ap¬ 
pare come un picco¬ 
lo chip montato su 
una piastrina aggiun¬ 
tiva di circuito stam¬ 
pato che riporta i 
connettori per il 
montaggio sullo zoc¬ 
colo. La frequenza 


ter. e cioè processore e scheda madre 
notiamo come quest'ultima sia dì pro¬ 
duzione Asus Tecnologicamente si 
tratta di un sistema ancora in fase di 
preproduzione, come si può facilmente 
notare dalla presenza di chipset con 
stampigliate le diciture "secret", "con- 
fidential”, ecc. La stessa dicitura è irri¬ 


ta dotazione di prese di ingresso e uscita e quella stan¬ 
dard La scheda madre non incorpora video e audio e 
quindi sulla macchina sono state montate una scheda au¬ 
dio Sound Blaster PCI 64 ed una scheda video Ali Radon, 
una scheda tra l'altro nuovissima che dispone anche di in¬ 
gresso video composito e uscita composita e S-Video, ol¬ 
tre che VGA 


Il frontale del mobile presenta una grossa scanalatura cen¬ 
trale che, oltre ad avere la Iunzione di movimentare un po' 
l'estetica della macchina supporta anche le feritoie per 
l'entrata dell’aria preposta al raffreddamento dell'interno 
Il mobile consente di montare tre periferiche da 5 pollici e 
un quarto, come lettori CD-ROM, hard disk rimovibili ecc, 
e due periferiche da 3 pollici e mezzo In questo caso, ol¬ 
tre al floppy fornito di sene sarà possibile montare anche 
un dispositivo aggiuntivo tipo Zip o Jaz 


pEXP4 256 

Produttore e distributore: 

Computer Discount - Via Tosco Romagnola 
61/63 - 50012 Tornacene (PI) - tei. 0587/2882 
- www.cocpoint.il 

Prezzo non definito 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


85 
























































DEX P4 256 




II supporlo degli hard disk e tacilrrente asportabile, movendo una sola ieverta metallica, e questo consente 
un facile accesso alle memorie di massa, che possono essere quindi sostituite agevolmente 


sono utilizzale quando è necessario 
avere transfer rate elevatissimi, come 
in questo caso. Non è però necessario 
utilizzare memorie speciali: sugli Apple 
PowerMac con CPU 604e è possibile 
raggiungere transfer rate molto elevati 
utilizzando la memoria standard DIMM; 
anche le macchine Alpha potevano in- 
terallacciare la memoria e raggiungere 
transfer rate altissimi utilizzando delle 
comuni SIMM a 72 pm. Nulla vieta 
quindi l'utilizzo della tecnica dell'interal- 
lacciamento della memoria impiegando 
delle comuni memorie SDRAM, magari 
con le nuove DDR, ora che saranno di¬ 
sponibili. Con questa tecnica i costi 
maggiori sono sulla circuitazione pre¬ 
sente sulla scheda madre, e non sulle 
memorie, sarà quindi possibile, a fronte 
di un esborso iniziale più alto, aumenta¬ 
re facilmente la quantità di memoria al 
costo delle barrette tradizionali. 

Per il resto la macchina appare più 
tradizionale sono montati un lettore 
DVD-ROM ed un masterizzatore CD- 
RW Philips, piu un hard disk da 37 gi¬ 
gabyte Maxtor, La scheda video Ati Ra- 
deon e la classica SoundBlaster 64 PCI 
completano la dotazione di periferiche. 


operativa è di 1,5 GHz, con un FSB 
(Front Side Bus) a 400 MHz Questa 
frequenza è ottenuta moltiplicando per 
un fattore di 4 la frequenza base di 100 
MHz, con tecniche assimilabili a quelle 
per raddoppiare la frequenza effettiva 
delle memorie DDR. Intel afferma infat¬ 
ti di aver aggiunto la tecnologia "quad 
pumped" al Front Side Bus. 

La memoria installata è di 256 kiloby- 
te, su due banchi da 128 k. Si tratta di 
memoria RIMM interleaved, velocissi¬ 
ma. Il rovescio della medaglia è il costo 
elevato, superiore al doppio delle me¬ 
morie normali. Le memorie interleaved 






Le prestazioni 

Cominciamo con il dire che 
la macchina è velocissima. An¬ 
che in una utilizzazione piutto¬ 
sto pesante (rendering tridi¬ 
mensionale spinto, elaborazio¬ 
ni grafiche molto complesse) 

Testato con SiSoft Sandra il Pentium 4 
e apparso subito velocissimo, come si 
vede nei grafici Non enormemente piu 
veloce però di un normale AMD Athlon 
a 600 MH: Ann, addirittura quest'ulti¬ 
mo raggiunge quasi le stesse presta¬ 
zioni nella velocitò della FPU 



86 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 























































DEX P4 256 




misurata con Sandra, di una macchina 
Pentium III su chipset 820 e 256 MBy- 
te di RAM RIMM, con la memoria non 


mterleaved Le prestazioni del proces¬ 
sore invece ci hanno un po' deluso. Il 
Pentium 4 a 1.5 GHz appare in realtà 
solo leggermente superiore ad un AMD 
Athlon ad 1 GHZ, ma ad un costo deci¬ 
samente piu alto Non ci si deve però 
scandalizzare di questo. In realtà i pro¬ 
gettisti della Intel, nell'ideare il Pentium 
4 avevano in mente un processore de¬ 
stinato a durare nel tempo. Proprio per 
questo hanno progettato un chip taran¬ 
dolo per frequenze di clock ben supe¬ 
riori a quelle attuali. 

La tecnologia superpipelined a ben 
20 stadi, utilizzata nel Pentium 4 non 
riesce ad esprimere i suoi vantaggi a 
queste frequenze di clock, mentre sarà 
molto più efficiente quando il clock su¬ 
pererà i 3 GHz. A quelle frequenze 
verrà davvero fuori tutta la potenza "na¬ 
scosta" di questo processore che inve¬ 
ce, allo stato attuale, appare meno 
performante di un Pentium III alla stes¬ 
sa velocità di clock. && 


II case utiliziate) e dav¬ 
vero molto bello; non 
tanto esteticamente ma 
quanto costruttivamen¬ 
te Molto alto e snello, 
presenta al suo Interno 
spazio in eccedenza per 
la grande motherboard 
e per il complesso del 
processore, che non ap¬ 
pare certo uno dei più 
contenuti come dimen¬ 
sioni. L'interno della 
macchina 6 piuttosto 
ordinato, con i cavi in¬ 
terni tenuti insieme da 
fascette in materiale 
plastico 


la velocità è appar¬ 
sa subito molto 
elevata. C'è da no¬ 
tare che questa 
macchina utilizza 
tutti gli accorgi¬ 
menti per raggiun¬ 
gere le più alte 
prestazioni delle 
macchine attuali: 
dal clock a 1,5 
GHz, alla memoria 
interallacciata ecc. 

Abbiamo testa¬ 
to la macchina 
confrontandola con 
un computer basa¬ 
to su processore 
Athlon 600 MHz. 
scheda grafica Ma¬ 
trox G400 e 
motherboard QDI 
Kinetiz 7T I bench- 
mark utilizzati sono 
il classico 3D Mark 
2000, il completis¬ 
simo SiSoft San¬ 
dra, e l'Intel Media Benchmark I risultati 
sono riportati in alcune tabelle inserite 
nel prosieguo dell'articolo, mentre SiSoft 
Sandra mette a di¬ 
sposizione anche 
una esposizione vi¬ 
suale dei risultati ot¬ 
tenuti. confrontati 
con le macchine più 
recenti. 

Da questi ben¬ 
chmark vengono 
fuori chiaramente i 
limiti e i pregi di 
questa configura¬ 
zione: la memoria 
è velocissima, su¬ 
periore a quella. 


La dotazione di software 
della scheda video A TI in¬ 
clude anche un lettore 
DVD, uno di CD-audio e 
CD-Video, oltre che un 
player di file multimediali 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


87 












































di Pierpaolo Turitto 



PS2 è l'ideale punto 
d'incontro tra una con¬ 
sole da gioco ed una 
stazione multimediale, 
non ha tutte le funzioni 
di un computer, ma of¬ 
frirà connetività ed 
espandibilità. Sono 
questi i motivi che 
l'hanno portata 
tra le nostre 


Playstation 2 


Accessori inclusi 'Dual Shock "2 controller 
analogico, Scheda di memoria di capacità ele¬ 
vata 8MB, Disco Demo perPlayStation2, Cavo 
audio/video, Cavo di alimentazione 
Dimensioni 301 mm X 178mm X 78mm 
Peso 2.1 Kg(4lbs lOoz) 

Medie supporteli PlayStation2 Cd-rom. Dvd- 
rom, Cd-rom Playstation 
Formatti accattati Audio CD, DVD-Video 
Interfacce 2 porte Controller, 2 slot per sche¬ 
da di memoria, 1 uscita Audio/video, 1 uscita 
digitale ottica, 2 porte USB, t i.LIflk 
(IEEE1394), 1 slot per scheda del tipo III PCM¬ 
CIA 111 

SPECIFICHE 

CPU 128 Bit "Emotion Engine” clock 
294,912 MHz Main Memory Direct RDRAM 
32MB 

Grafica "Graphics Synthesizar" clock 

147.456MHz RAM 4MB 

Sound SPU2 48 Voci 2MB 

IOP I/O Processor 

CPU Core Playstation CPU+ Clock 

33.8888MHz o 36.864MHz (Selezionabile) 

IOP Memory 2MB 

Disc Device CD-ROM 24X and DVD-ROM 4X 
Prezzo al pubblico suggerito: Ut. 899.000 


Sony 

Playstation 2 


Un'attesa durata mesi e per tanti 
continuerà. 

Stiamo parlando di Playstation 2, il 
sequel della protagonista della rivoluzio¬ 
ne videoludica degli ultimi anni. 

Sei anni fa Iera il dicembre del W94), 
Sega e Nintendo, che dominavano il 
mondo del videogame, misero in dub¬ 
bio la possibilità di successo di un 'indu¬ 
stria dell'elettronica di consumo nel 
mercato del gioco elettronico, indubbia¬ 
mente si sbagliavano. 

75 milioni di unità vendute non rap¬ 
presentano solo un successo di vendita 
ma anche la nascita di un fenomeno 
culturale senza precedenti, ovvero 
l'apertura del mondo "videogioco" agli 


adulti, la trasformazione di un prodotto 
di nicchia in uno di massa. 

Della console si è già detto tutto, ca¬ 
ratteristiche hardware Ibox in alto) 
all'avanguardia, tantissime, per non dire 
tutte, software house che stanno svi¬ 
luppando titoli, poche unità per soddi¬ 
sfare le richieste, insomma nella vec¬ 
chia Europa, ultima ad avere PS2 nei 
negozi, il lancio non riserva sorprese. 

Ma una volta acquistata la console, 
che cos'altro potremo comprare? 

Quali sono gli accessori e i giochi che 
usciranno? E nel futuro che cosa potrà 
fare la nostra Playstation 2? 

Ecco a voi una panoramica, per avere 
le risposte a queste domande. 


Gli accessori 

Come per Playstation, anche per la 
PS2, Sony concentrerà i suoi sforzi pro¬ 
duttivi sulla console e sul software, la¬ 
sciando a terze parti il compito di svilup¬ 
pare periferiche speciali come joystick e 
volanti. 

La Interact sforna due prodotti, un 
joystick, lo ShadowBlade Arcade Stick, 
il classico prodotto per gli hard-core ga- 
mers, quelli che passerebbero giornate 
sane in sala giochi, un corpo in allumi¬ 
nio con due file di bottoni ed un'impu¬ 
gnatura indistruttibile. 

Un |oypad, lo StormChaser, molto er¬ 
gonomico nell'aspetto e ideale per i gio¬ 
chi di strategia e di guida, un pò meno 
adatto per i picchiaduro 

La MadCatz si allinea con altri 2 pro¬ 
dotti dello stesso tipo: il |oypad Dual 
Force 2 quasi identico a quello della 
confezione, ma piu confortevole per 
l'utilizzo prolungato; il joystick. Panther 
PS2 che eredita la forma e le funzioni 
dagli studi effettuati per la realizzazione 
di un modello per PC, risultando ideale 
per il controllo di giochi in soggettiva 
come Quake. 

La Nyko si sofferma sui joypad: 


88 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 









l'Omega 2,un modello econo¬ 
mico e il Viper 2, con la possi¬ 
bilità di utilizzo in modalità 
analogica, digitale e volante di 
guida, un'ottima alternativa al 
secondo pad ufficiale. 

La Pelican Accessories si 
preoccupa del comfort di gio¬ 
co, curando l'impugnatura er¬ 
gonomica e la possibilità di 
giocare a distanza con il Free- 
dom Shock 2, un cordless pad 
che lavora sui 900 Mhz (la fre¬ 
quenza dei telefoni senzafilo). 

Ultima spiaggia qualora il 
vostro porcellino salvadanio 
sia distrutto e continuare a fa¬ 
re l'elemosina per comprare il 
secondo pad vi ha stancato: il Dual Im¬ 
pact 2, il joypad da dare all'amico, per 
avere il vantaggio di giocare in casa 

Dai controller di gioco passiamo ai 
telecomandi che ci permetteranno di 
usare la PS2 come lettore DVD, anche 
se il pad stesso ottemperà al suo com¬ 
pito ma con limiti di distanza e di fun¬ 
zioni. 

Il valzer dei telecomandi si balla su 
colori e forme, non cambiano le funzio¬ 
ni e le possibilità, controllare la visione 
di un film non richiede chissà quale par¬ 
ticolarità, mandare avanti e indietro, fer¬ 
mo immagine e via cosi al pan di un vi¬ 
deoregistratore 

Interact, Nyko, Pelican e Saitek sono 
alcuni dei nomi che hanno prodotto re¬ 
mote controller per PS2, la scelta è 
quasi esclusivamente estetica. 

La memory card contiene ben 8 Mb 
ed è strettamente necessaria per salva¬ 
re, almeno finché non apparirà il leg¬ 
gendario hard-disk di cui si parla. 

Anche qui non esiste differenza, ori¬ 
ginale Sony o compatibile sarà la stessa 



Ultimo accessorio, essen¬ 
ziale nella forma e nell'utilizzo 
è lo stand per tenere la PS2 in 
posizione verticale o orizzonta¬ 
le. 

Da sola sullo scaffale non 
resterà di certo, la nostra pre¬ 
senza e quella di tanti acces¬ 
sori vicino al nuovo gioiello 
Sony sarà indubbia. 


I giochi 


cosa. 

Per chi vuole provare il brivido della 
velocità sarà necessario l'acquisto di un 
volante. 

Interact propone il Blue Thunder Ra- 
cing Wheel, il top delle scelte possibili, 
con pedaliera, cambio e colonna dello 
sterzo regolabile. 

La Pelican offre la scelta economica 
con lo Sportster Racing Wheel e la 
Performance continua la sua linea V3 
(per PSX e N64I con il V3fx, che non ri¬ 
chiede grandi spazi e si fissa sun un ta¬ 
volo (o una scrivania) grazie a dei mor¬ 
setti. 

Anche se shoot'em up in cui serva 
una pistola ancora non ci sono, com¬ 
prarla è già possibile grazie alla Thun- 
derStrike LightBlaster gun controller di 
Interact. 

L'assenza di uno specifico gioco di 
pesca rende ancora più superfluo il 
ReelPro Fishing Controller. 

Grazie alla presenza di porte USB 
sarà possibile collegare anche la tastie¬ 
ra e il mouse ottico di Logitech. 


Per il lancio dovrebbero es¬ 
sere disponibili 26 giochi, 
un'altra parte per arrivare ad 
una cinquantina dovrebbero 
arrivare tra la fine del 2000 e l'inizio 
dell'anno dell’Odissea nello spazio. 

Vediamoli in dettaglio. 

AquaAqua-Wetrix 2. , sviluppato 
da Zed 2, pubblicato da SCI 

Una miriade di colori e di giochi di 
luce per il più classico dei puzzle game, 
un'incrocio tra Tetris e Puzzle Bobble 

Cool Pool, sviluppato da Ornith, 
pubblicato da Take 2 

Il biliardo con dieci differenti moda¬ 
lità di gioco 

Dark Cloud, sviluppato da SCEI, 
pubblicato da SCEE 

un gioco di ruolo con grafica manga 
e con l’importante implementazione di 
Georama, un editor di ambientazione 
geografica, che lo renderà molto longe¬ 
vo. 

Dead or Alive 2: Hardcore, svilup¬ 
pato da Tecmo, pubblicato da SCEE 

L'arcade più giocato nelle sale giochi 



MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


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Sony Playstation 2 




pubblicato da 
Konami 

FI World Ra- 
cing Champion- 
ship sviluppato e 
pubblicato da 
Ubisoft 

Formula 1 
2001, sviluppato, 
pubblicato da 
SCEE 

Quattro giochi 
di formula uno, 


tempo e gli avversari 

Gradius 3 e 4 sviluppato e pubbli¬ 
cato da Konami 

Gli albori dello sparatutto spaziale 
(Space invadersi sulla console del futu¬ 
ro, che senso ha? 

H30 Surfing, sviluppato da Team 
17, pubblicato da Take2 

Una simulazione di surf con una ta¬ 
vola vera nella confezione, ovviamente 
a misura ridotta, ovvero quanto basta 


Dark Cloud 

entra nelle mura domestiche, un pic- 
chiaduro 3D che lascia a bocca aperta 
appassionati e non, 

Disney's Dinosaur sviluppato e 
pubblicato da Ubisoft 

Tratto dal film in uscita, ideale per 
bambini piccoli, 

Donald Duck Quack Quack Attack 
sviluppato e pubblicato da Ubisoft 

Il papero più sfigato della storia all'in¬ 
terno di un platform 3D che colpisce 
per colori ed animazioni 

Dynasty Warriors, sviluppato da 
Koei, pubblicato da Midas 

Per uccidere migliaia di nemici con 
un solo acquisto suggeriamo questo, al 
nostro personaggio si avventeranno ad¬ 
dosso anche 30 nemici per volta, che 
dovrà sterminare a colpi di katana o ma¬ 
ni nude.Ambientato nell'antica cina, 
esalta le capacità grafica della console. 

Eternai Ring, sviluppato da From 
Software, pubblicato da Crave 

Un gioco di ruolo ambientato in un 
mondo che ricorda II signore degli anelli 
di Tolkien, e non a caso il titolo parla di 
un anello eterno. 

Evergrace, sviluppato da From 
Software, pubblicato da Crave 

Chi siamo e perchè proprio a noi toc¬ 
ca salvare il mondo? Un RPG dalla tra¬ 
ma classica, che permette di giocare 
nelle vesti di due diversi personaggi 

FI Championship Season 2000, 
sviluppato e pubblicato da Electronic 
Arts 

FI World Gran Prix sviluppato e 


quattro software 
house prestigiose, 
i successi Ferrari 
sicuramente non 
ci mancheranno. 


per agganciarlo al pad e usarlo per gui¬ 
dare le evoluzioni del nostro surfista 
sullo schermo. 

ISS, sviluppato e pubblicato da 
Konami 

La simulazione calcistica più amata 


Gran Turismo 
3 sviluppato da 
Polyphony Digi¬ 
tal, pubblicato 
da SCEE 

Un amico lo ha 
guardato per qual¬ 
che secondo pri¬ 
ma di comprende¬ 
re che si trattasse 
di un gioco, una 
corsa automobili¬ 
stica reale come 
non mai. le mac¬ 
chine di tutti i gior¬ 
ni in emozionanti 
percorsi contro il 


FIFA 2001 


Fantavision, 
sviluppato da 
SCEI, pubblicato 
da SCEE 

Migliori saranno 
i nostri fuochi d'ar¬ 
tificio maggiore Dead or Alive 2 
sarà il nostro pun¬ 
teggio, un pò poco 

per le potenzialità offerte dall'hardware, 
ma se tutti gli altri li avete già acquistati.. 


FIFA 2001, sviluppato e pubblicato 
da Electronic Arts 

50 squadre nazionali e 17 diversi 
campionati, il gioco del calcio con nomi 
e volti reali, in Ita¬ 
lia quasi un obbli¬ 
go d'acquisto 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 










Sony Playstation 2 


dagli appassionati, mancano i nomi dei 
calciatori, ma continua la tradizione di 
una giocabilità senza rivali. 

Kessen, sviluppato da Koei, pub¬ 
blicato da Electronic Arts 

E' il primo titolo DVD per PS2. Kes¬ 
sen, il cui nome significa "battaglia 
strategica" è un RTS, ovvero un gioco 
di strategia in tempo reale, che si svol¬ 
ge in Giappone nel diciassettesimo se¬ 
colo 

Knockout Kings 2001 sviluppato, 
pubblicato da Electronic Arts 

Per affrontare i pugili del presente e 
del passato, cosi accurati nei dettagli da 
sembrare reali 



Moto GP 


Orphen, svi¬ 
luppato da Ka- 
dokawa Shoten, 
pubblicato da Ac- 
tivision 

Tratto da un fa¬ 
moso cartone ani¬ 
mato giapponese, 
è un RPG classico 
con "spada e ma¬ 
gia", ogni pulsan¬ 
te del pad in fase 
di combattimento 
ha un effetto sul 
nemico. 

Rayman Revo¬ 
lution sviluppato 




Rayman Revolution 


SSX Snowboard Supercross 


Madden NFL 2001 sviluppato e 
pubblicato da Electronic Arts 

NBA 2001, sviluppato e pubblicato 
da Electronic Arts 

NHL 2001, sviluppato e pubblicato 
da Electronic Arts 

Nell'ordine Football americano. Ba¬ 
sket e Hockey su ghiaccio. Tutte le si¬ 
mulazioni EA Sports si distinguono per 
giocabilità, grafica e audio immersivo. 

Midnight Club, sviluppato da An- 
gel Studios, pubblicato da Take 2 

Non vi basta il traffico della vostra 
città? Mettetevi alla guida di 30 diffe¬ 
renti automobili lungo le strade di Lon¬ 
dra o New York. 

Moto GP, sviluppato da NAMCO. 
pubblicato da SCEE 

Il campionato mondiale di motocicli¬ 
smo classe 500cc Forte della licenza uf¬ 
ficiale, affianca ad una simulazione di al¬ 


to livello la veridicità dei nomi e dei volti e pubblicato da Ubisoft 
noti a tutti. Dove la stona, la grafica dai mille co¬ 

lori e l'umorismo 
si uniscono, nasce 
un titolo imperdi¬ 
bile come Ray¬ 
man Revolution 
Un platform 3D 
che da un assag¬ 
gio delle potenzia¬ 
lità PS2 con sce¬ 
nari da favola, in 
cui il nostro perso¬ 
naggio si aggira 
senza limite alcu¬ 
no 

Ready 2 Rum- 
ble Boxing 

Round 2, svilup¬ 
pato e pubblica¬ 
to da Midway 
La Boxe con 


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Ridge Racer V 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


91 












Sony Playstation 2 


personaggi incredibili, divertente sopra¬ 
tutto con un amico. 

Ridge Racer V sviluppato da IMAM- 
CO, sviluppato e pubblicato da SCEE 

Questo titolo, o meglio la sua prima 
edizione, fece conoscere la PSX al pub¬ 
blico, le autovetture sfrecciavano sui 
tracciati a velocità incredibile ed i fonda¬ 
li si ricostruivano ad una velocità per 
quei tempi impensabile.Sarà questo il 
destino del numero 5? 

Silent Scope 2 sviluppato e pub¬ 
blicato da Konami 

Una star della sala giochi,Salvare il 
presidente degli Stati Uniti e la sua fa¬ 
miglia, presi in ostaggio dai terroristi II 
nostro ruolo è quello di un cecchino 
spietato, che, con accurati apposta- 
menti. dovrà sterminare i nemici a colpi 
di fucile. 

SSX Snowboard Supercross, svi¬ 
luppato e pubblicato da Electronic 
Arts 

Basato sul nuovo sport estremo del 
Boardercross, questo titolo combina le 
gare di snowboard ad alta velocità con 
delle pericolose acrobazie aeree 

Streetfighter® EX3, sviluppato da 
Arika, pubblicato da Capcom 

Senza bisogno di presentazioni, il ti¬ 
tolo che ha inventato il genere picchia- 
duro è ancora tra noi per nuovi combat¬ 
timenti a colpi di mosse speciali. 

Stunt GP, sviluppato da Team 17, 
pubblicato da Titus Interactive 

Una divertentissima corsa di auto¬ 
mobili radiocomandate. 

Super Bust A Move, sviluppato da 
Taito, pubblicato da Acclaim 

Tre bolle di sapone dello stesso colo¬ 
re esplodono, con il tempo che passa le 
bolle scendono verso di noi...uno dei 
giochi più amati dal pubblico femminile, 
acquistatelo Vi aiuterà quando dovrete 
convincere la Vostra lei che il tempo da¬ 
vanti a PS2 non è perso. 

Swing Away Golf, sviluppato da 
T&E Software, pubblicato da Elec¬ 
tronic Arts 

Un rilassante golf per una serata a 
termine di una giornata stressante. 

Smugglers Run, sviluppato da An- 
gel Studios, pubblicato da Take 2 

Una corsa senza limiti, senza un per¬ 
corso ben preciso, su e giù per le mon¬ 
tagne e ì deserti, raggiungere il traguar¬ 
do è lo scopo, la strada sceglietela voi 



tutt'altra cosa, è 
stato definito un 
picchiaduro filma¬ 
to, ovvero il primo 
prodotto con una 
reale interattività 
all'interno di un 
FMV (full motion 
video). 


Summoner, 
sviluppato da 
Volition, pubbli¬ 
cato da THQ 

Un gioco di ruo¬ 
lo in cui il protago¬ 
nista detiene il po¬ 
tere di evocare 
creature che lo 
aiutano nei com¬ 
battimenti 


Tekken Tag Tournament 


Tekken Tag 
Tournament. svi¬ 
luppato da NAM- 
CÒ, pubblicato 
da SCEE 

Il picchiaduro 3D che è stata la killer 
application della prima Playstation, torna 
sulla nuova con altri 10 personaggi per 
un totale di 30, buona scazzottata a tutti. 

The Bouncer sviluppato e pubbli¬ 
cato da Squaresoft 

Il nome degli sviluppatori rievoca la 
sene di Final Fantasy, ma il titolo è 


pubblicato da Electronic Arts 

Il primo gioco gestionale per PS2.Co¬ 
struisci un parco dei divertimenti curan¬ 
done ogni aspetto, affinchè diventi red¬ 
ditizio e realizza delle montagne russe 
mozzafiato. 

Top Gear Daredevil sviluppato e 
pubblicato da Kemco 

Di nuovo di corsa in città con la pos- 


The World is 
Not Enough svi¬ 
luppato e pubbli¬ 
cato da Electro¬ 
nic Arts 

Per James 
Bond il mondo 
non basta e quindi 
crea spazio ucci¬ 
dendo un discreto numero di 
nemici Uno sparatutto in soggettiva 
che, anche grazie alla colonna sonora 
del film, ci riporta alle gesta della pelli¬ 
cola 

Timesplitters, sviluppato da Free 
Radicai Design, pubblicato da Eidos 

Un altro sparatutto in soggettiva, che 
ha dalla sua parte la possibilità di esse¬ 
re giocato da 4 giocatori (con il multi- 
tap) contemporaneamente 

Theme Park World sviluppato e 


StarwarsiStarfighter 


Starwars:Starfighter sviluppato, 
pubblicato da LucasArts 

Lucas ha dichiarato:"L'ho guardata 
(PS2) e mi sono detto: stiamo andando 
troppo in fretta, non riuscirò a tenere 
mai a mantenere il passo. 

E' stupefacente.Hanno creato qual¬ 
cosa che va al di là della mia capacità di 
comprensione”. 

Come poteva il buon George non sa¬ 
lire su questo treno con i suoi giochi di 
Star Wars? 

Mettetevi alla guida delle astronavi 
da combattimento dell'universo di 
Guerre Stellari, 

PS2 vi ricambierà 
portandovi in uno 
spazio che sem¬ 
brerà vero. 


92 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 












Sony Playstation 2 


sibilità di scegliere 
tra 75 veicoli diver¬ 
si.Uno delle 4 ca¬ 
pitali da scegliere 
è Roma... 

Track e Field 
sviluppato e pub¬ 
blicato da Konami 

Forse Sidney 
2000 non è piu co¬ 
si vivida nella no¬ 
stra memoria, ma 
questo incredibile 
gioco ne rievoca le 
gesta con tutte le 
discipline atletiche 



The World is Not Enough 


Possibilità future 

La Playstation 2 prevede al suo in¬ 
terno uno slot che potrà ospitare una 
unità hard disk ed un modulo per la 
connessione ad una ethernet in banda 
larga; il primo potrà contenere i salva¬ 
taggi ed eventuali applicativi per la 
connettività, il secondo offrirà la possi¬ 
bilità di scaricare dalla rete film o 
software (sistema già in testmg in 
Giappone) Ad oggi la console ha due 
porte USB ed una firewire per la con¬ 
nessione di periferiche ad alta velocità, 
oltre all'uscita ottica che permette la 
connessione a ricevitori Dolby Digital e 
DTS Surround. 


Unreal Tourna- 

ment sviluppato da Epic, pubblicato 
da Infogrames 

Lo sparatutto in soggettiva per eccel¬ 
lenza, una infinità di armi e nemi¬ 
ci, tante arene in cui scontrarsi 
senza possibilità di riprendere 
fiato. 

Wild Wild Racing sviluppa¬ 
to e pubblicato da Rage Ga- 
mes 

Che strane queste automobili 
che si scontrano e si sorpassano 
lungo 12 diversi livelli, un pò go- 
kart un pò rally e il gioco è fatto 

Wipeout Fusion sviluppato 
e pubblicato da SCEE 

Non tutti possono giocare 
questo titolo, la sua velocità e 
immersività lo rende nauseante, 
una gara tra astronavi senza 
esclusione di colpi. 


sussegunono giorno dopo giorno, que¬ 
sto elenco sarà sicuramente da aggior¬ 
nare nel momento in cui lo leggerete. 


Conclusioni 



X Squad svi¬ 
luppato da EA, 
pubblicato da 
Electronic Arts 

Il primo spara¬ 
tutto 3D a squa¬ 
dre. Ambientato 
nell'anno 2037, la 
XSquad deve inda¬ 
gare su un attacco 
terroristico ad uno 
dei complessi mili¬ 
tari segreti del go¬ 
verno, All'Interno 
della base dovrà, 
una volta uccisi i 
terroristi, recupe¬ 
rare i materiali se¬ 
greti che si trova¬ 
no all'interno. 


Gli annunci si Wipeout Fusion 


Timesplitters 



Per fare un'analisi attenta si dovreb¬ 
be distinguere ciò che 
PS2 fa e ciò che farà. 

Quello che offre oggi 
la console non è cosi ri¬ 
voluzionario come pro¬ 
messo, ma sappiamo be¬ 
ne che siamo all'inizio e 
ogni nuovo hardware ha 
bisogno di tempo per es¬ 
sere sfruttato a pieno. 

Anche se gli sviluppa¬ 
tori hanno manifestato 
tutti il loro disappunto per 
la complessità di pro¬ 
grammazione, hanno co¬ 
munque compreso la po¬ 
tenza della console e 
quindi fatto grandi investi¬ 
menti di tempo e risorse 
umane. 

La multimedialità, così 
celebrata, per ora è solo 
un progetto, la console è indubbiamen¬ 
te molto potente ma ancora con margi¬ 
ni di miglioramento, l'hard disk annun¬ 
ciato e una connessione ad Internet so¬ 
no le carte del futuro che la porterebbe¬ 
ro al massimo. 

Comunque i giocatori incalliti saran¬ 
no già abbastanza contenti cosi e con il 
passare del tempo lo saranno sempre 
piu; per i profani lo stato dell'arte è già 
ad oggi entusiasmante. Insomma da¬ 
vanti a PS2 non si può rimanere delusi, 
il rapporto prezzo-prestazioni è ottimo, 
in particolare per chi non possiede un 
lettore DVD. 

I problemi produttivi la renderanno 
pressoché introvabile a Natale, quindi vi 
consigliamo, se resistete, di aspettare 
qualche mese, per comprarla in accop¬ 
piata con qualche gioco che ne sprema 
le potenzialità sino in fondo. KE 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


93 





di Franco Paiamaro 



IBM ThinkPad X20 


L'erede della precedente generazio¬ 
ne di personal computer ultraportatili 
IBM (i modelli ThinkPad 570 e 240) è il 
nuovo ThinkPad X20, un concentrato di 
tecnologia, ergonomia e design. 

Siamo riusciti ad avere uno dei pri¬ 
missimi esemplari arrivati in Italia di 
questo notebook e per questo sia il 
software, sia il sistema operativo sono 
in inglese. 

Le caratteristiche tecniche dichiarate 
di questo notebook supersottile pro¬ 
mettono prestazioni di rilievo assoluto, 
direttamente confrontabili con macchi¬ 
ne Desktop: processore Intel Pentium 
III a 600 MHz, ben 128 Mbyte di 
SDRAM, disco rigido da 20 Gbyte, 
schermo da 12,1 pollici e tastiera (dota¬ 
ta di dispositivo di puntamento integra¬ 
to TrackPoint) assolutamente standard 


come dimensioni. 

Al momento di estrarre il computer 
portatile dal suo spartano imballo, la 
particolare estetica, le dimensioni e le 
soluzioni tecnologiche all'avanguardia 
del ThinkPad X20 hanno destato l'inte¬ 
resse di tutti i presenti, suscitando le 
reazioni più disparate. 

Il design dei prodotti IBM è da sem¬ 
pre caratterizzato da un'estetica che. o 
piace incondizionatamente, o la si odia; 
inutile dire che in redazione nessuno è 
riuscito a rimanere indifferente alla pre¬ 
senza dell'apparecchio. 

In particolare, il nuovo computer ul¬ 
traportatile di IBM ricalca in piccolo lo 
stile degli ultimi notebook ThinkPad; ma 
a differenza dei fratelli maggiori della 
serie A e T, la linea è piu filante e aggra¬ 
ziata: le dimensioni e il ridottissimo 


spessore di questo gioiello danno 
all'X20 un equilibrio formale notevole. 

Il progetto del ThinkPad X20 è di Ri¬ 
chard Sapper, tra i massimi designer 
mondiali (tra le sue opere piu famose, la 
lampada Tizio per Artemide, la caffettie¬ 
ra Espresso 9090 per Alessi, il ricevito¬ 
re radio LS 502 e i televisori Black e Al¬ 
gol per Brionvega, molte sue opere so¬ 
no esposte al MOMA di New York), alla 
guida della divisione Worldwide Product 
Design di IBM dal 1980. 


Il notebook 

Si tratta di un sottile parallelepipedo 
di colore nero, caratterizzato da una par¬ 
ticolare texture semi-iridiscente; la par¬ 
te inferiore presenta una modanatura 


94 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




IBM ThinkPad X20 


IBM ThinkPad X20 


Produttore: 

IBM Corporation 
www.pc.ibm.com/it/thinkpad 
numero verde 800-017001 

Prezzi UVA esclusa): 

Notebook ThinkPad X20 L 6 180 000 
CD-ROM esterno: t. 260.000 
Drive floppy L 200 000 
DVD-ROM: L. 720.000 
UltraBase-X2: L. 340 000 



Pannello posteriore del portatile da sinistra, la leritoia per il lucchetto Kenstnglon, il connettore di alimenta¬ 
zione. una porta USB. l'uscita SVGA per il monitor esterno, un ingresso line-in audio stereo, i connettori 
RJ-11 e FU—ih. rispettivamente per il modem V90e l'interfaccia di rete a 100 Mbit integrati 


angolata verso il fondo che rende visi¬ 
vamente ancora più sottile il notebook. 

Lo slot PCMCIA e quello Compact- 
Flash si trovano sul lato sinistro, assie¬ 
me ai connettori pm-jack audio. 

Sul pannello posteriore troviamo 
l'uscita SVGA per il monitor esterno, 
una porta USB, il connettore di alimen¬ 
tazione e i connettori RJ—11 e RJ-45, ri¬ 
spettivamente per il modem V.90 e l'in¬ 
terfaccia di rete a 100 Mbit/s; sono inol¬ 
tre presenti anche un ingresso line-in 
audio stereo e la feritoia per il lucchetto 
Kensington. Sul lato destro è presente 
solo la seconda porta USB. 

Il connettore per la Docking Station è 
posto sul fondo del notebook, protetto 
da un doppio sportellino a scomparsa 

Aprendo il notebook notiamo imme¬ 
diatamente la presenza del punto rosso 
al centro della tastiera: come da tradi¬ 
zione, anche questo portatile è dotato 
del dispositivo ThinkPoint. 

Il ThinkPoint è dotato di tre tasti, 
quello centrale consente lo scrolling 
della finestra attiva. 

Al di sopra della tastiera sono collo¬ 
cati quattro tasti funzione, cinque LED 
di stato e il pulsante di accensione della 
macchina, 

Sul bordo superiore del display è pre¬ 
sente un piccolo connettore protetto da 
una strisciolina di plastica: si tratta 
dell'UltraPort, progettato per collegare 
dispositivi come una piccola WebCam, 
interfacce Bluetooth e microfoni di tipo 
"Array", tutti opzionalmente disponibili 
per la fine dell'anno. Ai lati di questo 
sono sistemate le levette di sblocco del 
coperchio/display. 

Sempre sul bordo superiore del di¬ 
splay, ma posizionato nella parte inter¬ 
na della cornice, troviamo la Thinklight, 
un minuscolo LED a luce bianca che il¬ 
lumina la tastiera in modo tale da poter 
continuare il lavoro anche in condizioni 
di scarsa illuminazione dell'ambiente. 


La tecnologia 

La velocità della CPU, la capacità del 
disco rigido o la quantità di memoria in¬ 
stallata non sono più i parametri di con¬ 
fronto e paragone fondamentali per la 
scelta di un personal computer portati¬ 
le. 

Nella scelta di un notebook, al di là 
della tipologia (computer All-in-one, 
Slim-line o Ultraportatili), conta la prati¬ 
cità e flessibilità d'uso, la durata delle 
batterie, la dimensione e la qualità del 
display. 

La filosofia progettuale del ThinkPad 
X20 si basa, infatti, sulla trasformabilità 


e modularità di un "sistema" portatile: 
tutte le periferiche sono opzionali ed è 
persino possibile (utilizzando la UltraBa- 
se-X2) trasformare il notebook in un All- 
in-one, con tanto di dispositivi multime¬ 
diali come il lettore DVD-ROM su Ultra- 
Bay 2000 

Per l'X20, sono disponibili sia Port 
Replicator, sia Docking Station, 
quest'ultimo compatibile anche con i 
notebook ThinkPad della serie A e T. 

La struttura esterna è realizzata in 
una particolare lega composita di tita¬ 
nio, materiale simile all'acciaio come re¬ 
sistenza ma leggero quasi come l'allu¬ 
minio (il titanio è un materiale larga¬ 


si lato destro troviamo 
la seconda porta USB, la 
guglia dell 'aerazione e il 
pannello che copre il di¬ 
sco rigido estraibile 


Sul lato sinistro sono 
collocati l'unico slot 
PCMCIA di tipo II dispo¬ 
nibile e uno slot Com- 
pact-Flash, sempre di ti¬ 
po Il e compatibile con il 
Microdnve: a seguile, i 
connettori pìn-iack di I/O 
audio 




MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


95 













Il sottilissimo disco rigido Isolo 8 millimetri) da 20 Gbyte di produzione Hitaclv 


Particolare del connetto¬ 
re UltraPort, collocato 
sul bordo superiore del 
coperchio display 


IBM ThinkPad X20 


mente utilizzato nell'industria aerospa¬ 
ziale), capace di assorbire facilmente 
urti e vibrazioni. 

Oltre ad essere particolarmente resi¬ 
stente, la superficie esterna consente 
anche di dissipare il calore prodotto, 
diffondendolo uniformemente attraver¬ 
so il guscio inferiore 

A differenza di quanto accade con i 
notebook realizzati in magnesio, anche 
dopo alcune ore di uso intensivo 
dell'X20 il fondo non diventa mai sgra¬ 
devolmente caldo, grazie alle differenti 


Come va 

Le prestazioni ri¬ 
levate sono ottime: 
l'esecuzione dei 
soliti programmi di 
produttività perso¬ 
nale non costitui¬ 
scono mai un pro¬ 
blema, nemmeno aprendo documenti 
multipli e lanciando contemporanea¬ 
mente più applicazioni. 

La velocità del processore, i 128 
Mbyte di RAM e la velocita del disco ri¬ 
gido sono persino sovradimensionati 
per la maggior parte delle applicazioni 
generalmente utilizzate sui portatili, 

Abbiamo provato una versione del 
ThinkPad X20 con preinstallato Win¬ 
dows 98SE, ma al momento dell'acqui¬ 
sto sarà possibile scegliere tra Win¬ 
dows ME e 2000 Professional. 

È interessante notare che il disco ri¬ 
gido non e di produzione IBM: si tratta 
di una unità da 20 Gbyte prodotta da Hi¬ 
tachi, particolarmente sottile (solo 8 
millimetri), ma dalle buone prestazioni, 
oltre ad essere abbastanza silenzioso. 

Eccellente il display TFT da 12,1 pol¬ 
lici. molto luminoso: la risoluzione è di 
1024x768 pixel, con un livello di contra¬ 
sto veramente buono e una retroillumi- 
nazione abbastanza uniforme. 

La tastiera è di ottima qualità; di di¬ 
mensioni standard, con una spaziatura 


caratteristiche termoconduttive del tita¬ 
nio. 

La presenza di una ventolina assicura 
comunque un adeguato smaltimento 
del calore anche alle elevate tempera¬ 
ture ambientali. 

Il processore utilizzato è il Pentium 
III Mobile con tecnologia SpeedStep, 
funzionante alla frequenza operativa di 
600 MHz e dotato di 256 kbyte di ca¬ 
che L2. 

La massima quantità di memoria in¬ 
stallabile è di ben 320 Mbyte di 
SDRAM PC 100, mentre la memoria in¬ 
stallata ammonta a 128 Mbyte 

Lo schermo è un ottimo pannello 
TFT da 12,1 pollici da 1024x768 pixel, 
pilotato da un acceleratore grafico ATi 
Rage Mobility M su bus AGP II chip au¬ 
dio è il SoundFusion cs4281 di produ¬ 
zione Crystal 


Particolare dello slot CompactFlash 



96 


IBM ThinkPad X20 




MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


ed una corsa dei tasti ottimale, è dotata 
di un feedback molto piacevole. 

Per quel che riguarda il sistema di 
puntamento ThinkPoint non lo troviamo 
tra i più gradevoli da usare, ma svolge 
efficacemente il suo lavoro ed è sicura¬ 
mente superiore, come precisione, a 
molti trackpad, 

Un vero peccato che su questo por¬ 
tatile non sia presente la porta a raggi 
infrarossi (e nemmeno la porta seriale o 
parallela); l’interfacciamento alle stam¬ 
panti, ai cellulari e ai palmtop o PDA at¬ 
tuali non è possibile, mentre sarebbe 
possibile collegare periferiche seriali 
e/o parallele solo utilizzando la Docking 
Station opzionale. 

La ragione è la prossima disponibilità 
di interfacce Bluetooth in formato PC- 
Card e Ultraport, che consentiranno un 
livello di connettività eccellente con la 
prossima generazione di dispositivi e 
periferiche informatiche e di comunica¬ 
zione; le prime interfacce Bluetooth do¬ 
vrebbero essere presentate verso la fi¬ 
ne di novembre 

Altro piccolo neo, la mancanza di un 
sottosistema audio decente: sebbene 
sia presente una buona interfaccia au¬ 
dio. è disponibile un solo altoparlantino 
di un pollice di diametro, assolutamen¬ 
te insufficiente per qualsiasi cosa che 
non sia il "pling" di sistema. 

Dettagli, in fondo; il ThinkPad X20 è 
una macchina quasi perfetta e comun¬ 
que tutte queste cose sono disponibili 
integrate nella UltraBase-X2: una cop¬ 
pia di diffusori acustici di qualità piu che 
accettabile, una seriale ed una parallela, 


Sul tondo doviamo la licenza adesiva di Windows 98 SE collocata sopra lo sportello per l'accesso al vano 
della RAM. il connettore per la Docking Station lprotetto da due sportelletti a scomparsa), la batteria agli 
Ioni di litio. Si noti la complessità realnzativa del pannello in titanio della scocca. 


un drive Floppy da 3,5, connettore PS/2 
per mouse e tastiera, più un vano Ultra¬ 
bay 2000, compatibile con drive CD- 
R/W, DVD-ROM. CD-ROM. Zip da 250 
Mbyte o SuperDisk LS-120. 

Il costo della base non supera le cin- 
quecentomila lire IVA inclusa, mentre il 
lettore CD-ROM è sotto le quattrocen- 
tomila. 

Condividiamo la scelta di separare le 


periferiche di memorizzazione removibi- 
li dall'unità base: questo è uno dei po¬ 
chi portatili pensati fin dall'inizio per 
l’uso su aerei di linea. 

Dulcis in fundo, la durata delle batte¬ 
rie è più che soddisfacente: circa tre 
ore e mezza, abilitando tutti i dispositivi 
di conservazione dell'energia. 


Conclusioni 


Interno del vano di alloggiamento per le SO-DIMM della RAM di sistema. 


Uno dei più bei computer portatili di 
quest'anno A prescindere dal design, 
comunque strepitoso (il ThinkPad X20 
lo potete amare o odiare, ma non può 
rimanervi indifferente), sono le caratte¬ 
ristiche funzionali, ergonomiche e tec¬ 
nologiche a porre l'X20 ai vertici della 
produzione mondiale. Il prezzo potreb¬ 
be sembrare a prima vista elevato, so¬ 
prattutto considerando che è necessa¬ 
rio spendere circa un milione in più per 
la base dotata di drive floppy e il lettore 
di CD-ROM; d'altra parte, si tratta sem¬ 
pre di un PC basato su Pentium III Cop- 
permine Mobile a 600 MHz, con ben 
128 Mbyte di RAM, disco da 20 Gbyte 
e display da 1024x768 pixel. 

Volendo risparmiare, questo portatile 
è anche disponibile con processore In¬ 
tel Celeron a 500 MHz, 64 Mbyte di 
RAM, disco da 6 Gbyte e display da 
800x600, al prezzo di lire 4.480.000 
(IVA esclusa). 



di Andrea Montesi 



Acer TravelMate 
200T - 522TXV 


Vediamo se riesco a risparmiarvi su¬ 
bito la fatica di dover improvvisare qual¬ 
che possibile battuta, peraltro molto dif¬ 
ficilmente originale: non vi stiamo pro¬ 
ponendo un'offerta due (i portatili) al 
prezzo di uno (l'articolo) perché in perio¬ 
do di saldi, non siamo a corto di inchio¬ 
stro e non abbiamo nemmeno male in¬ 
terpretato qualche ipotetica notizia ri¬ 
guardante una nuova tassa sui titoli 
Siamo invece in periodo post-SMAU, 
come sapete fin troppo bene, ed il sag¬ 
gio AdP, mosso a compassione dagli 
sforzi cui molti di voi si sottoporranno in 


questi giorni, costringendosi stoicamen¬ 
te a leggere oceani di chiacchiere a te¬ 
ma informatico, ha deciso di venirvi in¬ 
contro: una volta tanto, in un colpo solo 
vi permetteremo di sapere tutto quello 
che c'è da sapere su due appetibilissimi 
notebook, appartenenti a differenti fa¬ 
sce di mercato, con un notevole rispar¬ 
mio di tempo e di fatica, E poi non dite 
che non vi vogliamo bene! 

Dite che non è credibile...? Va bene, 
lo ammettiamo, il motivo principale di 
questa scelta è un altro. I due notebook 
Acer serie TravelMate di cui ci accingia¬ 


mo a parlare, come ben sa chi già pos¬ 
siede una certa dimestichezza con i pro¬ 
dotti di questa famiglia, sono in effetti 
pressoché identici nello chàssis ed han¬ 
no inoltre svariate caratteristiche in co¬ 
mune. Se avessimo dedicato due interi 
articoli a questi portatili ci avreste sicu¬ 
ramente odiato. Avremmo potuto forse 
distribuirli su due differenti numeri della 
rivista, ma in fondo sarebbe stata pura 
cattiveria: non è forse meglio semplifi¬ 
care la vita tanto a voi quanto a noi (o 
per meglio dire, al sottoscritto) e invece 
di dover leggere (e scrivere!) due diver- 


98 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 







Acer TravelMate 




II posizionamento frontale del lettore floppy in entrambi i modelli, accanto al vano dell'hard disk, oltre ad 
aumentare la praticità d'uso del sistema in tutte le sue singole componenti, consente una migliore distribu¬ 
zione nello chàssis dei dispositivi e delle porte, contribuendo non poco alla morbidezza complessiva delle 
forme 


si pezzi - con tutte le noiose, inevitabili 
ripetizioni che il dover parlare di prodot¬ 
ti simili comporterebbe - accorpare il 
tutto in unica recensione? 

Purtroppo i mezzi di comunicazione 
basati sulla carta stampata continuano 
a non possedere un grande tasso di in¬ 
terattività, soprattutto in tempo reale. 
Non posso quindi far al¬ 
tro che supporre che 
siate d'accordo e pro¬ 
seguire su questa stra¬ 
da 

Il TravelMate 200T è 
quello che si potrebbe 
definire un "entry-level 
di lusso", un notebook 
all-in-one basato su pro¬ 
cessore Intel Celeron, 
come tutti i prodotti 
della serie TM200, con 
una frequenza di 550 
MHz, display TFT da 
12,1", disco rigido da 5 
GB, 64 MB di SDRAM 


e modem integrato, Il TM522TXV è in¬ 
vece un prodotto di livello decisamente 
superiore, destinato alla fascia medio¬ 
alta del mercato ed appartenente a 
quella categoria di portatili che la Acer 
definisce "desktop replacement", ov¬ 
vero quei notebook che per caratteristi¬ 
che ed affidabilità potrebbero essere 
considerati una perfetta alternativa al 
computer desktop. Si basa su proces¬ 


sore Pentium III da 600 MHz con tec¬ 
nologia SpeedStep e si avvale di un ec¬ 
cellente display TFT da 14,1" La me¬ 
moria installata ammonta a 64 MB 
SDRAM ed il disco rigido ha una capa¬ 
cità di 12 GB. Il TravelMate 522TXV in¬ 
tegra un lettore DVD 6x. adattatore Fa- 
st-Ethernet, modem/fax ed una batteria 
agli ioni di litio che è in grado di garanti¬ 
re fino a quattro ore di autonomia. 


L utilizzo della tastiera e del di¬ 
spositivo di puntamento è ca¬ 
ratterizzato. come sempre nei 
modelli serie TravelMate. da 
un comfort fuori del comune. I 
nuovi notebook integrano inol¬ 
tre un tasto per lo scrolling, 
poco al di sotto del touchpad. 
e quattro tasti programmabili, 
sotto il display, per l'accesso 
rapido al browser Internet, al 
Client di posta elettronica e ad 
altre due applicazioni a scelta 
dell'utente. 


Acer TravelMate 

Produttore e distributore: 

Acer Italy srl 

Centro Direzionale Colleoni Pai Perseo 

Via Paracelso, 12 

20041 Agrate Brianza (MI) 

Tel. 039 68421 
fax 039 652206 
www.acer.il 

Acer TM200T 

Celeron 550 MHz. adatt video ATI AGP 4 
MB; 64 MB SDRAM; 

HD 5 GB; STFT 12.1", CD-ROM 24x, modem 
56Kbps; Win98 

Prezzo (IVA esclusa): L. 3.290.000 

Acer TM522TXV 

Pentium III 600 MHz SpeedStep; adatt video 
ATI AGP 8 MB; 64 MB SDRAM, 

HD 5 GB; XTFT 14,1", DVD-ROM 6x; modem 
56Kbps. adatt Ethernet 10/100; 
batteria ioni di litio; Win98 

Prezzo (IVA esclusa) L. 5 990.000 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


99 























Acer TravelMate 



£ grazie ad una perfetta 
modularità dei componenti 
utilizzati che Acer può uti¬ 
lizzare lo stesso, riuscitissi¬ 
mo mobile per modelli ab¬ 
bastanza diversi tra loro in 
termini di configurazione 
Possiamo gui notare come 
il fianco sinistro del 
522TXV e quello del 200T 
differiscano soltanto per 
l'assenza m quest'ultimo 
della porta FIR di serie 



Stiamo dunque parlando di 
due sistemi all-m-one, com¬ 
pleti pressoché di tutto, ma 
con un ingombro complessi¬ 
vo ancora notevolmente con¬ 
tenuto. Si può notare come lo 
spessore del 522TXV nella fo¬ 
to sia ben inferiore a quello 
delle stesse serie TravelMate 
di decisamente poco tempo 
fa Va ancora sottolineato co¬ 
me il mobile non si riveli ap¬ 
pesantito dalla presenza dei 
vari dispositivi il lato destro 
risulta dedicalo al lettore DVD 
lo CD nel TM200T), al vano 
batteria ed alla presa d'ingres¬ 
so dell'alimentazione 

Un vestito 
per tutte le 
occasioni 

Gran bella cosa la 
modularità: un'azienda 
mette insieme per i 
suoi notebook uno 
chàssis veramente riuscito e su questo 
può realizzare tutti i prodotti della sua 
gamma. Il mobile resta infatti immutato 
su buona parte della serie TravelMate, 
da un estremo all'altro del listino; d'al¬ 
tronde, perché cambiare anche di poco 
la foggia di un case elegante e funzio¬ 
nale? I nostri due portatili difatti posso¬ 
no vantare uno stile sobrio ma impec¬ 
cabile, come solo un "abito" grigio scu¬ 
ro può garantire; linee semplici, senza 
troppi fronzoli... insomma, un design in 
cui sono ergonomia e compattezza i so¬ 
li principi guida. 

Stesso mobile dunque, identico in 
tutto e per tutto, con l’ovvia eccezione 


dei coperchi contenenti i due LCD, di 
diverse dimensioni nei due notebook, e 
della relativa cornice: più spessa nel ca¬ 
so del 200T, ridotta ai minimi termini - 
ma senza per questo inficiare la robu¬ 
stezza di tutto il blocco display - nel 
522. Se non fosse quindi per i fori pre¬ 
senti sul retro del display del TravelMa¬ 
te 200T, in corrispondenza dei due alto- 
parlanti, da chiusi i nostri due modelli 
sarebbero pressoché indistinguibili. 

L'ingombro dei due mobili, notevol¬ 
mente contenuto considerando che si 
tratta di sistemi all-in-one. risulta per¬ 
tanto essere lo stesso: 31 x 26 x 3,66 
centimetri per un peso complessivo di 


2,8 kg. 

Uguale per entrambi anche il peso, 
dunque; anzi, pochi grammi in più, a di¬ 
re il vero, nel caso del TM200T: una dif¬ 
ferenza quasi interamente imputabile 
alla batteria al NiMH, leggermente più 
pesante di quella al litio utilizzata nel 
522TXV, che va dunque a bilanciare la 
disparità tra i due diversi display adotta¬ 
ti. 

Spessore ridotto, abbiamo detto, ma 
con uno sfruttamento degli spazi cosi 
semplicemente efficace che verrebbe 
da supporre che in questi computer 
manchi qualcosa, tanto da permettere 
loro di non apparire cosi esageratamen- 


100 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 















Acer TravelMate 



Sul retro dei due note¬ 
book - privo in entrambi 
i casi di sportello di pro¬ 
tezione - troviamo natu¬ 
ralmente la gran parte 
dei connettori, compre¬ 
se in questo caso le 
porte RJI I del modem 
integrato e RJ45 
dell'adattatore Ethernet 
100 BaseT. assente 
quest’ultimo nel model¬ 
lo più economico dove 
la porta e pertanto co¬ 
perta da un tappo II 
TM522TXV presenta m 
piu anche finte riaccia 
per il collegamento al 
port rephcator opziona¬ 
le Tra i connettori stan¬ 
dard va segnalata la do¬ 
tazione di una doppia 
porta USB 


Il lettore DVD-ROM 6X del 
522TXV o CD-ROM 24X del 200T 
e la batteria in dotazione lai litio 
nel primo e NiMH nel secondo) 
possono essere molto lacilmente 
estratte e sostituite senza dover 
mettere mano al cacciavite A di¬ 
mostrazione di come anche i pie 
coli particolari possano fare la dif¬ 
ferenza. gli Acer presentano sul la¬ 
to d'appoggio una comoda custo¬ 
dia in plastica porta etichetta, per 
la personalizzazione e l'identilicabi- 
Inà del computer 


RJ 11 del modem/fax inte¬ 
grato e RJ45 dell'adattato¬ 
re 10/100 Base-T; quest'ul¬ 
timo è presente in effetti 
sul solo modello serie 500, 
ma il connettore - potenza 
della modularità - è già in¬ 
corporato anche nel 200T, 
coperto da un apposito 
tappo Sempre sul retro 
troviamo naturalmente le 


te e goffamente appesantiti di porte e 
dispositivi come spesso accade ai loro 
pari livello di altre marche. Ma natural¬ 
mente non è cosi: la leggerezza di linee 
e spazi non è dovuta ad alcun genere di 
rinuncia. I due notebook sono all-in-one 
senza compromessi, completi di tutto 
quanto si possa desiderare da un siste¬ 
ma di questo genere: il TM522TXV, in 
particolare, presenta una configurazio¬ 
ne di livello assoluto per quantità e qua¬ 
lità delle dotazioni. La collocazione fron¬ 
tale del drive del floppy, accanto al va¬ 
no del disco rigido, si rivela in questo 
senso determinante, consentendo tan¬ 
to di usufruire d'una maggiore accessi¬ 


bilità dell'unità stessa quanto di poter 
distribuire molto meglio tutti gli altri di¬ 
spositivi. 

Abbiamo quindi il fianco destro dei 
portatili esclusivamente dedicato al va¬ 
no della batteria, al lettore CD (o DVD, 
nel caso del 522TXV) e, verso l'estre¬ 
mità posteriore, alla presa di alimenta¬ 
zione: sul lato sinistro trovano invece 
una più che confortevole sistemazione 
gli slot PC-Card. il nottolino d’accensio¬ 
ne, le connessioni audio con un como¬ 
do controllo del volume a rotella, porta 
a infrarossi (integrata nel solo 522TXV) 
e blocco Kensington. Sono invece spo¬ 
stati sul lato posteriore i connettori 


canoniche porte PS/2, parallela, seriale. 
USB (doppia!) e SVGA per monitor 
esterno. Il TM522TXV integra inoltre un 
connettore proprietario per port replica- 
tor. 


Comodità ed efficienza 

Ho accennato alle caratteristiche 
esteriori del mobile utilizzato dai due 
notebook, ma forse avrei dovuto innan¬ 
zitutto rimarcare la sua comodità. Al di 
là della notevole maneggevolezza 
dell'intero chàssis, infatti, il design dei 
TravelMate facilita notevolmente un uti- 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


101 











Acer TravelMate 


lizzo piu confortevole ed ergonomico 
del portatile da parte dell'utente. Lo 
spazio per appoggiare I polsi sul lato an¬ 
teriore è ampio a sufficienza da garanti¬ 
re un appoggio stabile e rilassato, sen¬ 
za dover oltretutto preoccuparsi della 
presenza di altoparlanti o microfono, 
posizionati nel caso di questi notebook 
sulla cornice del display 

L'efficiente disposizione dei disposi¬ 
tivi integrati permette inoltre, durante 
l'uso effettivo del computer, di poter 


gitazione è quella di trovarsi a contatto 
con un dispositivo ben più agevole della 
solita, sacrificata tastiera da computer 
portatile Oltre ai numerosi tasti funzio¬ 
ne integrati, i due notebook adottano 
anche quattro pulsanti supplementari, 
posizionati immediatamente sotto il di¬ 
splay, per l'avvio rapido di altrettante 
applicazioni: due di questi, come si in¬ 
tuisce immediatamente dalle serigrafie 
associate, sono preimpostati per l'ese¬ 
cuzione del browser Internet e del 


La notevole superficie del LCD integra¬ 
to nel 522, associata alle altre possibi¬ 
lità multimediali della macchina stessa, 
rendono questo notebook un perfetto 
strumento di lavoro e di svago insieme. 
Non poteva forse esserci dubbio sulla 
resa impeccabile di questo sistema nel 
campo delle presentazioni; ma è stato 
quando ho inserito il DVD del leggenda¬ 
rio "The Yellow Submarine" nel lettore 
del 522 che questo è riuscito davvero a 
sorprendermi, 



Ad entrambi i lati della 
cornice del display sono 
predisposti gli attacchi per 
l’installazione di un'even¬ 
tuale videocamera. Una 
piccola chicca la custodia 
in plastica fissata sul fon¬ 
do della macchina per l'in¬ 
serimento di un cartoncino 
e la personalizzazione della 
stessa; un dettaglio signifi¬ 
cativo nel rivelare un’at¬ 
tenzione ai particolari, sin¬ 
tomo di una grande cura 
nella realizzazione del pro¬ 
dotto. 

Qualche 

dettaglio 


Entrambi i computer co¬ 
me abbiamo detto si basa¬ 


ti disco rigido adottato in entrambi i modelli è un IBM Travelstar, Ultra ATA/33 veloce ed alltdabile, con una capacità di 5 GB nel 
caso del TM200T e di 12 GB nel caso del TM522TXV l. 'unita disco è protetta da un sistema interno di ammortizzamento degli 
urti e puO essere estratta dal suo vano anteriore ed eventualmente sostituita nmuovendo la vite di bloccaggio sul tondo del PC 


accedere in modo facile ed immediato 
a tutte le parti della macchina realmen¬ 
te necessarie. Per aprire ad esempio il 
lettore DVD/CD. posizionato sul lato de¬ 
stro del notebook, possiamo tranquilla¬ 
mente muoverci alla cieca, cercando 
con le dita il tasto di espulsione senza 
timore di agire sul nottolino di accensio¬ 
ne o su altri controlli con conseguenze 
indesiderate. Ugualmente, l’unità 
floppy e posizionata molto comoda¬ 
mente sul lato frontale, come già visto, 
mentre sul lato sinistro l’unico controllo 
al quale si potrebbe avere frequente 
necessità d'accesso a macchina accesa 
è la comoda rotella di regolazione del 
volume audio, posizionata molto vicino 
allo spigolo anteriore. 

Entrambi i modelli adottano un'eccel¬ 
lente tastiera italiana, con 84 tasti a 
grandezza naturale e con simbolo Euro: 
la sensazione che si prova durante la di¬ 


client di posta elettronica (nello specifi¬ 
co Internet Explorer e Outlook Ex¬ 
press); gli altri due sono programmabili 
tramite l'apposita utility Acer Launch 
Manager preinstallata. L'utente potreb¬ 
be comunque scegliere di modificare la 
funzione di tutti e quattro i pulsanti e 
selezionare anche per i primi due altret¬ 
tanti programmi a scelta tra quelli utiliz¬ 
zati piu di frequente. Il touchpad inte¬ 
grato è ampio, efficiente, dettagliata- 
mente personalizzabile e dotato anche 
di un tasto per la funzione di scrolling, 
posizionato immediatamente al di sot¬ 
to 

Il display a matrice attiva, che si tratti 
di un semplice (si fa per dire) 12,1 " pol¬ 
lici come nel caso del TM200T o di un 
meraviglioso 14,4" come quello adotta¬ 
to dal TM522TXV, garantisce comun¬ 
que una perfetta nitidezza d'immagine 
con luminosità e contrasto impeccabili. 


no su processore Intel, 
Celeron o Pentium III 
SpeedStep. ed adottano 
un chipset Ali. L'adattato¬ 
re grafico è invece un ATI 
Rage Mobility AGP, con 4 
MB di memoria nel caso 
del 200T e 8 MB nel caso del 522TXV 
La risoluzione massima supportata, a 
16 milioni di colori, è di 1024x768 per il 
14,4” del 522 e di 800x600 per il 12,1 " 
del 200. Entrambi i portatili supportano 
inoltre una risoluzione sul monitor 
esterno di 1024x768 pixel con funziona¬ 
lità DualView, per l'utilizzo simultaneo 
del LCD integrato e del CRT collegato. 

Il sistema audio è un SoundBlaster 
Pro compatibile PCI 16 bit ad alta fe¬ 
deltà, con altoparlanti e microfono inte¬ 
grati, manopola per la regolazione del 
volume in uscita, ingressi per microfo¬ 
no e linea audio esterna ed uscita per 
altoparlanti o cuffie. 

Il disco rigido adottato su entrambe 
è un ottimo IBM Travelstar Ultra 
ATA/33, da 5 GB nel 200T e da 12 GB 
nel 522TXV. L'unità è protetta da un si¬ 
stema interno di assorbimento degli ur¬ 
ti e può essere estratta dal suo vano 


102 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 












Acer TravelMate 



anteriore tramite la rimozione dello 
sportellino di protezione, dotato di una 
vite di bloccaggio, e tirando con forza la 
robusta linguetta apposita incorporata 
nel drive. 

La batteria del 200T è di tipo Nichel- 
Metal Hydride. Nulla a che vedere - lo 
ricordo - con il vecchio Nichel-Cadmio 
niente effetto memoria, quindi, e dura¬ 
ta media decisamente superiore a quel¬ 
la dei citati, obsoleti pack di alimenta¬ 
zione. Questo modello garantisce in ef¬ 
fetti una considerevole auto¬ 
nomia al portatile, pari a circa 
3 ore. Non siamo comunque 
ancora ai livelli delle più co¬ 
stose batterie al Litio, più leg¬ 
gere ed efficienti, come quel¬ 
la adottata nel TM522TXV, 
con ben quattro ore di auto¬ 
nomia. Entrambi adottano il 
sistema di Advanced Power 
Management. Tutti e due i 
modelli integrano infine uno 
slot PC-Card tipo III (o due ti¬ 
po II) con supporto Zoomed- 
Video. 

Sulla superficie inferiore 
dei due notebook è possibile 
accedere all'ampio vano me¬ 
moria. per l'eventuale installa¬ 
zione di ulteriore SDRAM o 
sostituzione di quella in dota¬ 
zione. rimuovendo uno spor¬ 
tellino dotato di vite di bloc¬ 
caggio. Lo stesso dicasi per il 
piccolo slot dell'unità mini 
PCI L'unità Acer Media - vale 
a dire il lettore CD-ROM nel 
caso del TM200T e DVD- 
ROM nel caso del TM522TXV 
- e la batteria possono invece 
essere più facilmente estratte 
semplicemente agendo sugli appositi 
nottolini di bloccaggio. 

Il software in dotazione comprende, 
oltre al sistema operativo Windows 98 
SE. l'antivirus PC-Cillin 98. l'utilità di 
diagnostica PC-Doctor ed il sistema 
proprietario di recovery Acer Time Ma¬ 
chine. 


Conclusioni 

È sufficiente, secondo voi, raccoglie¬ 
re ed assemblare quanto di meglio oggi 
la tecnologia informatica metta a dispo¬ 
sizione in termini di componentistica 
per ottenere un computer portatile ve¬ 
ramente riuscito? Il pedale dell'accele¬ 
ratore troppo premuto nella direzione 
delle "quantità" sta togliendo al merca¬ 
to un po' il senso della reale qualità dei 
prodotti. Siamo abituati a vedere ovun¬ 


que pubblicità di macchine notebook o 
desktop con grandi strilli riguardanti il 
processore integrato, la quantità di me¬ 
moria a disposizione, il disco rigido e 
poco di più. D'altronde quello che il 
mercato vuole, le aziende offrono; e il 
mercato vuole tutte le ultimissime no¬ 
vità. comunque e subito. 

I produttori sono quindi costretti ad 
affrettarsi nel modificare i propri listini 
ad un ritmo insostenibile e troppa poca 
attenzione è ormai riservata alla possi¬ 


bilità di realizzare un sistema che sia 
veramente qualcosa di più della sempli¬ 
ce somma delle singole parti. Da parte 
dei consumatori, poi. sembra inesora¬ 
bilmente venire meno la capacità di rile¬ 
vare le reali differenze tra due modelli 
altrimenti non distinguibili se giudicati 
m base alla sola configurazione. 

La realizzazione di un computer por¬ 
tatile - summa massima della tecnolo¬ 
gia più avanzata e dell'ingegnerizzazio- 
ne, tanto a livello delle singole compo¬ 
nenti quanto nell'efficacia dell'interfac¬ 
ciamento con l'utente, nella praticità, 
nella sicurezza e nella piacevolezza de¬ 
sign - dovrebbe quindi rappresentare 
non solo un utilizzo passivo dello stato 
dell'arte informatica, ma parte integran¬ 
te e importante essa stessa di quest'ar¬ 
te. Ed è proprio questa la sensazione 
che si prova nell'utilizzare, nel toccare, 
nel guardare i notebook di cui ci siamo 


ora occupati. 

Il successo dei prodotti Acer dipende 
forse in gran parte da questo Personal¬ 
mente sono un estimatore dei portatili 
di questo marchio e ritengo che questi 
sistemi abbiano qualcosa di speciale. 
Una piccola marcia in più che forse non 
saprei meglio definire. Sarà probabil¬ 
mente il rapporto qualità/prezzo fuori dal 
comune, e la qualità nel caso di questi 
portatili è soprattutto sinonimo di affida¬ 
bilità, robustezza, eleganza e praticità. 


Sarà anche questo mobile cosi riuscito, 
piacevole al tatto, leggero e comodo da 
utilizzare o l'affidabilità complessiva che 
viene da una grandissima esperienza 
nel campo. 0 forse l'insieme di tutte 
queste cose e di altre ancora. 

I due portatili appena visti rappresen¬ 
tano egregiamente l'ampia gamma di 
soluzioni offerte dalla serie TravelMate: 
due differenti tipologie di prodotto, indi¬ 
rizzate quindi a target differenti, che po¬ 
trebbero ad esempio rappresentare gli 
strumenti di lavoro ideali per il mercato 
SOHO nel caso del 200T e per il campo 
aziendale e delle presentazioni nel caso 
del 522TXV. 

I notebook vengono forniti con un 
anno di garanzia internazionale, con 
possibilità di estensione a tre anni con 
l'offerta Acer Advantage. Sono dotati di 
manuali in italiano, CD di recovery ed 
alimentatore con cavi «e 


Vano memoria e slot mini-PCII Entrambi i modelli installano 64 MB di memoria espandibili Imo a 512 MB L accesso al 
vano memoria, cosi come quello allo slot mini PCI. è consentito sul lato interiore del mobile, previa rimozione di una vite 
per ciascuno dei due sportellini di protezione 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


103 





di Pierfrancesco Fravolini 



Acer Veriton 7100 


La parola Veriton fa subito pensare al 
bel computer Acer, quello con lo scher¬ 
mo piatto LCD, al computer racchiuso 
tutto nello schermo, ad una macchina 
avanzatissima ed estremamente funzio¬ 
nale, Ma nel catalogo Acer alla parola 
Veriton sono associati anche alcuni 
computer più tradizionali, come il 5100 
e il 7100, di cui state leggendo la prova 

Si tratta di un computer di fascia eco¬ 
nomica, caratterizzata da un’ottima co¬ 
struzione generale, una estetica ricerca¬ 
ta e ottime prestazioni. Vediamo queste 
caratteristiche più in dettaglio. 

Costruzione 

Il Veriton 7100 si presenta come un 
normale computer midtower caratteriz¬ 


zato però da un'estetica davvero inte¬ 
ressante In effetti non si tratta del soli¬ 
to mobile più o meno grigiastro, più o 
meno parallelepipedo delle solite di¬ 
mensioni. Cioè, si. le dimensioni sono 
le solite, ma il disegno del mobile e l'ac¬ 
costamento dell’azzurro carta da zuc¬ 
chero con il beige rende il tutto piutto¬ 
sto elegante Tra l'altro alcuni particola¬ 
ri. come il tasto di accensione color me¬ 
tallo. il profilo arrotondato del frontale e 
il disegno della fessura del floppy con¬ 
tribuiscono notevolmente ad ingentilire 
l'aspetto di questa gradevole macchina. 

li mobile consente di montare ben 
tre unità da 5 pollici e un quarto sul 
frontale; potremo perciò aggiungere al 
lettore CD-ROM in dotazione anche un 
masterìzzatore e avanzerebbe ancora il 
posto per un hard disk removibile o per 


un modulo di ingresso audio tipo quello 
della SoundBlaster Live!. 

Sulla parte bassa del frontale trovia¬ 
mo una fessura con l'ingresso per il mi¬ 
crofono e l'uscita per la cuffia. Sarà 
quindi possibile utilizzare una cuffietta 
con microfono o un altro dispositivo di 
ascolto audio senza dover compiere 
strani contorsionismi dietro la scrivania 
per effettuare i collegamenti. Allo stes¬ 
so modo sempre sul frontale troviamo 
anche due prese USB, che si aggiungo¬ 
no alle due presenti sul posteriore del 
case, e che tra l'altro vengono subito 
occupate da mouse e tastiera, che sono 
ambedue di tipo USB. 

Sulla parte posteriore del mobile tro¬ 
viamo le classiche prese di collegamen¬ 
to, cioè due seriali, una parallela, le due 
USB, gli ingressi e le uscite audio (l'in- 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



























Acer Veriton 7100 


Acer Veriton 7100 


Costruttore e distributore: 

Acer Italy srl - 

Centro Direzionale Colleoni Pai Perseo 
Via Paracelso. 12-20041 Agrate Brianza (Mi) 
Tel. 039 68.42.42 - Fa* 039.68.42.387 
www.acer.it - intowaeer.r: 

Prezzi 

Vt 716F - Pentium III 733, 128 MB, Win 98 

L 2.490.000 

Vt 716F - Pentium III 733. 128 MB. Wn 2000 
L. 2 690 000 

Vt 718F - Pentium III 800, 128 MB, Win 98 

L. 2.690 000 

Vt 718F - Pentium III 800. 128 MB, Win 2000 
L 2 890 000 

Vt 1GHZ - Pentium III 1 GHZ. 128 MB. Win 2000 
L 4.590 000 

Prezzi al pubblico Iva esclusa, listino Novem¬ 
bre 2000 


gresso del microfono è duplicato), la 
presa joystick, mouse e tastiera. Inoltre 
troviamo anche una presa per il collega¬ 
mento alla rete, di tipo RJ 45 mentre 
l'hardware corrispondente è integrato 
sulla motherboard. Quest'ultima è una 
Baby ATX di marca non meglio identifi¬ 
cata, e supporta tre slot PCI e uno slot 
AGP 4x. Il collegamento con le memo¬ 
rie di massa utilizza lo standard IDE Ul¬ 
tra DMA 100, per transfer rate teorici fi¬ 
no a 100 MB al secondo. Il chipset uti¬ 
lizzato è l'Intel 815. con audio e video 


Il mobile consente di 
montare bene tre unità 
da 5 pollici e un quarto 
sul frontale, potremo 
perciò aggiungere al let¬ 
tore CD-ROM m dota¬ 
zione anche un maste- 
nzzatore e avanzerebbe 
ancora il posto per un 
hard disk removibile o 
per un modulo di ingres¬ 
so audio tipo quello del¬ 
la SoundBlaster Live' 


integrati. In questo 
caso però la sche¬ 
da video presente 
sulla motherboard 
è disabilitata ed è 
stata sostituita da 
una scheda video 
Acer basata sul 
chip TNT 

Sulla scheda è 
montata una 
DIMM da 128 me¬ 
gabyte. ma la me¬ 
moria totale può 
essere espansa fi¬ 
no a 512 mega. 
mentre i processo¬ 
re è un Pentium III, 
con 256 k di ca¬ 
che. Il 7100 può 
essere acquistato 
in varie configura¬ 
zioni che differisco- 




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La tastiera 6 davvero particolare Oltre ad essere beige e azzurro carta da zucchero, e riprendendo quindi i colon del case del computer, utilizza l'interfaccia USB. 
piuttosto della tradizionale mini-din, e presenta numerosi tasti aggiuntivi che permettono di accedere a varie funzioni programmabili dall'utente 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


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Acer Veriton 7100 




Sulla pane bassa del fronta¬ 
le troviamo una fessura con 
l'ingresso per il microfono e 
l'uscita per la cuffia Sarà 
quindi possibile utilizare 
una cufhetta con microfono 
o un altro dispositivo di 
ascolto audio senza dover 
compiere strani contorsioni¬ 
smi dietro la scrivania pei 
effettuare i collegamenti 
Allo stesso modo sempre 
sul frontale troviamo anche 
due prese USB. che si ag¬ 
giungono alle due presenti 
sul posteriore del case, e 
che tra l'altro vengono subì 
lo occupate da mouse e ta¬ 
stiera, che sono ambedue 
di tipo USB 


sione" per il collegamento di una peri¬ 
ferica aggiuntiva. 


Il software incluso 

La dotazione di programmi del com¬ 
puter è piuttosto scarna. Oltre al siste¬ 
ma operativo vengono forniti di serie 
solo un antivirus (PC Cillin 98) e Pc- 
DOCTOR 3. oltre ad una suite di pro¬ 
grammi per la gestione della rete. 


Utilizzo 

A parte la piacevolissima veste este¬ 
tica, questo computer Veriton 7100 si è 
fatto apprezzare anche per l'ottimo fee¬ 
ling che riesce a trasmettere all'utilizza- 
tore e alla notevole velocità generale, 
sia del processore che dei dischi. Si ve¬ 
de che è una macchina equilibrata, 
adatta a tutti gli usi, anche gravosi. In¬ 
nanzitutto la tastiera è comodissima, 
con una buona "percezione" dei tasti 
digitati ed un ottimo feedback. Anche il 
mouse scivola bene ed appare dal dise¬ 
gno ergonomicamente riuscito. La posi¬ 
zione frontale di alcuni ingressi e uscite 
audio (microfono e cuffie) facilita note¬ 
volmente il collegamento non stabile di 
una cuffia dotata di microfono (per col¬ 
legamenti telefonici via Internet o per le 
vostre chattate in voce con NetMee- 
tmg) mentre le due prese USB, sempre 
sul frontale permettono di collegare fa¬ 
cilmente periferiche USB come fotoca¬ 
mere digitali, telecamere, drive Zip ecc. 

Riguardo ad un uso "casalingo” di 
questo computer c'è da dire che la ve¬ 
locità del processore e della scheda 
grafica, unita ai 128 mega di ram, per¬ 
mette di fruire della migliore qualità nei 
videogiochi, mentre le stesse caratteri¬ 
stiche consentono un'ottima usabilita 
del sistema anche come stazione grafi¬ 
ca a basso costo o sistema di editing 


no anche per la velocità del processore, 
che può andare da 733 MHz fino a 1 
GHz. La dotazione standard include, ol¬ 
tre ai 128 mega di ram anche un hard 
disk Seagate da 15 Giga e un lettore 
CD-ROM 48x. Nella versione con pro¬ 
cessore da un giga è invece montato 
un masterizzatore per CD-R e CD-RW 
Inoltre il sistema operativo può essere 
Windows 98 SE, Windows NT o Win¬ 
dows 2000 a seconda della configura¬ 
zione scelta. 

La tastiera è davvero particolare. Ol¬ 
tre ad essere beige e azzurro carta da 
zucchero, e riprendendo quindi i colori 
del case del computer, utilizza l'inter¬ 
faccia USB, piuttosto della tradizionale 
mini-din, e presenta numerosi tasti ag¬ 
giuntivi che permettono di accedere a 
varie funzioni programmabili balbuten¬ 
te. Alcuni tasti consentono di attivare la 
riproduzione del CD, quando si inseri¬ 
sce nel drive un CD musicale, con salto 


Sulla parte posteriore 
del mobile troviamole 
classiche prese di colle¬ 
gamento. cioè due seria¬ 
li, una parallela, le due 
USB. gli ingressi e le 
uscite audio fi'ingresso 
del microfono e duplica¬ 
to!. la presa / oystick. 
mouse e tastiera Inoltre 
troviamo anche una pre¬ 
sa per il collegamento al¬ 
la rete, di tipo RJ 45 
mentre /'hardware corri¬ 
spondente è integrato 
sulla motherboard 


brano avanti e indietro ecc Altri con¬ 
sentono di attivare il browser Internet, 
inoltre una manopola consente di au¬ 
mentare o diminuire il volume degli al¬ 
toparlanti collegati al computer Anche 
il mouse riprende i colori classici di que¬ 
sto computer, ed 
anch'esso adotta 
l'interfaccia USB 
per il collegamento 
al computer. Sa¬ 
rebbe stato carino 
se la porta per il 
mouse fosse stata 
montata sulla ta¬ 
stiera, in maniera 
da avere un solo fi¬ 
lo dalla scrivania fi¬ 
no al computer 
Sappiamo infatti 
che. normalmente 
sotto alla scrivania 
dove vengono 
montati degli ela¬ 
boratori elettronici 
si hanno tantissimi 
cavi, troppi e di¬ 
sposti in maniera 
troppo caotica, e la 
cosa rende piutto¬ 
sto disagevole una 
eventuale “escur- 


106 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




















Acer Veriton 7100 



Processore Processore Pentium® III di Intel® Chipset Intel 815e Memoria di 
sistema SDRAM PC-100/PC-133, espandibile a 512MB con tre zoccoli DIMM. Grafica 


La motlieiboaid uti¬ 
lizzala è una Baby 
ATX, di matea non 
meglio identificala, 
e supporta tre slot 
PCI e uno slot AGP 
4x Il collegamento 
con le memorie di 
massa utilizza lo 
standard IDE Ultra 
DMA 100, per tran¬ 
sfer rate teorici tino 
a 100 MB al secon 
do II chipset utiliz¬ 
zato è l'Intel 815, 
con audio e vìdeo 
integrati In Questo 
caso però la scheda 
video presente sul¬ 
la motherboard è 
disabilitata ed è sta¬ 
la sostituita da una 
scheda video Acer 
basata sul chip 
TNT 


Caratteristiche tecniche 


Grafica integrata con risoluzione fino a 1600x1200, colore a 8bit e frequenza di refresh a 
85Hz.; Scheda AGP 4x opzionale Geforce256 Schede audio Controller audio PCI posizio¬ 
nale 3D AC'97 e codec audio AD1881 16bit compatibile Sound Blaster, integrati Interfac¬ 
cia di rete Scheda di rete Ethernet 10 Base-T o 100 Base-TX integrata con WOL (Wake 
On LAN)* BIOS Acer® PnP BIOS 4.0 con SM BIOS 2.3 Compatibilità WfM 2 0, PCI 
2.2. ACPI 1.0, APM 1.2 I/O d'interfaccia Porte I/O sul fronte: , 2 x porte USB (Universal 
Serial Bus), 1 x presa jack di ingresso microfono, 1 x presa jack di uscita cuffie. Porte I/O 
sul retro: 2 x porte USB (Universal Serial Bus), 1 x porta per tastiera PS/2, 1 x porta per 
mouse PS/2, 1 x porta parallela. 1 x porta seriale, 1 x porta VGA, 1 x porta Line In, 1 x por¬ 
la Line Out, 1 x porta MIDI/Game, 1 x porta (LAN) RJ-45. I/O di espansione 3 x PCI - 1 x 
AGP Dispositivi ottici: Scelta tra Unità CD-ROM 48X, Unità DVD-ROM 8X. Unità CDR- 
W 8x4x32 Memoria: 6 alloggiamenti totali Disco rigido: Ultra DMA ATA-66 a partire da 
15GB Dimensioni 424(P)x200(L)x414 (A) Alimentazione Alimentatore Switching 
200W Gestione dell'energia Compatibile ACPI Sistema operativo installato Micro¬ 
soft® Windows® 98/2000. Applicazioni (Opzioni): MS Office 2000 Small Business Edi- 
tion o Word 2000. Software di gestione LANDesk Client Manager. Strumenti anti-vi- 
rus PC-cillin® Programmi diagnostici PC-Doctor Certificazione: Microsoft® Win¬ 
dows® 98/2000 Compatibilità di sistema PC '99, NSTL Y2K, ENERGY STAR® Certifi¬ 
cazione di sicurezza: CE 


Le prese USB ed audio poste sul frontale sono 
montate su una schedina di circuito stampato, che 
e montata a ridosso della parte anteriore del case, 
e collegata alla piastra madre tramite due cavetti 
separati, 


audio o video non lineare (in questo ca¬ 
so però si dovrà montare una scheda di 
acquisizione video o un sistema di let¬ 
tura video USB). 

In conclusione, questo Veriton 7100, 
in una qualsiasi delle configurazioni di¬ 
sponibili. è un ottimo computer, che ab¬ 
bina ad una grande usabilità e velocità 
anche una veste estetica che non pas¬ 
sa certo inosservata. Tra l'altro si tratta 
di un computer piuttosto economico, 
soprattutto se si considera la dotazione 
hardware, sicuramente al di sopra della 


media. 


MS 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


107 































di Alessandro Pette 



Teac Portable 
CD-ROM Drive 

Distributore: 

Artec SpA 

Via degli Aldobrandeschi 47, 
Roma 

lei: 06\665001 • 

Fax: 06166418380 

http:/Avww.artec.it 

e-mail assistenza: 

support@artec.il 

e-mail vendile- salesOartec il 

Prezzi (IVA esclusa): 

Teac CD-210PUK- 
inlerlaccia USB Lit. 290.000 
Teac CD-224PUK - 
Interfaccia USB Ut 360 000 
Teac CD-224PEK - 
interfaccia PCMCIA Lil 309.000 


Teac Portable 
CD-ROM Drive 


CIA, costa poche decine di migliaia di 
lire, ma per il cd-rom si era costretti a 
sborsare una cifra considerevole ri¬ 
spetto a qualsiasi altra periferica di in¬ 
put. Ma poniamo l'ipotesi di un altro 
caso, molto diffuso in realtà che riguar¬ 
da il luogo di utilizzo del nostro benea¬ 
mato portatile. Se fossimo dei viaggia¬ 
tori incalliti e l'aereo è il nostro mezzo 
di spostamento preferito, saremmo co¬ 
stretti a non poter usare il portatile du- 


Se dovessimo fare una classìfica de¬ 
gli oggetti che meno risentono della 
frenetica ed esponenziale crescita tec¬ 
nologica, forse al primo posto potrem¬ 
mo metterci ì pc portatili In effetti 
questi oggettini proprio perché molto 
costosi e tecnologicamente molto sofi¬ 
sticati, sono destinati ad una vita me¬ 
dia di gran lunga superiore rispetto ai 
loro fratelli maggiori. Per questo moti¬ 
vo, anche se oggi basta sborsare poco 
meno di 3 milioni per avere un "all in 
one", molti sono gli utenti che pos¬ 
seggono felicemente un portatile, ma¬ 
gari di qualche anno fa, senza per altro 
rinunciare alle prestazioni finali dell’og¬ 
getto. visto che le applicazioni utilizza¬ 
te in viaggio non hanno bisogno neces¬ 
sariamente di molte risorse. Unico 
neo. in alcuni casi, è la mancanza di 
tutte quelle periferiche di l\0 tipiche 
dei sistemi desktop, come il modem 
fax oppure un lettore di cd-rom, che ne 
completerebbero le funzionalità gene¬ 
rali. Oggi un modem fax, magari PCM- 


Aperto lo sportellino copri CD si noli II gruppo di lettura laser dalle dimensioni estremamente ridotte e par¬ 
ticolarmente raffinato, 



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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













Teac Portable CD-ROM Drive 


rante la fase di viaggio perché il lettore 
di cd-rom potrebbe interferire con le 
elettroniche di bordo. Anche in questo 
caso saremmo costretti a scegliere 
una macchina priva del driver a lettura 
laser In realtà i casi posso essere in¬ 
numerevoli, come quelli emersi, ad 
esempio, durante una amichevole chic- 
chierata con il nostro beneamato ADP. 
Potremmo essere in possesso di un pc 
di quelli ultraslim e ultra potenti, mac¬ 
chine preziose dal costo inversamente 
proporzionale alle dimensioni ed al pe¬ 
so ma senza il necessario spazio per 
ulteriori driver come floppy o il lettore 
di cd, oppure potremmo essere inte¬ 
ressati a fornire di un ulteriore lettore 
di cd il nostro desktop, magari fresco 
di up-grade con un masterizzatore. In 
questi casi la Teac, famosissimo pro¬ 
duttore nipponico di componenti elet¬ 
tronici e leader nella costruzione e di¬ 
stribuzioni no solo di apparecchiature 
audio consumer ma anche di periferi¬ 
che per PC, ci offre ad un prezzo deci¬ 
samente basso un cd-rom portatile, 
dalle ottime prestazioni e con interfac¬ 
cia universale USB. 



Connettore multipolare ultrapiatto per connettere via USB il cd-rom al nostro pc 


Spazio, prima di tutto 

La prima impressione che ho avuto 
nel maneggiare l'argenteo drive è quel¬ 


la di uno scatolotto robusto e pesante 
rispetto alle sue dimensioni. 280 
grammi son pochi ma sono tutti dentro 
a uno chassis ben rifinito di appena 
130 x 16(1) x 146 mm. Millimetri, que¬ 
sto è l'unità di misura riportata sul ma¬ 


nuale e questo fa capire quale sia stato 
l'intento in casa Teac: ridurre le dimen¬ 
sioni mantenendo la funzionalità di un 
normale lettore di cd-rom. Bello e ro¬ 
busto. sembra un ciclope in miniatura 
con il suo occhio centrale che guarda il 
cd girare. Un inserto di plastica nera a 
forma di ala, tra lo sportello di carica¬ 
mento del cd e lo chassis che ne con- 


Teac CD-224PEK con interfaccia PCMCIA 


•» 


Questo driver riprende 
esteticamente la veste del 
fratellino minore CD-210PUK, 
ma tecnicamente risulta di¬ 
verso. Prima di tutto il tipo di 
collegamento tradisce la sua 
predilezione per i pc portatili, 
data l'ingombrande scheda 
pcmcia di tipo II da inserire 
nell'apposito slot. La velocità 
di trasferimento dati di 
3,6MB, ed è nettamente su¬ 
periore rispetto ai 1.5MB del 
fratello, anche se in realtà la 
connessione USB risulta co¬ 
munque più veloce. Anche 
questo driver è compatibile 
con Win95\98\2000 e viene 
fornito in bundle con il solito 
manuale multilingue e un 
floppy per i driver d'installa¬ 
zione. Per il resto i due driver 
sono da considerarsi identici 
e anche il CD-224Pek risulta 
essere affidabile e robusto 
come il CD-210PUK. Il prez¬ 
zo, anche in questo caso si 
aggira intorno alle 309.000 
Iva esclusa 



MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


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Teac Portatile CD-ROM Drive 



Sul lato sinistro il controllo del volume, l'uscita cuttia e il comando di apertura. 


tiene l'elettronica, lo rendono stilistica- 
mente leggero e slanciato, Ai lati del 
lettore troviamo il controllo del volu¬ 
me, il minijack femmina per le cuffie e 
il pulsante per aprire meccanicamente 
il coperchio del lettore. Davanti due ta¬ 
sti per attivare o fermare la riproduzio¬ 
ne direttamente dal driver. Infine sul 
retro c’è il connettore multipolare da 
utilizzare con il cavo a corredo, che ter¬ 
mina con un connettore USB standard. 
Tutto qui; semplice, sobrio ed estetica¬ 
mente minimalista, ma molto funziona¬ 
le; c'è tutto quello che serve e basta. 
Anche lo spazio per il led di colore ver¬ 
de è stato minimizzato: basta tenere in 
cosiderazione il tempo di accensione 
per capire se il lettore sta leggendo il 
supporto oppure se il supporto inserito 
risulta sporco. IL CD 210 PUK, questo 

11 suo vero nome in codice, è compati¬ 
bile con i cd in formato DA, CD-ROM 
mode 1 e mode 2, CD-I, Video-CD, CD¬ 
ROM XA Mode 2 (Form1-Form2), CD- 
R, CD-RW PhotoCD, CD Extra e CD- 
Text: in poche parole è compatibile 
con tutti i formati ad oggi disponibili, 
ed accetta cd dal diametro che va da 

12 cm, ossia quello standard, a 8 cm. 
La curiosità, ovviamente, è tutta rivolta 
alle prestazioni che sulla carta si dimo¬ 
strano di tutto rispetto. La velocità di 
trasmissione dati è di 642 Kbytes fino 
a 1.500 Kbytes al secondo, ossia come 
un lOx, mentre il Burst USB è al mas¬ 
simo di 1,5 MB\s, mentre bisogna 
aspettare un massimo di 15 secondi 
prima che il bel driver entri a regime 
con il supporto inserito. Il buffer dati è 
di 128KB, pochini in realtà, ma suffi¬ 


cienti per una normale applicazione. In 
questo caso, ossia nel caso in cui 
avessimo connesso il CD-ROM via 
USB, l'alimentazione viene fornita tra¬ 
mite il pc e varia di un 5% da +5V, 
con un assorbimento pari a 0,5 A. 
L'unità viene fornito a corredo di un ca¬ 
vo USB per la connessione al PC, un 
manuale in italiano semplice ed esau¬ 
stivo, più un floppy e un cd-rom per 
l'installazione dei relativi driver e utility. 
Nel caso in cui avessimo Win 2000 co¬ 
me sistema operativo, il manualetto ci 
suggerisce che non bisogna effettuare 
nessun tipo di installazione dei driver 
che verranno aggiornati automatica- 
mente dal nostro SO. Infine il driver 
viene garantito per un anno dalla casa 
madre e comunque per un uso conti¬ 
nuativo di circa 50.000 ore prima di 
presentare una qualsiasi forma di mal¬ 
funzionamento. 


La prova 

Dopo aver letto le specifiche tecni¬ 
che era d'obbligo cercare di strappare 
un record difficilmente raggiungibile in 
questo settore: ottenere in pratica gli 
stessi risultati letti sulla carta. In realtà 
pur confrontando i dati ottenuti con un 
semplice programma di benchmark, il 
lettore si è dimostrato affidabile e mol¬ 
to veloce nell'uso di tutti i giorni, addi¬ 
rittura più veloce in accesso ai dati del 
mio cd interno al portatile. Mi ha lette¬ 
ralmente impressionato la capacità del 
drive nel riconoscere con estrema di¬ 
mestichezza e semplicità anche i cd 


masterizzati, alle volte di difficile ac¬ 
cesso. Appena inserito il supporto, ba¬ 
stano veramente un paio di secondi 
prima che l'icona relativa al drive si ag¬ 
giorni con il titolo del contenuto del cd 
Anche la velocità di trasferimento ri¬ 
specchia quanto scritto sul manuale. 
Incredibile! Tutto fila liscio come non 
mi era mai capitato e nonostante mia 
moglie si fosse impegnata a prendere 
con la macchina tutti i tombini della ca¬ 
pitale, il cd non ha perso un colpo, con¬ 
tinuando imperterrito nella riproduzio¬ 
ne della mia musica preferita, peraltro 
con un ottima qualità di ascolto. 

Per molti 
ma non per tutti 

A conti fatti comprare un driver co¬ 
me il CD-210PUK è un affare sotto tut¬ 
ti i punti di vista. Veloce e affidabile, 
bello a vedersi e non per ultimo legge¬ 
ro e estremamente piccolo; si può infi¬ 
lare comodamente nella borsa del no¬ 
stro portatile, risultando un comodo 
compagno di viaggio là dove si neces¬ 
sita di un driver a lettura laser, Il tutto 
ad un prezzo decisamente basso, da 
far diventare verdi d'invidia la maggior 
parte della concorrenza. 

A tutto questo c'è da aggiungere 
che è in distribuzione da pochi giorni 
anche la versione 24x (CD-224PUK) 
sempre dotata di porta USB per chi 
non sottovaluta affatto II fattore velo¬ 
cità. 

«e 


no 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 

























^ Internet - Eros A 

Internet - Cinema 
Internet - 1 luoghi: Napoli 
Internet - Trovare leggi e sentenze grati 
^ Internet - Libri «/ 

Internet - Calcio 
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Internet - Musica I 

Internet - Imparare l’inglese 
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una collana 

di volumi per 

navigare a gonfie vele 
tra le risorse della Rete. 

I Siti migliori, gli approfon¬ 
dimenti, le interviste con i 


Allegato a ciascun 
volume un CdRom con: 
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di Raffaello De Masi 





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Il software 


adatti per la produzione del risultato rac¬ 
cogliere e organizzare il materiale pro¬ 
dotto. A fronte di ciò il lancio del proget¬ 
to previsto dal Ministero della Pubblica 
Istruzione nell'ottica del sostegno 
dell'introduzione di nuove tecnologie 
nella scuola si era trovato, all'inizio, par¬ 
zialmente privo di risorse di complemen¬ 
to. come software di sviluppo e tool di¬ 
dattici essenziali 

Ma i due anni trascorsi tra il varo defi¬ 
nitivo del progetto funzionale (dotazione 
di attrezzature multimediali alle scuoleI e 
oggi hanno permesso di veder compari¬ 
re, sul mercato, una sempre maggior 
messe di software dedicato o di svilup¬ 
po, che ha dotato l'insegnante di più ar¬ 
ticolati tool di supporto per la riuscita del 
progetto. 

Leader in questa missione è stata 
Lynx, software house dotata di ampia 
esperienza e di provata conoscenza dei 
problemi didattici; nell'ampio catalogo di 
questa casa abbiamo scelto tre pacchet¬ 
ti che, per versi diversi, più si attagliano 
alle esigenze di questo nuovo corso del¬ 
la didattica e, in senso più ampio, della 
vita scolastica. Il risultato di tale "visita " 
lo vedete in queste pagine. 


didattico di Lynx 


L'introduzione e l'utilizzo di nuove 
tecnologie nella scuola hanno comporta¬ 
to una completa ridefinizione della figura 
e della funzione dell'insegnante; da 
semplice “dispensatore di sapere " è 
passato a compiti ben più articolati e di¬ 
versi, come organizzatore del lavoro con 
i ragazzi e tutor d'esperienze, rimanendo 
in tal modo, e al contrario di quanto so¬ 
stenuto da figure ancora tradizionalmen¬ 
te legate alla vecchia concezione di 
scuola, ancora la figura centrale per pro¬ 
durre e gestire nuovi itinerari didattici. 

L'insegnante deputato a utilizzare e 
sviluppare queste nuove tecnologie avrà 
bisogno, in questo modo, di affrontare 
diverse fasi progettuali e innovative, co¬ 
si individuate: proporre attività stimolanti 
e capaci di coinvolgere l'attenzione di 
gruppi di allievi o di tutta la classe con¬ 
durre gli allievi all'individuazione e allo 
sviluppo di progetti autonomi, atti a rap¬ 
presentare idonei strumenti di lavoro fa¬ 


vorire le occasioni di cooperazione tra al¬ 
lievi e gruppi, e gestire in maniera frut¬ 
tuosa le negoziazioni tra gli stessi, gesti¬ 
re le diverse fasi del lavoro, svolte in se¬ 
rie o in parallelo dai gruppi a lui facente 
riferimento utilizzare i mezzi tecnologici 


Il software didattico di Lynx 

Prodotto e distribuito da: 

Lynx s.r.l 

via 0spense. 60c 

00154 Roma 

tei 06-5743852 

http^Mwrt.ImnxIab.com 

e-mail inlo@linxlab.com 

Prezzi VA inclusa (licenze Midi) 

Iperbolario Web £ 100 000 

MioMondoWeb £100000 

Expó Web £ 150.000 


112 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













Il software didattico di Lynx 




Expò 


Web 


j^web 


Il sistema per vedere la propria esposizione sul Web 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


Il primo dei software provati è Expò 
Web, un software che permette di crea¬ 
re facilmente delle mostre-esposizioni 
all'interno di un museo-negozio virtuale, 
inserendo e collegando tra loro gli og¬ 
getti (testi, immagini, suono, video). 

L'ambiente di lavoro, cosi come in 
un vero museo, è organizzato in due 
spazi di gestione e di utilizzo, corrispon¬ 
denti alle due attività fondamentali del 
programma; lo spazio allestitore, nel 
quale si progetta e si costruisce il mu¬ 
seo, e lo spazio di visita, nel quale ci si 
muove all'interno delle stanze e si inte¬ 
ragisce con gli oggetti esposti. L’inter¬ 
faccia grafica, realizzata interamente in 
3D, accentua la sensazione di lavorare 
e passeggiare in un vero museo. 

Nello spazio allestitore è possibile 
stabilire il numero delle stanze e la lun¬ 
ghezza del "percorso", disporre gli 
espositori e i passaggi tra le stanze, in¬ 
serire gli oggetti negli espositori, co¬ 
struire una scheda per ogni oggetto, in¬ 
serendo in essa descrizioni, commenti, 
proprietà, creare percorsi alternativi a 
quello spaziale, attraverso un più tradi¬ 
zionale tragitto ipertestuale. Questo da 
parte di vista del progettista; per quel 
che riguarda il visitatore, questi potrà 
percorrere l'esposizione spostandosi da 
una stanza all'altra, fermarsi e leggere- 
consultare gli espositori, ingrandire gli 
oggetti ed esaminare le loro schede, 
tornare su propri passi, saltare da un 
ambiente all'altro o da un punto all'altro 
del museo utiliz¬ 
zando la mappa, 
passare da un og¬ 
getto all'altro utiliz¬ 
zando appositi link, 
eseguire ricerche. 

Questa nuova 
versione del 
software permette 
inoltre di esportare 
in formato HTML 
l'esposizione rea¬ 
lizzata. in maniera 
da poter essere vi¬ 
sitata anche in In¬ 
ternet. e di realiz¬ 
zare anche pac¬ 
chetti EXE, per 
consentirne la di¬ 
stribuzione su sup¬ 
porto magnetico o 


attraverso canali di FTP. E' possibile 
scegliere lo stile dell'esposizione tra 
quattro ambienti prerealizzati, ed è al¬ 
tresì ammesso, all'interno di relazioni 
e commenti, generare automatica- 
mente link ad altri commenti (infatti, 
ogni volta che in un commento com¬ 
pare il nome di un oggetto presente 
nella mostra, viene generato automa¬ 
ticamente un collegamento). Ovvia¬ 
mente il concetto è trasferito in 
avanti, con creazione di collegamen¬ 
ti ad altre esposizioni presenti sullo 
stesso computer, su una rete locale o 
su Internet. Inoltre questa nuova ver¬ 
sione presenta una moderna, nuova in¬ 
terfaccia grafica. 


Le potenzialità 
didattiche 


*-VNX 


‘—“•Or 


S. 


di Expò Web 


Produrre collettivamente un iperte¬ 
sto riguarda diversi aspetti pedagogico- 
didattici. I ragazzi imparano a lavorare 
insieme e a condividere le risorse di¬ 
sponibili. percorrono fasi in cui l'appren¬ 
dimento è condiviso, ascoltano gli altri, 
accrescono il senso di responsabilità, 
sviluppano le problematiche relative al 
tema prescelto, fanno emergere biso¬ 
gni cognitivi legati agli obiettivi da rea¬ 
lizzare, affrontano insieme le questioni 


tecniche legate all'utìlizzo del computer 

Expò Web è un software indicato 
per tutte le attività scolastiche che pre¬ 
vedono delle presentazioni, anche col¬ 
legate alle materie che sono frutto di 
un progetto autonomo. I ragazzi potran¬ 
no così mettere in mostra i loro lavori e 
impareranno, guidati dagli insegnanti, a 
progettare le loro mostre, classificando 
e raggruppando gli oggetti, ricercando 
dati e informazioni, organizzando mate¬ 
riali in forma ipertestuale, presentando 
ai potenziali lettori il loro lavoro, e utiliz¬ 
zando. attraverso specifiche proposte 
operative, il computer e i media ad es¬ 
so correlabili. 

I ragazzi impareranno a utilizzare e a 
strutturare in maniera corretta gli ele¬ 
menti a disposizione, corrispondenti ai 
livelli che compongono l'esposizione 
(stanze, espositori, proprietà degli og¬ 
getti). 

Per ogni livello vi saranno, in senso 
orizzontale, dei nodi da riempire; sarà 
sufficiente realizzare collettivamente 
delle semplici mappe concettuali 
sull'argomento prescelto per realizzare, 













IMO ('4M- 


I software didattico di Lynx 


La Piata 


BitUilmo di Cflito 


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Monna Lisa (La Gioconda) 




La volta 


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tortomele ere ale i|uesi soijntto 
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Aatee Leonetto de VW« 
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in pochi passi, la struttura di base del 
lavoro. Il passo successivo (la verifica) 
sì effettua provando a inserire dei dati, 
vale a dire riempiendo i nodi della strut¬ 
tura. Sovente la struttura dell'esposizio¬ 
ne emerge dall'argomento stesso (una 
mostra storica avrà una strutturazione 
essenzialmente temporale, mentre una 
faunistica sarà basata su una classifica¬ 
zione zoologica o per aree geografiche). 
Ma spesso particolari argomenti per¬ 
mettono di sviluppare strutture originali 


e non prevedibili, e sarà compito dell'in¬ 
segnante utilizzare tali dati per realizza¬ 
re mappe creative interessanti. 

Le mostre realizzate con Expò Web 
sono, in realtà, delle vere e proprie reti 
ipertestuali, in cui i legami sono generati 
dalle caratteristiche degli oggetti; basti 
pensare che, ogni volta che in un com¬ 
mento viene battuto il nome di uno degli 
oggetti esposti, si genera automatica- 
mente una "hotword", una ''parola cal¬ 
da”, con un link all'oggetto "puntato" 


Con queste premesse Expó offre la 
migliore soluzione per la realizzazione 
di “percorsi multimediali" originali, at¬ 
traverso la gestione di un ambiente im¬ 
mediato e facilmente utilizzabile. La 
realizzazione è rapida ed efficiente, sia 
avendo già a disposizione prodotti da 
"esporre", sia realizzandoli al volo. E 
questo stimolo agli studenti, alla ricerca 
del miglior materiale per questo prodot¬ 
to tanto accattivante, è certo cosa da 
mettere nella dovuta evidenza. 


114 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













































































Il software didattico di Lynx 


MioMondoWeb MioMond 


Il mondo disegnato dai ragazzi in Internet con un click 




MioMondo Web è uno strumento di 
authoring interattivo, che consente di 
realizzare degli ipertesti in maniera 
estremamente semplice; pensato per 
lasciare la massima libertà di azione e 
decisione agli studenti, è un software 
grazie al quale è possibile inserire su 
una mappa di base delle aree, delle li¬ 
nee, dei simboli, delle descrizioni, e 
ogni elemento è collegabile a un altro e 
rimanda a una scheda multimediale. 

Con il programma si possono creare 
atlanti multimediali, consultabili auto¬ 
nomamente anche da parte di chi non 
ha il programma, creare 

mappe grafiche multime- _ 

diali in formato HTML per 
Internet, filtrare gli oggetti 
e realizzare mappe temati¬ 
che dinamiche, creare col- 
legamenti automatici tra 
aree, linee e segnaposti, 
creare collegamenti tra fi¬ 
le differenti, misurare di¬ 
stanze, tenere traccia del¬ 
le operazioni fatte attra¬ 
verso un LOG, personaliz¬ 
zare l'interfaccia per 
l'utente finale, utilizzare 
oggetti programmabili per 
arricchire l'interazione con 
l'utente e utilizzare editor 
e pacchetti esterni per co¬ 
struire testi, immagini e 
suoni! 


Due modelli 

per fasce diverse d’età 

Rispetto a MioMondo Junior, rivolto a 
bambini della fascia tra i 6 e i 10 anni. 
MioMondo Web si rivolge a studenti dai 
dieci anni in poi. In questa nuova versio¬ 
ne sono state modificate l'interfaccia e 
alcune modalità di interazione, alcune 
funzioni sono più sofisticate e, in com¬ 
plesso. MioMondo è un programma più 
completo e con maggiori opzioni d'uso. 
Una delle novità è oggi la netta distinzio- 




Apn un mondo ^ 
creine uno nuovo 


Inserisci un'icom . 


il museo 


{^&il fune ? ^ | li gelitene 

*ì>!segni uni linei... - 

K_ o un’ira 

Irretisci li nappi, un lesto, un'imiglne. un video, un collegimento 

*~SÌIvì questi nappi multimedii le.. ■ 
puoi pubbliarli su Internet In versione Html e 
renderli eseguibile in versione exe 


ne tra modulo autore e modulo 
lettore. Con esso possono essere 
creati eseguibili e si possono 
esportare in formato HTML i pro¬ 
pri lavori. L'utente può decidere 
quali software usare per l’editing 
dei media, quale sfondo adottare, 
quale lingua applicare, da quale 
directory prelevare i materiali, 
quale catalogo di segnalibri usare. 

MioMondo Web consente di 
raccogliere ed elaborare una gran¬ 
de quantità di informazioni, non¬ 
ché di scegliere la modalità di 
presentazione favorita. La natura 
ipertestuale del programma per¬ 
mette di costruire un'applicazione 
della quale fanno parte non solo 
gli elementi, ma anche le relazioni 
tra gli elementi. Con MioMondo i 




collegimento 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


115 





















Pw& wch# ,ns*n« un (ila Si un; 31 pronto 
(ornilo JXJ 


il piKO 


liti medili e.. 
ernet In veti 
vnlone exe 


MioMondo Web viene utilizzato 
nell'ambito del progetto "GOAL - Re¬ 
te di osservatori interattivi delle tra¬ 
sformazioni urbane lette dai bambini" 
dell'Ufficio Speciale per la Città delle 
Bambine e dei Bambini del comune di 
Roma. Il progetto prevede la realizza¬ 
zione di 10 osservatori interattivi delle 
trasformazioni urbane, collocati in al¬ 
trettante scuole delle periferia roma¬ 
na, con il coordinamento e la supervi¬ 
sione dell'Assessorato Politiche per il 
Territorio - Ufficio Piano Regolatore 
per le bambine e i bambini del Comu¬ 
ne di Roma. 


Oumio. un Quaderno 


simile alla realtà. 

I ragazzi divengono allora "autori" di 
documenti multimediali, sempre aggior¬ 
nabili e ampliabili. 

Questa ultima caratteristica permette 
di conservare traccia del lavoro svolto a 
scuola nel corso dell'anno scolastico e di 
renderlo fruibile a un numero potenzial¬ 


mente infinito di 
utenti, oltre ad ap¬ 
prendere modi e 
forme per la co¬ 
struzione di percor¬ 
si didattici, svilup¬ 
pare comunicazioni 
alternative tra stu¬ 
denti e docenti, 
sperimentare mo¬ 
dalità di apprendi¬ 
mento cooperativo, 
imparare a pianifi¬ 
care e organizzare 
le varie fasi del la¬ 
voro. Ad esempio, 
MioMondo è uno 
strumento ideale per permettere a inse¬ 
gnanti e studenti di progettare percorsi 
didattici che possono essere anche rea¬ 
lizzati con gli strumenti tradizionali della 
didattica, ma che dalle nuove tecnologie 
traggono più ampia efficacia operativa, 
per la piacevolezza insita nel mezzo uti¬ 
lizzato per lo sviluppo. 


Qui puc- tcnvtr». mofléctr* * 

le dimensioni * ii : 


.1 . lo sii*. 

ctrsuote d; 


ogr» parola intronandola a uimoc 


Dotton 


collegamento 


Suda pa^na dtttra tfiwvca puoi intanrt dada 
WM'A Sa *U0(. sotto 1 tnyrw# 
un» li'.Wii'U 


Pa* laggsra fa *pi*g»r<o«« » una parola 
trattaggiata. attr.» lo Scanna» Digitala qui «otto 
a po» cucca sulla parola 

Pa» strappala guasta pagina a xuriara do 
capo, cucca auir icona in allo a dastra 


ragazzi ridisegnano le mappe e le arric¬ 
chiscono anche con il loro contributo, 
costruendo una vera e propria rete dei 
luoghi personali, presentati in maniera 


Iperbolario Web 


Il dizionario multimediale in rete 

E tre! Eccoci quindi a parlare di Iperbo- 
lario, un programma progettato come au¬ 
silio nello studio delle lingue, caratterizza¬ 
to da due ambienti principali: un quaderno 
per scrivere e leggere un testo e un dizio¬ 
nario multimediale, sempre disponibile 
durante il lavoro sul quaderno. A lavoro 
completato, quaderno e dizionario posso¬ 
no essere convertiti in formato HTML per 
essere pubblicati su Internet. 

Le definizioni possono essere correda¬ 
te da immagini, testi, video, audio, e pos¬ 


sono essere collegate ad altre definizioni 
o ad altri dizionari. I link relativi possono 
essere visualizzati anche in forma grafica. 

In sintesi, in questo ambiente è possi¬ 
bile creare dizionari, collegati a quaderni, 
consultabili anche da chi non possiede il 
pacchetto principale, cercare parole in un 
quaderno, in un dizionario, o in tutti i dizio¬ 
nari presenti, creare dizionari multimediali 
in formato HTML, creare collegamenti au¬ 
tomatici tra parole dello stesso dizionario, 
visualizzare termini derivati e una mappa 



116 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 





















Il software didattico di Lynx 



grafica dinamica dei collegamenti, e per¬ 
sonalizzare l'interfaccia per un utente fina¬ 
le,E' possibile anche utilizzare editor 
esterni per testi, immagini e suoni, e te¬ 
nere traccia delle operazioni svolte. 

Rispetto alla versione Junior, questa 
release permette la realizzazione di dizio¬ 
nari da utilizzare all'Interno di testi, ed è 
uno strumento , in questo senso, molto 
efficace, indicato per attività più comples¬ 
se collegate alla riflessione linguistica. 
Inoltre, è possibile, direttamente da Iper- 
bolario, editare i media da collegare alle 
definizioni. Il testo importato può essere 
normalmente modificato e in esso posso¬ 
no essere aggiunte immagini. Il lavoro 
può essere infine dotato di una runtime, 
per la realizzazione di documenti.EXE, o 
può essere esportato in formato HTML. 


Conclusioni 

La serie didattica 
messa a punto da 
Lynx, di cui questi tre 
pacchetti sono solo 
un esempio, si propo¬ 
ne. sul mercato della 
scuola, come mezzo 
di produzione e realiz- 


Finalità del programma 

Iperbolario Web è un 
software indicato per 
affiancare le attività di 
approfondimento e ri¬ 
flessione linguistica che 
si fanno normalmente a 
scuola; quindi riconosci¬ 
mento delle categorie 
grammaticali, delle for¬ 
me particolari (eccezio¬ 
ni, verbi), dell'uso quoti¬ 
diano dei termini, e di 
quello dei termini lette¬ 
rari e scientifici. Si pos¬ 
sono costruire dizionari 
tematici o di lingue stra¬ 
niere, lavorare sulla gra¬ 
fia delle espressioni, sul 
loro significato o 
sull'ascolto della pro¬ 
nuncia corretta. In que¬ 
sto modo lo studente, 
sotto la guida dell'insegnante, può eser¬ 
citare le abilità di comprensione del testo 
e di produzione orale e scritta, arricchire il 
proprio vocabolario, produrre testi, co¬ 
struire reti, imparando anche a ricercare 
dati e informazioni, trattare e usare i me¬ 
dia piu comuni, e imparare a usare in ma¬ 
niera migliore il computer. 

Iperbolario permette, tra l'altro, di rea¬ 
lizzare una rete di legami ipertestuali tra 
le parole, basati sul significato dei termi¬ 
ni, ma anche sul loro contesto d’uso, sul¬ 
la loro provenienza, sulle condizioni stori¬ 
che che ne hanno determinato la nascita. 
In tal modo gli studenti sono portati a 
pensare alle parole non come cose a sé 
stanti, ma come entità dinamiche che 
cambiano e si modificano continuamen¬ 
te. Corredando il testo con oggetti multi¬ 
mediali (immagini, filmati, suoni), si può 


QuoM e una dirfaaralia 


rafforzare la comprensione 
del termine attraverso l'as¬ 
sociazione parola-immagi¬ 
ne. 

Con questa base le prò- 


Questa è una didascalia 


poste di utilizzo del prodot¬ 
to sono molteplici, dai lavori 
a carattere disciplinare, alla 
realizzazione di pagine da 
pubblicare su WWW, a pro¬ 
duzione di oggetti finiti da 
distribuire ad altre scuole. Il 
tutto è facilitato da un cano¬ 
vaccio già presente nel programma, che, 
attraverso una sequenza di operazioni 
(scrittura di un testo in un quaderno, im- 
paginazione con immagini e suoni, analisi 
del testo e scelta dei termini da inserire 
in un vocabolario, scrittura delle definizio¬ 
ni, collegamento alle definizioni di imma¬ 
gini, suoni ecc, collegamento di quaderni 
tra loro e, successivamente, di siti Inter¬ 
net a quaderni) porta in maniera sempli¬ 
ce alla produzione di un oggetto finito, 
utilizzabile al di fuori dell'ambiente in cui 
è stato realizzato. 


zazione di progetti efficace e di valido aiu¬ 
to, specie per chi non ha grande dimesti¬ 
chezza con la macchina informatica. Il ri¬ 
sultato sono poi applicazioni facilmente 
distribuibili, sia via Web sia come pro¬ 
grammi eseguibili, senza necessità di di¬ 
sporre del pacchetto originario. Proprio il 
mezzo ideale per gli educatori che. dopo 
l'introduzione massiccia della macchina 
informatica e delle sue tecnologie, desi¬ 
dera avere a disposizione i tool più effi¬ 
cienti per recuperare interesse e parteci¬ 
pazione degli allievi. ws 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


117 




























di Raffaello De Masi 





1 

SSSSSo-» 


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| Compì»'* 
del m» 9 M1,n0 

• Aggiornpm® 0 ' 0 
automatico 

tSSÌSSn 

(J) FlNSON 


Finson Aquila V 


La contabilità aziendale è impresa 
non facile; il professionista incaricato di 
attendere alla conduzione delle com¬ 
plesse operazioni di gestione di contabi¬ 
lità, di registrazione e verifica dell'IVA in 
uscita e in detrazione, di ottimizzazione 
e di verifica del magazzino, come pure 
di tutta la serie di incombenze connes¬ 
se con le compilazioni della distinta di 
base, la gestione della documentazione 
commerciale, la tenuta dei registri e 
delle rubriche di clienti, fornitori e agen¬ 
ti, la disponibilità e la compilazione della 
modulistica. 

Ancora, durante il lavoro, è necessa¬ 


rio avere a disposizione una serie di tool 
essenziali, integrati nell'ambiente di la¬ 
voro stesso per evitare di dover accede¬ 
re a pacchetti esterni; quindi esigenza 
di un word processor, di un foglio elet¬ 
tronico, un pacchetto di grafica com¬ 
merciale, di un'agenda, di un compilato¬ 
re di etichette, di un browser e di un 
client di posta elettronica integrato, e di 
una serie di tool minori, come rubriche 
telefoniche, creatore di codici a barre, 
sistema di archiviazione ottica di docu¬ 
menti per cui è necessario avere in co¬ 
pia l'originale. Questo e altro è Aquila, 
pacchetto di prestigio del pur ampio 


parco software di Finson, che, giunto 
alla quinta edizione, si presenta con le 
carte in piena regola per fornire al pro¬ 
fessionista tutto il supporto per la ge¬ 
stione completa aziendale, nei suoi 
molteplici aspetti e nelle complesse 
fasi, sovente interconnesse, non 
sempre facilmente disponibili ad es¬ 
sere gestite omogeneamente con le 
tradizionali tecniche cartacee 

Aquila, 

per una contabilità 
aziendale facile 
e completa 

Aquila rappresenta la soluzione 
1 ideale, pratica ed economica per 
i la gestione della contabilità azien- 
' dale. Il programma prevede la 
possibilità di gestire la contabilità 
ordinaria in lire e in euro, permette di 
gestire fino a 100 aziende, ognuna con 
un massimo di 99 magazzini piu uno 
centrale. Tra le funzionalità, annovera la 
gestione dei beni ammortizzabili e delle 
ritenute d'acconto, e la possibilità di as¬ 
sociare le immagini dei documenti car¬ 
tacei alle registrazioni di prima nota (ad 
esempio allegare la fotocopia-immagine 
della fattura con l'operazione di registra¬ 
zione in PD della stessa), la gestione 
del magazzino attraverso codici a barre, 
la redazione del bilancio CEE. Il tutto 
funzionando in rete, con un massimo di 
tre utenze-postazioni contemporanee. E 
inoltre possibile inviare e-mail diretta- 
mente dall'applicazione e collegarsi a 
Internet tramite il browser interno. I 
moduli di stampa dei documenti sono 
completamente personalizzabili e, per 
ogni stampa, è possibile avere un’ante¬ 
prima video. I tool aggiuntivi (word pro¬ 
cessor, foglio elettronico, generatore di 
grafici) sono completamente compatibili 
con le applicazioni piu diffuse in com- 


Finson Aquila V 

Prodottore e distributore: 


Finson SPA 


Via Cavalcami. 5 


20127 Milano 


Tel. 02.2831121 


hup://www. finson.com 


Prezzo 

L. 699 000 


118 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 








Finson Aquila V 



mercio (MSWord, Excel), con complete 
funzioni HTML. Come abbiamo prima 
accennato c'e poi un completo ambien¬ 
te di mailing e di backup degli archivi, 
ambedue interni al programma, e tutto 
quanto descritto è compreso in una in¬ 
terfaccia completamente rinnovata e 
personalizzabile fin nelle parti più minu¬ 
te, adattabile dalle macchine piu vec¬ 
chie fino a quelle più recenti, dove le 
maggiori risoluzioni possibili permetto- 


Esempi diversi di videa- 
re. durame t'uso del pro¬ 
gramma. prima noia, 
scheda contabile, estrat¬ 
to conto, piano dei conti, 
tabelle IVA, piano dei re¬ 
gistri e cosi via, tutti in¬ 
tegrati e interagenti tra 
loro. 


no di ricavare, dal prodotto, le più am¬ 
pie e differenziate funzioni. 

L’ambiente si suddivide in una dieci¬ 
na di sottoambienti separati, ma com¬ 
pletamente integrati tra loro. L'ambien¬ 
te fondamentale è quello relativo alla 


La schermata d'apertura «s™» 
del programma 




ii* 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


119 


























































































Finson Aquila V 



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UwwkIiwi I yniWÉ I NmMia 


5 


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(froctoMn | »mi 


contabilità, con organizzazione e gestio¬ 
ne del piano dei conti a tre livelli (ma¬ 
stri, conti e sottoconti), senza necessità 
di indicazione dei codici di corrispon¬ 
denza, ma solo attraverso la descrizio¬ 
ne diretta. Nello stesso ambiente è 
possibile accedere all'inserimento gui¬ 
dato della prima nota e alla relativa revi¬ 
sione dei movimenti, alla stampa e ri¬ 
stampa dei registri bollati, alla riclassifi- 
cazione del bilancio secondo le normati¬ 
ve CEE. È possibile, inoltre, la gestione 
automatica di inizio e fine anno, nel ca¬ 
so in cui l'anno contabile corrisponda 
all'anno solare, e, sempre qui, viene 
condotta la verifica e la distribuzione 
dei beni ammortizzabili e la trattazione 
delle ritenute d'acconto. 

La sezione IVA permette la tenuta di 
multiregistri (fino a nove sottoregistri), 
la separazione di aliquote di acquisti, 
vendite, corrispettivi e ventilazione, le 
liquidazioni mensili, trimestrali e di riepi¬ 
logo annuale. Anche qui c'è un modulo 
di stampa e ristampa dei registri bollati. 


La gestione documenti e 
la relativa revisione oltre 
una visione raccolta e im¬ 
mediata dei dati caratteri 
siici utilizzati, agevole 
/'utilizzo delle schede at¬ 
traverso l'organizzazione 
a bottoni e campi selezio¬ 
nati 


una funzione di ricalcolo liquidazione 
IVA. un ambiente di compilazione, an¬ 
che parzialmente manuale dei registri, 
un riepilogo dati modello intra, per le 
merci acquistate all'estero. La sezione 
magazzino è particolarmente ben cura¬ 
ta e dotata di una interfaccia gradevole 
e molto intuitiva. Come dicevamo, è 
possibile gestire più magazzini (fino a 
99, più quello generale), con codici arti¬ 
colo fino a 13 lettere, riferimenti incro¬ 
ciati al codice del produttore, richiamo 
dell'articolo attraverso diverse funzioni 
di riconoscimento (compreso il codice a 
barre), campi di descrizione (uno princi¬ 
pale e due aggiuntivi), possibilità di in¬ 
serire un'immagine illustrativa, associa¬ 
zione fino a 50 prezzi di listino. E anco¬ 
ra. tabelle di impegnato, ordinato e 
scorta minima, gestione dei trasferi¬ 
menti da un magazzino all'altro, orga¬ 
nizzazione dei valori contabili per ogni 
magazzino e per la situazione generale, 
gestione del listino prezzi e delle tecni¬ 
che di utilizzo degli approvvigionamenti 
(LIFO - Last In Fir¬ 



st Out). 

Per quel che at¬ 
tiene la sezione di 
gestione degli ordi¬ 
ni e dei contatti, 
esiste un ambiente 
chiuso per la cura 
della distinta base 
monolivello. con 
regolazione e regi¬ 
strazione della 
componentistica, 
del prodotto finito 
(con fino a 500 

Ancora documenti, la 
bolla vendita riepilogati¬ 
va. i documenti sospesi 
e la stampa delle ricevu¬ 
te bancarie 


componenti associati), dei carichi e sca¬ 
richi dei componenti associati, delle 
stampe di inventario, documentazione 
e sottoscorte, e magazzinaggio dei 
componenti. Non poteva certo mancare 
una completa sezione di gestione della 
documentazione cartacea, con offerta, 
conferma ordine, bolla prò forma, bolla 
vendita, bolla riepilogativa, bolla di reso, 
bolla non di vendita, fattura prò forma, 
immediata, differita, riepilogativa, ac¬ 
compagnatoria; e poi, nota di credito, ri¬ 
cevuta fiscale/corrispettivo, ordine a 
fornitore e bolla di carico, 

Qui è possibile emettere documenti 
in valuta estera, fatture di servizio sen¬ 
za indicazioni del codice articolo, ricevu¬ 
te bancarie e RIBA elettroniche Di qui 
si può raggiungere l'archivio clienti e 
fornitori, realizzato su un robusto data¬ 
base che permette accessi senza codi¬ 
ce. ricerche facilitate, inserimento di ra¬ 
gione sociale su due righe, 30 destina¬ 
zioni merce diverse per fornitore e 
cliente, campi statistici, report parame¬ 
trici selettivi, estratti conto a pagina 
aperta e storici, scadenzari manuali e 
automatici, solleciti di pagamento, ge¬ 
stione ordini. L'ambiente è fortemente 
integrato con quello degli agenti (due 
agenti per ogni cliente), ognuno dei 
quali ha un suo sottoambiente per la te¬ 
nuta degli ordini, delle provvigioni e del¬ 
le statistiche di vendita 


Ambienti 

di supporto associati 

A questi scenari di utilizzo, specifica- 
mente professionali, sono state asso¬ 
ciate diverse utility, di agevole supporto 
all'ambiente specifico; parliamo di un 
pacchetto per la produzione di moduli¬ 
stica. un word processor (AquilaWrite) 
proprietario, che rispetta il layout di ba¬ 
se del programma stesso, e che per¬ 
mette il salvataggio di documenti in for¬ 
mato proprietario, in RTF e in HTML. 

Come già ricordato, esiste anche un 
foglio di calcolo, compatibile, trasparen¬ 
te e con complete funzioni di I/O da e 
verso Excel. Separato ma compieta- 
mente integrabile è anche un ambiente 


120 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 

































































Finson Aquila V 


Novwnbi» 2000 

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effettuare inventario del 
magazzino) 




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02-102020 

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Via InuMdy 10 

Via Rotimi 1 

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(7 P Mon*«rumato £0* | Copia | 

llaa ì)jb 3 



di grafica statistica, con esportazioni in 
formato WMF, una agenda pratica da 
utilizzare e un pac¬ 
chetto di stampa di 
etichette capace di 
prelevare dati da 
tutti gli ambienti 
già descritti. Infine, 
ecco un client di 
posta elettronica, 
un browser sempli¬ 
ficato di WWW, un 
blocco di protezio¬ 
ne attraverso pas¬ 
sword. una rubrica 
telefonica, un crea¬ 
tore di codici a bar¬ 
re, una voce di me- 


Gli add-on del pac¬ 
chetto l'agenda, l'edi- 
tor di videoscrittura e 
il foglio elettronico, il 
produttore di codici a 
barre e di etichette, il 
gestore di fogli e alcu¬ 
ni esempi di creatore 
di modulistica 


nu comune per la gestione di scanner. 
Infine Finson mette a disposizione un 


servizio di aggiornamento del program¬ 
ma attraverso Internet, regolato da un 
contratto articolato su diversi livelli di 
assistenza. 


Conclusioni 



Il sito della Finson, il ca¬ 
talogo offerto è per lo 
meno impressionante. 


■Il meglio del stimerà, ir 



•V 



Prevedibile che Aquila, giunto alla 
quinta versione, sia divenuto, in questi 
anni, un pacchetto polivalente capace 
di supportare, in maniera pressoché to¬ 
tale, le pur complesse procedure lega¬ 
te alla gestione della contabilità azien¬ 
dale. Abbiamo visto come nessun am¬ 
biente sia stato trascurato, dal magaz¬ 
zino agli adempimenti formali, dalla 
modulistica al controllo dei beni am- 
mortizzabili. alla verifica degli scaden¬ 
zari e degli adempimenti fiscali. Il pro¬ 
dotto viene fornito, di base, già pronto 
per il funzionamento in rete con licenza 
per tre postazioni, ed è prevista la pos¬ 
sibilità di stipula di un contratto di assi¬ 
stenza on line in funzione delle prati¬ 
che (insieme di contatti attinenti al me¬ 
desimo problema) trattabili (i prezzi so¬ 
no molto modesti, da 50.000 lire annue 
per 4 pratiche a L. 300.000 per quaran¬ 
ta pratiche). Difficile trovare di meglio a 
cosi modesto prezzo. «g 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


121 





























































































STIGMATE 

I rapporti tra gli esseri umani 
nel confronto con l'ignoto, la 
presenza inquietante del demo¬ 
nio. le forze dell'occulto, il dram¬ 
ma della possessione diabolica, 
che sono alla base di ogni nostra 
radicata ed ancestrale paura, 
hanno trovato la loro massima 
espressione ne "L'esorcista" di 
William Friedkin nel 1973. Quel 
film ha generato un filone 'de¬ 
moniaco' che tra alti e bassi non 
ha dato cenni di stanchezza 
Tant'è che nell'anno giubilare la 
materia è tornata quasi di moda 
con due film, uno interpretato da 
Schwarzenegger ("I giorni conta¬ 


ti") e questo 
di cui parlia¬ 
mo, con 
Patricia 
Arquette e 
Gabriel 
Byrne, che 
pur non of¬ 
frendo alcun 
particolare 
spunto d'originalità si distingue 
per la sua godibilità in termini di 
effetti speciali e di suspense 
L'interesse del DVD risiede inve¬ 
ce nella presenza, voluta dal re¬ 
gista. del finale alternativo a 
quello della versione cinemato¬ 
grafica. 


48 ORE 

"48 ore" di Walter Hill 
("Strade di fuoco", "I cavalieri 
dalle lunghe ombre". "I guerrieri 
della notte"), con il suo eccellen¬ 
te risultato al box-office america¬ 
no dell'epoca (ben 76 milioni di 
dollari), diede la stura a tutta una 
serie di film d'azione poliziesca 
incentrati su una coppia ben as¬ 
sortita di tutori della legge. 
Nessun dubbio che Nick Nolte e 
Eddie Murphy formassero una 
coppia (uno bianco e l'altro nero, 
uno piu misurato e l'altro incon¬ 
trollabile) ben amalgamata che 
ha fatto scuola (per il linguaggio 
al limite del volgare e per i conti¬ 


nui scontri 
verbali tra i 
due) per tutti 
coloro che 
avrebbero 
poi interpre¬ 
tato qualco¬ 
sa di simile 
Il primo fa¬ 
ceva così il 
suo esordio in un ruolo 'leggero' 
mentre il secondo gettava le ba¬ 
si per una folgorante carriera ne¬ 
gli anni successivi Un secondo 
episodio sarebbe seguito qual¬ 
che anno dopo Gradevole e so¬ 
stenuto da una buon ritmo narra¬ 
tivo. 



Vfl ORE 


. A K 

mi 



GENERE : HORROR 

DISTRIBUZIONE: 

MGM 

TITOLO ORIGINALE: STIGMATA 

DVD/20th Century Fox 

Home 

(1999) 

Entertainment 


REGIA: RUPERT WAINWRIGHT 

FORMATO: WIDESCREEN 

CAST: PATRICIA ARQUETTE, 

2.35:1 (28 capitoli) 


GABRIEL BYRNE. JONATHAN 

SONORO: DOLBY STEREO 

PRYCE, NIA LONG 



DURATA: 97 m. 






GENERE: AZIONE 

Home Entertainment 

TITOLO ORIGINALE: 48 HRS. 

FORMATO: WIDESCREEN 

(1982) 

1.85:1 (15 capitoli) 

REGIA: WALTER HILL 

SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1 

CAST: NICK NOLTE, EDDIE 
MURPHY, ANNETTE O'TOOLE 
DURATA: 99 m. 

DISTRIBUZIONE: Paramount 

(lnglese)/M0N0 (Italiano) 



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CONTENUTI SPECIALI: 

Extra DVD: Finale alternativo del 
film, Trailer cinematografico origina¬ 


le, Scene tagliate dal 'cut' tinaie. 
Documentario "Riti divini - La stona 
di "Stigmate". Video-clip di Natalie 
ImOruglia. Opuscolo da collezione 


CONTENUTI SPECIALI: 

Extra DVD presentazione cine¬ 
matografica 


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FILMS 


122 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




































PENE D'AMOR 
PERDUTE 

L'opera di William Shakes¬ 
peare è da sempre al centro 
dell'attenzione dei cineasti di tut¬ 
to il mondo; e lo è soprattutto 
per Kenneth Branagh che su di 
essa ha costruito la propria cultu¬ 
ra formativa teatrale e ad essa ha 
dedicato molte delle sue regie ci¬ 
nematografiche. Ultima in ordine 
di tempo è "Pene d'amor perdu¬ 
te". Questa volta, però, disco¬ 
standosi dall'abituale rigorosa 
messinscena. Branagh ha fornito 
una sua personalissima variazio¬ 
ne al tema immergendo la sua 
versione cinematografica in un 


llk<H III M£^M.II 


4L 


9 U Mim 

/wmute I 


contesto piu 
vicino al 
classico mu¬ 
sical ameri¬ 
cano (vi tro¬ 
vano addirit¬ 
tura posto al-1 
cum immor¬ 
tali 'stan-1 
dard', alla ‘ 
maniera di Fred Astaire e Ginger 
Rogers, scritti da autori del cali¬ 
bro di gershwin, Berlin, Kern e 
Cole Poderi che alle brumose at¬ 
mosfere anglosassoni II risultato 
anche se non riuscitissimo meri¬ 
ta la vostra attenzione per l'origi¬ 
nalità e la raffinatezza della rap¬ 
presentazione. 


GENERE : MUSICAL SHAKE- ROCCA 
SPERIANO DURATA: 90 m. 

TITOLO ORIGINALE: LOVE'S DISTRIBUZIONE: Medusa DVD 

LABOUR’S LOST (1999) Video 

REGIA: KENNETH BRANAGH FORMATO: WIDESCREEN 

CAST: KENNETH BRANAGH, 2.35:1 (16 capitoli) 

NATHAN LANE, ALICIA SILVER- SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1 
STONE, ADRIAN LESTER, MAT- (Inglese)/ DOLBY DIGITAL 5.0 
iTHEW LILLARD, STEFANIA (Italiano) 


Jjilo © 

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CONTENUTI SPECIALI: 

Extra DVD: Trailer italiano, 
Quattro miniclip musicali. "Dietro le 
Quinte", Speciale "Pene d'amor per¬ 


dute" con sottotitoli in italiano. 
Video-clip, Filmografie e note biogra¬ 
fiche 


M.I.B.-MEN IN BLACK 

Gli integerrimi agenti K. e J. 
(interpretati dagli affiatati 
Tommy Lee Jones e Will 
Smith), Un po' agenti dell'FBI, 
un po' Ghostbuster e un po' 
Blues Brothers, preposti alla sal¬ 
vaguardia delle frontiere del 
mondo dall'ingresso sul nostro 
pianeta di alieni indesiderati sot¬ 
to mentite spoglia, giungono fi¬ 
nalmente in DVD, per la gioia 
degli appassionati, in una versio¬ 
ne DVD che è quanto di meglio 
(e dì più ricco in termini di extra) 
il giovane mercato abbia fino ad 
oggi offerto 

Addirittura è stata pubblicata 
una 'Limited Edition' (seimila 


-GENERE : FANTASTICO 
TITOLO ORIGINALE: M.I.B.- 
MEN IN BLACK (1997) 

REGIA: BARRY SONNENFELD 
CAST: WILL SMITH, TOMMY 
LEE JONES, LINDA FIORENTINO, 
VINCENT D'ONOFRIO, RIP TORN 
DURATA: 94 m. 


copie nume¬ 
rate) conte¬ 
nente, in un 
elegante 
box nero, 
due CD, il 
secondo dei 
quali zeppo 
di materiale 
interattivo 
sugli effetti speciali realizzati 
per l'occasione e la possibilità di 
sedersi ad una console virtuale 
per montare a piacimento una 
scena del film. 

A farla da padrone è il gran¬ 
de dispiego di effetti speciali in 
una serie di situazioni diverten¬ 
tissime e paradossali, Un film 
da non perdere 


DISTRIBUZIONE: COLUMBIA 
TRISTAR HOME VIDEO 
FORMATO: WIDESCREEN 
1.85:1 (27 capitoli) 

SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1 


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CONTENUTI SPECIALI: 

Extra DVD Commento video del 
regista Barry Sonnenfeld e di uno dei 
protagonisti Tommy Lee Jones, Scene 
eliminate. Documentario sul ’Making 
of. Effetti visivi in lunzionalità 'mul- 
tiangolo', Storyboard comparato alle 


scene, Animazioni interattive. 
Videoclip di Will Smith, Commento ag¬ 
giuntivo del regista e dei responsabili 
delle tecniche di ripresa, Scene interat¬ 
tive "Creatures. Concepì To 
Completion". Galleria fotografica dei 
disegni per la realizzazione, Diversi trai¬ 
ler. Libretto aggiuntivo di 12 pagine. 



MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


123 

































CD-ROM 


di Luigi Lozzi 


Business English 


Una delle dolenti note nel no¬ 
stro grado di sviluppo culturale 
è storicamente rappresentata 
dalla lingua inglese, necessità 
con la quale bisogna sempre 
più spesso fare i conti nel 
mondo del lavoro e della 
scuola. La tradizionale idiosin¬ 
crasia del nostro popolo 
nell'apprendimento delle lin¬ 
gue ha fatto si che una buo¬ 
na fetta dei prodotti multi¬ 
mediali in circolazione si 
ponga come obiettivo quel¬ 
lo di colmare questa vergo¬ 
gnosa (se si pensa al pre¬ 
sente e/o futuro di una Eu¬ 
ropa unita) lacuna. Nello 
scorso numero, ricordere¬ 
te, vi abbiamo proposto 
un corso di inglese per 
bambini ("Kids! English". 

N.d.R.) nella convinzione 
che il gap, che ci separa 
da popoli in questa dire¬ 
zione meglio organizza¬ 
ti. sia annullabile con 
un po' di metodo ed 
una buona determina¬ 
zione. "Business Engli¬ 
sh'', che è indirizzato a chi l'inglese lo ma¬ 
stica già dignitosamente ma si pone l'obiettivo di accre¬ 
scerne metodicamente la conoscenza, non solo si propo¬ 
ne come uno dei migliori prodotti in circolazione (sul mer¬ 
cato dei CD-Rom interattivi ci sono numerosi corsi d'ingle¬ 
se. ma non tutti sono soddisfacenti) ma offre il valore ag¬ 
giunto di proiettare l'utente di questo prodotto con imme¬ 
diatezza in una realtà assimilabile ad un utilizzo della lin¬ 
gua inglese in ambito lavorativo o di studio. Per via degli 
argomenti trattati (Finanza, Marketing e Management) è 
indicato soprattutto per professio¬ 
nisti che hanno contatti frequenti 
con l’estero, o studenti alle prese 
con 'master' nella lingua d'Albio¬ 
ne o con corsi di specializzazione 
in materie economiche o giuridi¬ 
che a livello internazionale. Si 
compone di ben 9 CD (e 60 lezio¬ 
ni complessive) che costituiscono 
nove diversi livelli didattici nei 
quali vengono affrontate tutte le 
situazioni ragionevolmente imma¬ 
ginabili negli incontri di vita quoti¬ 
diana e di lavoro, non ultimo quel¬ 
lo per un colloquio di lavoro per 
l'assunzione di personale. La 
struttura del corso - si divide nei 
temi principali che sono "Incontri 


personali", "Contatti e corri¬ 
spondenza", "Avanzamenti di 
carriera" - dà luogo a numero¬ 
se attività pratiche (visualizza¬ 
zione di frasi e testi di uso cor¬ 
rente nel nostro quotidiano ap¬ 
proccio 'in inglese’, termini tec¬ 
nici di utilizzo politico-finanziario, 
frasi idiomatiche, segreterie te¬ 
lefoniche, estratti conto, tabulati, 
gestione della corrispondenza e 
degli appuntamenti d'affari, gestio¬ 
ne di riunioni, di transazioni e ne¬ 
goziazione, stesura di report di la¬ 
voro, assunzione di personale, etc.) 
per una più proficua conoscenza e 
si avvale della presenza di numerosi 
strumenti interattivi; su tutti la con¬ 
versazione all'interno di una situazio¬ 
ne di dialogo interattivo (Role Play) 
dove sceglierete l'interpretazione vo¬ 
cale di uno dei diversi ruoli proposti, il 
dettato che mette alla prova la cono¬ 
scenza (o meglio, la vostra acquisita 
familiarità) con l’inglese parlato, dove si 
renderà conto dei progressi raggiunti 
nella padronanza della lingua, assai vici¬ 
na a quella che si consegue con un cor¬ 
so 'live'. La vostra voce registrata può 
essere ascoltata a diverse velocità, per 
meglio afferrare lo ’spelling' delle parole, 
e contemporaneamente può essere con¬ 
frontare con quella in lingua madre per 
correggere i difetti di pronuncia. Inoltre sono presenti al¬ 
cuni suggerimenti pedagogici per ottimizzare le risorse in 
vostro possesso. Accanto ai filmati proposti vi è il testo 
integrale (può essere stampato) che vi mette in grado di 
confrontare la lingua parlata con quella effettivamente 
scritta. Durante le esercitazioni c’è spazio per esercizi e 
test assai dettagliati ed efficaci che renderanno il giusto 
merito ai vostri progressi. Una 
guida interattiva segnalerà i mo¬ 
menti didattici più importanti sui 
quali vale la pena soffermarsi. 
Non esiste un percorso predeter¬ 
minato per svolgere le lezioni, né 
un limite di tempo imposto a prio¬ 
ri; ognuno sarà in grado (e gliene 
viene data ampia facoltà) di stabi¬ 
lire quali elementi affrontare per 
primi e raggiungere gli obiettivi 
prefissati. Un dizionario con cin¬ 
quantamila lemmi sarà un ulterio¬ 
re valido strumento. Su ognuna 
delle schermate appaiono bottoni 
che vi consentono una immediata 
interazione con tutti gli strumenti 
a disposizione. 



Business Enpjjsh __ 

Distributore: 

Leader Distribuzione S.p.A. 

Prezzo: Lit. 149.900 

Requisiti minimi di sistema: 

Windows 95/98 
Pentium 100 
32 MB di RAM 

35 MB di spazio libero su disco rigido 
Lettore CD-Rom 4x o superiore 
Scheda grafica a 16 bit 
Scheda audio SoundBlaster compatibile 
Microfono per il riconoscimento vocale 


124 


MCmìcrocomputer n. 212 - dicembre 2000 












di Luigi tozzi 


CD-ROM 


Magico Artista 2 


Non è affatto peregrino dedicare 
ogni mese uno spazio ai CD-Rom in¬ 
dirizzati ai bambini. Questo perché 
prima di tutto essi saranno i futuri 
lettori della nostra rivista, poi per¬ 
ché rappresentano un patrimonio di 
conoscenza potenziale e di intera¬ 
zione multimediale da non sottova¬ 
lutate fin dalla più tenera età. E 
questo grazie alle enormi poten¬ 
zialità didattiche offerte da pro¬ 
dotti multimediali per il computer 
che sempre più di frequente 
compaiono negli scaffali dei ne¬ 
gozi specializzati o nelle librerie 
o addirittura in edicola. All'inizio 
il gioco (interattivo) può essere 
l’elemento che scardina l'even¬ 
tuale diffidenza dei bambini ma 
poi devono essere i CD-Rom 
di 'edutainment' a fare la parte 
del leone e ad occupare la 
maggior parte del tempo che 
essi dedicano (o che i genito¬ 
ri decidono sia giusto per lo¬ 
ro dedicare) ad ‘intrattenersi" 
con il computer. Non sarà 
esagerato definire la loro at¬ 
tività come Hi-Te(a)ch, giocando su un sil¬ 
logismo linguistico che mescola le parole 'alta tecnologia' 
(Hi-Tech) e 'insegnare' (Teach). Per i piccoli dai quattro 
anni in su che abbiano voglia di cimentarsi con la propria 
creatività "Magico artista 2" della Disney è quello che fa 
al caso loro. Ad ognuno di noi 
nell'infanzia è stato dato un foglio 
di carta bianca e delle matite co¬ 
lorate per lasciarci liberi di creare 
un 'guazzabuglio' di colori che 
fosse il primo frutto della nostra 
creatività in erba. I tempi sono ra¬ 
dicalmente cambiati, e accanto al 
tradizionale foglio bianco e colori, 
giunge in soccorso dei genitori 
qualche buon prodotto interatti¬ 
vo. Nel "Magico artista 2" si 
combinano gli strumenti classici 
di disegno (matite e pennarelli co¬ 
lorati, gomme e pennelli spray, 
colori a olio e gessetti, marcatori 
ed evidenziatori) con tecniche tri¬ 
dimensionali (anche vernici 3DU!) 
e animazioni (anche musicali) di 
facile ed immediata intuizione. In 
un'area creativa sono a disposi¬ 
zione 15 strumenti per disegnare 
mentre in un Cassetto degli 
stampi è possibile prelevare circa 
cento stampi magici che raffigu- 





rano 


Magico Artista 2 


Distributore: 

Disney Interactive/ Leader Distribuzione S.p.A 
Prezzo. 89900 

Requisiti minimi di sistema: 

per PC: 

Windows 95/98 o successivo 

Processole Pentium a 133 MHz o superiore 

32 MB di RAM 

70 MB su disco rigido 

Lettore CD-Rom 4x o superiore 

Scheda audio a 16 bit compatibile con DirectX 

Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600 

Per Macintosh: 

System 8 t o versioni successive 

IMac o G3 o superiore 

32 MB di RAM 

70 MB su disco rigido 

Lettore CD-Rom 4x o superiore 

Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600 


personaggi della Disney (To¬ 
polino in testa). Una lava¬ 
gna delle animazioni con¬ 
sente ai piccini di familia- 
^ rizzare con le più elemen¬ 
tari tecniche di animazione 
(sono memorizzate oltre 
tremila animazioni riguar¬ 
danti i personaggi della Di¬ 
sney e ben 15 stili musicali). 
Quello dell'animazione è cer¬ 
tamente l'aspetto più inte¬ 
ressante di tutto il CD (che 
merita comunque la vostra at¬ 
tenzione incondizionata se 
avete figli o nipoti piccoli da 
avvicinare alle meraviglie del 
computer), e al quale viene da¬ 
to maggiore spazio creativo ed 
interattivo. Per la costruzione 
delle scene animate ci sono le¬ 
zioni interattive 'on line'. Inoltre 
ci sono una trentina di ambienta¬ 
zioni sulle quali è possibile inseri¬ 
re figure statiche o in movimento 
per dare forma e contenuti perso¬ 
nalizzati ai lavori creati dai piccoli 
artisti. Coloro che padroneggiano 
meglio tutti gli strumenti possono 
partire da uno schermo bianco e 
dare libero sfogo alla propria creati¬ 
vità con tutto quello che il CD-Rom interattivo mette a di¬ 
sposizione sul desktop del computer, 

Quello che viene realizzato può 
essere memorizzato per successi¬ 
ve modifiche, per essere stampa¬ 
te (anche solo definite nei contor¬ 
ni per operarvi una successiva co¬ 
lorazione) od inviate via E-mail ad 
amici e parenti, per creare un al¬ 
bum animato o realizzare proiezio¬ 
ni articolate di diapositive con sot¬ 
tofondo musicale; oppure per dar 
conto dei progressi che vengono 
compiuti. Insomma un piccolo 
'Studio d'Arte', un prodotto di si¬ 
cura efficacia nei termini prope¬ 
deutici e ludici per cui è bene con¬ 
sentire ai bambini di sostare (per 
un tempo non prolungato) dinanzi 
ad un computer. 

Il risultato più evidente sarà 
quello di aver cominciato a far fa¬ 
miliarizzare i bambini con uno 
strumento (il computer) con cui 
dovranno giocoforza confrontarsi 
in età adulta, qualunque possa es¬ 
sere la loro attività. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


125 










GIOCHI 


di Luigi Lozzi 


Age Of Empires II 

The Conquerors Expansion 



Tra gli 'strategici' il gioco che, 
negli ultimi anni, ha riscosso il mag¬ 
gior credito di consensi tra gli ap¬ 
passionati (è anche il più venduto 
nel mondo) è di certo "Age of Em¬ 
pires" il quale, conservando lo 
stesso spirito ludico (in tempo 
reale) d'avvio, sta gradualmente 
aggiornando il profilo storico del¬ 
le sue ambientazioni con le suc¬ 
cessive sue espansioni. "Age of 
Empires" è un grande classico 
che si va rinnovando da oltre 4 
anni a questa parte con una 
continua, corposa, aggiunta di 
civiltà, unità, edifici, tecnologie 
ma anche e soprattutto novità 
sostanziali nel gioco stesso. 

Provate a navigare in Internet 
alla ricerca dei siti dedicati ad 
"Age of Empires" per sco¬ 
prire come sia nutrita la 
schiera di appassionati di 
questo strategico che addi¬ 
rittura organizzano 'Fan 
Club', tornei (campionati 
italiani) ed incontri fra 
'Agers' in diverse località 
della penisola. Cosi alla release originale 
1.0 sono seguite quelle denominate "The Rise of Ro¬ 
me", "Age of Empires II: The 
Age of Kings" (che ha aperto un 
nuovo ciclo storico all'indomani 
della caduta dell'Impero romano) 
e questo "The Conquerors Ex¬ 
pansion" (disponibile compieta- 
mente in italiano); continuando a 
raccontare la storia dell'uomo e 
ad illustrare le più grandi civiltà. 

Quest'ultimo pezzo del coinvol¬ 
gente mosaico (che però richiede 
la disponibilità della versione 
completa di "The Age of Kings"; 

N.d.R.) , che promette di non 
esaurirsi in tempi brevi, è incen¬ 
trato sulle imprese guerresche 
dei leggendari conquistatori di 
antiche (ma nuove nell'avanza¬ 
mento del gioco) civiltà del pas¬ 
sato. Con l'introduzione di nuove 
e variegate civiltà il gioco va ac¬ 
quisendo sempre maggiore inte¬ 
resse ed un numero consistenze 
di novità nel contesto di questa 
seconda fase di "Age of Empi¬ 


res" I giocatori vengono catapultati in un affascinante e 
misterioso scenario di efficace realismo ed 
agiscono sullo sfondo delle 
guerre di conquista avviate 
da personaggi come Attila, 
E! Cid Campeador e Monte- 
zuma, e trascinati in intri¬ 
ganti sfide militari e politiche 
in cui la vittoria determina la 
supremazia della propria cul¬ 
tura: si parte dalla disponibi¬ 
lità di un mimmo di risorse 
(ognuno è dotato di unità di 
combattimento e tecnologie 
diverse) con le quali gli eroi de¬ 
vono riuscire a costruire la pro¬ 
pria civiltà e trasformarla in un 
potente impero. La simulazione 
strategica è ai livelli più alti; ne¬ 
gli scenari delle battaglie e negli 
avvincenti confronti fra i capi mi¬ 
litari, il realismo è tale da alimen¬ 
tare la tensione della sfida. L'abi¬ 
lità del giocatore si manifesta con 
la capacità ad accumulare le risor¬ 
se economiche, umane e militari 
per arrivare alla vittoria finale Le 
cinque nuove civiltà introdotte so¬ 
no quelle degli Unni (la loro unità 
speciale è il 'tarkan'). gli Spagnoli 
(dispongono del 'Conquistado¬ 
res', un soldato armato di mo¬ 
schetto, e del missionario), i Co¬ 
reani (con il carro della guerra e la 
nave tartaruga), gli Atzeca (la loro 
unità è l'uomo-giaguaro), i Maya 
(con l'arciere). 

Per Maya e Atzechi vi è anche 
un nuovo stile di costruzione che 
fa riferimento alle civiltà preco¬ 
lombiane. Ogni civiltà deve gesti¬ 
re tali risorse e scegliere le armi 
e le formazioni militari adatte alle 
tattiche vincenti, sfruttare le di¬ 
verse tecniche disponibili, valuta¬ 
re mosse alternative combinando 
saggezza, tempismo e coraggio. 
Alcune opzioni tattiche introdotte 
in "The Age of Kings", con l'ag¬ 
giunta di mappe e scenari detta¬ 
gliati e ricchi di opzioni, rendono 
sempre più avvincente l’espe¬ 
rienza di gioco mentre il supporto 
di un eccellente audio contribui¬ 
sce a rendere l’atmosfera del gio- 


Age Of Empires II 

The Conquerors Expansion ^ 

Distributore. 

Microsoft SpA 

Prezzo Lit 99 900 

REQUISITI MINIMI DI SISTEMA: 

Windows 95/98/M E/NT/2000 

Versione completa di "Age of Empires II The Age of 

Kings 

Processore Pentium a 166 MHz o superiore 
32 MB di RAM per Windows 95/98/ME 
64 MB di RAM per Windows NT/2000 
80 MB liberi su disco rigido 

ulteriore memoria su disco rigido di 100 MB per II file di 
swap 

Monitor Super VGA con risoluzione 800 x 600 
Lettore CD-Rom 4x o superiore 
Modem a 28800 baud o superiore per giocare su Inter¬ 
net o in scontri diretti 
Scheda audio, cuffia e altoparlanti 


126 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













CD-ROM 




co ancora più suggestiva e spettacolare. Al tutto va 
aggiunta la considerazione dell'ottima grafica e di 
un'interfaccia semplice e intuitiva oltre che esaustiva 
nelle istruzioni di gioco. Grazie ad un potente editor 
di scenari e di campagne, un numero pressoché infi¬ 
nito di battaglie possono essere preparate fin nei mi¬ 
mmi dettagli sia per quanto riguarda il terreno che 
per le risorse. 




Connectix Virtual 
Game Station 


di Massimiliano laquaniello 


*****■■**» 


• Play Many 

Copular Playstation Games 
on Your PC! 

i Più noti gipchi Playstation 
sul tuo PC! 


La Connectix conosciuta gra¬ 
zie famosissimo Virtual Pc (Emu¬ 
latore Dos/Windows per Mac) 
sforna II suo ultimo gioiellino : il 
Virtual Game Station per PC. 

Questo programma in ver¬ 
sione italiana consente di ese¬ 
guire quasi 200 giochi ( con 
elenco aggiornato sul sito di 
Connectix www.virtualgame- 
station.com ) per Playstation 
sui nostri personal computer. 

L'emulatore viene fornito con la configurazione per 
la tastiera pronta all'uso e supporta accessori come il game- 
pad e il joystick. Inoltre l'utente ha la possibilità di stabilire le 
funzionalità associate ai diversi bottoni e tasti indipendente¬ 
mente dal sistema utilizzato per giocare. Il software richie¬ 
de per un buon funzionamento i processori di ultima gene¬ 
razione come Pentium II, Pentium Ili e Celeron. Il Virtual Ga¬ 
me Station rispetto ad altri emulatori di Playstation (ad 
esempio il Bleem) si presenta più semplice (perché non bi¬ 
sogna stare a scervellarsi con configurazioni grafiche e altri 
inconvenienti) e affidabile (i giochi girano tutti e bene), gra¬ 
devole anche la resa grafica: infatti i giochi si visualizzano 
sul monitor del computer in modo praticamente identico al 
risultato PlayStation+TV. 

Durante la prova in qualche occasione si sono verificati 
rallentamenti e blocchi del PC, eventi che possiamo defini¬ 
re, come quantità, accettabili visto che si tratta di un emula¬ 
tore. Per quanto riguarda la Memory Card non vi è proble¬ 
ma: potete ge¬ 
stirla nel menù 
delle "preferen¬ 
ze" e simularne 
del tutto la con¬ 
figurazione. 

La Questar ne 
cura la distribu- 


z i o n e 
llwww. questar, iti 

numero verde 
800-7837827), il 
software è già 
disponibile da 
qualche mese al 
prezzo di L 
149.000 (IVA in¬ 
clusa). Nella con¬ 
fezione, infine, è 
incluso un video¬ 
gioco per Play¬ 
station scelto tra 
i più popolari. 


Connectix Virtual Game Station 


Distributore: 

Questar 

Prezzo: Ut 149.000 

Requisiti minimi di sistema: 

' Processore richiesto: Pentium II, Pentium III, 
Celeron o processore compatibile da almeno 
266 MHz (si consiglia perù un processore da 
400 MHz), dotalo di tecnologia MMX * Cache 
L2 • 32 MB di RAM * 75 MB di spazio libero 
su disco fisso * Scheda video a 16 bit (si consi¬ 
glia perù una scheda a 24 bit o più! * Scheda 
audio/video DirectX 6.1 compatibile, con i relati¬ 
vi driver • Unita CD-ROM a 8x o piu veloce o 
unità DVD-ROM. 

N.B.: Oltre alla versione per Windows è stata 
messa in commercio anche una per Mac OS. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


127 















Lzt-cnrione,) giochi 


di Massimiliano Cimelli 


Crimson Skies 



In un ipotetico passato, l'America del Nord si ritrova di¬ 
laniata da continui contrasti interni, il proibizionismo e il 
famoso crollo in borsa del 1929 spaccano la nazione e il 
governo di Washington si arrende dinanzi alla nuova se¬ 
cessione In questo scenario, dove le primarie vie di co¬ 
municazione sono ormai state rese inagibili dalla guerra, 
gli aerei si trasformano in un mezzo indispensabile per il 
commercio e la difesa dei confini tra i nuovi stati indipen¬ 
denti. Come in ogni situazione caotica emerge sempre 
qualcuno che desidera ampliare le proprie ricchezze con 
la forza, infatti in questo caso la minaccia tra i cieli è orga¬ 
nizzata in pic¬ 
cole bande di 
"pirati 
dell'aria' 
esperti piloti 
mercenari in 
vendita al mi¬ 
glior offerente. 
Ovviamente 
tra i molti 
emerge il "no¬ 
stro" eroe 
Nathan Za- 
chary, che con 
il suo squadro¬ 
ne di piloti 
ospitati nella 
fortezza volan- 



zare" il nostro velivolo. Se riuscite ad accumulare abba¬ 
stanza soldini, potrete comprare dei nuovi telai, cambiare 
il motore per aumentare la velocità di spinta, potenziare 
la corazza con piastre metalliche e ampliare i propri arma¬ 
menti. 

Anche se il gioco non vanta caratteristiche prettamen¬ 
te simulative (la guida risulta estremamente più intuitiva 
rispetto ad un titolo come Combat Flight Simulator), il 
giocatore potrà comunque sbizzarrirsi in incredibili evolu¬ 
zioni, controllare i tipici comandi di volo come la bussola, 
l'altimetro, il tachimetro e l’orizzonte artificiale, oppure di¬ 
vertirsi con le 4 telecamere adibite alla visione esterna 
deH’aereo. Inoltre, la visuale di gioco potrà essere scelta 
tra la vista esterna, vista abitacolo e in prima persona per 
un migliore campo visivo. Per completare questo simula¬ 
tore-arcade, realizzato completamente con ambientazioni 
e modelli in 3D reale, è stata introdotta anche una sezio¬ 
ne di pura azione, 


te Pandora, accompagnerà il giocatore 
in 24 avventure aeree tra i paesaggi 
delle isole Hawaii, di Hollywood, delle 
Montagne Rocciose e tra i grattacieli di 
Manhattan. Ogni missione è strutturata 
in diverse fasi: inizialmente assistere¬ 
mo al briefing insieme al gruppo, dove 
verranno descritte le varie fasi e i gli 
obiettivi primari, nella seconda sezione 
dovremo scegliere il tipo di apparec¬ 
chio disponibile 
nell'hangar e 
caricare le mu¬ 
nizioni per le mi¬ 
tragliatrici e i 
missili, infine 
selezionare un 
diverso modello 
di aereo per i 
nostri compa¬ 
gni. Se supere¬ 
remo brillante- 
mente le prime 
prove, entreran¬ 
no nella cassa 
generose som¬ 
me in sonante 
denaro, ottimo 
per "customiz- 


Crimson Skies 


Produttore 

Microsoft 

Distributore 

Leader Spa 

Prezzo al pubblico (IVA inclusa) Lire 89.000 

RICHIESTE DI SISTEMA 

Pentium II 266 MHz (350 raccomandati). 64 
MB di RAM, 675 MB di spazio su hard dt- 
sk(925 raccomandati), scheda video accelera¬ 
ta 3D compatibile con Direct X. Joystick con 
cloche. 



dove il giocatore 
dovrà solo scegliere 
il luogo e il modello 
dell’apparecchio, 
per cimentarsi 
istantaneamente in 
duelli aerei all'ulti¬ 
mo sangue Men¬ 
tre, per gli amanti 
del multiplayer, si 
potrà sfruttare l'otti¬ 
ma sezione adibita 
ai collegamenti in 
rete, in LAN o alla 
Gaming Zone di Mi¬ 
crosoft. 


128 











Lw u .rkiiiZT) 


Metal Gear Solici 



Metal Gear Solid 


Produttore 

Konami-Microsoft 

Dstributore: 

Leader Spa 

Prezzo ai pubblico (IVA mclusal Lire 99.000 

RICHIESTE DI SISTEMA 

Pentium II 233 MHz. 32 MB di RAM, 300 MB 
di spazio su hard disk (400 raccomandatil, 
scheda gralica accelerata con 8 MB di memo¬ 
ra video. |oypad. 


Il deposito di testate nucleari, situato 
sull'isola Shadow Moses nell'arcipelago 
delle Isole Fox in Alaska, è caduto sotto 
il controllo di un gruppo di terroristi co¬ 
nosciuto con il nome di Next Generation 
Spacial Forces. Se non verrà pagato il ri¬ 
scatto richiesto entro 24 ore. i missili 
verranno lanciati. Richiamato dai suoi 
normali compiti da 007, l'agente segre¬ 
to Solid Snake (come al solito toccherà 


guato dovremo ap¬ 
piattirci contro una 
parete, le riprese si 
sposteranno dinanzi 
al nostro eroe, infine 
se la situazione lo ri¬ 
chiede, la visuale po¬ 
trà passare diretta- 
mente in prima per¬ 
sona. Anche la moda¬ 
lità di gioco risulta de¬ 
cisamente intrigante, 
infatti l'obietti¬ 
vo primario di 
un buon agente 
segreto consi¬ 
ste appunto 
nell'infiltrazione 
silenziosa, elu¬ 
dendo guardie 
ed eventuali 
nemici mortali. 
Mentre tente¬ 
rete lo "sla¬ 
lom" tra i catti¬ 
vo™, il comodo 
radar in dotazio¬ 
ne visualizzerà 
il loro sposta¬ 
mento all’inter¬ 
no della mappa, 
indicando inoltre, in 
quale direzione rivol¬ 
gono lo sguardo. Il 
giocatore dovrà vera¬ 
mente calarsi nei pan¬ 
ni del personaggio, 
mimetizzandosi o ad¬ 
dirittura controllare 
ogni minimo movi¬ 
mento, perché anche 
il solo camminare su 
una pozzanghera po¬ 
trebbe allertare qual¬ 
che guardia nelle vici¬ 
nanze. Ma se proprio 
l'occasione è disperata, non vi preoccupate, il nostro Snake 
potrà avvalersi di un assortito arsenale: pistole semi-auto¬ 
matiche con silenziatore, mitragliatori d’assalto, fucili di pre¬ 
cisione, granate, esplosivi C4, missili stinger o radiocoman¬ 
dati. Comunque consiglio vivamente di utilizzare le classi¬ 
che tecniche di stordimento e le prese per il collo da ninja, 
dato che potremo sfruttare per l’esplorazione a distanza og¬ 
getti tipici di ogni spia come il binocolo elettronico, per in¬ 
credibile zoomate o gli occhiali a infrarossi per la visione 
notturna. Metal Gear Solid offrirà anche un simulatore vir¬ 
tuale VR, dove potremo addestrare il nostro eroe in tecni¬ 
che d'infiltrazione, tiro al bersaglio e strategie di guerriglia, 
per oltre 300 mini-missioni. 


a noi salvare il mondo) si dovrà precipi¬ 
tare sull'isola, infiltrarsi nel deposito, sal¬ 
vare due eminenti ostaggi e come se 
non bastasse, scongiurare la catastrofe. 

Questa è l'introduzione e in sintesi la 
missione del della spy-story più accla¬ 
mata per Playstation ed ora finalmente 
godibile anche su PC. Ovviamente ricor¬ 
do che sulla conosciutissima consolle il 
gioco mostrava dei limiti grafici, ma in 
questa versione potremo sfruttare l'in¬ 
credibile definizione di ben 1024 x 768 
punti, con buona parte degli effetti con¬ 
cessi dalle 

schede accele- _ 


ratrici. 

Il gioco esce 
un po' dagli 
schemi classici 
dei tradizionale 
shooter in terza 
persona, dato 
che offre conti¬ 
nui cambi di in¬ 
quadratura. ad 
esempio, se 
strisceremo la 
telecamera ci ri¬ 
prenderà dall'al¬ 
to. oppure se 
durante un ag- 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 


129 











Midtown Madness 2 



riete automobilistiche, nella prima vestiremo i 
panni di un taxista determinato a diventare il mi¬ 
gliore accompagnatore tra le strette vie di Londra, 
nella seconda dovremo convincere un regista di 
Hollywood che siamo i migliori stunt driver sulla 
piazza. Quindi, per assicurarci la "pagnotta" do¬ 
vremo superare una serie di prove molto diver¬ 
tenti e stimolanti, capaci di arricchire decisamen¬ 
te questo tipo di simulatore di guida urbano, co¬ 
me ad esempio: prodigarci in salti acrobatici, at¬ 
traversare i vari checkpoint disseminati tra la città 
senza scendere sotto una determinata velocità, 
seguire o distruggere una macchina, seminare la 


Dopo il successo riscosso da Midtown Madness, Mi¬ 
crosoft ci riprova con un sequel abbastanza differente. 
Nel primo episodio, il giocatore si poteva perdere tra le 
infinite strade di Chicago, mentre adesso si divertirà tra le 
immense mappe dell'irregolare San Francisco e dell'affa¬ 
scinante capitale inglese. Le modalità di gioco classiche 
sono riconfermate, quindi potremo ritrovare le prove Cir¬ 
cuit, Blizt e Checkpoint, implementate dalla nuova avvin¬ 
cente opzione Crash Course. 

La sezione Circuit propone le due città completamente 
chiuse al traffico, in modo da sviluppare dei piccoli circuiti 
cittadini delimitati da transenne, non sono certamente pa¬ 
ragonabili a quello di Montecarlo, ma offrono comunque 
una buona variante. La prova Blizt, invece offre al giocato¬ 
re corse in mezzo al traffi¬ 
co e in piena libertà, con 
l'unica costante di raggiun¬ 
gere un determinato pun¬ 
to entro un certo limite di 
tempo, questa modalità e 
interessante ma talvolta 
troppo frustrante e ripetiti¬ 
va Mentre l’ultima è una 
corsa tra i vari checkpoint 
con avversari e polizia, in 
città completamente aper¬ 
te Ma la vera avventura è 
presentata dalla modalità 
Crash Course, dove il pilo¬ 
ta potrà veramente mette¬ 
re a dura prova i propri ri¬ 
flessi con due diverse car- 


WSMBBI 


Produttore 

Microsoft 

Distributore 

Leader Spa 

Prezzo al pubblico (IVA inclusa) Lire 89.000 

RICHIESTE DI SISTEMA 

Pentium II 233 MHz (350 rnccomandatol, 32 
MB di RAM (64 raccomandati), 250 MB di 
spazio su hard disk (400 MB consigliati), 
scheda video accelerata compatibile direct X 


SideWinder Strategie Commander 


di Massimiliano Cimelli 



Ogni modalità di gioco ormai è associata a un diverso tipo di 
joystick, le corse automobilistiche risultano sicuramente avvin¬ 
centi se associate al volante con una pedaliera, la simulazione 
aerea è perfetta con la classica cloche e manetta trottle, mentre 
gli arcade-platform si sposano perfettamente con i vari joypad 
ergonomici. Ma per quanto riguarda la vasta serie di giochi stra¬ 
tegici, quale potrebbe essere la periferica ideale? Bene, mamma 
Microsoft ha pensato anche a questa categoria realizzando la pri¬ 
ma periferica in grado di interagire con tutte le funzioni della ta¬ 
stiera e del mouse tipiche dell’esplorazione strategica. SideWin¬ 
der Strategie Commander tramite la como¬ 
da interfaccia USB consente un immediato 
riconoscimento sotto sistemi Windows, 
anche durante l'azione di gioco, mentre il 
software a corredo permette di program¬ 
mare istantaneamente il profilo di tutte le 
funzioni, tenendo liberi mouse e tastiera 
per altre attività La periferica è costituta 
da una base fissa e da una sezione supe¬ 
riore mobile, per spostarsi basta premere 
la parte superiore nella direzione desidera¬ 


ta, quindi potremo esplora¬ 
re o in ogni caso muoverci 
sia in orizzontale sia in ver¬ 
ticale e in diagonale, La se¬ 
zione principale dei tasti è 
composta da sei pulsanti 
programmabili di forma 
ovale e da tre attivatori po¬ 
sti lateralmente, comoda¬ 
mente selezionabili tramite 



microcomputer n, 212 - dicembre 2000 

















polizia prima di raggiungere il traguardo finale, oppure 
correre contro il tempo attraverso il traffico senza toccare 
le altre macchine o i marciapiedi. 

Ogni volta che supereremo una serie di prove il gioco 



sbloccherà le nuove macchine, assenti nella precedente 
versione: il mitico nuovo maggiolone nelle versioni New 
Beettle Dune e Rsi, una Aston Martin Vantage BD-7, la 
classica e nuova Mini Cooper, un taxi nero londinese, il ti¬ 
pico bus rosso a due piani, il carro antincendio Freightli- 
ner e la stupenda Audi TT. Infine dedicata al multiplayer, 
la ricca sezione permetterà la connessione sia in Internet 
sia in rete locale, offrendo le sopracitate modalità fino a 8 
giocatori e in una nuova singolare sfida denominata Cops 
& Robbers, dove il giocatore dovrà rubare un lingotto 
d'oro dalla banca e portarlo a destinazione senza perderlo 
per strada, lottando costantemente con gli agguerriti av¬ 
versari. 


• #1 (*»<<•« J f lim 


il pollice I pul¬ 
santi attivatori 
funzionano co¬ 
me il tasto 
SHIFT per le 
maiuscole, infat¬ 
ti se premuti in 
combinazione 
con uno dei sei 
programmabili, 
possono esegui¬ 
re fino a quattro 
comandi per 
ogni pulsante, 
portando a 24 le 
funzioni pro¬ 
grammabili per 

ogni profilo. Sempre sulla sezione superiore della peri¬ 
ferica possiamo trovare anche un comodo doppio pul¬ 
sante studiato per le azioni di zoom in e out, ma se 
gioco non supporta tale funzione, il pulsante può esse¬ 
re sempre programmato per eseguire un altro coman¬ 
do. 

Ma le possibilità di programmazione non sono finite, 
infatti sulla base è situato un interruttore a tre posizioni 
capace di moltiplicare le 24 combinazioni iniziali fino a 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



ben 72.Ovviamente per ricordare le molteplici combinazio¬ 
ni, l'utente potrò stampare l’intero profilo direttamente dal 
software di gestione. Infine, come se non bastasse, accan¬ 
to all’interruttore potremo sfruttare anche un comodo pul¬ 
sante Registra, ottimo per realizzare una programmazione 
rapida dei sei pulsanti durante l’azione di gioco. Il software 
in dotazione consente di caricare una serie di profili preim- 
postati da Microsoft o di crearne di nuovi. Ad ogni tasto 
può essere associato qualsiasi comando della tastiera o del 
mouse, caratteri speciali e addirittura un'eventuale tempo- 
rizzazione tra la sequenza dei comandi. 

Inizialmente, l'utilizzo di questa singolare periferica po¬ 
trò essere leggermente complicato ma con un po’ di prati¬ 
ca regalerà ottimi ri¬ 
sultati. Ad esempio, 
mentre giocate al 
mitico Age of Empi¬ 
re, immaginate co¬ 
me potrebbe essere 
comodo associare 
ad un unico pulsan¬ 
te il comando "sele¬ 
ziona caserma, crea 
soldato e attacca 
nemico” in un colpo 
solo. 



131 






















l<ome usare ••• 

Word 2000 


Microsoft Word 2000: il collega di tutti 

La gestione dei dati 

di Aldo Ascenti 


A chi non e capitato di trovare, nella 
cassetta delle lettere, un'invitante mis¬ 
siva che ci proclama futuri vincitori di 
ingenti somme di denaro o premi tanto 
ricchi quanto improbabili. Solitamente, 
aprendo la busta variopinta, ciò che ci 
si trova tra le mani è una lettera invi¬ 
tante e personalizzata, che comincia 
chiamandoci per nome e finisce consi¬ 
gliando l'ordine d'acquisto di ogni 
genere di mercanzia. 

Bisogna essere proprio ingenui, 
informaticamente parlando, per pensa¬ 
re che simili documenti siano preparati 
uno per uno da una schiera di diligen¬ 
tissime segretarie. In realtà, il tutto è 
avvenuto grazie ad un sistema automa¬ 
tico che, partendo da un archivio di 
centinaia di nomi e indirizzi, crea diret¬ 
tamente le lettere già pronte, con 
tanto di busta e firma quasi autografa 
del Direttore. 

Con lo stesso strumento si potran¬ 
no creare, a partire da un qualsiasi 
elenco in formato elettronico, etichette 
per archiviare CD o videocassette, 
biglietti da visita per tutti i colleghi, cur¬ 
riculum vitae personalizzati per le diver¬ 
se destinazioni e cosi via 

Naturalmente uno strumento cosi 
utile e diffuso non poteva non essere 
solidamente incluso in Word che. sono 
il nome di "Stampa Unione", racchiu¬ 
de tutto il necessario per la gestione di 
simili problematiche. 

Un esempio semplice 

Per capire in breve tempo potenzia¬ 
lità e immediatezza della Stampa 
Unione, basta partire da un facile espe¬ 
rimento. Nella prima riga di un docu¬ 
mento vuoto di Word scrivete in gras¬ 


setto la parola "Amici”, quindi date un 
"invio" e, con caratteri normali, 
aggiungete nomi di amici nelle righe 
successive, andando a capo ad ogni 



nuovo nominativo. 

Avete cosi creato una colonna di 
dati preceduta da un'intestazione (il 
titolo "amici"), ovvero un archivio con 
caratteristiche sufficientemente ben 
definite da essere interpretate corret¬ 
tamente dal programma. Salvate il 
documento come "elenco.doc" e apri¬ 
te un nuovo foglio dove scriverete la 
frase iniziale di una lettera da spedire a 
tutti gli amici, lasciando uno spazio 
vuoto dove si vorrà far apparire il 
nome del destinatario. 

A questo punto tutto è pronto per 
far partire il processo di fusione tra i 
dati e la lettera. Per farlo, scegliete 
"stampa unione" dal menu "strumen¬ 
ti" e osservate la finestra di dialogo 
che compare. 

Questa è divisa orizzontalmente in 
tre sezioni, che corrispondono a tre 
momenti del procedimento: la scelta 
del documento principale a cui dovran¬ 
no confluire le informazioni, la defini¬ 
zione del luogo dove prelevare i dati e 
la creazione del documento unito vero 




Caro «Amici», 

spedisco questa lettera solo a te perché mi fido del tuo giudizio in questa 
spinosa questione... 




p,i S~i i/i *:<» 


_ 


Partendo da un semplice elenco di nomi è possibile creare facilmente una sene di lettere personalizzate 


132 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 
































ìltunpo unione 


e proprio. Premendo il pulsante "crea" 
scegliete "lettere tipo". Word vi chie¬ 
derà se volete usare la finestra corren¬ 
te, quella con la lettera già parzialmen¬ 
te digitata, o creare un nuovo docu¬ 
mento. Optate per la prima scelta e 
passate al pulsante "dati” nella sezio¬ 
ne successiva. Qui potete scegliere 
"apri origine dati" e selezionare il file 
"elenco.doc" precedentemente gene¬ 
rato. Se tutto è andato per il verso giu¬ 
sto, vi apparirà una finestra di dialogo 
dal titolo sibillino "delimitatori record di 
intestazione". Si apprezzerà maggior¬ 
mente l'utilità di questa finestra usan¬ 
do archivi un po' più articolati; per ora 
basta dire che nella sua area di antepri¬ 
ma si possono visualizzare, per verifi¬ 
carne la corretta disposizione, le infor¬ 
mazioni che Word dovrà interpretare 
raggruppandole in colonne (campi) e 
righe (record), delimitati dai caratteri 
immessi nelle due apposite caselle. In 
questo semplice esempio, Word capi¬ 
sce da solo che l'archivio è costituito 
da un solo campo (la colonna "amici") 
e da una serie di record separati l’uno 
dall'altro dalla pressione del tasto 
"invio” Si potrà, quindi, confermare 
con un clic su "ok" e accettare di 
modificare il documento principale, 
come richiesto dalla finestra successi¬ 
va, per includervi i campi unione. 

Alla fine di tutta questa procedura, 
Word ritorna alla nostra lettera senza 
alcuna modifica apparente, salvo la 
presenza di una nuova barra di stru¬ 
menti che occhieggia oltre il margine 
superiore del documento. Se si posi¬ 
ziona il cursore dove si vorranno far 
apparire i nomi degli amici e si fa clic 
sul pulsante "inserisci campo unione", 
si può aggiungere il codice di campo 
relativo all’elemento "amici". Per 
vedere gli effetti della magia basterà 
fare clic sul pulsante che mostra i dati 
uniti (riconoscibile per il simbolo delle 
virgolette aperte e chiuse). Ciò che 
accade è che il codice di campo è 
stato sostituito, nel testo, dal primo dei 
nomi in elenco, facendo apparire la let¬ 
tera nella sua veste definitiva. Per 
scorrere i nomi successivi la barra di 
"stampa unione” offre una serie di pul¬ 
santi simili a quelli di un riproduttore 
audio e un contatore che mostra il 
numero del record corrente. Accanto a 
questi sono presenti numerosi pulsanti 
tra cui quello etichettato come "unisci 
alla stampante" produce la stampa di 
tante lettere quanti sono i nomi inseriti 
nel file "elenco.doc", ciascuna perso¬ 
nalizzata con il nome del destinatario. 


Jtlxl 

Pe» recitare la Stampa unrcne, risarò «emendo I pUiante Oh <m Ktto. 


1 Sl? Doojrantopmccato 



La scheda prepara stampa unione " è il punto di partenza 
da cui definire tutto ciò che riguarda la creazione di docu¬ 
menti uniti. 


icoma usare... 

Microsoft Word 2000 


La fonte 

delle informazioni 

Un semplice elenco come quello 
appena creato è un punto di par¬ 
tenza ben povero per uno stru¬ 
mento versatile come la stampa 
unione di Word. In realtà, l'elabo¬ 
ratore testi di Microsoft accetta 
archivi provenienti dai programmi 
più disparati, ed è in grado di 
importare elementi suddivisi nei 
modi più diversi. 


Inserisca un campo di Word 


Croa un nuovo 


Apra l'orlglna dal 

(Es. “noni" cho fa pamsara al 


documento In baio 


dati por eventuali 



al dati uniti 


modifiche 


| ina ni mentio irte— - | I n — b d c-powonl M < 1 ^ ^ . 


Aggiungo 1 campi 

Alterna tra la 

Mostra II 

Scaglie coma effettuare 

dell'archivio 

visualizzazione dal 

racord 

l'unione (as. coma e-mall o 

collegato 

dati a dal codici 

corrente 

stampati) 


xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxx ddtrtgbgh ghgttòyt yuyuivt y/yuy tyty yiy/uykukCu 


XI xj 

I campi dati devono essate separati da un carattere eternato deftrrftetore 
di campo. Alo stesso modo, I record di dati sono separati da detmftatorl di 
record. Serenare i detortfetori corretti daTetenco qui sotto. 


Ddtmtl.il oli incoiti di mlnslA/ione 


QpliWatao di campo: d record: 



1 < INV10 > zi 

Anteprime: 


AmidU 

5 

Andrea! 

zi 

| | Anodi. | 


Se l'archivio va creato ex novo, pro¬ 
babilmente il modo più semplice 
consiste nel creare una tabella con 
un foglio elettronico, rendendo evi¬ 
dente la prima riga che deve conte¬ 
nere le intestazioni di colonna, che 
Word userà come identificativo per 
scegliere i campi da inserire. 


La finestra 'delimitatoti record di intestazio¬ 
ne " serve a verificare che Word abbia inter¬ 
pretato correttamente i dati nel documento 
di origine. 



Imparando ad usare Microsoft Query si potranno filtrare i dati da mandare alla stampa unione in modo 
estremamente flessibile. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


133 











































































Icom# 

Microsoft Word 2000 


Alternativamente, si potrà 
optare per una altrettanto effica¬ 
ce tabella di Word, ben struttura¬ 
ta per evitare ambiguità. 
Naturalmente l'importazione dei 
dati è possibile da un qualunque 
database (con Access in testa) 
compatibile con lo standard 
ODBC (Open DataBase 
Connectivity). oppure trasferendo 
le informazioni da un’altra applica¬ 
zione aperta (Dynamic Data 
Exchange). Inoltre, si potranno 
aprire file di dati con MS Query e 
generare filtri personalizzati con 
cui selezionare gli elementi da 
includere nella stampa unione. 

Anche tabelle inserite in docu¬ 
menti HTML possono servire allo 
scopo, consentendo, in molti 
casi, di fare un uso immediata¬ 
mente produttivo di elenchi di 
informazioni ottenuti attraverso 


|;« 

cf 

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H 

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9 


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«|"1 l) C C I 


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ANNO[ GENERE 

2 

Senti chi parla 

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9? 

1989 Comici) 

3 

latì action baro 

John Me lieto*" 

1* 

1993 Comico 

4 

Iranno dagli ««noe enti 

Jnn*r*n Ornimi 

114 

1991 Horror 

5 

H*TT II pn-.cmo So»f 

Robert Reeiar 

90 

19B9 Commedia 

6 

Intornia «femore 

Nora Epb ron 

111? 

1993 Commedia 

7 

Dada Moria DoTA/nore 

Mk hai* Soavi 

KB 

1994 

a 

ShtOtrt 

Suino StidHmitm 

9? 

1909 fantastico 

9 

Indoor* 

R««ts Vignili 

146 

1993 

10 

L'ombra dd testimone 

Alan Rudolph 

99 

1991 

11 

Mister Muta Moop 

Juil Corro 

11? 

1994 Comico 

1? 

007 Mai da» mai 

lori* KorsNm 

129 

1963 Azione 

13 

Come Tacque per 4 
cioccolato 

AJfaoioAao 

110 

1994 Commedia 

14 

» IngCaertv 

Broli U00»d 

114 

199? Fantascienza 

15 

1 Vento e 4 Leon* 

John Nfcbus 

114 

1975 






Creare una tabella di Word e il modo piu rapido di costruire un archivio da usare come origine dei dati 



Scegliendo "crea " dal pulsante 'dati' durante la prepara¬ 
zione della stampa unione si accede ad una procedura per 
la generazione automatica del documento da usare come 
archivio. 


Internet. Infine, si potranno sfruttare 
indirizzari come le rubriche di Outlook o 
semplici elenchi in formato testo delimi¬ 
tato da virgole o tabulatori. 


In fase di apertura di un'origine 
dati, durante la preparazione della 
stampa unione, nella finestra di 
dialogo attraverso cui selezionare il 
documento da aprire c'è una 
casella selezionabile denominata 
"seleziona metodo". Se attivata, 
apre una finestra di conferma del 
metodo scelto per l'importazione 
delle informazioni. Ad esempio, se 
l'elemento da aprire è una cartella 
di Excel si potrà decidere se usare 
un convertitore, il DDE o l'ODBC. 
Nel primo caso Word importerà e 
convertirà nel suo formato i fogli di 
Excel, mentre usando il DDE si 
aprirà Excel per consentire il tra¬ 
sferimento delle informazioni. In 
questa situazione sarà possibile ottene¬ 
re un documento di stampa unione che 
rispecchi, ad ogni apertura, le ultime 
modifiche salvate nella cartella di Excel 



Caro | MERGEFIELD Amici | 


spedisco questa lettera solo a te perché mi fido del 
spinosa questione... 


originaria 

L'uso di ODBC, 
invece, non richie¬ 
de che Excel sia 
aperto per trasferi¬ 
re i dati. In questo 
caso, la cartella di 
Excel viene pre¬ 
sentata come un 
database, in cui i 
diversi fogli pren- 


I campi di stampa unio¬ 
ne non sono che un 
caso particolare dei 
numerosi codici di 
campo di Word Ecco 
come appaiono una 
volta "smascherati ' 


dono il nome di "tabelle di sistema", 
mentre saranno chiamati "tabelle” gli 
intervalli di celle eventualmente definiti 
nel documento di origine. Usando con 
accortezza ODBC, si potranno selezio¬ 
nare i soli elementi utili ed effettuare 
un'importazione veloce e sicura. 


Le tabelle 

Il vantaggio di usare Word come ori¬ 
gine dei dati è la facilità con cui sarà 
possibile effettuare modifiche all'elenco 
in modo che si riflettano sulle pagine da 
stampare. 

Naturalmente, converrà approntare 
una tabella, cosa che Word 2000 con¬ 
sente di fare piu comodamente che in 
passato. Basterà fare clic sull'apposito 
pulsante nella toolbar, etichettato come 
"inserisci tabella", per poter seleziona¬ 
re. muovendo il puntatore, il numero di 
righe e colonne di partenza della griglia 
da creare. A questo punto si potranno 
definire, nella prima riga, i nomi delle 
colonne, che diventeranno i campi della 
stampa unione. Per inserire una nuova 
riga si potrà fare clic oltre il bordo sini¬ 
stro della riga sopra la quale effettuare 
l’inserimento, quindi cliccare col tasto 
destro del mouse e scegliere inserisci 
riga. Allo stesso modo le righe selezio¬ 
nate potranno essere eliminate, oppure 
si potranno compiere le medesime 
azioni sulle colonne. Il menu contestua¬ 
le, che si attiva con un clic destro sulla 
tabella, consente di adattare la maggior 
parte delle caratteristiche di visualizza¬ 
zione. Ciò che manca sarà raggiungibile 


134 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 













































kowi usar»... 

Microsoft Word 2000 






dal comando "tabella" della barra dei 
menu, tra cui la funzione di eliminazione 
di una tabella selezionata. Word permet¬ 
te tabelle molto flessibili, con creazione 
di celle unite o l'inserimento di un'intera 
tabella nella casella di un'altra. Se tutto 
questo è utile per personalizzare docu¬ 
menti o pagine Web, è invece contro¬ 
producente se l'obiettivo è di creare 
un'archiviazione, più lineare possibile, di 
informazioni da usare per la stampa 
unione, che richiede solo una banale 
conformazione a "foglio dati" per inter¬ 
pretare correttamente il rapporto tra le 






L«Bf ed a getto tfrctÉMjo f «wn.ji.rtrf.*. (Auto, 


Etkhette: 


ornerei ari 


M1|f 


npo: Etichetta 

Sfeccza: 3,81 oh 

orfreat: 6,35 ah 

«aor*: A4 (21 x W.7 cm» 


può ospitare più 
record. 

Un catalogo, inve¬ 
ce, è una sequenza 
di record, anch'es- 
si disposti più di 
uno per pagina, ma 
senza che vengano 
operate scelte par¬ 
ticolari per il layout 
Per vedere vera¬ 
mente il risultato di 
un'operazione di 
creazione catalogo, 
una volta inseriti i 


--- • ■ cri imi i:»wa-'4-■ — .. ■ • • O. 




« Nome •• Indir iuo2» 




1 1 " f 11, lift/'- 


«Nomeaalodiruxo/» 


iHo — h MUMW 


Con "stampa unione" 
si possono create facil¬ 
mente gruppi di eti¬ 
chette personalizzate. 


campi necessari 
bisognerà sceglie¬ 
re il pulsante eti¬ 
chettato "unisci in 
un nuovo docu¬ 
mento" nella barra degli strumenti di 
"stampa unione". Nel documento cosi 
generato si vedranno i record succeder¬ 
si senza soluzione di continuità né inter¬ 
ruzioni di sezione. 

Va detto che il tipo "catalogo" è l'u¬ 
nico, tra quelli disponibili, a non consen¬ 
tire la creazione diretta di fax o messag¬ 
gi di posta elettronica, poiché la sua 
prerogativa è di agire proprio sul modo 
in cui il documento finale viene genera¬ 
to (output) e non su caratteristiche del 
suo aspetto liberamente riconfigurabili. 


Conclusioni 


celle. In alternativa, il processo di prepa¬ 
razione della stampa unione prevede 
una procedura semplificata per la crea¬ 
zione di un documento di Word da 
usare come origine dei dati. Per attivarla 
basta scegliere "crea" dopo aver pre¬ 
muto "dati" nella finestra di dialogo 
"prepara stampa unione". Word chie¬ 
derà di inserire i campi o di selezionarli 
da un archivio predefinito e genererà 
automaticamente un elenco corretta- 
mente configurato. 

Buste, etichette 
e cataloghi 

Come abbiamo visto, la fase di crea¬ 
zione del documento principale di 
"stampa unione" prevede che si speci¬ 
fichi il tipo di utilizzo che si vorrà fare 
dell'archivio, da individuare tra lettere, 
etichette, buste e catalogo. Tra la crea¬ 
zione di una lettera e di una busta, ciò 
che cambia è essenzialmente il layout 
della pagina, che, nel secondo caso, 


verrà impostato attraverso una comoda 
finestra di dialogo, che consentirà, tra 
l’altro, di scegliere i campi unione da 
inserire come destinatario e di specifi¬ 
carne la posizione sulla busta stessa. 

Anche il tipo "etichette" prevede 
un'apposita procedura di adattamento 
del layout, con la differenza che, in que¬ 
sto caso, ogni pagina del documento 


Acquisendo un po’ di pratica con la 
stampa unione, verrà naturale cimentar¬ 
si in documenti ibridi, che sfruttano sia 
le caratteristiche di un tipo che quelle di 
un altro. Per padroneggiare questo stru¬ 
mento converrà approcciarsi al vasto 
mondo dei codici di campo di Word, di 
cui quelli di "stampa unione" (in codice 
mergefield) non sono che un caso parti¬ 
colare. Si potranno, così, ottenere 
campi calcolati, totali e riepilogati¬ 
vi, trasformando Word nel vero 
tramite tra il database e la produ¬ 
zione di stampati. 

Con questa carrellata sulla stampa 
unione si conclude il ciclo del 
Come Usare dedicato a Word. 
Sperando che vi sia stato utile ci 
occuperemo, nelle prossime usci¬ 
te, di altri software di uso altret¬ 
tanto comune. Ad ogni modo l'ar¬ 
gomento "Word" non si esauri¬ 
sce qui, e torneremo a parlare del¬ 
l'elaboratore testi Microsoft anche 
in funzione delle segnalazioni che, 
spero, ci farete pervenire copiose 
nella casella di posta. MS 



Scegliendo di generare delle buste si attiva la finestra di 
gestione del layout più appropriato. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


135 









































































Kit di sopravvivenza 

... ovvero, cosa portare con sé in un’isola deserta, senza speranza di poter, a breve, 
rientrare nel (cosiddetto) mondo civile. Di cosa abbiamo bisogno per poter trasformare un 
naufragio alla Robinson Crusoe in una lunga e spensierata vacanza, tanto piacevole da 
vedere la nave che ci viene a cercare con fastidio (vi siete mai domandati, amici lettori, se 
qualcuno ha mai chiesto, a chi viene cercato nelle trasmissioni del tipo “Chi l’ha visto?”, se 
davvero desidera essere trovato?), augurandoci che sia capitata per caso e che presto se 
ne vada via? Cosa portare quindi con noi, su una perduta Montecristo persa nell’oceano, 
facendoci alla fine trovare beati e riposati e poco desiderosi di ripartire? 


di Raffaello De Masi 


Beh, certo, desiderare di allontanarsi 
da Atripalda per un'isola dei man del 
sud, con palme e spiagge assolate e 
bianche, è come desiderare di cambia¬ 
re una torta sacher con un pezzo di pa¬ 
ne tosto come il ferro, ma ovviamente 
non tutti posso vivere nella "Perla del 
Sud", per cui bisognerà adattarsi a 
quello che passa l'oceano! 

Allora immaginiamo che la nostra 
nave da crociera sia naufragata al largo 
delle Mascarene, e siamo noi solamen¬ 
te sopravvissuti 

Ovviamente abbiamo cercato di sal¬ 
vare. giusto per pietà cristiana, Naomi 
Campbell e Samantha de Grénet, ma 
non ci è dato di avere nessuno con noi. 
sull'isoletta (questi sono i patti); e quin¬ 
di al momento del salvataggio, siamo 
stati messi in condizione di portare con 
noi solo materiali. Beh, vediamo cosa 
mettere nel canotto! 

La pancia, 
innanzi tutto! 

La prima cosa che mi viene in mente 
è recuperare tutta la scorta di Nutella 
del transatlantico! Ma il gioco non 
avrebbe senso, siamo su una rivista di 
informatica e mettersi a divagare di stu¬ 
pidaggini rischierebbe solo di farmi ta¬ 
gliare da Marinacci e Addippi! Beh, 




La guerra dei browser 
si e ridona a un duel¬ 
lo. anzi a un tnello E 
l'ultmo arrivalo 
Eudora, non e certo il 
piu debole 


• O'HiHoot 




"■* i *i 

IIIM” 


ImM, ri «ti» 




&£Llrr- MaL.’UKS 






quindi diamo per scontato che non 
avremo problemi di cibo e leccornie, 
che ci sia una tubazione diretta tra la 
fontanella vicino alla nostra sdraio e la 
CocaCola Co. e che piccoli particolari, 
come fornitura di energia elettrica, col- 
legamenti telefonici e altro siano solo 
particolari, risolti, 
nello stesso mo¬ 
mento che si pre¬ 
sentassero, diret¬ 
tamente dal dio 
protettore dei re¬ 
dattori di MC. che 
il Grande Padre lo 
conservi in eter¬ 
no! 

Allora, cosa por¬ 
teremmo con noi? 
Spendiamo due 
minuti per guar¬ 
darci intorno, se¬ 
duti sulla spiaggia. 
Sabbia bianca a 
perdita d'occhio, 
palme da cocco e 
banani, papaia e 
avocadi La sco¬ 
gliera tiene lontani 
gli squali e il mare, 
presso la riva, è 
tanto trasparente 
che si possono 
catturare i pesci 
con le mani. Ci so- 


136 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 





































c*»» unirti 2VP* a » 

PC Mag A.«d 02/12/1999 11 W AM 05 » 

pCw** 02/11/1999 I054AM 05 » 

:«g 02/11/1999 IO50 AM 05 11 

PMg_02/11/1999 10 12 AM 05 11 


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02/10/199» 120*4 05 " 

07/10/1999 12 17 PM 05 11 

(0/10/199) 11J9AM Oli 1* 
02/10/19W 1051 AM 05 .’** 
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"« »rpa-«t-vcMa- TO 

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iMiflutj# >n<ludt EnflMl». Sptm«»» Frtncn Q HWH «• •• 

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FTP uaai Wa ara conUdol inai ,oj t*d i** Cwt»om*t w* »nd Una 


Calypio ti aaiy io uta, Bui powtrAil tnougn far iha moti 


no sorgenti gelate, per acqua da bere, 
e una sorgente calda per lunghi bagni 
ristoratori, e, proprio in prossimità di 
un boschetto di manghi, c'è una ca¬ 
panna dotata di tutti i confort; e instal¬ 
late, non si sa perché e da chi, in un 
angolo della radura, una piccola centra¬ 
le elettrica e telefonica, 

Allora pensiamo a quel che possia¬ 
mo portarci appresso, per allietare l'in¬ 
sperata vacanza solitaria; diciamo qual¬ 
che pezzo di hardware e un una venti¬ 
na di software essenziali da scaricare 
da WWW. E ogni altra cosa che possa 
servirci, a livello di materiali di consu¬ 
mo (escluso elettricità e telefono - 
beh, è davvero il paradiso!). 

Cominciamo con l'hardware: beh, 
ovviamente un computer, ovviamente 
con il nuovissimo PIV, una Geoforce o 
una G450, una SBLive e un paio di 
centinaia di MB di RAM installati (beh, 
facciamo 512, giusto per mantenerci 
sull'abbondante), un paio di HD da 
10.000 giri per una cinquantina di GB e 
un DVD. Una cosetta da poco, tanto 
possiamo chiedere senza tema di es¬ 
sere contraddetti. Come sistema ope¬ 
rativo WME e, montato in bundle, 
Linux, giusto per il gusto dell'esotico. 

Ovviamente possiamo adottare an¬ 
che un Mac, ma le risorse disponibili, 
in forma di software di corredo e scari- 
cabile, sarebbero più ridotte. Poiché 
nessuno ci chiederà, quando saremo 
sotto una palma su una sdraio, di lavo¬ 
rare a un CAD sofisticato o alla realiz¬ 
zazione di un libro d’arte, meglio sce¬ 
gliere un PC; il divertimento è mag¬ 
giormente assicurato. La seconda co¬ 
sa, in termini di recupero immediato è 
un modem. Sarebbe una contraddizio¬ 
ne in termini se non ne avessimo uno; 


l'unico vantaggio che vedrei in una 
macchina senza modem nelle condi¬ 
zioni descritte è che saremmo pratica¬ 
mente immuni da virus, ma non sareb¬ 
be una bella consolazione. Quale sce¬ 
gliere? Indirizzi ce ne sono tanti, e il 
meglio è prodotto da U SRobotics 
Ih ttp.7/www. 3com.com 11 Elsa 

(nttp;//www.elsa.cornll Diam ond 
Ihtto.//www.diamondmm.com 1 e 
quanto altro vi potrà venire in mente. 
Potendo, diamo la precedenza a un 
modem esterno (non perché sia piu fa¬ 
cilmente configurabile, come si crede, 
ma perchè i led presenti possono offri¬ 
re un più immediato riscontro in caso 
di dubbi sulla connessione), assicuria¬ 
moci che abbia una memoria flash, fa¬ 
cilmente aggiornabile e che sia dotato 
di porta USB, in modo da evitarci com¬ 
plicazioni con l'alimentazione. 

Terza scelta, in ordine di importanza, 
una webcam e una macchina digitale, 
infiniti gli indirizzi in proposito, nell'uno 


e nell'altro caso 
(http://www.creati- 
ve.com, 
http://www,logite- 
ch.com, 
http://www pc- 
stuff.philips.com) . 
Ci sarà utile per 
catturare sequenze 
del nostro paradiso 
da inviare ai nostri 
amici immersi nella 
nebbia milanese, o 
per partecipare, ri¬ 
gorosamente con 
le spalle al mare 
(cosi lo si vede), in 
lunghe e interes¬ 
santi videoconfe- 

renze 

Ovviamente non può mancare una 
fotocamera digitale; dobbiamo o no far 
crepare d’invidia quel cretino di 
Alessandro che, per aver vinto un 
Rolex una lotteria, si è fatto accorciare 
la manica sinistra delle sue giacche di 
dieci centimetri? E poi, ci serve per 
confezionare le nostre cartoline elettro¬ 
niche di saluto e di augurio, ahimè non 
c’è servizio postale sulla nostra isola 
Infine, non possiamo certo rinuncia¬ 
re a una buona stampante; inutile cita¬ 
re, come nel caso precedente, mar¬ 
che, sono fin troppo note a tutti! 
Potrebbe sembrare non effettivamente 
necessaria, ma non è cosi. A parte il 
fatto che ammirare su carta Naomi è di 
gran lunga più soddisfacente che attra¬ 
verso la modesta risoluzione dello 
schermo, la stampante ci servirà per 
raccogliere gli appunti del corso 
"Come costruire da sé un battello in 
7500 facili lezioni". 


Un cileni di e-mail per rmobilitare l'antica arie del 
raffinato scriverei 


Welcome to Calypso 
E-mail Client 


Th*r* vou fty chooimg Cdlypio f'iMl Cium by M'C/o 
Computar Sydtmil 





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P Pl»K fi 

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1/19/2000 5 27 pu 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


137 





































































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La benzina nel motore 

E adesso passiamo al software! Con 
quello che abbiamo appena descritto sia¬ 
mo on line; nessuna preoccupazione per 


ui t»« vjrm, ma»* viwwi« rr» 

\n ftm v/r/miai** w/xauuo** I 

nm usi h/u wrmi jd» _ •*«** _)l 

H>A .«»l NM fc'l'XBOUQ’W 1 *mm W 

u.* Ntt VTJ/noniMii* *J P W«OM» 


il provider, abbiamo (i 
già detto che pos¬ 
siamo usare la con¬ 
nessione telefonica ad libitum. Il primo, 
manco a dirlo, è il browser, e qui la scelta 


Legati a un filo! 


Beh. visto che dobbiamo passare un po' di tempo alla Grande Fratello, perché non met¬ 
terci comodi e , considerando che possiamo chiedere, scegliere il meglio? Oggi PSTN e 
ISDN sono cose di tutti i giorni, vediamo se ci riesce di spillare di piu 

Possiamo chiedere (chiedere non costa nulla) di farci installare una linea ADSL; acces¬ 
so ininterrotto, sempre in linea, sempre pronti al lavoro, velocità (teoriche, solo teoriche) 
una galassia avanti al collegamento analogico Cosa si può chiedere di più? Solo che la no¬ 
stra ADSL, in uploadmg, è ben lontana dai picchi del down, altrimenti che asimmetrica è? 

Potremmo chiedere una connessione via cavo, se ce ne fosse qualcuna disponibile In 
Italia inutile gridare come voce nel deserto, ma siamo in un'isoletta perduta e non è detto 
che la BellAtlantic, pur di farsi pubblicità, non stenda un cavo da Los Angeles fino a 
noilAllora sì che è vivere, pardon navigare Insomma. siamo sul rettilineo di Hinodière! 

Possiamo usare una connessione via parabola e satellite, ma si tratta solo di una via di 
ritorno, per l'amnadat dobbiamo sempre ricorrere alla vecchia strada Possiamo telefonare 
usando WWW. non si tratta di una tecnologia nuova, ma i risultati si sono fatti, finora, at¬ 
tendere! Il problema sta nella farraginosa gestione legata con i modem PSTN e la ridotta 
velocità degli stessi fino ai 56K Le nuove tecnologie di collegamento offrono certamente 
strade più ampie di "conversazione" Staremo a vedere! 


è praticamente obbligata a tre elementi; 
Internet Explorer (che sta già, bell'e pron¬ 
to, nella nostra macchina) , Netscape (ne 
parliamo, riguardo alla nuova versione, su 
queste stesse pagine) e , per chi desidera 
distinguersi dalla folla anche dove folla 
non c'e. Opera. Senza browser si è taglia¬ 
ti dalla possibilità di spulciare il miliardo e 
mezzo di pagine di cui si favoleggia pulluli 
WWW, con un ritmo di crescita di otto 
milioni al giorno. Sinceramente, senza di 
esso il nostro soggiorno diverrebbe di col¬ 
po noioso, che gusto c'è ad avere un 
computer e poi poterlo usare solo per 
scrivere le nostre memorie? Quale sce¬ 
gliere dipende dai gusti personali, vista la 
pressoché equivalenza delle prestazioni. 
Da una parte c'è Explorer, con l'80% del 
mercato (fonte http;//www. 
stamarket.com), dall'altra Opera, con il 
4%. Ma la nuova release di 
Communicator dovrebbe nequilibrare la 
situazione su valori meno sbilanciati. 

La successiva fornitura riguarda un 


La via direna per il trasferimento dei lite 


138 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 










































































































Comprimere e de¬ 
comprimere. pane 
quotidiano di WWW 


s i d a b i I e 
Bimuccal.La 
maggior parte 
sono gratuiti o 
costano pochi 
dollari. 

Bene, visto 
che abbiamo 
aperto la porta 


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G \t*o#\ootov jp 


ifl 




taM <f*> sita, mitnmM. 

|i>*iliti si»u> oiitiimM. 


Client di posta elettronica; dovremmo 
avere già installato l'onnipresente 
Outlook Express (o, se adottiamo 
Communicator, l'ambiente e-mail di tipo 
built-in) In ambedue 1 casi di tratta di 
due pacchetti efficienti, anche se non al 
top delle prestazioni. Se si desiderano 
prestazioni più avanzate, possiamo adot¬ 
tare Outlook 2000, a pagamento, 0 . me¬ 
glio. scaricare Eudora (versione 5, 
http://www.aualcomm.con1 o 

mtpv/www. euaora. comi , che , come 
abbiamo già avuto modo di ripetere di¬ 
verse volte, è la release completa, gra¬ 
tuita e non "inibita" di questo eccellente 
pacchetto, solo dotata di una finestrina 
pubblicitaria, neppure tanto fastidiosa. 

Se invece vi piace essere snob senza 
perdere le funzionalità di questi due ca¬ 
pisaldi del software, vi consigliamo di 
adottare The Batl 1.47, un piccolo ma 
eccellente programma, dotato di nume¬ 
rose caratteristiche originali, o magari 
AllegroMail 2 1.0.5, personalizzabile fi¬ 
no ai più minuti particolari. Li trovate 
ambedue su Tucows (http://www.tu- 
cows.com) assieme a numerosi altri 
esempi, altrettanto validi, di questa folta 
famiglia di software. 

E, visto che ci siamo, diamo una oc¬ 
chiata alla terza famiglia di software "in¬ 
dispensabile" per Internet, i pacchetti di 
FTP 3D-FTP, ACE-FTP, Absolute-FTP, 
CoffeeCup DirectFTP, FTP Voyager e 
compagnia cantante sono solo alcuni 
dei numerosi prodotti di file transfer, re¬ 
peribili sempre II 0 su altri siti di sha¬ 
reware |http://www.zdnet.com| 
hltp.//www.sharewaie.C(| m. 

ETf5 //WWW 1 5 a 0 C| w c c| m , 

http://www.tiiez.corn e cosi via). 

E, ovviamente, non può mancare 
un newsreader, come quelli già inseri¬ 
ti in Outlook 0 Messenger , 0 uno 
stand-alone, come Agent, FreeAgent 
o Microplanet Gravity (sempre sull'inos- 


verso il mondo 
esterno, pren¬ 
diamo le nostre 
brave precauzioni! 
Abbiamo infatti aperto, nella stessa ma¬ 
niera, la porta alle più inimmaginabili in¬ 
fezioni provenienti dal mondo civile (?!) 

Se ci becchiamo un virus e non abbia¬ 
mo l'antidoto possiamo, con buona pro¬ 
babilità, arrivare a decidere di spegnere 
tutto e rimandare ogni nostra azione al 
nostro ritorno nel mondo degli uomini. 

Disporre di un antivirus è essenziale, 
e installarlo all'arrivo è obbligatorio (non 
abbiamo certo l'amico al piano di sotto 
che potrà venirci in aiuto con un backup 
del software indispensabile!); dormire¬ 
mo sonni più tranquilli e non rischiere¬ 
mo, ad ogni collegamento, salti nel 
buio! Ce ne sono tanti, tutti buoni, e 
consigliarne uno o un altro è inutile; no¬ 
mineremo, per essere quelli più assi¬ 
duamente aggiornati, il classico Norton 
di Symantec, McAfee di Network 
Associates, Inoculate, F-Secure (dotato 
di un motore euristico ben realizzato). 
Panda, Antivirus Toolkit Pro. Anche 
questi li trovate tu Tucows, in forme di¬ 
verse di shareware e freeware. 


All’occhio 

(e all’orecchio) la sua 
parte! 

Beh, visto che ci stiamo preparando 
il nostro corredo di nozze, è necessario 
adottare tutto quanto può rendere 
confortevole il nostro nido d'amore! 
Allora avanti a scaricare FlashPlayer di 
Macromedia (http://www.macrome- 
dia.com) , gratuito, cosi intensamente 
adottato dai designer e dai webmaster 
che è praticamente impossibile farne a 
meno, a meno di non sopportare un cal¬ 
vario di errori di visualizzazione e cosi 
via. D'altro canto l'ingombro è così pic¬ 
colo che la nostra bella macchina non 
ne subirà appesantimenti. Per sintoniz¬ 
zarsi senza problemi su siti WWW in 
broadcasting, ReaIPlayer di 
RealNetworks thttp://www. reali 
com) è indispensabile ( e anch'esso gra¬ 
tuito), e, visto che ci siamo, facciamo 
un salto nell'area dei "suonatori" di 



MP3 per scaricarci 
un player adatto. 
Nomi e offerte ce 
ne sono molti ma 
tra tutti sono consi¬ 
gliabili WinAmp (di 
N u I I S 0 f t , 
http://www wi- 
namp.com, Somque 
di TeamSonique, 
http://sonique.ly- 
cos.com/, 
MusicMatch di 
h 11 p : / / w w w . 
musicmatch.com/, 
o AltoMP3. reperi- 


Un lettore di newsrea¬ 
der, per essere infor¬ 
mati su tutto. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


139 











































































giocare in linea con l'altro capo 
del mondo, o dare una occhiata 
agli ultimi trailer dei film in pro¬ 
grammazione. Non può neppu¬ 
re mancare una copia di 
Acrobat Reader, a rischio di non 
riuscire a leggere la maggior 
parte dei manuali di istruzione, 
dei report, delle pubblicazioni in 
linea. E, proprio per passare le 
ore in buona compagnia, faccia¬ 
mo un po' di posto a un pac¬ 
chetto di instant messaging, co¬ 
me InstantMessenger di AOL o 
l'eccellente ICQ , Si tratta di 
pacchetti che, rispetto alla com¬ 
plessità dell'IRC, offrono una in¬ 
terfaccia immediate e veloce e. 
il secondo, una infinità di facce 
e possibilità d'uso entusiasman¬ 
te. Alternative a questi due so¬ 
no Odigo, Pagoo, PowWow, 
SuperPopUp. WebGate (sempre li. inu¬ 
tile chiedere!) 

E visto che di Internet dobbiamo mo¬ 
rire. che sia morte gloriosa Senza un 
compressore-decompressore sarebbe 
perdere gran parte del piacere di scari¬ 
care il meglio dalla rete; allora avanti 
con pacchetti come PKZip, giunto alla 
versione 2.70, il padre di tutti i com¬ 
pressori, e WinZip (chi non lo cono¬ 
sce?). Ma nuovi prodotti offrono spesso 
prestazioni migliori e piu raffinate; ad 
esempio, se il vostro problema è lo split 
di file su floppy, meglio usare RZSplit. 
Steve’s file Splitter, Top Split, più rapidi 
e intuitivi dei due grandi. Altri pacchetti 
incorporano funzioni più sofisticate, co¬ 
me TurboZip, che contiene anche una 
preziosa routine di backup, e VisualZip, 
dall'intuitiva interfaccia Drag&Drop 
Insomma. c'è solo l'imbarazzo della 


scelta. 


Conclusioni 

E adesso che fare, dopo aver messo 
insieme un bel po' di materiale? 
Abbiamo tutto per colloquiare col mon¬ 
do, raggiungere, ed essere raggiunti, al¬ 
meno virtualmente, dagli altri. 

Insomma. possiamo cominciare a di¬ 
vertirci Solo che, mentre stiamo beata¬ 
mente sdraiati sulla spiaggia col nostro 
notebook a navigare per i caldi mari di 
Internet, udiamo, lontano, un grido 
d'aiuto. 

Aguzziamo gli occhi ed ecco , ag¬ 
grappata a una trave di legno, , chi 
Naomi, proprio lei...! Voi cosa fareste? 
Il mio PC già è andato in pasto agli 
squali! 

Ke 


IRC e ICO. le 
chiacchiere e i 
pettegole!?! 
sono il pane 
della vita 


bile presso http://www cute- 
rip.com/ 

Sempre nel campo dell'in¬ 
trattenimento. conviene te¬ 
nere sotto mano ShockWave 
Player (http://www macro- 
media.com, gratuito) e QuickTime ziali per passare le lunghe notti insonni 
llhttp.//www appiè.comi Sono essen- - certo non si può andare al mare - a 


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addles: yì vie can *rrvs4 \«nu wfw thè ioftviarw H v- updal**. 

lo concai rw wvwi 


0un conudu a c 


TU? nvlivAon? •; FREE Hr**>cve«. Il you «wsoJ* v:e «» 
PhY.t ricl #>* »he HI v>d hi o«/ »he donyrn forni In 

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Ihi*. 




Un antivirus. 
aggiornato quo¬ 
tidianamente, e 
dormiremo son¬ 
ni sani e tran¬ 
quilli 


140 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


























































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PROVE & PRODOTTI 


a cura di Andrea de Prisco 


Epson Stylus Photo 2000P 

di Aldo Ascenti 



Cosa manca al¬ 
le attuali stampe 
inkjet? Prendete 
una bella fotogra¬ 
fia, magari acqui¬ 
sita con una mac¬ 
china digitale da 
oltre 3 megapixel, 
e stampatela con 
una delle migliori 
getto d'inchiostro 
sulla piazza, im¬ 
piegando il fior 
fiore della carta 
speciale. Il risulta¬ 
to sfida ormai 
ogni reticenza: la 
carta è pesante e 
lucida, come 
quella delle foto 
raccolte nei vec¬ 
chi album di fami¬ 
glia, i colori sono 
vividi, lucenti e 
ricchi di sfumatu¬ 
re, proprio come l'occhio del fotografo li 
aveva colti. 

Perfino al tatto le nuove stampe sod¬ 
disfano pienamente, con quel lieve 
spessore e quella densità e concretezza 
che ieri non avevano. 

Sembrerebbe una rincorsa giunta 
all'epilogo, con prospettive di sviluppo 
legate soprattutto alla velocità e all'eco¬ 
nomia di gestione. Invece, a una foto 
stampata in casa mancava ancora una 
caratteristica fondamentale: la durata. 

Bastava, infatti, osservare la vecchia 
cornice che conserva la foto della non¬ 
na ancora giovane per intuire che nes¬ 
suna inkjet in commercio avrebbe potu¬ 
to realizzare, a costi non proibitivi, stam¬ 
pe in grado di reggere cosi a lungo. 

Parliamo al passato, perché anche 
quest'ultima barriera è destinata ad in¬ 
frangersi di fronte agli sforzi dei tecnici 
Epson. Infatti, questa luccicante A3+, 
al top della serie di inkjet non profes¬ 


sionali, sfrutta nuovi inchiostri pigmen¬ 
tali che, in congiunzione con la carta 
speciale appositamente sviluppata, 
consente alla casa giapponese di ga¬ 
rantire oltre 100 anni di vita ai vostri ri¬ 
cordi più cari, che rimarranno vividi an¬ 
che quando i Photo-CD saranno abbon¬ 
dantemente fuori produzione. 


Essenziale 


Da anni tutte le 
Epson a getto 
d'inchiostro si so- 
migliano 
nell'aspetto e nel¬ 
le proporzioni. 
Una silhouette 
che è quasi una 
firma e che ricor¬ 
da agli appassio¬ 
nati il successo 
più che decenna¬ 
le della linea Sty¬ 
lus. Tra l'altro il 
design affusolato 
ingentilisce le di¬ 
mensioni che, per 
quanto ridotte ai 
minimi termini, 
sono pur sempre 
quelle di una 
stampante A3+ a 
caricamento su¬ 
periore e con l'alimentatore integrato 
L'intera lunghezza della 2000P è oc¬ 
cupata dal coperchio, verniciato con un 
serio ma non pesante grigio metallizza¬ 
to, sul quale si apre una finestrella lun¬ 
ga e stretta che permette di momtorare 
il progredire della stampa. Sulla destra 
trovano posto i classici tre tasti del pan¬ 
nello di controllo, mentre un quarto, na¬ 
scosto a coperchio abbassato, fa spo¬ 
stare le cartucce in posizione da sostitu¬ 
zione, ovvero all'estrema sinistra del bi¬ 
nario di scorrimento. Questa è una vera 
novità, quasi una piccola rivoluzione per 
le stampanti Epson a getto d'inchiostro. 
Infatti la presenza di un metodo sempli¬ 
ce e documentato per rimuovere le car¬ 
tucce, anche se non hanno esaurito gli 
inchiostri, implica la possibilità di toglie¬ 
re e mettere i serbatoi secondo neces¬ 
sità, senza correre il rischio di pericolo¬ 
se perdite di liquidi. 

Estraendo le due cartucce, una per il 


Epson Stylus Photo 2000P 

Produttore e distributore: 

EPSON Italia SpA 

Via F.lli Casiraghi 427 

Sesto S. Giovanni (MI) - Tel 02/262331 

www.epson.it 

Prezzo (IVA esclusa): 

EPSON Stylus Photo 2000P L 1.665.000 
Cartuccia nero L. 63.350 
Cartuccia colore L 73.250 


142 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 










Il profilo della 2000P è disegnalo con la consueta eleganza e gli ingombri si 
mantengono contenuti 


La versatilità della 2000P à aumentata dalla possibilità di caricare la carta da ro¬ 
toli continui . 


nero ed un'altra per I cinque colori 
(CMY più ciano chiaro e magenta chia¬ 
ro), si ha la conferma che si tratta di 
prodotti nuovi, che sfruttano la tecnolo¬ 
gia che Epson ha definito Intellidge, che 
consiste nell'applicazione di un minu¬ 
scolo chip su ciascuna cartuccia, che 
comunica la quantità di inchiostro rima¬ 
sta e blocca il flusso di inchiostro quan¬ 
do è necessario rimuovere i serbatoi. 

Per il resto questa 2000P non pre¬ 
senta variazioni esteriori alla tradizione 
della casa giapponese. Dotata di un vas¬ 
soio telescopico di alimentazione da 
100 fogli, che può essere sostituito da 
un porta rotolo continuo fornito in dota¬ 
zione, non ha quindi l'autonomia di una 
macinatrice di carta, ma offre tutta la si¬ 
curezza di un sistema di caricamento 
della carta tra i più collaudati sul merca¬ 
to. Le interfacce sono esclusivamente 
la parallela e l'USB, poste sul retro, 
mentre è possibile far diventare questa 
Stylus una stampante di rete dotandola 
di un box esterno di collegamento op¬ 
zionale. 

La dotazione software, oltre ai driver 
per Win 9x e Macintosh, comprende 
Adobe Photoshop 5.0 LE e le utility di 
calibrazione del colore (ICM e Color- 
Sync). 

Lentamente 
ma con stile 

Sei colori, 48 ugelli per colore, Ad¬ 
vanced Micro Piezo e Variable-sized 
Droplet, sono sigle e numeri noti agli 
utenti Epson, cosi come sono rimasti gli 
stessi anche i 1440x720 dpi di risoluzio¬ 
ne massima, ormai gestiti solo ad uso e 
consumo dei driver, poiché l'utente farà 


bene a scegliere come stampare in ba¬ 
se ai molti altri parametri a disposizione. 

Ciò che è veramente cambiato è II 
software di gestione, che promette una 
più raffinata organizzazione dei mezzito- 
ni, e, soprattutto, la qualità di inchiostri 
e carta. 

La prima prova, eseguita alla massi¬ 
ma definizione su carta Premium semi¬ 
lucida, non stupisce immediatamente. 
In fondo, di buone stampe, ormai, se ne 
vedono parecchie. A ben guardare, 
però, la naturalezza dell'insieme ha 
qualcosa di non comune. Saranno i nuo¬ 
vi pigmenti, minuscole particelle, di dia¬ 
metro inferiore ad 1 micron, che Epson 
dichiara in grado di fissarsi sul foglio 
creando una superficie liscia e omoge¬ 
nea, ma le sfumature sembrano più 


morbide, senza, peraltro, alcuna perdita 
di nitidezza. Nessun colore dominante, 
niente tracce di esagerazione della 
gamma cromatica, ma solo quello che 
la foto ha davvero da mostrare. La resi¬ 
stenza del risultato la si può, letteral¬ 
mente, toccare con mano, vista la diffi¬ 
coltà anche ad incidere con l'unghia la 
patina, subito asciutta, stesa sulla carta 
dalla 2000P. 

Del resto, Epson dichiara che il pro¬ 
cesso di polimerizzazione dei pigmenti 
conduce a una resistenza eccezionale 
non solo alla luce, ma anche all'acqua e 
all'abrasione, oltre che ad un indice di ri¬ 
frazione tale da migliorare sensibilmen¬ 
te la qualità dei colori, e da quel che si 
può vedere c'è da crederlo. 

Se la prima stampa, visti i risultati, è 



MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


143 













EPSON Stylus Photo 2000P 

Prezzo al pubblico (IVA esclusa): L. 830.000 




STAMPA TEST COLORE LAB 


Word solo testo: 

158 s 

Word testo+grafica: 

175 s 

Excel tabella-t-grafico: 

147 s 

CorelDraw file vettoriale: 

350 s 

Photoshop file 10 MB: 

976 s 

A A 

Indice di velocità: 

04 




thè quick brovm fox jumps over Ih* lazy dog 
thè qotck brown tox jumpj over thè kny dog 
thè quick brovm fox |umpj over thè loiy dog 
thè quick brown tox jumpj over thè lary dog 

Indice di autonomia: 


Nero: 

540 dpi 

Grigio: 

360 dpi 

Negativo: 

540 dpi 

Rosso: 

540 dpi 

Verde: 

540 dpi 

Blu: 

540 dpi 

CIA 

Media: 

3 ■ KJdpi 


Test di velocità 


Risoluzione reale 


144 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 
























Il cassetto di uscita telescopico e sufficientemente largo e lungo da ospitare 
anche gli ingombranti fogli A3* 


Le connessioni sono limitate alla parallela e all'USB Se avete un vecchio Macin¬ 
tosh sema porta USB sarete costretti a passare attraverso una connessione di 
rete, disponibile tramite un bo x esterno opzionale 


risultata accettabile anche come tempi 
(anche se oltre 16 minuti sono oggetti¬ 
vamente molti per una copia in formato 
A4) le cose peggiorano se si prendono 
in considerazione stampe di altro gene¬ 
re. In particolare, l'attesa minima per un 
documento di Word che si rispetti è di 
circa 2 minuti e i tempi non scendono 
un gran che anche rinunciando a tutte 
le doti di qualità della 2000P. Inoltre, la 
carta comune non è ben accetta dai 
nuovi inchiostri, che la disdegnano of¬ 
frendo risultati inferiori a molti concor¬ 
renti. Il motivo di tale lentezza è la ricer¬ 
ca della migliore qualità possibile, rag¬ 
giunta solo con movimenti della testina 
controllati e precisi, che limitano di fatto 
l'impiego alla produzione di foto e grafi¬ 
ca di alta qualità. 

Insomma, la 2000P è una stampante 
decisamente snob, fatta per funzionare 
sempre al massimo delle sue possibilità. 

Per il resto, la silenziosità è impecca¬ 
bile, con un livello di rumore di circa 
38dbA, come pure la completezza e 
versatilità dei driver forniti e la varietà 


dei formati di carta supportati. Da se¬ 
gnalare anche la possibilità di stampare 
con margini ridottissimi (inferiori a 3 
mm) che si riducono a zero tra una im¬ 
magine e l'altra prodotte con il rotolo di 
carta continuo. Quanto ai consumi, le 



Le cartucce sono la vera novità di questa Stylus, 
per il minuscolo chip che ne semplifica la gestione, 
la possibilità di toglierle e rimetterle sema danno e 
i nuovi inchiostri che contengono 


nuove cartucce sembrano dotate di una 
discreta autonomia, anche se inferiore, 
nell'uso comune, alle oltre 200 stampe 
A4 dichiarate dal produttore, conside¬ 
rando, tra l'altro la sicura tendenza 
dell'eventuale acquirente a stampare in 
grandi formati ed elevata qualità. 

Farà gola ai 
professionisti 

La Stylus 2000P ha un prezzo di listi¬ 
no che supera abbondantemente il mi¬ 
lione e mezzo, giustificato solo in parte 
dalla possibilità di stampare A3+ Anche 
le altre voci legate all'economia di ge¬ 
stione non sono molto favorevoli, con 
un costo a cartuccia quasi raddoppiato 
rispetto ai vecchi modelli e la nuova car¬ 
ta speciale, sempre più indispensabile 
per ottenere buoni risultati. Certo è che 
alcune cose, senza questa Stylus, non 
si possono proprio fare, a meno di non 
rivolgersi a prodotti con costi davvero 
proibitivi, come la produzione di poster 
e stampe da esposizione, o la creazione 
di lunghi banner fino a 329 mm di lar¬ 
ghezza. Insomma, un prodotto davvero 
professionale, decisamente verticale, 
ma comunque abbastanza flessibile da 
sfiorare i desideri degli appassionati più 
esigenti. 

Sarà dunque la scelta obbligata di chi 
cerca la qualità senza compromessi, an¬ 
che se una maggior attenzione alle eco¬ 
nomie di gestione e, vista l'utenza, un 
offerta sull’estensione della garanzia a 3 
anni, disponibile solo a pagamento, 
avrebbero reso il prodotto ancora più 
appetibile. 


Caratteristiche tecniche dichiarate 


Tecnologia utilizzata: Ink-jet Advanced Micro Piezo Testina di stampa 48 ugelli per 
il nero, 48x5 ugelli per il colore - Risoluzione massima dichiarata (dpi) 1440x720 Ri¬ 
soluzioni utilizzabili (dpi): dipendente da software - Retini utilizzabili line, diffusione 
d'errore - Supporto profili cromatici: ICM per Windows, ColorSync 2.0 per Macintosh 
Alimentazione carta: togli singoli, rotoli Tipi di carta utilizzata. Carta comune, pati¬ 
nata, fotografica, glossy, matte da archivio fotografico, semilucida Premium, Acquarello- 
radiant White - Capacità vassoio standard 100 fogli di carta da 64 g/m2 - Formati uti¬ 
lizzati A3+. A3, A4, A5, B5, A6, Letter, Trasparenti A4, Legai, Executive, Panoramico 
(210x594 mm), e definito dall'utente: buste: DL, C6, N.10 - Sistemi operativi: Windows 
9x, NT 4 0, MacOs - Interfacce standard parallela, USB - Buffer 256K - 
Ingombro (LxPxH) 607x311x175 mm - Peso 3,4 Kg 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


145 












Authoring tool, 
sistemi di editing 
... e altre magie 


L’elenco del materiale applicativo messo a disposizione su questo numero è articolato in tre 
principali rubriche: il primo piano su due authoring tool (di cui uno addirittura gratuito!), tre 
proposte shareware - un editor video pensato per il Web più due proposte di teleprompter -, 
quindi una nuova scorta di freeware, ActiveX e progetti ipermediali per Visual Basic. 


di Bruno Rosati 



Primo piano: Magenta 
Il Free Edition e GLPro 

Due spot belli e interessanti questo 
mese su altrettanti authoring tool che 
verranno sicuramente apprezzati dai let¬ 
tori: il freeware - incredibile, ma vero! - 
Magenta II e la trial di GLPro. 

Magenta II (magenta.exe - 5.28 
Mbyte) è un tool, cosi come usa a slo¬ 
gan la stessa Magenta MultiMedia 
Tools, che è stato specificamente svi¬ 
luppato per i "programmatori multime¬ 
diali". Una categoria che nasce dalla fu¬ 
sione del vecchio stilema del program¬ 
matore e del realizzatore di presentazio¬ 
ni multimediali quali categorie disgiunte. 
Categorie che adesso risultano pratica¬ 
mente fuse in un unico ambito produtti¬ 
vo. nel quale un prodotto come Magen¬ 
ta II è in grado di calarsi alla perfezione. 

Il programmatore multimediale è colui 
il quale necessita di controllare - ad alto 
livello, possibilmente - tutti gli eventi 
mediali che è possibile controllare. 
Dall'audio al video, dalle animazioni al 
rendering 3D. Ma "controllare" non si¬ 
gnifica semplicemente inserire su una 
pagina di lavoro un bottone oppure il 
quadro video di un player, bensì far veri¬ 
ficare determinati eventi mediali a se¬ 
conda di quanto sta accadendo sul di¬ 
splay. La differenza, sottile all'apparen¬ 


za. non lo è nella realtà dei fatti. 

Magenta II dispone di un suo linguag¬ 
gio di programmazione, sintatticamente 
molto simile al Visual Basic, cosa questa 


che farà certamente piacere a tutti i pro¬ 
grammatori del diffusissimo ambiente 
Microsoft, che una volta provato potreb¬ 
bero non avere più remore a passare al- 


146 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 






































la guida di Magenta II. 

Un media-program- 
mer, benché ricco di 
preset - per la gestio¬ 
ne mediale, per il con¬ 
trollo di bitmap, database, ecc. - non 
può comunque dirsi immediato da usa¬ 
re A tal scopo Magenta MMT Ine. ha 
realizzato degli ottimi manuali che, tra 
Guida Introduttiva, Uso del Linguaggio 
di Programmazione, Reference sui 
Componenti, ecc., impegna l’utilizzato- 
re in una fase teorica abbastanza pon¬ 
derata. Tutti i manuali sono in formato 
pdf di Adobe Acrobat e risultano esse¬ 
re dettagliati e ricchi di esempi. 

Dal punto di vista dell'utilizzatore, il tool 
è praticamente tutto nel Magenta Com- 
poser, al cui interno, nelle tre finestre at¬ 
tive nelle quali è organizzato - Project. 
Layout e Output -, è possibile rintracciare 
tutti i tool e i wizard disponibili. 

Nello specifico, la finestra Project è 
usata per editare la composizione ge¬ 
rarchica dei componenti. Componenti 
che, va qui ripetuto, sono tutti dei pre¬ 
set pre-programmati in grado di realiz¬ 
zare il codice automatico per il controllo 
di bottoni interattivi, combobox, imma¬ 
gini animate, diagrammi, effetti di scrol- 
ling, hotspot, marcatura di ipertesti e 
pannelli per l'I/O d’interazione. 

Nella finestra Layout, così come già 
conferma la denominazione, è possibile 
vedere e modificare l’esatta rappresen¬ 
tazione in video dei vari componenti. 

Nella terza e ultima finestra, quella 
dell’Output, e possibile ottenere le 
informazioni finali sulla composizione 
realizzata (Info), impartire l'ordine di sal¬ 
vataggio del progetto (Make), generare 
l’eseguibile finale (Build) e quindi passa¬ 
re alla fase di esecuzione (Run). 

Né più né meno di come si procede 
in un qualsiasi ambiente di "program¬ 
mazione visuale", Magenta II mette a 
disposizione tool, comandi e wizard con 
cui è possibile realizzare prodotti finiti 
ottimi sia per l’interazione offline che 
online, dalla più semplice delle presen¬ 
tazioni ipermediali a più complessi ge¬ 
stori di archivi. 


GMEDIA GLPro 

GLPro della GMEDIA 

Un rrp./Awvw. amedta. com/gipro/index . n rm) 

è uno tra gli authoring tool più diffusi ed 
apprezzati per la realizzazione di prodotti 
ipermediali, siano questi versioni dimo¬ 
strative di altri prodotti, che prodotti a 
sé stanti. 

Il linguaggio di programmazione insito 
nel tool e le funzioni MCI particolarmen¬ 
te evolute ne fanno un prodotto che 
strizza l’occhio a tutti quegli sviluppatori 


ipermediali che trovano ormai troppo 
stretti i più semplici Desktop Presenta- 
tion, o al contrario troppo primitivi i più 


classici linguaggi di programmazione - 
come il Visual Basic, il Visual C, ecc. -, 
che per essere estesi in senso iperme- 
diale obbligano a vere e proprie contor¬ 
sioni programmatone. GLPro presenta 
tutte le sue potenzialità - tra l'altro mul- 
tipiattaforma, ovvero quello che si realiz¬ 
za potrà essere letto da un PC come da 
un Macintosh - nel controllo di immagi¬ 
ni. animazioni, componenti audio e vi¬ 
deo, nonché più tradizionali database. 

Con GLPro è possibile realizzare varie 
applicazioni finali, come i classici rolling- 
demo di prodotti commerciali e piccole 


applicazioni stand-alone, come Screen¬ 
saver, PIM di varia complessità, controlli 
remoti offline/online, guide interattive, li¬ 
bri elettronici, quiz 
(con riferimenti a 
database relazionali) 
e quant’altro di cui 
si ha necessità e 
che implica controlli 
ipermediali. 

In questa che 
non è una vera e 
propria prova sul 
campo, ma una più 
semplice e sintetica 
presentazione, met¬ 
tiamo a disposizio¬ 
ne dei lettori inte¬ 
ressati GLPro sia at¬ 
traverso la versione 
trial a scadenza 
trenta giorni (gl- 
proe.exe - 3.56 
Mbyte), che con 
una serie di pro¬ 
dotti finali, resi eseguibili e visionabili a 
partire dal link che, sfogliando il CD alle¬ 
gato, sarà a disposizione per un giudizio 
realmente pratico. Della lista che abbia¬ 
mo preparato, fanno parte: 

• FREELANCE INFORMER 
(Free_inf.exe -2.28 Mbyte) 

Esempio di un veicolo pubblicitario in¬ 
terattivo con finalità promozionali. 

• ALIEN RESURRECTION (Alien4.exe 
-2.13 Mbyte) 

Salvaschermo con opzioni per il se- 
tup e l’animazione. 


GLPro: la pagina di 
lavoro dell'Autho- 
ring Tool 


. i.»i^ 

lAbiiili MI Condcnscd I ight 


IteqUckbrovn Un jimpedonerilelazydog. I234SS7890.Aa Bb Cc Od Ee FI Gg Hi 11| I» 
UHnlfriOoPpOqftSitlUuItoWitaVifZjiEsirt.lte qulct broan Un jmiped over 
ihe lar, dog. IZ3W6I890. Aa Bb (t Od Ee Ff Gg Hh HI» U Ho Ih Oo ty Dq (* Si Tl Uu 
W Wt U r» 12 éÉ ii({. IheguW broan lo» |uripcd over thè te* dog. 1Z34S67891I. Aa 
Bb C< Od Ee H Gg Iti I) U U No Ih Oo Fp Oq » Si II llu Vv W. I» Vy h «E lÀtf. Ite 
quel bove lo. («ned over de tey dog. 1Z34SG7890. Aa Bb C< Od £e H Gg Hi l| 14 U 
MnlhOoPpQqftSiIlUuHeW»»» rjZztf 4is{. Ite**! broan Fra jmped over de I 
luydog. IZ34S67890. AaBb Cc Od EeHGg IMI II UMnlhOoPp Oq A Si TI Uutb 
W. I» U ef 5À Ile girl broai lo» pnped mer de luy dog I234SG7890 Aa Bb 

t-tir.tM«^im-n.n.n.i>e rw.ft u.u. w, *■ ?- *.t 


Character Set 


• A ; 

o, ' 

^ ._ 

» 'oSiri 

r’sAvc-AS 


GLPro l’Ednoi dei Ioni 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


147 





































GLPro uno dei pannelli 
aitivi del'applicazione 
Diary Un vero e pro¬ 
prio Personal Informa¬ 
tion Manager già pron¬ 
to per l’uso 1 


Mon 

Tum 


Thu 

fri 

8at 

Sun 

1 

2 

3 

4 

5 

6 

7 

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29 

30 

31 




« » 



GLPro: l'insiem degli 
altri demo inseriti nel 
CD allegato 


GLPRO 



_7® 


QFIightDisk 


■ «.rMr.riQQ 

IMMANI 1 


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| Iwiiwt « » Wl>»l" 1 


□ u 1 



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7 ■ B 



• SCREAM2 (Scream2.exe -1 47 Mbyte) 

Salvaschermo ipermediale, con funzio¬ 
ni di animazione iniziale - un po' da infar¬ 
to... -, effetti sonori legati al rapido scor¬ 
rere delle immagini dei protagonisti ed 
infine i link per salire sul Web verso il si¬ 
to di Scream, oppure per acchiappare il 
poster ed infine per spedire una cartoli¬ 
na via e-mail ad un nostro amico., ov¬ 
viamente con Scream 2 attaccato! 

• THE INTEL GUIDE TO 
NETWORKING (lntel.exe - 713 Kbyte) 

La guida completa al Network Com¬ 
puter secondo Intel. In soli 280 Kb sono 
disponibili tutte le informazioni basilari, 
un glossario animato di oltre 90 se¬ 
quenze. Il tutto è disponibile in quattro 
lingue (inglese, francese, tedesco e ita¬ 
liano!). 

• WORK PROFILE QUESTIONNAIRE 
(Wpq.exe - 1,04 Mbyte) 

Questionario interattivo, con quiz e 
punteggi per la selezione del personale. 

• AUTOCAD Release 14 DEMO 
(Acad14.exe - 1 33 Mbyte - da installa¬ 
re) 

La versione ridotta nell'ambiente di¬ 
mostrativo di GLPro del famoso prodot¬ 
to di AutoDesk. Purtroppo è in lingua 
tedesca! 

• IMS DIARY & ADDRESS BOOK 
(diary.exe - 1.33 Mbyte - da installare) 

Applicazione floppy-based (ovvero 
meno di 1 44 Mbyte) con la quale si 
realizza un vero e proprio diario elettro¬ 
nico con annessa agenda elettronica. 
L'eseguibile è in grado di poter essere 
consultato anche remotamente. 

• MICROSOFT ANTI-PIRACY ANIMA- 
TION (Smashmse.exe - 2.44 Mbyte) 

Breve animazione estrapolata dal 
contesto di un prodotto globale sulle at¬ 
tività anti-pirateria promosse dalla Mi¬ 
crosoft. Bella come un cartoon della 
Warner Bros! 

• ULTIMATE WORLD CUP (World- 
cup.exe - 589 Kbyte) 

Screensaver dedicato al videogame 
che tanto vendette nel '98. Lo Screen¬ 
saver è in omaggio, peccato che per ve¬ 
dere la guida interattiva al gioco - guida 
prodotta ovviamente con GLPro - è ne¬ 
cessario. acquistare il videogame! 

• PROGNOSYS (Xtension.exe - 1.03 
Mbyte) 

Rolling di un analizzatore di dati con 
caratteristiche di planning avanzate 


CVshare 

Due proposte per il vernissage di 
questa piccola rubrica, che avrà un suo 
mirror telematico su CVweb: Cut- 


Viewer, un interessantissimo sistema 
per l'editing video, e TeleScreen, una ti¬ 
tolatrice professionale a basso costo. 

CutViewer 2.2 (cutviewer22.zip - 
3.05 Mbyte). 

Un tool per il "frazionamento" dei fil¬ 
mati. Questo è anzitutto CutViewer: 
iivw'vv. ei'oóprpcessom 
Che significa "frazionamento dei fil¬ 
mati"? Semplicemente che CutViewer, 
così come il nome lascia dedurre, è un 
applicativo in grado di tagliare nelle sce¬ 
ne che lo compongono un lungo filma¬ 
to, frazionandone la riproduzione in vari 


intervalli, ovviamente a senso compiu¬ 
to. Una volta che - programma in auto¬ 
matico oppure con supporto manuale 
dell’utilizzatore - si marcano le singole 
scene che compongono il filmato, que¬ 
ste verranno salvate in file distinti (in 
AVI con codec a scelta tra quelli pre¬ 
senti nel sistema: Indeo, Cinepak, 
MPEG-4, ecc.) e quindi indicizzate all’in¬ 
terno di un file HTML generato automa¬ 
ticamente. Nel file HTML verranno 
elencate e catalogate tutte le miniature 
relative al primo frame di ogni singola 
scena Ogni miniatura sarà identificata 
da numerazione crescente, numero dei 


148 


MCmìcrocomputer n. 212 - dicembre 2000 







































tea'rffee 1 fe WMIaa 



GLPto: l'animazione di 
Microsoft per la campa¬ 
gna anii-piratena realiz¬ 
zata su CD-ROM utiliz¬ 
zando GLPro 


prompter non ha le caratteristiche piro¬ 
tecniche delle più sofisticate titolatrici 
elettroniche. Ma, al contrario di queste, 
gode di semplicità realizzata e imme¬ 
diatezza di esecuzione, nonché dell’op¬ 
portunità di visualizzare riposizionando 
la viewport dedicata allo scrolling del 
testo in qualsiasi parte di schermo, de¬ 
dicandogli quindi la selezione del chro- 
ma-key, che renderà trasparente il re- 


fraine che la com¬ 
pongono e relativa 
durata. Basterà clic- 
care sulla miniatura 
stessa che il link ad 
essa connesso farà 
partire la riproduzione 
della scena. 

La procedura di 
cutting parte in auto¬ 
matico al caricamen¬ 
to del filmato e visua¬ 
lizza, nella finestra 
Detection, l'insieme 
delle miniature che 
caratterizzano le sce¬ 
ne rilevate dal proce¬ 
dimento. 


CutViewer la pagi¬ 
na di lavoro del pro¬ 
gramma Nella parte 
superiore del loglio 
l'elenco delle scene 
rilevate e separate 
In quella sottostan¬ 
te, con alla sinistra il 
player per le ante¬ 
prime, e presente la 
finestra dell'editor 
con ti quale è possi¬ 
bile agire sulle sce¬ 
ne, trascinandole 
dalla finestra Detec¬ 
tion View per fon¬ 
derle, eliminarle o 
delimitarle in altra 
maniera.. 


L'utilizzatore potrà sempre interveni¬ 
re sulla lista della Detection View ed 
operare a successive fasi di accorpa¬ 
mento, eliminazione, ecc. La realizza¬ 
zione di filrrjati intermedi, composti 
cioè da scene prelevate da vari punti, 
tra quelle marcate nella fase di rileva¬ 
mento, è possibile trascinando le clip 
dalla Detection alla Edit View e quindi 
invocando il comando Making Movie. 
Tutto facile ed immediato Ideale per il 
videomaker che sale su Web e s'inven¬ 
ta Webmaster multimediale! 


Teleprompter: DRS-DIGITRAX Tele- 
Screen e LitePrompter 

La DRS-DIGITRAX: 

1-vww.ctrs-clKvtra.x comi 
è una sw-house specializzata in pro¬ 
dotti video e, in particolare, titolatrici 
software, che realizza in varie versioni 
Quelle che presentiamo in questa 
breve rassegna ap¬ 
partengono alla ca¬ 
tegoria dei "tele¬ 
prompter", ovvero 
software capaci di 
visualizzare, pratica- 
mente in tempo rea¬ 
le, quanto digitato in 
un pannello di servi¬ 
zio, oppure nella let¬ 
tura di un file di te¬ 
sto precedentemen¬ 
te redatto. Il tele- 


CutViewer sullo 
sfondo il browser 
che visualizza la gal¬ 
leria delle miniature 
delle scene estrapo¬ 
late e m pnmopiano 
il file HTML generato 
automaticamente 
Basterà cliccare su 
ogni singola miniatu¬ 
ra affinché il link ad 
essa connesso fac¬ 
cia partire la riprodu¬ 
zione della scena 




* ^ 

matta t v*. 





4083 Scene Index 


Scene 0 Fiume 0. Spati 0 mier 


Srene I: Frame 24, Span 2400 mter 



Scene 2. Freme 30. Span 3000 mier. 




: • 


<NIML> 

(UN) 

Olili XBR3 Scene Innrx/II II■ > 

Scene lndea</M1XMR» 

</HfRD> 

<B0DV> 

<He> Scene ■: frane I. Span • mec.</ne> 

<a NRIf •aMltl.ael> CIME SRC-'hRBSbB. Ipg"></«> 
<H%> Scene 1: frane ?e. Span ?*BB mec.</lte> 

<ft HRLf-t.B83ti1.avl> <INC SRC-"bBR3b1.|pg"X/R> 
<ne> Scene 3: frane 3B. Span 3BBB nxrc.</MH>| 

'« NR(f -*DB3l?.avi> <IHC SRC- aBBJb? . |pg'X/»> 
<M*> Scene 3: frane 31R. Span 31BBB nsrc.</N*> 

<A MAH -kBB3ttJ.avi > CIME SRC-*'A0B3b3 . )pg"X/R> 
<M*> Scene a: frane 71A, Span 21ABB nsec.</M*> 
HRLf -ABB3bA.au 1> <IMC *.AC-"«BB3ba . Jpq"></•> 
<na> scene Si frane 33*. Span 336BB nsrt.</NA> 

<a HR[r-aBB3bS.avl> ONE SRC-"ABB3bS . Jpf“X/R> 
<»k> Scene • : frane 338, Span 338BB mec.</MA> 

<R HRff -ABB3bA.avi > ONE SRC-‘*ABB3b*. Jpg"></*> 
<R*> Scene 7: frane 371, Span 37BBB ntfC.</HA> 

<* NRtf-ABB3b/.avl> ONE SRC-"ABB3b7. )pq"X/R> 
<RB> Scene ■: frane atB. Span aiBBB nsec.</NA> 

<• NRff-ABBSbB.avl» ONE SRC-"aBB3bB.Jpg“X/R> 
<MA> Scene •: frane SU. Span SUBB mie .</Ha> 

<a NRf f •k083DV.avi > ONE SRC-"ABB3bf. Jpg"X/R> 
<"A> Scene IR: Frane SSB. Span SSBBS A*ec.</H*> 
<• HAI f -AB83ti1 B.avl> OHE SRC-"ABB3b1B. Ipg-x/a> 
<M*> Scene 11: rrane 63B. Span 63SBB niec.</MA> 
<« NRff-A8B3b11.aui> «INE SBC-"ABB3b11.Jpg"X/A> 
<Mb> Scene 13: frane AiB, Span 68BBB nsec.</MA> 


m 




MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


149 








































































p, wn» b» C* «MI» 

0 B ► a S 3 •« '. 

Dt— In ine rw r« ICan KA 


sto del quadro e/o l'area del telepromp- 
ter. 

• La prima di queste soluzioni offerte 
dalla DRS-DIGITRAX è TeleScreen (dr- 
stelep.exe - 1.07 Mbyte), forse il mi¬ 
gliore teleprompter a basso costo del 
mercato. TeleScreen possiede la capa¬ 
cità di fare scrolling sia leggendo il testo 
dal suo editor interno, che per mezzo 
della lettura di un normale file di testo 
precedentemente preparato. Il prodotto, 
raffinatissimo, costa circa 200 dollari ed 
è disponibile in versione trial, perfetta¬ 
mente funzionante senza scadenza tem¬ 
porale, ma con l'apparizione obbligata 
del logo di DRS-DIGITRAX ogni 6 righe 


Welcome to 
LitePrompter. 
This program was 
designed to help 
make your job as a 
video producer 
easier than ever 
before! 

Have you ever 
worked with a Client 
that forgot their 

E lave you ever 
d to pace thè 


Welcome 

to 

LiteProm 


LitePrompter II teleprompter in esecuzione E 
da notare che. da noi richiesta, è attiva la moda¬ 
lità di controllo che permette la visualizzazione 
-nonché il funzionamento in tempo reale- della 
barra verticale di comando posta verticalmente 
sulla destia dello schermo 



"1 


consigli che è infi¬ 
ne possibile mettere 
in pratica caricando la 
pagina, ad esempio 
di PopFlixi 


SMIL Composer Le 
presentazioni realiz¬ 
zabili da SMIL Com¬ 
poser consistono di 
vane componenti 
mediali -quali audio, 
video, testo, ecc - 
che vengono esegui¬ 
te in base ai controlli 
sequenziali imposti 
dal linguaggio SMIL 


un tool progettato per la realizzazione di 
presentazioni multimediali che usano i 
servizi di streaming del Reai Server, Le 
presentazioni - eseguibili esclusiva- 
mente per mezzo del Reai G2 Player - 
consistono di vane componenti mediali 
- quali audio, video, testo, ecc. - che 
vengono eseguite in base a controlli se¬ 
quenziali e interattivi Tali controlli deri¬ 
vano da un foglio di sincronizzazione 
sviluppato automaticamente dal Com¬ 
poser, proprio in base ai comandi e alla 
sintassi del linguaggio SMIL 

lsmilinst.exe - 2.46 Mbyte) 

Zlurp! 

Un Ripper, ma non solo. Oltre che ac- 
quisire/rippare da tracce CD Audio, 
Zlurp è in grado di eseguire conversioni 
da file Wave ed operare, nel primo (CD) 


di scrolling in fase di esecuzione. 

• Sempre della serie dei teleprompter, 
in versione demo - ma pienamente fun¬ 
zionale benché in esecuzione appaia il 
logo ogni cinque linee di scrolling - la 
DRS-DIGITRAX ci mette a disposizione 
anche LitePrompter (liteprom.exe - 
964 Kbyte). Una titolatrice software in 
grado di gestire un numero illimitato di li¬ 
nee temporizzate (da zero a dieci linee 
per secondo), controlli per il Full Screen, 
regolazione del taglio dei font e della ve¬ 
locità di scrolling ed effetto di anti-alias. 


Freeware 

SMIL Composer 

SMIL Composer, nato da una joint tra 
RealNetworks e Sausage Software, è 





B Nome compo**' Ragion "-p>ie< Da mia 1)17» 

li.- Poi oliai Bloch Sion 

Q Nnni» «(lini»)» Rrtgtorr i jrag«_0»<jiC'i Bri min 1 «0t*U 
Smtrh Bloch Stati 

|f Nomi» tanca I ong >-ranch (StwKMud) Da tota 0041 
)$ Noma uM lato» Engh»h Brt mia » IMI 
lf Nuota torte., I nng 'nitro, Hit mio 8041 


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.... •„.i.„T a i,*,i, .".ii.7f.ri.. ",i..m„ i.. T,..u . ii. .!T.. i. .». .IT..» . i. 



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jiorue niAe 

iiin Compo—r 

Multimedia Layout Tool for 

ReatSystem GS 




150 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 

































































(r./lu.i»« Vrnmn I 2 7 Tiial Veiiion 


Zlurp e il primo treewa- 
re capace di operare alle 
codifiche in WMA . 


come nel secondo 
caso (Hard Disk o 
altri supporti), con¬ 
vertendo sia in Mp3 
che in Windows 
Media Audio 
(WMA), Il tutto in 
tempo reale e previa selezione. Oltre a 
ciò, Zlurp può utilizzare qualsiasi altro 
formato di compressione il cui codec 
sia presente nel sistema ospite. Sem¬ 
plice da utilizzare, Zlurp è il primo 
freeware capace di operare alle codifi¬ 
che in WMA. 

(setup.exe- 1.81 Mbyte) 

Piccola prova pratica. Procedendo 
ad una piccola prova pratica, abbiamo 
utilizzato Zlurp unendo il lavoro fatto 
per Internet Pratica - conversione da 
MIDI a Wave - e realizzando gli equiva¬ 
lenti WMA. Chiaramente non si tratta 
di materiale ad Alta Qualità, in quanto 
tutto nasce da conversioni da 22.1 kHz 
provenienti dalla wavetable di Awave 
Music (vedi articolo di Internet Pratica). 
Quello che però va messo in evidenza 
è la rapidità e la bontà delle operazioni 
di ricodifica operate da Zlurp! 

• You Can Leave Your Hat On 
(WMA: 4.2 Mbyte) - (Wave: 23 Mbyte 

- Tempo: 4'27" - 22.05 kHz - 16 bit/ste¬ 
reo) 

• SexBomb (WMA: 3.36 Mbyte) 

(Wave: 18.8 Mbyte - Tempo: 3'33" - 
22.05 kHz - 16 bit/stereo) 

• Soli (WMA: 3.97 Mbyte) (Wave 
21 1 Mbyte - Tempo: 4’11" - 22.05 kHz 

- 16 bit/stereo) 

AVIEdit 

... dimenticato la volta scorsa dalla 
presentazione di CVweb Off line! Rime¬ 
diamo stavolta, _ 

dando soddisfazio¬ 
ne alle proteste di 
chi non l'ha trovato 
in rassegna. AVIE¬ 
dit, "paleo-editor" 



(r Yfffrfca 


95 Kbyte) finisce tra i freeware della 
nostra appendice telematica. 


ActiveX e VBProject 

GOCX442: componente per il con¬ 
trollo via software di porte RS 422 (9 
pin) per il remote di VCR e camcorder. 
In particolare, nel progetto, viene 
espressamente rimarcata la piena com¬ 
patibilità con le periferiche della Sony. 


(••«Muhor.iv* Vide* «I 
rotvid’l SUrt: 0 I rngtti: (4 |> Secondii 



Vagabnnd avt Video «I 
■ SUrtO lenglhl Olili Secondi) 


Cwo. evi Video «1 
t?Mdi| Slwt 0 Lengtfc: Ili |I1 Secondi) 





Adwnl.tv* Il 

» )M-'I Slwt ■ I rn«4h IDI |10S"M4«| 


AVIEdit al lavoro mentre situila la funzione per la quale, mollo probabilmente, 6 reclamalo dai nostri let¬ 
tori il Merge Comodo, semplice e rapido controllo per l'append di più clip in un unico lite AVI 


audiovisivo di Microsoft, ancora incon¬ 
tra i favori di molti lettori, probabilmen¬ 
te a caccia di piccole utility semplici ed 
immediate Dal mancato inserimento a 
questo pur breve rendere merito, ecco 
quindi che anche AVIEdit (avinst.exe - 


HS422 Conimi Componenl S ampie Code App 


Sol Com p«t uh ere 
vtt r. conr«cl«l. 
then pma Ini App 


GOCX442 6 un compo¬ 
nente ActiveX per il 
controllo via software di 
pone RS 422 19 pini per 
il remote di VCR e cam¬ 
corder. 



Il progetto nasce per applicazioni Vi¬ 
sual Basic - per il quale ha pronta una 
propria interfaccia -, ma può essere ra¬ 
pidamente riadattato all'utilizzo negli 
ambienti del Visual C e anche in una pa¬ 
gina HTML, In quest'ultimo caso, è ov¬ 
vio che il settaggio delle <OPTION> 
per richiamare TActiveX in questione 
implica l'utilizzo esclusivo di lExplorer. 
locx422demo.zip - 1.59 Mbyte) 

Di seguito due VBProject sempre a 
carattere multimediale: 

• AiphaBlend: per la gestione della 
funzione video per il controllo del cana¬ 
le di AiphaBlend. 

• AniDemo: per il controllo combinato 
di maschere e immagini-sorgente per la 
resa dell'effetto animazione. 

£3S 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


151 


















































PRATICA 


Aspettando IPweb! 

Preparandoci alla conversione in “servizio online” di IPweb, ci avviciniamo all’evento - che 
avverrà in gennaio - cominciando a riorganizzarne le rubriche e proponendovi qualche 

interessante anticipazione... 


di Bruno Rosati 


E cosi anche IPweb diventa un "Ser¬ 
vice" Dopo il cambio di layout imposto 
al Web di Pluricom e in particolare di 
MCmicrocomputer, e l'introduzione del 
primo "servizio in linea" con l'audiovisi¬ 
vo CVweb, è il turno di IPweb che, non 
potendo certo essere da meno, si of¬ 
frirà ai suoi lettori come il secondo ser¬ 
vizio in linea di MC. Cosi come CVweb 
ambisce a diventare un miniportal del 
freeware audiovisivo, allo stesso modo 
IPweb proverà a diventarlo per la cre¬ 
scente schiera dei Webmaster perso¬ 
nali. L'ambizione è quella di farne un at¬ 
tracco importante per il reperimento di 
codice JavaScript, Applet, applicativi ed 
utility freeware per "fare il Web". 

E non solo... 

Nel riordino della sua struttura IPweb 
baserà, per il momento, su sei specifi¬ 
che rubriche - tutte caratterizzate dalla 
presenza della sigla-logo IP IPscript. 
IPapplet IPkit. IPschede, IPnews e 
IPerguide - che rappresenteranno gli al¬ 
trettanti punti di servizio del sito 

IPscript: sei mesi di 
trucchi e soluzioni 

Dai nostri, antichi "Javatrips " passere¬ 
mo agli IPscnpt Non sarà un semplice 
cambio di nome, ma, senza buttare men¬ 
te. riorganizzeremo la rubrica in maniera 
più razionale e completando ogni propo¬ 
sta con i file di prova in linea. Tanto per 
cominciare, su questo numero potrete 
trovare, tutti insieme, gli script pubblicati 
da giugno ad ottobre Icioè dall'uscita del 
primo CD allegato alla rivistaI più un ma¬ 
nipolo di nuovi nomi che presenteremo 
nel dettaglio. Il mese successivo, IPweb 
presenterà la nuova rubrica, finalmente 
completa, sia in linea che in una "confe¬ 
zione speciale " per MCD-ROM 1 



MUSIC'MATCH 


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MUSIC^MATCH 


MusicMatch JukeBox 6.0: sul CD la versione Inai a 'scadenza 30 giorni". 


La lista degli IPscript pubblicati da 
giugno in poi solo su CD è la seguente: 

• Generbanner 

Piccolo, ma eccellente script per la 
realizzazione facilitata di banner ad im¬ 
magini e link multipli 

_/ Bollato 

Codice per il ricalcolo automatico del 
costo del bollo auto. Sarà uno dei picco¬ 
li Service in linea di IPweb. 

_/C.U.M. (Convertitore di Unità di 
Misura) 

Un convertitore di unità di misure. Da 
miglio a chilometro, da pollice a centi- 
metri, ecc.. con un click. 

• Elastic Bullets 

Script per effettizzare il movimento 


del cursore del mouse, al quale è possi¬ 
bile "appendere" come uno "sciame" 
di palline colorate che si spostano sullo 
schermo seguendone i movimenti. 

• Footer Text 

La striscia dei link verso le pagine 
che compongono il nostro sito in una 
barra di navigazione che nasce e si ag¬ 
giorna automaticamente grazie ad un fi¬ 
le di riferimento js. 

• Info Stories 

Un'area di testo per la descrizione del 
contenuto della pagina a cui il link sele¬ 
zionato fa riferimento. 

• Mouse Banner 

Simile ad Elastic Bullets, questo setti¬ 
mo script è in grado di "legare" in coda 


152 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 












alla freccia del mouse un messaggio 
d'avviso. Questo, sinuoso come un ser¬ 
pente, seguirà ogni movimento della 
freccia portandole appresso qualsiasi 
frase (o spot...) che noi vorremmo. 
_/Tic, Tac, Toe 

Una volta tanto, un game invece di 
un "tip" Con Tic, Tac, Toe si gioca da 


Download Acceleralor 
Plus: il turbo per lutti 
gli scancamenti dei file 
dal Web: il trecento 
per cento di volte più 
veloce della vostra 
connessione attuale! 


crai 


tk m> m» 




a a— 


A m A».**» 





KS* 

soli contro il computer e si vince solo 
se si riesce ad allineare su un’area di 
gioco delimitata tre segni uguali. Anche 
Tic, Tac, Toe diventerà un "servizio atti¬ 
vo" di IPweb. 

• MultiLink 

Evoluzione del change-image che uti¬ 
lizziamo nella Home Page di MCD- 
ROM. Passando con il mouse sopra ad 
una GIF, se ne visualizza un'altra in 
un'apposita cella dedicata In questo 
caso MultiLink opera a ben due chan- 
ge-image contemporanei, di cui uno av¬ 
viene anche su un altro trame. 

• Cool Menu 

Menu dinamico, realizzabile imponen¬ 
do dimensioni e colorazioni. Interessan¬ 
te, oltre agli effetti cromatici al passag¬ 
gio del mouse risulta la presenza di una 
cella nella quale si visualizza un breve 
commento d'introduzione ai contenuti 
della pagina selezionata dal link attivo. 

• Mouseover Arrow 

JavaScript con il quale è possibile evi¬ 
denziare parole linkate facendo apparire 
accanto una piccola freccia lampeggian¬ 
te al passaggio del mouse. 

Di tali script, quelli evidenziati dal sim¬ 
bolo "z". oltre che scaricabilì al pari degli 
altri, faranno parte del gruppo di script 
che costituiranno un piccolo miniservice 
in linea e che. via via nel tempo, si arric¬ 
chirà di altri servizi ('più o meno?) utili . 

A questo già folto gruppo - undici 
script da collezione - adesso aggiungia¬ 
mo altri cinque script selezionati ex no- 


Big Brother: controllo 
remoto di sicurezza 
all'uso delle connes¬ 
sioni di una Intranet 
aziendale. 


AcePics: image-mana- 
ger per catalogare file 
grafici e generarne 
gallery linkate in 
HTML. 

vo dal Web e, in alcuni casi, messi a 
punto da noi per l'occasione. 

• Resizing Links 

Per vedere la finestra del browser al¬ 
la risoluzione che vogliamo a prescinde¬ 
re da quella del display di Windows, ba¬ 
sta questo piccolo ma efficientissimo 
script. Alla richiesta, che appare subito 
dopo aver cliccato su di un apposito 
link, "Scegli la risoluzione che vuoi!", 
basterà rispondere digitando prima l'al¬ 
tezza e poi la larghezza da imporre alla 
finestra ed ecco che la finestra del 
browser si adeguerà ai nostri desideri. 

• Expandig Window 

Apre una piccola finestra in alto a si¬ 
nistra e quindi comincia da espanderla, 
sia verticalmente che orizzontalmente, 
fino a riempire l’intera risoluzione offer¬ 
ta dallo schermo 


Specifico per lExplorer, Expanding 
Window non funziona in Navigator che, 
al click sul bottone o sul link del collega¬ 
mento, apre la pagina a tutto schermo 
senza produrre l'effetto di espansione. 
Se non utile, è sicuramente di grande 
effetto. L'impatto che qualcuno sta cer¬ 
cando di dare alla propria Home Page. 

• Resize Image 

Apre una finestra che contiene il link 
ad un'immagine (GIF oppure JPEG) e 
ne ridimensiona la grandezza immedia¬ 
tamente uguale a quella dell'immagine 
caricata Simile effetto probabilmente 
lo utilizzeremo anche su MCD-ROM, 
per visualizzare in maniera più elegante 
le schermate a corredo degli articoli. 

• Image SlideShow 

Senza ricorrere ad Applet comunque 
sempre laboriose al caricamento, è 
possibile fare un ottimo slideshow an- 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


153 
















































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AcePics:prepanamo tulli 
I dati da inserire nella 
pagina HTML che l'ap¬ 
plicativo genererà per 
noi. 


che per mezzo di uno script come 
quello che qui presentiamo Ben rifini¬ 
to, Image SlideShow si presenta in 
schermo con un display dedicato che 
sovrasta sia un selettore - per far cari¬ 
care un'immagine specifica a richiesta - 
che una seconda barra composta dai 
classici comandi remoti: Primo, Prece¬ 
dente, Successivo, Ultimo e, nel bel 
mezzo, il bottone di Play/Stop che prov¬ 
vede all’esecuzione continuata dello sli- 
deshow oppure al suo arresto. 
j JAVArate 

Piccolo script per calcolare (in stima) 
il tempo necessario al download in ba¬ 
se alla dimensione del file da scaricare 
rispetto alla velocità del nostro modem. 

Insomma, ce n'è di che sbizzarrirsi e 
ancora di piu ce ne sarà il prossimo me¬ 
se con l'append finale di questo gruppo 
a quello principale che deriva dalla vec¬ 
chia IPweb. Tutti gli IPscript. vecchi e 
nuovi, saranno corredati della descrizio¬ 
ne. il livello di compatibilità e la pagina 
di prova in linea, nonché l'ovvio link per 
scaricarne lo zippato. 

IPschede: MusicMatch 
Jukebox 6.0 

Altra rubrica che si alternerà su que¬ 
ste pagine è quella delle IPschede, do¬ 
ve ogni mese presenteremo la novità di 
maggior spicco nel panorama commer¬ 


ciale. Ogni IPscheda presentata su IN¬ 
TERNET PRATICA avrà il suo riflesso 
su IPweb. Una scheda con la presenta¬ 
zione sintetica e il quadro delle caratte¬ 
ristiche, con il link di riferimento verso il 
sito del produttore Uno schema que¬ 
sto che andremo a consolidare. In poco 
spazio, concisi e chiari, proveremo a 
presentare il software migliore che è 
stato messo in circolazione di recente. 

E questo mese, indubbiamente, la 
palma del più atteso è senz'altro da as¬ 
segnare al MusicMatch Jukebox 6.0. 

MusicMatch Jukebox è un applicati¬ 
vo polifunzionale che, dall'avvento dei 
CD-Ripper. s'è rapidamente fatto largo 
nella schiera delle proposte diventando 
il numero uno in assoluto, per qualità e 
diffusione. Costantemente aggiornato 
nel tempo, MMJukebox giunge ora alla 
versione 6.0. Tra le novità introdotte 
con la beta della versione 6.0 rileviamo: 

- possibilità di gestire l’ascolto di sta¬ 
zioni WebRadio, con la creazione di li¬ 


ste dei siti preferiti per una rapida sinto¬ 
nizzazione 

- visualizzazione completa dei dati 
informativi inerenti nome e durata del 
CD e delle singole tracce 

- interfaccia di lavoro semplificata 

- nuovi pannelli di visualizzazione, con 
controlli più sofisticati per la creazio¬ 
ne e la gestione delle playlist, funzio¬ 
ni di stampa avanzate 

- chiavi di accesso per aprire file, liste 
di sintonia, tracce CD, ecc. 

Il tutto condito da un miglioramento 
prestazionale dei vari moduli, in partico¬ 
lare a livello di conversione, dove l'engi- 
ne Mp3 presente di serie ora lavora in 
maniera piu stabile e veloce che nelle 
precedenti versioni. 

IPscheda 

Produttore. MusicMatch 
llhttp V/www. musicmatch. comi 

Versione 6 0 beta (Ottobre 2000) 

File size 6.8 MB 

Tipo Shareware 

IPkit: download veloci, 
monitoraggio delle 
navigazioni 

Quattro applicativi freeware - rigoro¬ 
samente freeware! -, che una volta pro¬ 
posti su queste pagine e sul CD allegato 
vedrete andare a fare archivio anche su 
IPweb, arrivando a costituire nel tempo 
il nostro IPkit, ovvero l'insieme degli ap¬ 
plicativi che INTERNET PRATICA consi¬ 
glia di utilizzare per fare (e navigare!) al 
meglio il Web. In quest'occasione pre¬ 
sentiamo un acceleratore per il down¬ 
load, un altro per la navigazione, quindi 
un controllo di sicurezza per l’uso degli 
account nelle Intranet aziendali e un 
image-manager. 

• Download Accelerator Plus 

Vorreste provare l'emozione di un 
download a velocità supersonica? Via 
modem, ISDN o ADSL, Download Acce¬ 
lerator promette - e quello che e piu 

fvICmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



AcePics: ecco la pagina in HTML vista dal browser con tutti I link attivi per la visualizzazione dei singoli file 
grafici. 

154 







































■2 a - J -VJvi-J <W OH3 


Charlle Chaplin 

lUOONAf IA FILMOGRAFIA CUP CURIOSI IA* 


IPerguide: la pagina 
d'introduzione che por¬ 
ta verso l'indice 
dell'opera oppure diret¬ 
tamente alla biografia di 
Charlle Chaplin. 


sconvolgente: man¬ 
tiene! - di far lette¬ 
ralmente stracciare 
le durate dei down¬ 
load dalla rete al vostro hard disk. In teo¬ 
ria l'applicativo è in grado di accelerare fi¬ 
no al 300% della velocità massima possi¬ 
bile dalla vostra connessione. E, credete¬ 
ci, si tratta di un dato teorico decisamen¬ 
te prossimo alla realtà a tal punto da tra¬ 
sformare una connessione da 56K o un 
monocanale ISDN quasi in una superso¬ 
nica ADSL. 

Dov'è il trucco?, direte voi. Certo, cer¬ 
to il trucco c'è e riesce perfettamente 
ogni volta. Download Accelerator, difatti, 
una volta che avete impartito il comando 
di download non si accontenta di scarica¬ 
re il file prescelto dal server che è linkato. 
bensì va in cerca di altri server che sono 
disponibili al download dello stesso Ap¬ 
pena ne trova, li mette in lista e termina¬ 
ta la scandagliata nei meandri del Web ri¬ 
partisce il size totale del file da scaricare 
in porzioni più o meno uguali per ciascun 
server disponibile. Il risultato è che, se ad 
esempio si deve scaricare un file da 10 
Mbyte e la scansione operata da Down¬ 
load Accelerator ha rilevato cinque server 
da cui è disponibile lo stesso download, 
l'operazione si svolgerà come se il file da 
scaricare pesi solamente un quinto, ov¬ 
vero appena 2 Mbyte. Partono cinque fa¬ 
si di scaricamento in contemporanea e 
vedremo il segnalatore del livello di scari¬ 
camento correre come non mai. Ovvia¬ 
mente Download Accelerator Plus è an¬ 
che in grado di interrompere e riprendere 
in più fasi distribuite nel tempo il proces¬ 
so di download. Insomma è veramente 
un "must"l 


• Big Brother 

Poteva forse mancare all'appuntamen¬ 
to un programma - freeware tra le altre 
cose! - che s'ispirasse, per denominazio¬ 
ne e applicazione, alla tendenza generale 
del rifarsi in un modo o in un altro 
all'idea del Grande Fratello? Certamente 
no. In questo caso, comunque, si tratta 
di una piccola (ma invadentissima) utility, 
con la quale è possibile monitorare l'atti¬ 
vità, a livello della propria Intranet, dei 
singoli IP accreditati alla navigazione. Il 


MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 


target é quello delle Intranet aziendali, 
nelle quali nascono problemi di sicurezza 
e riservatezza (nonché utilizzo illegale) 
delle connessioni in rete 

• AcePics 

Image-manager in grado di catalogare 
qualsiasi immagine di qualsiasi formato. 
Nello specifico di GIF e JPEG, AcePics 
ci offre la sempre utile funzione dell'au- 
togenerazione di una pagina HTML per 
la resa in gallery-image di tutte le GIF e 
JPEG presenti nell'hard disk. Per ogni 
immagine rilevata, AcePics provvede a 
segnarne il link e visualizzarne la minia¬ 
tura, il nome e le dimensioni. 


155 


IPerguide: la pagina della biografia di Charlie Chaplin. 


Attor* • «*g>st* mg*s». conosciuto • amato da* pubbhco con - nomo A OfWlot. « «(«IO imo d» pru gtanA 
*>t*rpr»t< d»l ciww mt*m«zion«t* wciNi 

L* Oli* fori un* il |« et»» dii nula Fiqfco di un guitto da muvr hai, r arista 'Bit* orlano A p*A» ala t#nora 
«ta A cmquv anm «Juando aneli» la madri», ilo» ® A ongm« «b>*c* ■ fa la cantanto ri* locai notturni, lo 
laocia da solo a viver» por n strada 

Il raga.vo oatculo Ira mirami drs*Q> muova • iuw pnn. patii artistici nW mondo dal caro Dova s> afferma 
coma fantasista nagti spettacoli limar enti A fred taro Proprio durante una tournee ad MoBywood, qu»tlo 
Aovane trasformili* viene notato da un catto signor Sarvnetf. * Arati or# data •entrine con 4 guai* g»*>* 
la tua prime comiche 


Cd ecco che, tra t 1014 ed 4 *IS da una de*» sua pai famose maccf-att». quella del donnaruto petAgwrrv» 
Chsi. CHartot crea 4 personaggio che to render* cnWW» *iu»Hk» A Chart*. un 'aneto vagabondo *• m*rge» 
dota società, con una Agmta lensM* a pari troiate a dai tratti tornatici meonfondb* f un uomo che ncv» 
.«yMrrvn* * mente a a nessuno, forse neanche a sa stesso, destinalo suo malgrado al f#*m»nto E 4 
perdente per antonomasia ma, nello stasso tempo, A coke eh* fronteggi* ostentatamente la vita cruda!» 

Oc trecciato dagli mgr *n*qg de*» sor.*!*, affonda «un invilo orgoglio É debole con coraggo. Che** con la 
lue gacchm* Ma e stretta, < pantaloni troppo cosi come le icetpe abbondanti. rmconfonAbde 

bombetta ad 4 bastona A bambù la grand» eiprasuvit* A Chador « |* forza dal suo personaggi Gk occhi 
scuri, insti e pmforiA, quanto ir oneri e |iunqenti partano sopra Aje picco* battetti neri. A sapore 
provocatone 

teista A se stesso a partire dal suo doAcetimo fiati, Chapim passa la sua carriera a per razionare * tuo 
itraorAnano personaggio Inserme ai legista David Wart Gnfftth. Mary Pickford e Douglas Favbanè» fonda, 
nel 1010 . la teirfed ♦nsri (l) 

quakta de»- opere nnsmatografich* rhe 4 grand» 


• Webceleratoi 

Webcelerator è 
un'altra di quelle 
piccole utility che, 
se ancora non esi¬ 
stevano, bisognava 
inventare. Un po' 
come l'uovo di Co¬ 
lombo, Webcelera¬ 
tor è in grado di ve¬ 
locizzare (enorme¬ 
mente!) il refresh 
delle pagine Web, 
caricando rapida¬ 
mente da link an¬ 
che remotissimi. Il 
trucco è nello sfrut¬ 
tare precedenti col¬ 
legamenti e tenere 
degli stessi il file 

IPerguide: la pagina del sommario dell 'opera. Se gradite l'esperimento la lare- della pagina nella 
modavvero! propria cache. Al 


r— s— -• > - - JjH a«JiJv-J4 • 


I Grandi ('ornici del Cinema Mulo 


■sa 












































IPerguide: la lilmogralia e non solo del grande comico, attore, regista, sceneggiatore e musicista! 



prossimo collegamento, il file partirà in 
luogo dell'effettivo download dalla rete. 
Una volta nella finestra attiva del brow- 
ser, comincerà la verifica dell'aggiorna¬ 
mento tra pagina in cache e pagina re¬ 
mota. 

IPerguide: 

I Grandi Comici 
del Cinema Muto 

Da questo numero e per un periodo 
sperimentale più o meno breve, prove¬ 
remo a realizzare delle guide interattive 
che, nascendo a scopo didattico e con 
finalità informative di carattere generale, 
permettano agli utilizzatori - scolare¬ 
sche, appassionati, ecc. - di riprenderne 
le informazioni e, magari, svilupparne il 
tema o l'argomento trattato, modifican¬ 
do e ampliando la stessa iperguida. An¬ 
zi, la IPerguida, visto che stiamo su IN¬ 
TERNET PRATICA e che ne proporremo 
l'interazione anche su IPwebi 

Lo diciamo candidamente: la prima 
IPerguida che realizziamo, e che sarà 
subito fruibile dal CD allegato, nasce da 
una ricerca scolastica, fatta sul Web, da 
un figlio già navigatore incallito. 

Dice la professoressa: Compito di 
gruppo - La vita e i film di Charlie Cha- 
plin, il piu grande comico di tutti i tempi 
Perfetto, pensano i ragazzi, ci sarà da di¬ 
vertirsi... 

Mentre tutti gli altri appartenenti il 
gruppo cercano - senza trovare oppure 
trovando, ma in maniera insufficiente - 
informazioni a livello cartaceo, un certo 
Fabio Rosati chiede al tutt'altro che bur¬ 
bero padre il permesso di salire sul 
Web. Permesso accordato, ovviamente, 
e, dietro la guida vigile di chi vi sta an¬ 
noiando con queste note, eccolo lancia¬ 
re il Search di AltaVista. Risultato: una 
marea di occorrenze, con biografie ric¬ 
chissime, filmografie dettagliatissime e, 
visto che esiste anche il multimedia, 
una pila così di videoclip! 

Al "Mamma mia quanta roba!" del 
piccolo di casa, s'accende l'idea: ... già, 
è proprio tanta roba... sarebbe un pec¬ 
cato sprecarla! Cosi, oltre a scrivere il 
report cartaceo, visto che in classe c'è 
pure un bel PC, ci s’impegna a rielabora¬ 
re testo, immagini e videoclip in un im¬ 
paginato interattivo in pagina Web da 
potersi vedere via browser. Il ragazzo la¬ 
vora alacremente. Il concetto d'intera¬ 
zione è suo e digerisce i comandi iconici 
di FrontPage 2000 con gestualità che 
non nego d'invidiare. Dandogli una ma¬ 
no, è inevitabile che oltre all'orgoglio pa¬ 


terno la piccola idea di poc’anzi generi 
quella (più grande) delle IPerguide: ... 
ma se questo impaginato funziona e si 
rivela utile per un'intera scolaresca, allo¬ 
ra potrebbe funzionare e risultare utile 
anche per altre scuole! 0 no? 

Mi do una risposta inevitabilmente 
positiva, e una piccola, ma ricca e inno¬ 
vativa ricerca scolastica diviene l'humus 
in cui impiantare la prima IPerguida di 
IPweb. Che parte da Charlie Chaplin, 
cioè un comico, e che potrà arricchirsi 
fino a diventare la "piccola guida" il cui 
titolo è già ambiziosamente esposto: I 
Grandi Comici del Cinema Muto. Al ri¬ 
guardo, benché la navigazione ci impe¬ 
gna in mille siti, un grande, massiccio 
aiuto, ci viene dal poderoso Slapstick 


(www.uno.edu/~drcom/Slapstick/Cha- 
plin/index.html), un sito dal quale attin¬ 
giamo i file dei clip che corredano la gal¬ 
leria dei video sui film di Charlie Chaplin. 
Dieci file .avi che abbiamo convertito dal 
mov originale per garantire massima 
compatibilità di lettura. Per inciso: Sla¬ 
pstick ci guiderà anche nelle prossime, 
eventuali puntate dell'IPerguida su I 
Grandi Comici, contribuendo con il repe¬ 
rimento dei clip dedicati agli altri grandi 
del Cinema Muto. Doveroso citarlo e al¬ 
trettanto doveroso invitarvi a salire sulle 
pagine del sito in questione. 

Detto ciò, torniamo alla nostra idea 
creativa. 

La IPerguida in questione dovrebbe 
crescere nel tempo - in noi c'è tutta la 



IPerguide: la pagina dei clip relativi ad alcuni dei più noti film di Charlot. 


156 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 

























IPerguide: click sull 'immagine del trame ed ecco la clip de II Vagabondo che viene eseguila dal Media Player. 


DDClip Lite al lavoro. 
Uno dei rarissimi edi¬ 
tor che accetta anche / 
f ile MIDI! 


Ed ecco infine Awave 
Music Midi To Wave 
Converter. 



AWqv* 

Music*.* 


mm. 


MI W To Wox* Concertar 


1 J -• 


. Ìmm 

|nUM'»aw 

LSI-1 11 



voglia di farlo - con dei "fascicoli" mensili 
pubblicati sul CD e disponibili sul Web 
come presentazione - una pagina di 
spot! - e come "servizio-arretrati" al ri¬ 
guardo dei singoli fascicoli che compon¬ 
gono il prodotto finito. L'invito è quindi a 
procedere con il download e, una volta 
che il materiale sarà sul nostro hard disk, 
ciascuno di noi. se vorrà, potrà trasfor¬ 
marlo nella propria IPerguida personale, 
arricchendolo di altre notizie, immagini e 
magari altri filmati. 

Esemplificando subito: mentre sul CD. 
e quindi sul Web. inseriremo l'IPerguida 
di questo mese con i filmati effettiva¬ 
mente "muti", a casa, in uno slancio di 
creatività, chiunque potrà arricchire le clip 
doppiandole con una bella colonna sono¬ 
ra stile Joplm Per venire incontro a que¬ 
sto momento creativo - che le IPerguide 
cercheranno di stimolare continuamente 

ecco che insieme al prodotto iperme- 
diale mettiamo a disposizione dei lettori 

• DDClip 2.1 Lite Applicativo per il 
montaggio non lineare di clip audiovisivi 
multitraccia. Sincronizzazione voce/mu¬ 
sica e doppiaggio audio semplificato. 

• AWave Music MIDItoWave Conver¬ 
ter, per la conversione MIDItoWave. 

• Otto brani MIDI di Scott Joplin, da 

convertire con AWave Music MIDI- 
toWave Converter e quindi doppiare sul 
file AVI di ogni clip con il vostro softwa¬ 
re per video editing. 

A margine di ciò va detto che, rispet¬ 
to a molti altri sistemi di editing video, 
DDClip è in grado di inserire nella pro¬ 
pria timeline di lavoro anche file MIDI. 
Quindi è possibile evitare la fase di con¬ 
versione dei file MIDI messi a disposi¬ 
zione in equivalenti Wave. Nonostante 
ciò, inseriamo ugualmente, caldeggian¬ 
done l'uso, AWave Music MIDItoWave 
Converter Interessante a prescindere 
dall'utilizzo specifico. 

Ok! Questa è l'idea, l'esperimento e 
gli ulteriori input creativi che possono 
discendere da una umile IPerguida. I 
Grandi Comici del Cinema Muto - oltre 
a Charlie Chaplin ci sono Buster Kea- 
ton. Harold Lloyd, la premiata ditta Lau¬ 
rei & Hardy, ecc - potrà non essere 
l'unica IPerguida. Potrà non essere 
l'unico prodotto didattico-informativo 
che potremo proporre e mettere a di¬ 
sposizione. Se l'idea piace, ce ne saran¬ 
no altre! 

Intanto interattivate con il "primo fa¬ 
scicolo" del CD, poi cominciate a salire 
su IPweb a vedere come questa IPer- 
guida cresce e cosa offre. Anche in po¬ 
tenza e non solo nello specifico. 

Sarà una buona idea oppure no? Ai 
lettori l'ardua sentenza! Mg 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


157 











































































Mm 


Netscape 6: 

Le ceneri della Fenice 

Un grande, una figura austera e nobile, un re, anzi, il re dei re, che ha goduto in passato 
di prestigio e rispetto e poi è caduto nel dimenticatoio! Fino a che risorge, 
ridando lustro a un nome che una volta dominava il mondo e non temeva concorrenza 
e che si è ridotto, oggi, a fare da scialbo comprimario. 

Fino a oggi... 

di Raffaello De Masi 



esercito potente e ag¬ 
guerrito, disposto a dare 
battaglia in campo aperto 
con forze fresche e com¬ 
pletamente rinnovate. 
Con una nuova, moderna 
divisa e con armi affilate 
e puntute, pronto a occu¬ 
pare il posto nel cuore di 
chissà quanta gente che 
ricorda ancora i vecchi fa¬ 
sti, e che non attende al¬ 
tro per ritornare a quella 
età dell'oro che non ha 
mai dimenticato. 


C'era una volta un 
re..., potrebbe comincia¬ 
re questa storia, se aves¬ 
si registrato il copyright! 

Oh, uno non può avere 
un'idea che subito te la 
copiano! Invece ne hanno 
approfittato tutti, dai fra¬ 
telli Grimm a Carlo Loren- 
zini, e io, usandola qua, 
faccio la figura di chi ha 
copiato. Cosi va la vita! 

E la favola, come con¬ 
tinua? "Era un re molto 
potente, era arrivato a 
dominare circa l’80% di 
un reame i cui sudditi 
erano tutti navigatori, in 
un mare senza fine e i cui 
confini divenivano ogni 
giorno più ampi, a perdita 
d'occhio. Era un re rispet¬ 
tato e amato, affettuoso e disponibile, 
che offriva, a chi decideva di essere gui¬ 
dato da lui, attrezzi di lavoro semplici e 
potenti, risorse pregevoli e copiose, e 
servizi degni di questo nome" 

Poi. come per tutte le età dell'oro, ci 
fu il momento del declino. Il nostro ap¬ 
parve a un certo punto svogliato, abuli¬ 
co, senza più grande volontà di reggere 
il suo regno mondiale Nel frattempo 
nuovi pretendenti al trono, baldanzosi e 
senza rispetto per chi aveva retto il po¬ 
tere cosi dignitosamente, si facevano 
avanti, reclamando il loro diritto a reg¬ 
gere il mondo. Il vecchio re cominciò a 
perdere terreno, non riuscendo a tene¬ 
re testa alla forza e alla tracotanza di un 
nuovo giovane in particolare, e man 
mano la gloriosa bandiera con la N a ca¬ 


vallo del globo terrestre cominciò a in¬ 
dietreggiare di fronte alle nuove schie¬ 
re di pagani, con vessilli di bandiere e 
di globi rotanti. Il vecchio re perdeva 
sempre più terre e sudditi, fino a che i 
rapporti di forza si ribaltarono compieta- 
mente, e l'Esploratore sostituì il Navi¬ 
gatore nel cuore e nelle preferenze del 
popolo dei naviganti. 

Ma la riscossa si avvicinava e il fuo¬ 
co, non spento, continuava a covare 
sotto la cenere Scoccava la fine del 
millennio e finalmente, chiamando a 
concorrere tutte le forze partigiane an¬ 
cora sparse su tutta la terra, soldati 
ignoti e non che, sotto nuove spoglie, 
nascondevano ancora un cuore non im¬ 
memore dei vecchi fasti, ecco che il 
vecchio re ritorna in campo con un 


Largo al vecchio 
sovrano! 

Riassumiamo la situazione di appena 
due anni fa; nel campo dei browser, 
Netscape è dominatore assoluto, con i 
quattro quinti dell'installato e con una 
fama che sembrava granitica. L'unico 
vero avversario è un Explorer, di Micro¬ 
soft, che però ha mostrato, in diverse 
occasioni, di non poter reggere il con¬ 
fronto. 

Explorer, sebbene abbia un codice 
molto meno ingombrante, è più lento, 
più farraginoso, e con minori opzioni del 
grande. Certo, è gratuito, mentre Net¬ 
scape va pagato, ma innanzitutto il 
prezzo è pressoché simbolico, e poi ba- 


158 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 





























La schermala di 
delaull di Netscape, 
con Yahoo! come 
home page. SI noti la 
profonda 
ristrutturazione 
subita dal layout. 
Ciononostante (flg, 
3) è possibile 
cambiare look a 
questa, adottando 
un " vestito" slmile 
alle versioni 

precedenti. 


sta affermare, in 
una finestra, una 
mezza bugia per 
evitare di mettere 
mano al portafogli. 

Inoltre Commum- 
cator, il pacchetto 
più completo di 
Netscape, offre 
numerose opzioni 
già incorporate nel 
programma, come 
un bel Client di po¬ 
sta elettronica, un 
newsreader e un 
ambiente, non cer¬ 
to disprezzabile, di 
editing HTML di 
medio livello. In- 
somma, nessun 
motivo per lasciare 
la via vecchia per la 
nuova, anzi! 

Poi le cose si 
mettono in un mo¬ 
do strano. Explorer 
diviene parte inte¬ 
grante del nuovo 
sistema operativo di Microsoft, Win¬ 
dows 98, e risulta, giocoforza, mezzo 
disponibile a portata di mano di cui cer¬ 
to non si può ignorare l'esistenza. Mi¬ 
crosoft Mail, il mediocre Client separato 
di e-mail fornito, prima, con Explorer 
per bilanciare, almeno in parte, le mag¬ 
giori prerogative del Client di Netscape, 
viene abbandonato e sostituito da Ou¬ 
tlook, un pacchetto completamente ri¬ 
disegnato e sicuramente molto più fun¬ 
zionale. I reggitori di Netscape abban¬ 
donano la politica, mai, d’altro canto, 
fermamente perseguita, del prodotto a 
pagamento, e rilasciano gratuitamente 
una minor release, ma l'aggressività del 
figlio prediletto di Bill Gates è fortissi¬ 
ma. E i rapporti cominciano piano piano 
a sbilanciarsi a favore del nuovo arriva¬ 
to, che supera in presenze (fonte 
Inno //www browsei watch.com | . già 
all'inizio del 99, l'avversario fino a rag¬ 
giungere, già nell'anno successivo, la 
quota dell'80%, ben consolidata, che 
una volta era stata dell'avversario, 

Netscape scivola piano piano 
nell'ombra, e questo non solo per meri¬ 
ti dell'avversario In due anni e più si 
vedono solo minor release, e il bell’am¬ 


biente di una volta ristagna in un'abulia 
sempre più disastrosa, a fronte di una 
politica di migliora¬ 
mento e aggiorna¬ 
mento dell'avver¬ 
sario per lo meno 
incalzante. Inoltre 
nuovi agguerriti av¬ 
versari cominciano 
a farsi vivi all'oriz¬ 
zonte, provenienti 
dai paesi baltici e 
dal cuore della Ca¬ 
lifornia. Netscape 


e cominciano a ve¬ 
dersi in giro le pri¬ 
me, anzi le secon¬ 
de beta release 
della nuovissima 
versione. 

E infine, siamo 
ad ottobre, ecco la 
PR3, di fatto la re¬ 
lease finale , che 
dovrebbe trasfor¬ 
marsi in definitiva 
ed essere già disponibile quando legge¬ 
rete queste righe. 


La buona gestione del 
bookmark. Si noti 
come sia possibile 
Importare i segnalibrl 
già presenti in 
lExplorer 


lancia il progetto Mozilla 
Hnttpy/www.moziiia.ófol , una specie di 
ribalta a metà strada tra una casella dei 
suggerimenti e un'arena open source, 
destinato a creare un ambiente dei de¬ 
siderata e una palestra di contributi per 
creare il browser del 2000. 

Il progetto prevede il lancio del nuo¬ 
vo browser (Netscape 5) per il Natale 
dell'anno scorso, ma problemi interni di 
gestione e di cambio della proprietà de¬ 
terminano uno slittamento, sine die, 
della presentazione. Tutto si riaddor¬ 
menta in un sonno del giusto e qualche 
scintilla anima solo 
alcune superminor 
release che . per 
centellinazione, ar¬ 
rivano al secondo 
decimale. Poi, agli 
inizi di settembre, 
un gran fermento 
scuote l'ambiente 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


159 

































































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Un’auto da formula 
di nuovo in corsa 

La Ferrari è la Ferrari, può rimanere 
per vent'anni senza titolo mondiale, 
ma è sufficiente che si verifichino di 
nuovo circostanze favorevoli e sforzi 
ben congiunti di uomini e mezzi per 
riportare di nuovo alla ribalta un pro¬ 
dotto. E cosi eccoci al via di una nuo¬ 
va competizione, con un browser 
completamente rinnovato, raffinato 
ed elegante e, soprattutto, con ogni 
forma d’uso perfettamente paragona¬ 
bile a quanto di meglio il mercato sta 
oggi mettendo a disposizione. Net¬ 
scape 6 è oggi disponibile in una su- 




Numerosi ambienti per 
gestire le preferenze 
Lo schema è quello 
ben collaudato e già 
noto, ma numerose 
sono le aggiunte e le 
migliori apportate, 
alcune delle quali di 
gran pregio 


160 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 







































































































NeUiMi.um 


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Netscape Netbusiness 

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perba release, con un abito modernis¬ 
simo e un ambiente di utilizzo del tut¬ 
to nuovo e differente dal precedente. 
Saltata a pie' pari la versione 5, mai 
uscita dall'ambiente di progetto e ba¬ 
sata ancora sul codice precedente, 
questa 6 è stata completamente ridi¬ 
segnata (il codice completo, dopo l'in¬ 
stallazione, si è ridotto di almeno un 
terzo) e , pur non abbandonando com¬ 
pletamente il design del vecchio Navi¬ 
gator, aggiunge nuove funzionalità e 
caratteristiche, perfino cambiando 
l'aspetto stesso della finestra princi¬ 
pale. 

Oggi Netscape indossa, in default, 
un abito blu lavanda, e la prima cosa 
che immediatamente colpisce è una 
barra dei comandi insolitamente spo¬ 
glia Poi, dando un'occhiata più atten¬ 
ta, si scopre che molte cosette sono 
stare sistemate in altri posti, giusto 


per non dare fastidio. 

La barra principale 
di menu si articola su 
tre file; la prima, solo 
testuale, contiene i 
soliti comandi di navi¬ 
gazione e setup, con 
sotto la barra di navi¬ 
gazione e, ancora piu 
sotto, la barra dei pre¬ 
feriti, L'organizzazio¬ 
ne è molto funzionale 
e, in complesso, le 
tre barre non occupa¬ 
no più di un paio di 
centimetri di altezza. 
In fondo alla pagina, 
ancora, ci sono due 


barre; sopra quella di stato, che evi¬ 
denza l'andamento del downloading e 
la tipologia di sicurezza della trasmis¬ 
sione (il lucchetto, tanto per intender¬ 
ci) e, in seconda fila, sotto, la barret¬ 
ta, il contenitore di Navigator e la se¬ 
zione dei canali. 

C'è anche una cu¬ 
riosa icona che 
permette di pas¬ 
sare da onlme ad 
off line e vicever¬ 
sa. 


E' stata aggiunta, a sinistra, una 
nuova sezione, visualizzabile attraver¬ 
so l'uso di una "porta" a soffietto; vi 
si possono scorrere, attraverso un 
menu a linguetta, almeno cinque se¬ 
zioni, in default, che possono essere 


Gli ambienti d'uso 
accessori, Il clienl e- 
mail, il messenger, Il 
composer, la rubrica 
Indirizzi. Si noli la 
completa e ben 
organizzata gestione 
dei dati di 
quest'ultima! 


portate a dieci, agendo su un menu 
di gestione e personalizzazione. A 
proposito di personalizzazione, per i 
più tradizionalisti, meno disposti a 
cambiare le loro abitudini, esiste 
una rapida possibilità di utilizzare la 
vecchia interfaccia Netscape, pur 
senza rinunciare a tutte le funziona¬ 
lità della nuova. 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


161 



















































































Grande attenzione e 
stata prestata alla 
sicurezza della comu¬ 
nicazione. 

E' possibile ottenere 
cript azioni di dii fe¬ 
rente livello e acquis¬ 
tare od ottenere in 
prova una firma 
elettromc. 


basata su un potente layout di databa¬ 
se con circa una cinquantina di campi a 
disposizione. 


Conclusioni 


La fenice è risorta dalle sue ceneri' 
Netscape è ritornato alla grande alla ri¬ 


Accessori che valgono 
un pacchetto 

Niente di nuovo, certo, ma la corte 
che da sempre ha accompagnato Navi¬ 
gator si è evoluta in maniera altrettanto 
significativa. Come già dall'inizio, il pac¬ 
chetto comprende il Client di posta 
(mailer) che già non aveva nulla da invi¬ 
diare ai pacchetti stand-alone, e che 
oggi si arricchisce di nuove caratteristi¬ 
che, come quella di interrogare l'ac- 
count di WebMail presso Netscape che 
automaticamente viene aperto al mo¬ 
mento deH'installazione del programma 
principale. L’ambiente di posta ha una 
grande semplicità di formato e di ge¬ 
stione, ma è del tutto paragonabile ai 
più raffinati Client oggi disponibili L'am¬ 
biente di composizione è velocissimo 
nelle sue funzioni e nei suoi schemi, 
peraltro consolidati, d'uso, e si arricchi¬ 
sce oggi di una finestra di filtro potente 
e raffinata, di un’area di ricerca di testo 
e di un sistema di gestione dei set di 
caratteri immediato e molto pratico da 
usare Moltissima cura è stata riserva¬ 
ta, qui, alle funzioni accessorie e agli 
add-on caratteristici dei Client di posta. 
E' possibile fare un autocollect degli in¬ 
dirizzi dei nostri corrispondenti, anche 
separando tra entrata e uscita, e pre¬ 
stabilire regole differenziate di compo¬ 
sizione e di utilizzo di formato. Accanto 
a questa sezione corre parallelamente 
quella dell'lnstant Messenger, anch'es- 
so molto ben articolato, e che è oggi in¬ 
tegrato completamente nell'ambiente 
principale e non piu fornito come add- 
on separato Una chiamata a menu per¬ 
mette di acquistare (o di ottenere in 
prova gratuita, per un periodo di 60 


Java console e 
JavaScript Console, 
per chi desidera 
entrare nel cuore della 
gestione degli scnpt e 
dei comandi avanzati 



giorni) una firma digitale, e un sistema 
di "memoria automatica" permette di 
utilizzare informazioni di uso corrente 
(ad esempio nome di login, indirizzi da 
usare in form e cosi via) in un database 
da cui essere richiamate, in modo al¬ 
trettanto automatico. C'è perfino un si¬ 
stema personalizzato di gestione della 
rotellina del mouse! Nella vecchia ver¬ 
sione 4.7X di Netscape forse la ruota di 
scorta era proprio il Composer. Lo ricor¬ 
date, era l'ambiente di editing Web 
che, all'inizio, appariva sufficiente a ge¬ 
stire i rozzi prodotti in giro fino a quat¬ 
tro o cinque anni fa, ma che poi altri 
pacchetti, più eleganti e potenti, hanno 
rimesso in ombra. Oggi Netscape 
Composer, nella nuova release. rimette 
le cose in pari, con un ambiente raffina¬ 
to ed elegante, dotato di pressoché tut¬ 
ti i tool di gestione . e capace di creare 
pagine HTML di buon livello. C'è tutto 
quel che abbisogna, con scelte di for¬ 
mati, realizzazione e gestione di tabelle, 
immagini, link, ancore e cosi via. E inol¬ 
tre un debugger ben articolato, che non 
mi pare ancora di aver visto altrove (e si 
che ce ne sono passati, tra le mani, di 
Web Editor!). Ancora è stato aggiunta 
un'area di gestione di NetPhone2, si¬ 
stema di chiamata attraverso Internet, 
non utilizzabile in Italia, e un address 
book, comune a tutte le aree , che è 
una vera e propria agenda personale, 


balta, e i suoi paladini, finora ridotti a 
ruolo di partigiani, possono di nuovo 
tornare a combattere ad armi pari in 
campo aperto. Certo, ormai il Grande 
Fratello Explorer ha richiamato grandi 
folle sotto le sue bandiere e gode di un 
invidiabile primato, ma sono sicuro che 
molti, come me, hanno un cuore che 
batte in silenzio vigile, con una grande 
N disegnata sopra. Netscape si è fatto 
attendere, ma ha ampiamente ricom¬ 
pensato i suoi fedelissimi, con un 
browser modernissimo, articolato su 
scelte progettuali del tutto nuove e ca¬ 
paci di soddisfare le più ampie esigen¬ 
ze. 

Commumcator & Co e oggi un am¬ 
biente snello e veloce, dotato di un 
look modernissimo (immagino che ben 
pochi passeranno alla visualizzazione 
"Classic" . pur prevista e disponibile), 
essenziale e meno invadente e onni¬ 
presente del precedente Due ambienti 
accessori, come quello del Client e-mail 
e dell'editor di HTML, offrono . allo 
stesso modo, look e prestazioni com¬ 
pletamente rinnovate, e nuove funzio¬ 
ni. integrate nel sistema, danno al pro¬ 
dotto quella immagine di comunicatore 
totale cui aveva sempre, d'altro canto, 
aspirato. Riuscirà, Netscape, nei prossi¬ 
mi mesi, a recuperare il suo reame 
perduto? Mi auguro di si. ha tutte le 
carte in regola per farlo. «S 


162 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 














































Quando si tratta 


di tempo 


scegliete in anticipo. 


Il tempo passa: allegro, triste, euforico, interminabile, veloce. I primi rincorrono i secondi, i secondi i 
minuti, i minuti le ore, i giorni i mesi. Prima che passi anche l'anno, correte in edicola e acquistate 
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AVVISI Al NAVIGANTI 


WWW... la pizza! 

Cibo degli dei, piatto conosciuto in tutto il mondo, la pizza fa parte della storia degli italiani e , 
in particolare, dei napoletani. Ma è davvero napoletana l’origine di questo alimento , 
su cui dietologi, nutrizionisti, filosofi e poeti hanno dissertato e fatto scorrere fiumi d’inchiostro? 

MC ci aiuta a scoprirlo. 


di Raffaello De Masi 


Lunghi studi e infinite ricerche sono mento, sale, olio, lardo, formaggio ed le d'acqua durante le invasioni di fine 

stati spesi per individuare l'esatta e pre- erbe naturali per realizzare un pane millennio (ancora oggi la migliore moz- 

cisa origine della pizza, Dire da chi sia zarella è prodotta da latte di bufala), 

stata "inventata" è praticamente impos- Lapiz- La parola pizza compare, ancora, in 

sibile, visto che la pizza ha avuto una za migrò in America con l'av- alcuni documenti medioevali, usata per 

lunghissima evoluzione del tempo; è vento della nostra emigrazione; Gennaro indicare delle focacce, dolci e salate, 

comunque pressoché accertato Lombardi apri la prima pizzeria a New York City nel divenute, specie nel meridione 
che la culla di quest'alimento 1895, al numero 53 di Spring Street, ma è solo dopo la d'Italia, sempre più popolari tra 

sia stato il Mediterraneo. seconda guerra mondiale, con il ritorno dei soldati dall'Italia, gli aristocratici (è questo il 

Cenni storici e frammenti che la fama di questa pietanza italiana si estese a macchia d'olio ne- motivo per cui, in Campa- 
letterari e pittorici testimo- 9 1 ' Statl Uniti. Nel '"O. Shakey e altri produttori di massa cominciarono n j a j| termine "pizza" indi¬ 
cano che già egiziani e la distribuzione di prodotti confezionati, e perfino la forma si differenziò for- ca anche , e lorle) La 

temente, con la creazione di pizze al taglio, pizze farcite, arrotolate, a strudel e 
cosi via (immaginate cosa sono capaci di mangiare gli americani!) 

Nonostante la nostra pizza sia riconosciuta, in tutta la galassia, come la vera e so- 


greci mangiavano pie¬ 
tanze molto simili alla 
nostra pizza. Nell'anti¬ 
co Egitto era uso, in 
occasione dell'anni¬ 
versario della nascita 
del Faraone, man¬ 
giare un pane 
schiacciato insapori¬ 
to con erbe, ed Ero¬ 
doto racconta di pie¬ 
tanze babilonesi 
molto simili all'odier¬ 
no pane a crosta. La 
parola pizza, addirittu¬ 
ra, proverrebbe dal vo- • 
cabolo "picea", che de- 1 
scriverebbe il colore del 
pane ben cotto nel forno, 

Secondo altri il nome sareb¬ 
be invece una deformazione 
del più antico vocabolo 
"palnkuntos", il pane schiacciato 
azzimo usato dai greci. 

Inizialmente confezionata in forma di 
pam allungati, la pizza assunse la sua 
forma attuale all'inizio del Rinascimento. 
Era, allora, "un cibo da pezzenti" (veni¬ 
va definito proprio cosi, nelle cronache 
dell'epoca), che i poveri usavano confe¬ 
zionare con un impasto di farina di fru- 


la, originale e autentica, e che quella 
paragonata a nessun'altra. i grandi 
USA. Cosi: 

• ogni anno sono usati, negli 
maggio per confezionare pizze 

• ogni anno sono prodotti circa 

surgelata 

t una famiglia media americana 
pizza, in un anno, a casa 

• il 96% degli americani compra 
lo il 4% va a mangiarla in pizzeria ^ 

• Nel 1999 sono stati prodotti oltre 


La 

3Ìzza con 
e stelle e 
strisce 


mangiata a Napoli non possa essere 
numeri si possono fare solo in 




USA, 300 milioni di kg di for- 
400 milioni di tonnellate di pizza 
mangia almeno trenta volte la 
pizza per consumarla a casa. So- 
un miliardo di pizze congelate e oltre 




quattro miliardi di pizze fresche. 

Nonostante il prolificare dei formati delle specialità, tre sono le pizze preferite da¬ 
lli americani, in tutto il versante orientale é diffusissima la pizza cosiddetta New- 
York Style, molto simile alla pizza napoletana, cotta a fuoco più lento e con 
crosta sottile. Sulla West Coast ha invece più successo l'omonima pizza, 
rappresentata da un formato molto più piccolo, poco cotta e con guar¬ 
nizione di asparagi, bocconcini e pomodori essiccati. La terza va- 


scoperta dell’America è 
fondamentale per ag¬ 
giungere alla ricetta il 
suo vero componen¬ 
te fondamentale, il 
pomodoro (curioso il 
fatto che questa 
pianta venisse colti¬ 
vata inizialmente co¬ 
me ornamentale, vi¬ 
sto che i frutti erano 
considerati veleno¬ 
si). Fu proprio grazie 
al contributo dei po¬ 
poli del sud Italia che 
questa credenza fu sfa¬ 
tata, e il pomodoro di¬ 
venne praticamente la 
bandiera della pizza "napo¬ 
letana" e, in ogni caso, della 


riante è la pizza MidWestern, detta anche pizza Chicago, che 
è molto spessa ed abbisogna di tempi di cottura anche 
superiori ai 45 minuti. Infine, negli stati interni, la 
pizza napoletana viene anche chiamata 
"Pizza col pomodoro". 


cucina mediterranea. 


schiac¬ 
ciato, molto secco, che veniva poi guar¬ 
nito con formaggio. La mozzarella fu 
adottata nello stesso periodo, importa¬ 
ta, come fu, dall’Asia assieme alle bufa- 


Napoli diviene la 
capitale mondiale 
della pizza 

Già nel 1600 Napoli veniva conside¬ 
rata la capitale mondiale di questa pie- 


164 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




www. VoteNader.org 

ùornnm m *>» B, •«<* fo> l*» *rot*t Noi M»M« * 


Alcun degli Innumerevoli siti dedicati alla pizza , 
alla sua stona, alla sua tradizione. Pizze In tutte le 
lingue, pedino giapponese. 


tanza. La popolarità della pizza crebbe 
in maniera esponenziale, grazie anche 
al suo basso costo e alla possibilità di 
essere preparata in un modo pressoché 
infinito di varianti. Già verso la fine del 
1700 la popolarità era talmente cresciu¬ 
ta che, in molte città del napoletano, 
venditori ambulanti (generalmente gio¬ 
vanissimi) percorrevano la città con sul- 


^ rag 


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MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


165 


































































































































































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la testa stufe portatili, che servivano a 
tenere calde le pizze in esse contenu¬ 
te. La fatica doveva essere molta, ma 
questo metodo contribuì non poco al 
successo e all'espansione di questa 
pietanza. 

Le pizzerie di allora erano nient'altro 
che una grossa bancarella all'aperto, 
con un tavolo di marmo (come ancora 
oggi) per la preparazione, una serie di 
"caccavelle" di coccio per gli ingredien- 


G ruppo loto Brandi: La 
pizzeria più famosa del 
mondo, per la sua stona e 
per aver dato vita alla 
pizza piu celebrata e 
conosciuta, in alcune 
immagini tra storia e 
realtà attuale 


ti, e un forno di mattoni alimentato da 
carbone o legna. Ancora oggi poco è 
cambiato, anche se i forni sono talvolta 
diventati elettrici (un'ingiuria imperdo¬ 
nabile per un vero pizzaiolo - i pizzaioli 
con forno elettrico vengono definiti, dai 
maestri, "'nfornapasta"); ma il tavolo di 
marmo, con la farina ammucchiata in 
un angolo, è esattamente quello di cen¬ 
to o duecento anni fa. 

La prima vera pizzeria del mondo fu 
inaugurata a Napoli, nel 1830, e si 
chiamò "Antica Pizzeria Port'Alba"; esi¬ 
ste ancora ed è un ristorante molto ac¬ 
corsato. La trovate a Port'Alba. in pros¬ 
simità di Piazza Dante, poco alle spalle 
dell'Università Merita una visita! Nel 


• •• 


Chi di pizza ferisce 


All'Indirizzo http://www.pizza.idirect.com/direct/trivia.html è possibile trovare una serie di 
divertenti aneddoti e boutade relative al mondo della pizza. Ad esempio; 

• se Microsoft producesse forni da pizza, chiunque andasse a comprare il pane sareb¬ 
be obbligato, ogni volta a comprare un forno da loro. Modelli disponibili 95,97.2000, 

NT Guai a farsi pescare a cuocere la pizza con il forno di un altro utente. 

• Se Hewlett-Packard producesse forni, i suoi modelli obbedirebbero alla Reverse Po¬ 
listi Notation , vale a dire che in essi si introdurrebbe pizza e ne verrebbe fuori pasta 

• Se Cray producesse forni, ne costruirebbe uno da 16 milioni di dollari, ma cuoce¬ 
rebbe la pizza in qualche millisecondo. 

• Se Swatch producesse forni, ne metterebbe sul mercato centinaia di modelli, riser¬ 
vati ai collezionisti. 

. . . e cosi via! 


1989, Raffaele Esposito, capo piz¬ 
zaiolo del locale "Pizzeria di Pietro e 
basta cosi" (oggi 
Pizzerìa Brandi) 
confezionò una 
pizza speciale in 
occasione della vi¬ 
sita di Re Umber¬ 
to I e della regina 
Margherita; essa 
doveva rappresen¬ 
tare lo spirito pa¬ 
triottico dei Napo¬ 
letani, e così gli in¬ 
gredienti (salsa di 
pomodoro, moz¬ 
zarella e foglie di 
basilico) furono 
abbinati a rap¬ 
presentare la 
bandiera italia¬ 
na. Si racconta 
che la regina fu 
talmente entu¬ 
siasta di questa 
pizza che da al¬ 
lora il suo no¬ 
me le fu indis¬ 
solubilmente 
legato, tanto 
da farne uno 
standard interna¬ 
zionale. soggia¬ 
cente a specifi¬ 
che regole di for¬ 
nitura dì ingredien¬ 
ti e di tecnica di 
confezionamento 
Ancora oggi, se 


166 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 











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La PIZZA Napoletana 


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Pizza Margherita 




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La PIZZA Napoletana 


Pizza capricciosa 





Alcune ricette, classiche i 
tradizionali o dal gusto insolito. 


non, per pizze 


La PIZZA Napoletana 

ReqfsUo°delle Visite Stai 


Pizza quattro stagioni 



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Pizza dolce aU'Uvetta 


p • w •«'-—</“ •••*-• *r* •» « '*•**» *» 




capitate a Napoli, andate alla piz¬ 
zeria Brandi ("dove la pizza è un 
pezzo di storia", http://www.bran- 
di.it), e potrete vedere una lettera 
di ringraziamento reale firmata da 
Camillo Galli, "maestro di tavola 
della reale casa", datata, appunto, 
1889 

Oggi, la "Associazione della 
Verace Pizza Napoletana" mantie¬ 
ne una stretta sorveglianza sui 
suoi membri: accedervi è quasi 
difficile come essere iscritti a un 
club inglese esclusivo. Il pizzaiolo 


t» ih*. p-M- r— 


J 3 a a il j & J I 

•*— r«* C— Mi IMH «S-. 




Webogra 


La PIZZA Napoletana 



S . .. i 


►► 


Pizza di Crackers 


-,--- - 


http://www.verapizzanapoletana.org/verapizza/index.html 
http://www.pizza. i] 
http://www.brandi.it/en/mdex.html 

|http://www.maryspizza.con| 

http://www. geocities. com/Heartland/Flats/5353/pizza/ù 
http://www.qhgcorp.com/covei/history.htrrl 

http://www.latrattoria.com/Heppe4.htfn] 
http://www.realcaliforniacheese com/lovers/facts-n-tigu- 
res.htm 


che desidera iscriversi, de¬ 
ve rispondere a rigidi requi¬ 
siti di professionalità, e il 
suo locale rispettare certe 
ferree caratteristiche. Deve 
dimostrare di usare solo in¬ 
gredienti naturali, la pizza 
deve essere impastata e 
stesa con le mani o da im¬ 


pastatrici che non 
producano calore, 
ma la fase finale di 
stesura può essere 
solo artigianale e 
manuale. Il forno 
può essere solo a 
legna, e deve ri¬ 
spondere a partico¬ 
lari caratteristiche 
geometriche e fun¬ 
zionali (sono am¬ 
messi solo i cosid¬ 
detti "forni a cam¬ 
pana") e la pizza va 
cotta direttamente 
sul pavimento del 
forno (spesso co¬ 
struito in trachite o fonoli¬ 
te) senza contenitori e 
senza protezione dalla 
brace, il fuoco deve sem¬ 
pre avere fiamma e la 
temperatura deve essere 
compresa tra i 400 e i 
430° C.; e il forno va ac¬ 
ceso almeno due ore pri¬ 
ma della cottura. 


Conclusioni 


Beh, buon appetito! 
Da buon campano, non 
posso che confessare 
che, almeno una o due volte alla setti¬ 
mana, vado a "spararmi" la mia dose; 
le mie preferenze? Quattro formaggi, 
quattro stagioni, patatine e Wurstel. So¬ 
lo che, ultimamente, la mia gastrite 
non è tanto d'accordo. Ma cosa volete 
farci, i vizi sono come i figli, per loro si 
fa qualunque sacrificio! 

rag 


- 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


167 





































































































Adobe Photoshop 6 

Quando si parla di un prodotto storico come Photoshop, il primo pensiero va 
al fotoritocco e alla generazione di file bitmap ottimizzati per la produzione di stampati 
di qualità. Già con la versione dello scorso anno, la 5.5, si era visto un leggero 
cambiamento di rotta, orientato verso la produzione di materiale per il Web. 

Ora, con la nuova versione 6, questa tendenza al cambiamento risulta più marcata: per 
dirla alla Adobe... si va oltre il pixel. 

di Mauro Candirli 


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22 



£1 


Ecco un esempio delle 
figure predefinite uti¬ 
lizzabili in forma vetto¬ 
riale. 


mondo informatico 
abbia saputo sfor¬ 
nare ovviamente il 
suo potenziale è 
cresciuto notevol¬ 
mente nel momen¬ 
to in cui l'avvento 
di Internet ha ri¬ 
chiesto uno stan¬ 
dard per lo scambio 
delle informazioni 
anche in formato 
grafico. 


Una storia di successo 

Mentre stiamo scrivendo questo arti¬ 
colo, Adobe sta vivendo un momento 
magico. L'annuncio di risultati economi¬ 
ci record ha spinto il valore del titolo alle 
stelle. Nel settore della grafica certa¬ 
mente Adobe rappresenta un esempio 
emblematico: PostScript non è solo un 
motore di stampa, ma anche un motore 
per Adobe. 

Una situazione senza concorrenza in 
un "prodotto" che non va nemmeno 
"prodotto" (nel senso che il PostScript 
viene fornito in forma OEM. cioè viene 
dato in licenza a chi produce stampanti 
e quindi non necessita di un pacchetto 
fisico), è senza dubbio un bel vantaggio. 
Un vantaggio che ha consentito ad Ado¬ 
be di perdere la supremazia in un setto¬ 
re come il desktop publishing (Page¬ 
Maker ha perso il suo primato, nono¬ 
stante la lentezza con cui si è mosso il 
concorrente Xpress) e di ripensarlo pre¬ 
sentando un prodotto nuovo come In- 
Design, che necessiterà tempi lunghi di 
accettazione del mercato: tutto senza 
che ciò abbia rap- 


Questo anche perché ci sono altri 
due prodotti Photoshop e Acrobat che 
danno ulteriore respiro ad Adobe. Di 
Photoshop parleremo diffusamente 
nell'articolo. Acrobat è senza dubbio 
uno dei prodotti più azzeccati che il 


Photoshop: avanti 
piano, in crescendo 

Se la velocità di aggiornamento si 
dovesse misurare dal numero di versio¬ 
ne, potremmo dire che Photoshop è un 
prodotto dalla crescita leggermente in¬ 
feriore al normale. Mentre altri softwa¬ 
re sono ormai alle loro none o decime 
edizioni (lasciamo da parte AutoCAD 
che da tempo ha superato questo limi¬ 
te). Photoshop è giunto solo ora alla 6: 
a sua discolpa possiamo dire che alme¬ 
no in un paio di casi vi sono state delle 
versioni intermedie, come l'ultima 5,5, 
che hanno coperto un arco temporale 
di commercializzazione di oltre un anno 
(ma in effetti le funzionalità introdotte 
in queste versioni intermedie sono 


presentato un gra¬ 
ve problema econo¬ 
mico, come invece 
tanti altri casi della 
concorrenza. 


Un esempio di testo 
vettoriale con sovrap¬ 
posta un'immagine bit¬ 
map. il testo resta co¬ 
munque sempre modi¬ 
ficabile e deformabile. 



168 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 














































Delete Path 


sempre di relativa 
importanza rispet¬ 
to. magari, ad altre 
peculiarità come 
l'aggiunta di altri 
programmi nel pac¬ 
chetto o similari). 

Tutto ciò non si¬ 
gnifica che sia infe¬ 
riore, ma anzi signi¬ 
fica esattamente il 
contrario: i proget¬ 
tisti ci mettono più 
cura e più tempo, 
con l’obiettivo di 
realizzare un pro¬ 
dotto stabile di 
grande innovazione 
e qualità. Il risulta¬ 
to è quello che tut¬ 
ti possiamo vede¬ 
re: da 10 anni è 
leader incontrasta¬ 
to. Esistono anche 

altri "players", ma vengono spesso 
usati come strumenti alternativi per 
sfruttare solo alcune caratteristiche 
particolari: poi quando l'immagine deve 
essere rifinita e salvata definitivamen¬ 
te, non si può non ricorrere a Photo¬ 
shop. 

Vediamo quindi quali sono le novità 
che ci porta questa nuova versione 6 di 
Adobe Photoshop. 

Dal puro Pixel 
al Vettoriale 

La grossa novità di Adobe Photoshop 
6.0 è l’integrazione con strumenti per 
creare forme e testo vettoriali dai con¬ 
torni ben definiti e facilmente modifica- 
bili. Con questi nuovi strumenti vettoria¬ 
li è possibile incorporare nelle immagini 
vettori indipendenti 
dalla risoluzione 
all'interno di foto o 
immagini bitmap, 
destinate sia alla 
stampa tradizionale 
sia alla realizzazione 
di pagine Web. Il 
nuovo supporto 
consente di produr¬ 
re una molteplicità 
di effetti visivi più 
rapidamente di 
quanto non fosse 
prima possibile. 

Photoshop 6.0 in- 


I tracciati di rita¬ 
glio ora possono 
essere anche il 
formato gettonale 


Turo Off Path 
Make Selectlon... 

Fili Patti— 

Stroke Path— 

Clippiny Path- 
Free Transform Points 


□ B Q Urtitled-1 @ 10Q>»(Lay- iE 


Un esempio di effetto stile di livello con l'ef¬ 
fetto Satin 





| OK | 

Il 

1 1 

T —*- ù=w;. ID 

Pr*v | 

i ~* >0,-ii 

; "«t 1 

*=> 3- - ~ l«_!«■ 

1 

EHI- | 

3 Prevtrw 

SM** - 

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■ 


uc 


I 


•GZl- 



Ecco la finestra 
stili di livello. 


degli 



E=!« 


troduce inoltre "livelli di riempimento 
dinamico" e "stili di livello" per ottimiz¬ 
zare la creazione di livelli, nuovi controlli 
per isolare e intervenire con accuratez¬ 
za su alcune aree dell’immagine e sup¬ 
porto avanzato dei file Adobe PDF e 
delle immagini a 16 bit. 

Photoshop 6,0 offre poi strumenti 
per creare rapidamente un gran numero 
di forme di base. I nuovi strumenti ret¬ 
tangolo, ellisse, poligono e linea genera¬ 
no forme che potete usare come livelli 
di forme, come tracciati di ritaglio o per 
colorare pixel. Selezionando uno stru¬ 
mento in alto nell’area di lavoro di Pho¬ 
toshop, appare la barra delle opzioni 
sensibile al contesto per definire rapida¬ 
mente le opzioni di disegno. 

È possibile, per esempio, decidere 
se creare un nuovo livello di forma o ap¬ 
plicare una maschera al livello attivo op¬ 
pure impostare opzioni come altezza, 
larghezza e diagonale di un quadrato. 
Inoltre è possibile selezionare stili, me¬ 
todi e opacità del livello prima di iniziare 
a disegnare. Ovviamente tutte le forme 
vettoriali sono modificabili come in lllu- 
strator. grazie ai punti di tracciato che 
possono essere anche inseriti o elimi¬ 
nati a piacimento. 

Il programma fornisce anche una li¬ 
breria di forme che possono essere per¬ 
sonalizzate e salvate per successivi riu¬ 
tilizzi anche da parte di gruppi di utenti, 
visto che sono esportabili. Tutto ciò è in 
qualche modo applicabile anche al testo 
che viene gestito da Photoshop, 
anch’esso in formato vettoriale. Più 
avanti parleremo di altre caratteristiche 
del testo. 

Una delle più potenti applicazioni dei 
nuovi strumenti di disegno vettoriale 
consiste nel creare forme modificabili 
per delimitare aree di un’immagine. È 
possibile modificare questi tracciati di ri¬ 
taglio applicati a un livello al pari di ogni 
altro tracciato utilizzando gli strumenti 
di selezione diretta e di aggiunta o eli¬ 
minazione di punti di ancoraggio. Per ot¬ 
tenere maschere con una varietà di ef¬ 
fetti sui bordi, si possono combinare 
tracciati vettoriali e maschere raster sul¬ 
lo stesso livello. 

Oppure generare incredibili effetti 
riempiendo i tracciati di ritaglio con con¬ 
tenuti dinamici, quali regolazioni di toni 
e colori, colori solidi, pattern e sfumatu¬ 
re che vedremo più avanti. 


Livelli di riempimento 

In Photoshop 6.0 vi sono due tipi di 
livello: di regolazione e di riempimento. 
I primi sono stati a lungo un mezzo effi¬ 
ciente per applicare regolazioni di colore 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


169 









































































e di tono a uno o più livelli contempora¬ 
neamente, senza alterare in maniera 
definitiva i pixel dell'Immagine. Con i 
secondi e altrettanto semplice applicare 
sfumature, pattern e colori solidi. Essi 
permettono di sostituire un tipo di livel¬ 
lo con un altro senza dover cancellare 
quello in uso e ricrearne uno nuovo o 
una nuova maschera. 

Per esempio potete applicare un li¬ 
vello di regolazione e poi decidere che 
una regolazione delle Curve produrreb¬ 
be un risultato migliore. Con Photoshop 
6.0 è sufficiente sostituire un tipo di re¬ 
golazione con un altro e modificarne le 
impostazioni. 

I nuovi riempimenti (sfumature, pat¬ 
tern e colori solidi), per ragioni simili, 
funzionano bene con le forme vettoriali 
e con i tracciati di ritaglio: è semplice 
vedere come si presenteranno. Potete 
creare un rettangolo rosso, per esem¬ 
pio, e trasformarne l'aspetto riempien¬ 
dolo con una sfumatura o un pattern. La 
possibilità di introdurre dinamicamente 
cambiamenti rende più divertente e 
coinvolgente sperimentare diverse op¬ 
zioni creative mentre assemblate un'im¬ 
magine. 

Photoshop 6.0 include anche un nuo¬ 
vo livello di regolazione dell'Immagine, 
detto mappa sfumatura, che prende un 
valore della luminanza dell'Immagine e 
lo mappa a gradiente. Potete usare que¬ 
sta funzione per convertire immagini in 
bianco e nero o in colori originali in altre 
con un'ampia escursione di tonalità. 

Mappa sfumatura integra i tipi di li¬ 
vello disponibili in precedenza, che in¬ 
cludono Livelli, Curve, Bilanciamento 
colore, Luminosità/Contrasto, Tona- 





Un esempio di Di¬ 
storsione liquide, la 
finestra e la griglia 
permettono un gran 
numero di modifiche 



È possibile suddividere l'immagine in sezioni che possono essere salvale in differenti formati, per 
esempio in GIF per aree di lesto e colon pieni, Jpeg per le fotografie questo à molto utile per l'utilizzo 
delle immagini su Web Le sezioni si possono trasferire su ImageReady. incluso in Photoshop 6. per 
elaborazione di rollover ed effetti avanzati. 



lità/Saturazione, Miscelatore canale e 
Posterizza. 


Stili di livello 

Photoshop 6.0 introduce nuovi effetti 
di livello - tratti, sovrapposizioni (colori 


solidi, pattern, gradienti) e satin -, inol¬ 
tre potenzia quelli esistenti. Sono state 
inserite nuove impostazioni generali e 
per metodi e opacità, che si possono 
salvare con uno stile di livello. È possibi¬ 
le aggiungere a molti effetti di livello 
bordi in grado di variare la forma di uno 
smusso, lo stile di un effetto satin e co¬ 
si via. Ecco alcune delle nuove opzioni 
degli effetti di livello 

✓ Tratti - Consente di applicare a og¬ 
getti vettoriali o raster tratti con un'am¬ 
piezza sino a 250 pixel, specificandone 
la posizione, le impostazioni dei meto¬ 
di e dell'opacità. 

✓ Sovrapposizioni di colori solidi, pat¬ 
tern e gradienti, con riempimenti di co¬ 
lori omogenei, retini e sfumature. È 
possibile ottenere incredibili effetti at¬ 
traverso varie impostazioni di metodo 
e opacità. 

✓ Satin - Effetti metallici e bagliori 


170 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 































































Anteprima del file che si sta aprendo 
su Macintosh (davanti! e Windows 
Isottol 





Un esempio di lesto 
sempre modificabile e 
deformabile a piacere 


te di applicare le regolazioni necessarie. 
Per applicare gli interventi su zone piu o 
meno estese è sufficiente variare la di¬ 
mensione del pennello utilizzato. 


Il nuovo comando Distorsione liquida 
consente di distoreere un'immagine 
spingendo, tirando, ruotando, allargan¬ 
do e restringendo varie aree dell'imma- 
gine. Le applicazioni vanno dall'introdu¬ 
zione di lievi distorsioni in un'area ridot¬ 


Nuove opzioni di testo 


Comando 
Distorsione liquida 


° 51 

J r*"9'*P** \ V- 

Roman Hanglng Runctuation 

mmm jh.jb.jb. l m 

lustMration— 

Hyphenation- 

-3|op! i Sl-|opi 1 

“*|0p. I 

✓ Adobe Slngle-llne Compoter 
Adobe Every-line Composer 

Reset Paragraph 

~S|op« | -E|opt | 

gHypIW. 


Possibilità avanzate di gestione dei paragrafi di testo vettoriale. 


ta di un'immagine a effetti di maggior 
impatto. Quando si apre la finestra Di¬ 
storsione liquida, viene visualizzato un 
fitto reticolo sull'immagine che consen- 


Photoshop 6 offre nuove possibilità 
per formattare parole e paragrafi. Il te¬ 
sto, per esempio, resta sempre libera¬ 
mente deformabile. Le opzioni del te¬ 
sto appaiono nelle finestre Paragrafo e 
Caratteri, che lavorano in modo omoge¬ 
neo a quelle di Adobe lllustrator e Ado¬ 
be InDesign. Le nuove opzioni per i pa¬ 
ragrafi permettono di indicare per cia¬ 
scun paragrafo allineamento, intestazio¬ 
ne, spazio prima e dopo il paragrafo, 
punteggiatura esterna, indentazione si¬ 
nistra, destra e per la prima riga. 

Photoshop 6, inoltre, consente la 
giustificazione dei paragrafi con opzioni 
per impostare il valore minimo, massi¬ 
mo e valori a piacere per la spaziatura 
tra parole e lettere e per le proporzioni. 
Il prodotto comprende anche la nuova 
generazione di motori di composizione 
Adobe, che permettono di scegliere tra 
la composizione per gruppi di righe o 
per singola riga. 

I nuovi controlli consentono di appli¬ 
care colori al singo¬ 
lo carattere, scalare 
caratteri vertical¬ 
mente e 

orizzontalmente, 
impostare la linea 
di base e produrre 
automaticamente 
allacciature e segni 
grafici. Photoshop 
6 supporta i font 
OpenType con le 
relative proprietà, 
come il maiuscolo, 
il maiuscoletto, l'apice e il pedice. L’op¬ 
zione no-break controlla se un gruppo 
di caratteri si comporta nella divisione 
come una singola parola. 


possono essere 
creati attraverso un 
pattern di disturbo 
che interagisce con 
la forma di un livel¬ 
lo. 

✓ Metodi - I meto¬ 
di opzioni generali 
e avanzati control¬ 
lano come uno stile 
di livello interagi¬ 
sce con i livelli sot¬ 
tostanti dell'imma- 
gme. Le sovrappo¬ 
sizioni sono utili 
per creare pulsanti 
con effetti di tra¬ 
sparenza. 

Gli stili di livello 
possono essere or¬ 
ganizzati in librerie 
personalizzate con 
Preset Manager e 
si caricano con un 
clic in Preset Ma¬ 
nager. Le librerie di stili sono trasporta¬ 
bili e quindi più persone possono con¬ 
dividerle. Gli stili di livello di Photoshop 
e ImageReady sono compatibili tra di 
loro. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


171 




































































































La libreria di sfumature a cui è possibile 
aggiungerne di personalizzate 


Opttonl: 


3 Butrlrt Colori 
□ Ado Iramparrncy 


I Cdncrt | 


È possibile inserire, formattare e mo¬ 
dificare del testo direttamente nelle im¬ 
magini, senza dover entrare e uscire 
dalla finestra di dialogo Strumento te¬ 
sto, 

Il testo può anche essere convertito 
in contorni per essere utilizzato come 
maschera o come elemento vettoriale 
se i caratteri dispongono di informazioni 
sul contorno. 

Strumenti di 
annotazione 

Il nuovo Photoshop 6.0 incorpora 
strumenti per l'annotazione che con¬ 
sentono di includere annotazioni a ma¬ 
no o messaggi vocali registrati diretta- 
mente nei file: questo è molto utile per 
comunicare a clienti e colleghi tutte le 
informazioni necessarie relative al lavo¬ 
ro svolto. 

Ovviamente queste annotazioni sono 
disponibili solo tra utilizzatori di Photo¬ 
shop 6, ma se il file viene esportato in 
formato PDF anche con il semplice 
Acrobat Reader sarà possibile leggere 
questi commenti. 


Nuovi strumenti inte¬ 
grati nel motore dì te¬ 
sto consentono di ap¬ 
plicare al testo In for¬ 
mato vettoriale un gran 
numero di deformazio¬ 
ni. 


Comando Estrai 
immagine rinnovato 

Per utilizzare il comando Estrai imma¬ 
gine, introdotto in Photoshop 5.5, era 
necessario un accurato lavoro manuale 
per tracciare la maschera. Photoshop 
6.0 mette a disposizione una versione 


|Plicfc,WhllB | | H»w | 

Gradlen) Type: | Noli? ; | 

Houghness: |SO | ► | % 


avanzata del comando con nuovi stru¬ 
menti per evidenziare i contorni e adat¬ 
tare e rimuovere maschere per raggiun¬ 
gere i risultati voluti. 

Scegliendo Immagine > Estrai e sele¬ 
zionando l'opzione Evidenziazione intel¬ 
ligente, una nuova tecnologia di ricono¬ 
scimento dei contorni definisce l'area 
dell'immagine da estrarre più appropria¬ 
ta. Facendo clic su Anteprima è possibi¬ 
le controllare quanto estratto: in tale 
modalità, sono disponibili strumenti per 
modificare i contorni dove necessario. 


Anteprima di stampa 

Finalmente anche in Photoshop 
6.0 è possibile avere in anteprima 
l'immagine come apparirà una vol¬ 
ta stampata, incluse informazioni 
aggiuntive come indicatori di rita¬ 
glio, crocini di registrazione, dida¬ 
scalie ed etichette È possibile tra¬ 
scinare l'anteprima per ridimensio¬ 
narla o riposizionarla sulla pagina. 

Le opzioni per la gestione del 
colore sono accessibili dalla fine¬ 
stra di dialogo Opzioni di stampa, 


Color man| ma 


Nuovo strumento 
Taglierina 

Lo strumento Taglierina ha ora una 
sua collocazione fissa nella tavola degli 
strumenti ed è quindi subito disponibile. 
Offre funzioni avanzate che lo rendono 
più immediato da usare, come, per 
esempio, quando definite l'area da rita¬ 
gliare e quella esterna viene oscurata, 
cosi da poter controllare anche visiva¬ 
mente il taglio e apportare rapidamente 
modifiche prima di portare a termine 
l'azione. 

Lo strumento Taglierina può essere 
anche usato per modificare la prospetti¬ 
va di un'area ritagliata: per eliminare ef¬ 
fetti di prospettiva errati è sufficiente 
definire un'area non rettangolare e Pho¬ 
toshop automaticamente calcolerà quel¬ 
la finale da ritagliare sulla base delle di¬ 
mensioni e delle proporzioni dell'imma¬ 
gine originale. 



così potete vedere 
il profilo ICC asse¬ 
gnato, scegliere un 
profilo ICC per la 
vostra periferica di 
stampa e cambiare 
il profilo ICC in rela¬ 
zione all'output. 
L'opzione Includi 
informazioni vetto¬ 
re controlla se i dati 
del vettore sono 
generati o meno in¬ 
sieme ai dati deH'immagine. 

Nuovi formati file 
supportati 

Photoshop 6.0 conserva ora i livelli 
nei file TIFF e PDF esportati e sup¬ 
porta più opzioni di compressione, in¬ 
cluse JPEG e ZIP, nei file TIFF. Pho- 


aggiungere delle 
note al file, che 
potranno essere 
anche lette quan¬ 
do si esporta l'im¬ 
magine in forma¬ 
to Acrobat pdf 


172 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



















































































toshop supporta anche formati addizio¬ 
nali, inclusi PBM, Wavefront RLA e 
Alias PIX. Una finestra di dialogo otti¬ 
mizzata rende più semplice importare 
immagini PhotoCD. 

Gestione avanzata 
del colore 

Adobe Photoshop 6.0 introduce con¬ 
trolli meno restrittivi per la gestione del 
colore: questi controlli sono forniti da 
Adobe Color Engine (ACE), una nuova 
tecnologia Adobe per la gestione del 
colore. Tutti i controlli sono accessibili 
da un’unica finestra di dialogo e dotati 
di una funzione di aiuto. 

È possibile scegliere tra modalità 
standard e avanzata in relazione a quan¬ 
to controllo volete esercitare. Photo¬ 
shop 6 0 fornisce flussi di lavoro prede¬ 
finiti, cosi è più facile spostarsi tra le im¬ 
postazioni prestampa standard america¬ 
ne (SWOP), europee e giapponesi e 
persino tra le impostazioni di default per 
il video e la grafica Web. 

La nuova tecnologia ACE consente 
una stretta integrazione con Adobe lllu- 
strator 9.0, che adotta il medesimo mo¬ 
tore. Photoshop 6.0 include inoltre con¬ 
trolli integrati per un’accurata anteprima 
di immagini CMYK e RGB sullo scher¬ 
mo o su di una stampante a colon, 


Supporto PDF 
avanzato 

Photoshop 6.0 fornisce il supporto 
avanzato al formato Adobe PDF, inclusa 
la possibilità di salvare duotoni, canali, 
trasparenza, livelli e oggetti vettoriali in 
file PDF. È possibile aggiungere a un fi¬ 
le di Photoshop (PSD) commenti vocali 
o note scritte ed esportare il file e le an¬ 
notazioni come file PDF compatto per la 


revisione. In questo modo il flusso di la¬ 
voro risulta più scorrevole in quanto 
clienti e colleghi possono rivedere il file 
con Acrobat Reader, senza dover teme¬ 
re modifiche accidentali. È anche possi¬ 
bile esportare dati di un’immagine, te¬ 
sto e grafica indipendenti dalla risoluzio¬ 
ne in file PDF ottenendo risultati dì ele¬ 
vata qualità. 


Conclusioni 

La nostra rubrica si occupa prevalen¬ 
temente di desktop publishing e quindi 
abbiamo dato la precedenza alle carat¬ 
teristiche peculiari del prodotto per lo 
svolgimento di queste attività. In futuro 
esploreremo le caratteristiche legate al 
mondo Web. 

L'impressione generale è quella che 
Adobe abbia voluto offrire veramente 
qualcosa di più alla grande schiera di 
utilizzatori di Photoshop; senza dubbio 
in queste scelte vediamo lo zampino 
degli user group, poco sviluppati nel no¬ 
stro paese, ma molto attivi negli Stati 
Uniti. 

Come detto all'inizio, sembra che la 
volontà di Adobe sia proprio quella di 
seguire le esigenze del mercato: visto 
che alcuni studi hanno rivelato che me¬ 
diamente gli utenti, nel passaggio da 
una versione di software a quella ag¬ 
giornata, in pratica ne saltano una, per¬ 
ché proporre agli utenti con sforzi doppi 
una versione ogni anno, rischiando di 
vendere il 50% degli aggiornamenti, 
quando se ne può fare una ogni due 
con la sicurezza di avere quasi il 100% 
degli aggiornamenti? «e 



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173 





























































































fa i wì> 


Come funziona Linux: 
Il backup ! 

Nona parte 

di Giuseppe Zanetti 


"E vedrai che ti lascerà...." dice una famosa canzone. Il sal¬ 
vataggio di copie di sicurezza (backup) dei propri file è un'ope¬ 
razione che spesso viene sottovalutata e considerata una muti¬ 
le e dispendiosa perdita di tempo... almeno fino a quando non 
si rompe qualcosa. 

Mi sono reso conto di quanto importante fosse tenere sem¬ 
pre una copia di "backup" aggiornata dei propri file su un sup¬ 
porto diverso dal disco in cui si lavora, quella volta in cui, dal¬ 
l'oggi al domani il mio computer non ne ha più voluto sapere 
di ripartire. A quei tempi non avevo ancora alle spalle una gran¬ 
dissima esperienza e avevo ingenuamente sottovalutato il pro¬ 
blema del backup dei dati. 

Per fortuna alla fine me la sono cavata abbastanza bene, in 
quanto il problema, seppur subdolo, non era così grave come 
sembrava in un primo momento. Il colpevole è letteralmente 
"saltato" fuori quando, dopo una mattinata di tentativi vanì, sta¬ 
vo ormai per cedere all'idea di aver perso per sempre i miei 
preziosissimi dati: "vuoi vedere che questo cosino uscito dalla 
scatola ha qualcosa a che vedere col disco non funzionante?". 
Probabilmente muovendo la macchina, si era staccato dal di¬ 
sco uno dei ponticelli che permettono di configurarlo come 
master/slave. Una volta risistemato il ponticello al suo posto 
la macchina ha ricominciato a funzionare a dovere. 

Di aneddoti simili a questo, se non più gravi, se ne potreb¬ 
bero raccontare a decine. A prescindere da quale fosse stato il 
motivo che ha causato la perdita di dati, in tutti casi si può tro¬ 
vare un comune denominatore, ovvero la sottovalutazione del 
rischio. 

E' bene ricordare che gli hard disk non sono eterni: il tempo 
medio stimato fra due problemi hardware (MTBF, mean time 
between failures) è nell'ordine delle 200.000-500.000 ore per i 
modelli migliori. In realtà questo valore è tale solamente sulla 
carta e sarebbe una mancanza di buon senso aspettarsi che il 
nostro nuovo hard disk possa durare per i prossimi 57 anni. 

I valori indicati non possono certamente essere applicati pa¬ 
ri pari su un singolo esemplare. 

L'MTBF è basato infatti su stime ottenute stressando pochi 
esemplari in condizioni di laboratorio. Esso perciò non deve es¬ 
sere considerato un valore assolto, bensì solamente un indice 
di affidabilità utile al più per paragonare modelli diversi. 

II MTBF inoltre non tiene conto di molti fattori importanti 
che possono causare la perdita di dati, quali problemi del 
software, interventi errati dell'utente, blackout, urti, fulmini, in¬ 
cendi, furti, pirati informatici, raggi cosmici, ecc. Di solito si 
consiglia di sostituire l'hard disk circa ogni due anni. 


Fatelo bene, fatelo spesso ! 

Una delle cause principali che spinge a non fare il backup 
o a non farlo sufficientemente spesso è sicuramente asso¬ 
ciata alla necessità di intervento da parte dell'utente. Meno 
l'utente deve preoccuparsi di fare il backup, meno c’è il ri¬ 
schio che egli si dimentichi o non abbia voglia di farlo. 

Per questo deve essere valutata all'inizio con molta cura la 
scelta della strumentazione necessaria (hardware, software, 
policy e procedure). Bisogna riuscire infatti a fare in modo 
che il backup sia una operazione il più automatica possibile e 
che vi sia il minor spazio per eventuali errori. L'ottimo sareb¬ 
be che il backup fosse schedulato in modo automatico e che 
non fosse richiesto l'intervento umano, ad esempio per cam¬ 
biare nastro a metà backup. Devono essere inoltre attenta¬ 
mente valutate le conseguenze di un eventuale recupero del 
backup sul normale funzionamento della macchina (richiesta 
di tempo uomo, fermo macchina, ...). 


Scegliere il supporto 

Il backup è come una assicurazione: vale la pena spendere 
qualcosa di più e dormire sonni tranquilli. Ovviamente buttare 
via soldi e tempo non è mai un'ottima idea e conviene perciò 
calibrare investimenti e impegno richiesto in base all'impor¬ 
tanza dei dati. 

La scelta del supporto e dell’hardware per il backup è forse 
la più importante e difficile da prendere, in quanto condiziona 
pesantemente tutta la procedura di backup che si utilizzerà in 
seguito. Ad esempio scegliendo di fare le copie di sicurezza 
su nastro, il recupero di un singolo file risulterà poi una opera¬ 
zione lenta. Al contrario, facendo il backup su CD, l'accesso 
ed il recupero dei file salvati sarà immediato, a costo di una 
certa complicazione in fase di masterizzazione (occorre uno 
spazio temporaneo su disco di almeno 640Mb dove creare 
l'immagine ISO9660 del CD-R che si sta creando). 

La scelta di memorie di massa per il backup è attualmente 
abbastanza vasta, anche se le alternative migliori sono ancora 
relativamente costose. Andando al risparmio si rischia però di 
scegliere soluzioni inadeguate e di pagare il vantaggio iniziale 
sotto forma di tempo e di costo eccessivo dei supporti: un 
DAT SCSI costa molto di più di un masterizzatore, ma è an¬ 
che vero che se si hanno parecchi dati da salvare occorrono 
parecchi CD-R e parecchio tempo. Ciò inoltre comporta la ne- 


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cessità di un certo intervento umano, con conseguente possi¬ 
bilità di errori o di non eseguire il backup per pigrizia o man¬ 
canza di tempo. Avendo un supporto di capacità superiore a 
quella dei dati da salvare è invece possibile eseguire tutte le 
operazioni in modo automatico, limitandosi eventualmente ad 
eseguire manualmente la sola "rotazione" dei nastri. 

A mio vedere il nastro è perciò ancora una delle soluzioni 
col migliore rapporto prezzo prestazioni. 


Scegliere cosa salvare 

Come regola è bene sempre tenere separate le cose im¬ 
portanti da quelle non necessarie. Non bisogna però dimenti¬ 
care di farlo usando il buon senso. Ad esempio è vero che il 
sistema operativo può essere facilmente reinstallato a partire 
dal CD originari, ma è anche vero che se non si è avuta cura 
di salvare i file di configurazione precedenti, tale operazione 
può fare perdere parecchio tempo. In generale non è una 
brutta idea tenere in dischi o partizioni separate il sistema 
operativo e i dati degli utenti. Tale organizzazione presenta 
anche il vantaggio di rendere più sicure le operazioni di ag¬ 
giornamento, in quanto è possibile smontare il filesystem 
con i dati mentre si reinstalla il sistema. 

Dal punto di vista del backup, l'evitare di salvare i pro¬ 
grammi che possono essere reinstallati può significare un 
notevole risparmio. Un altro consiglio importante è quello di 
archiviare una volta per tutte i file relativi a lavori terminati, in 
modo da non doverli più "backuppare" ogni volta. 

Scegliendo con attenzione quali file salvare, è possibile ad 
esempio far stare tutti i dati su un unico CD-R, rendendo inu¬ 
tile l'acquisto di un dispositivo di backup più costoso. 

Copiare singoli file 
oppure una intera partizione 

Esistono due possibilità per eseguire il backup: quella di sal¬ 
vare l'immagine dell'intero disco (o di una partizione dello stes¬ 
so) e quella di salvare i singoli file e directory. Ognuna delle 
due scelte presenta i propri vantaggi e svantaggi. 

Nel primo caso si otterrò una immagine esatta, eseguita 
settore per settore, del disco. Per ripristinarla in modo corretto 
sarà necessario avere un disco di capacità uguale o maggiore 
di quello originario (in questo caso lo spazio in più verrà perso). 
Di norma non sarà possibile ripristinare singoli file, ma sola¬ 
mente tutto il disco allo stato in cui si trovava al momento del 
salvataggio (vedremo fra poco che tale limitazione è aggirabile 
usando il loop device). Nonostante le limitazioni, tale approccio 
presenta notevoli vantaggi in termini di velocità. Nel caso del 
salvataggio di singoli file o directory si è invece indipendenti 
dalla struttura del disco di partenza e si possono in caso di bi¬ 
sogno recuperare anche singoli file o directory, anche in direc¬ 
tory diverse da quelle originarie. Generalmente il salvataggio 
avviene appoggiandosi ad appositi programmi di archivio, co¬ 
me tar, di cui abbiamo già parlato la volta scorsa, e cpio. 

Policy di backup: 
salvataggi totali o incrementali 

Il metodo ideale per eseguire un backup è certamente quel¬ 
lo di fare ogni volta una copia completa di tutti i dati utilizzando 
un supporto diverso da quello usato in precedenza. Se la quan¬ 
tità di dati da salvare è consistente, non sempre questa opera¬ 


zione risulta agevole. In questo caso è possibile eseguire un 
backup "incrementale", salvando solamente le differenze ri¬ 
spetto al giorno precedente. Ovviamente la prima volta verrà 
comunque eseguito un backup totale. 

Pur non esistendo delle regole valide per tutti i casi, una 
buona soluzione molto utilizzata, è quella di eseguire il backup 
completo una volta alla settimana - ad esempio di domenica, 
quando la macchina ha meno lavoro - e nei giorni successivi 
salvare solamente i file che sono stati modificati. Ovviamente 
bisognerà prevedere la rotazione di più nastri, per evitare di 
scrivere sopra ad un pezzo di backup della stessa serie Nel 
caso si debbano recuperare dei dati, occorrerà inoltre ricaricare 
in sequenza tutte le copie una sopra l'altra nello stesso ordine 
in cui esse sono state salvate. Il salvataggio incrementale dei 
dati viene effettuato sfruttando la data di ultima modifica dei fi¬ 
le (Linux per ogni file mantiene oltre a questa data anche quel¬ 
la di creazione e di ultimo accesso), 


Uso dei "nastri" in Linux 

Il termine "nastro" indica genericamente una famiglia di di¬ 
spositivi di diverso tipo: DAT, DSS, ... che permettono la me¬ 
morizzazione di dati su una bobina di nastro magnetico. Si 
tratta, ovviamente, di dispositivi ad accesso sequenziale, in 
cui per leggere l’ultimo byte è necessario scorrere tutto il 
supporto. La capacità varia da alcune centinaia di Mb a pa¬ 
recchi Gb. Di solito i modelli migliori (e più costosi) sono con¬ 
nessi al computer mediante una interfaccia di tipo SCSI. 
Esistono tuttavia periferiche economiche collegabili a con¬ 
troller proprietari, al bus IDE, alla porta parallela o al cavo del 
floppy disk (ftape). 

Una volta configurato in modo opportuno il dispositivo, es¬ 
so è accessibile dal sistema mediante un file speciale in 
/dev, gestito in modalità a carattere e dipendente dal disposi¬ 
tivo utilizzato (ad esempio /dev/stO se si usa un tape SCSI), 

Per uniformità si preferisce creare un link simbolico 
/dev/tape che punti al file speciale opportuno. 


Il comando mt 

Esistono due versioni dei file speciali che permettono di ac 
cedere ad un tape: quella con riavvolgimento automatico quan 

r — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — 

! Sicurezza delle copie di backup: 

! backup crittografati 

Ha senso mettere firewall a protezione della propria rete 
1 aziendale se poi si lascia la cassetta col backup sopra il tavolo alla 
1 portata di tutti o la procedura di backup liberamente accessibile ? 

I Raccontata cosi sembra una storiella, ma è dimostrato che una 
I parte significativa delle fughe di dati avviene ad opera di dipen- 
I denti disonesti (asportando delle copie di sicurezza o creandose- 
I ne a loro volta). 

Per evitare problemi sarebbe bene tenere le copie al sicuro o 
in alternativa scrivere il backup in modo criptato. Per far ciò è in 
[ teoria possibile utilizzare qualunque programma di codifica diret- 
1 tamente sull'immagine del CD prima di masterizzarla. In questo 
I caso però la lettura dei dati salvati non risulta particolarmente 
I agevole. Meglio quindi appoggiarsi ad uno dei filesystem criptatl 
I disponibili p er Linux, come CFS (Cryptogra phic FileSystem, di- 
I sponibile su |http://www. cryptoqraphy.org) oppure l'italiano TCFS 
■ (http://tcfs.dia.unisa.it/). 


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iiiiLi. 


do il software esegue il ‘dose" del file (es: /dev/stO) e quella 
senza riavvolgimento automatico (dev/nstO). Ciò rende possibi¬ 
le la scrittura di più archivi di seguito sullo stesso nastro, sepa¬ 
rati fra loro da opportuni marcatori di BOF (Begm Of File) e EOF 
(End Of File). Il nastro viene terminato "logicamente" da un EOT 
(End Of Tape). Ovviamente usando il dispositivo senza riavvol¬ 
gimento automatico, sarà cura dell'utente riportare all'inizio il 
nastro dopo l'uso. Ciò è possibile mediante il comando mt: 

# mt rewind 

Esso offre altre funzioni, che permettono ad esempio di 
spostarsi fra i vari marcatori, di tendere il nastro oppure di ot¬ 
tenere informazioni sullo stesso (densità di registrazione, lun¬ 
ghezza, ,..). 


Il backup in pratica 

Dopo aver spiegato i concetti base, vediamo come imple¬ 
mentare in pratica le nostre procedure di backup su Linux. 


Dump di una partizione mediante dd 

Il dump settore per settore di una partizione o di un intero 
disco può essere ottenuto mediante il comando dd, usando 
come input file speciale in /dev che rappresenta la periferica 
desiderata. Per ottenere una immagine della prima partizione 
del secondo hard disk IDE si utilizza: 

# dd if=/dev/hdb1 of=/tmp/backup.img 

Le stringhe che seguono if= e of= indicano rispettivamen¬ 
te il nome dei file da cui leggere e scrivere i dati. 

Ovviamente l'immagine ottenuta avrà le stesse dimensio¬ 
ni della partizione salvata. Essa può essere trattata come un 
comune file, ovvero copiata su un altro disco, compressa, ... 
Se di dimensioni appropriate, essa può essere "bruciata" su 
un CDROM. In questo caso, invece di un CD in formato 
ISO9660, si otterrà un CD con sopra un filesystem dello 
stesso tipo di quello presente in /dev/hdbl, ad esempio ext2. 
Esso può essere montato in sola lettura (-oro) col comando: 

# mount -t ext2 -oro /dev/cdrom /mnt/cdrom 

L'accesso ad un CD contenente un filesystem di tipo di¬ 
verso da ISO9660 è tuttavia più lento e causa un certo movi¬ 
mento della testine del lettore, in quanto i dati sono organiz¬ 
zati in modo più "sparso” rispetto al formato proprio dei CD, il 
quale è ottimizzato per evitare tali problemi. 

Se si è abilitato il supporto per il "loop device" (il modulo 
da caricare al boot è /lib/modules/2.2.12-20/block/loop.o), si 
potrà montare direttamente il file contenente l'immagine co¬ 
me se si trattasse di una partizione. In questo caso è anche 
possibile montarla in lettura/scrittura, cosa che tuttavia è 
sconsigliabile nel caso di un backup: 

# mount -t ext2 -oloop.ro /tmp/ /mnt/backup 


Dump su nastro 

Specificando anche dopo of= il nome di un file speciale che 


rappresenta una periferica, è possibile scrivere l'immagine di¬ 
rettamente sulla periferica stessa, ad esempio sul nastro: 

# dd if=/dev/hdb1 of=/dev/tape bs=1024 

In questo caso l'archivio non viene scritto appoggiandosi 
ad un filesystem, bensì usando il dispositivo in modo "raw", 
ovvero settore dopo settore. 

Nell'esempio si è specificata la dimensione dei blocchi di 
dati da copiare in un singolo ciclo di lettura/scrittura, allo sco¬ 
po di ottimizzare le prestazioni in funzione delle caratteristiche 
del nastro. Ovviamente, essendo il nastro una periferica ge¬ 
stita in modalità "a carattere", non è possibile montare l'imma¬ 
gine del filesystem per leggere singoli file, ma solamente re¬ 
cuperare il disco originale usando "al contrario" il comando dd: 

# dd if=/dev/tape of=/dev/hdb1 (ATTENZIONE: sovrascri- 
ve la partizione) 

Ovviamente il recupero di dati su una partizione attual¬ 
mente montata è una operazione altamente sconsigliabile. 
Nel caso si dovesse recuperare la partizione di root di su cui 
risiede il sistema operativo, sarà perciò bene lavorare facen¬ 
do il boot della macchina da un dischetto di ripristino. 

Il comando dd ovviamente non deve essere necessaria¬ 
mente utilizzato su una partizione. Si può ad esempio fare il 
backup dell'intero disco, comprese le partizioni, la tabella del¬ 
le partizioni e il master boot record. Ovviamente in questo 
caso si dovrà recuperare il dump su un disco identico a quel¬ 
lo originario, in quanto il BIOS indirizza i blocchi del disco ba¬ 
sandosi sulla sua geometria. 

Backup 

e copia settoriale di dischetti e CD 

Un utilizzo molto utile di dd è quello di usarlo come copiato¬ 
re settoriale oppure per fare la copia di backup di un dischetto: 

# dd if=/dev/fdO of=/tmp/miofloppy.img 

Una volta ottenuta la copia del dischetto, si può montarlo 
"come se fosse" un floppy reale usando il loop device: 

# mount -t msdos -oro,loop /tmp/miofloppy.img 
/mnt/floppy 

Per riscrivere l'immagine su un nuovo dischetto si utilizza 
il comando "inverso" al precedente: 

# dd if=/tmp/miofloppy.img of=/dev/fdO 

Questo metodo è utilizzato dalle distribuzioni di Linux per 
distribuire all'Interno di un CD copia dei dischetti di boot. 

Ovviamente il metodo precedente funziona anche con altri 
dispositivi. Ad esempio è possibile farsi una copia di un 
CDROM e poi montarla in modo che Linux lo veda come se 
fosse un CD reale, oppure usare l'immagine ottenuta per 
masterizzare un CD-R uguale all'originale. 


Backup usando Backup/restore 

Nonostante dd sia molto semplice da usare, esso è un me- 


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todo piuttosto spartano per eseguire il backup di dati impor¬ 
tanti: non offre ad esempio alcun controllo di integrità dei dati. 

Per sopperire a questo problema sono disponibili le utility 
backup/restore, derivate dallo UNIX BSD. Esse sono pensate 
in particolare per eseguire e successivamente recuperare il 
backup di filesystem ext2. E' possibile scegliere se eseguire 
un dump totale oppure un backup incrementale dei soli file 
modificati dall'ultimo salvataggio. Fra le particolarità di 
dump/restore vi è quella di gestire in modo automatico la ro¬ 
tazione dei nastri (usando un algoritmo basato sulla Torre di 
Hanoi) e di poter funzionare via rete, mediante un opportuno 
servizio rmt. 


Backup usando cpio 

Un altro programma di backup molto utilizzato, in quanto 
disponibile di serie su tutte le versioni di UNIX, è cpio. Esso 
legge la lista dei file da salvare dallo standard input. Tale ca¬ 
ratteristica è particolarmente utile se usata in abbinamento 
con find, poiché permette di eseguire backup dipendenti da 
condizioni anche complesse, ad esempio dei soli file più re¬ 
centi di due ore: 

# find / -mmin -120 I cpio -o >/dev/tape 


Backup con tar 

Tar è forse il programma di backup più utilizzato in am¬ 
biente UNIX. Ne abbiamo già usato un sottoinsieme di fun¬ 
zioni la volta scorsa per creare semplici archivi di file. 

Negli esempi che abbiamo visto, l'archivio veniva creato in 
un file con estensione .tar. In realtà le cose funzionano be¬ 
nissimo anche specificando come destinazione il nome di un 
device speciale che rappresenta un dispositivo hardware, ad 
esempio /dev/tape: 

# tar cvf /dev/tape /home 

Abbiamo già visto che per listare il contenuto dell'archivio 
si utilizza l'opzione -I (ovviamente dopo avere atteso il riav- 
volgimento automatico del nastro): 

# tar tvf /dev/tape 

Per recuperare l'archivio si usa invece l'opzione -x dopo 
essersi posizionati nella directory da cui si vuole partire a re¬ 
cuperare i file. In questo modo è possibile recuperare un 
backup in una directory diversa da quella originale senza so¬ 
vrascrivere i file: 

# mkdir /tmp/recuperobackup 

# cd /tmp/recuperobackup 

# tar xvf /dev/tape 

Volendo si potranno recuperare anche singoli file o sot¬ 
toalberi (ci si ricordi che tar salva i file in modo relativo, ovve¬ 
ro che non bisogna specificare lo slash iniziale nei nomi dei 
percorsi): 

# tar xvf /dev/tape home/beppe 

# tar xvf /dev/tape home/lorenz/docs/pippo.txt 

In tar è possibile indicare esplicitamente o escludere de¬ 


terminati file dal salvataggio. E' possibile specificare quali file 
inserire in archivio semplicemente scrivendone il nome nella 
riga di comando, tenendo conto che i contenuti delle direc¬ 
tory vengono salvati in modo ricorsivo: 

# tar cvf /dev/tape /etc /usr/etc /usr/local/etc 

Se i file da salvare sono molti, risulta più comodo inserire 
la lista dei file desiderati su un file ed indicare a tar di legger¬ 
lo usando l'opzione -files-from. La lista può essere eventual¬ 
mente generata al volo usando ad esempio find: 

# find / -user beppe -print >/tmp/filedibeppe.txt 

# tar cvf /dev/tape -files-from=/tmp/filedibeppe.txt 

Ovviamente il backup totale si può ottenere semplicemen¬ 
te indicando la directory root: 

# tar cvf /dev/tape / 

Tale scelta tuttavia presenta degli inconvenienti Ad esem¬ 
pio se il CDROM è montato in /mnt/cdrom, ne viene fatto un 
inutile backup. Il comando precedente inoltre finisce in un ci¬ 
clo senza fine quando tenta di leggere alcuni file speciali in 
/proc che generano in continuazione dati. Per ovviare a que¬ 
sto inconveniente conviene escludere tali directory dalla co¬ 
pia. Per far ciò si utilizza l'opzione -exclude=pattern 

# tar cvf /dev/tape / -exclude=/proc 

oppure -exclude-from= qualora si desiderasse ottenere la 
lista dei file da escludere da un file: 

# tar cvf /dev/tape / -exclude-from= /tmp/danoncopiare.txt 


Backup su floppy e multivolume 

Se i dati da salvare sono pochi, si può pensare di fare il 
backup su dischetto: 

# tar cvf /dev/fdO /etc 

Se un solo floppy non è sufficiente, si può usare l'opzione 
-M per abilitare il modo ■multivolume": 

# tar cvMf /dev/fdO /home 

Cosi facendo, il programma tar si accorgerà quando il di¬ 
schetto è pieno e chiederà di sostituirlo col "volume' succes¬ 
sivo. Ovviamente bisogna avere cura di numerare in ordine 
crescente i dischetti, per evitare di invertirli al momento del 
ripristino. Il meccanismo funziona anche con altri dispositivi: 
ad esempio è possibile fare il backup multivolume su più na¬ 
stri (alle volte però è necessario indicare esplicitamente a tar 
la dimensione del nastro, poiché alcuni modelli hanno proble¬ 
mi a segnalare l'End Of Tape). 


Backup su ZIP/Jaz 

Tali dispositivi sono visti da Linux come dei dischi SCSI 
(anche la versione parallela), generalmente come /dev/sda4. 
Si potrebbe pensare che il metodo di backup più semplice 
sia quello di crearci un filesystem, montarlo e copiarci i file 


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necessari. Tuttavia, data la loro limitata capacità, risulta più 
semplice usarli col multivolume come se fossero delle peri¬ 
feriche "raw" invece di doversi preoccupare di suddividere i 
file da copiare su più dischetti: 

# tar cvMf /dev/sda4 /usr /var /etc 


Backup incrementali 

Usando tar è possibile eseguire backup incrementali, ov¬ 
vero salvare tutti i file più recenti della data dell'ultimo 
backup: 

# tar cvf /dev/tape -newer="Oct 24" / 

Tale funzione risulta particolarmente utile per automatizza¬ 
re gli script di backup incrementale. 

I backup incrementali possono essere salvati anche di se¬ 
guito su un unico archivio tar usando l'opzioni -listed-mcre- 
mental. 


Backup compressi 

Abbiamo visto la volta scorsa che il comando tar supporta 
la compressione in modo trasparente. E' possibile applicare 
tale funzione ad un backup aggiungendo l'opzione "z": 

# tar cvzf /dev/tape /dev /etc /home /usr /var 

Tuttavia non sempre tale approccio è consigliabile. Infatti, 
comprimendo tutto il "flusso" di dati con gzip può accadere 
che un singolo bit rovinato nel backup comporti l'impossibi¬ 
lità di leggere tutti i file seguenti nell'archivio. 

Per eseguire backup compressi conviene invece utilizzare 
il programma afio, il quale esegue la compressione su ogni 
singolo file invece che sull'intero archivio e gestisce in modo 
migliore eventuali file corrotti. A causa delle molteplici opzio¬ 
ni che esso supporta, di solito afio non viene utilizzato come 
un programma a sè stante, bensì come un "archive engine" 
per altri script o software di backup. La distribuzione di afio 
contiene parecchi esempi di script già pronti, mentre pro¬ 
grammi più complessi che supportano afio come motore di 
backup si possono reperire su ftp://sunsite.unc.edu/pub/li- 
nux/system/backup oppu re eseguendo una ricerca su 
http://www.treshmeat. net/l 

Backup su hard disk 
e altre periferiche removibili 

Spesso comperare un altro hard disk è assai più economi¬ 
co che acquistare l'unità di backup ed è per questo motivo 
che spesso si sceglie di eseguire le copie di sicurezza proprio 
su questo supporto. In questo caso sarebbe bene acquistare 
un apposito "trame" removibile, in modo da poter togliere il di¬ 
sco e metterlo al sicuro (non ha senso fare il backup se poi lo 
si lascia nelle stesse condizioni di insicurezza del resto del si¬ 
stema). Questa operazione tuttavìa causa un certo tempo di 
fermo macchina e non in tutti i casi ciò è accettabile. Inoltre 
diventa costoso tenere più copie di backup. 

Per risolvere tale problema è possibile utilizzare invece di 
un hard disk un'altra periferica a blocchi removibile (ZIP, JAZ, 


LS-120, ...). Ai fini pratici le operazioni da compiere per ese¬ 
guire il backup sono le medesime e consistono nel mounting 
del filesystem in una directory e nella creazione al suo inter¬ 
no di un file tar. 

Una alternativa molto valida se si hanno parecchie macchi¬ 
ne è quella di eseguire il backup vìa rete su un altro server 
Linux/UNIX o NT In questo modo è possibile ripartire i costi 
fra più macchine. Per fare un backup via rete esistono parec¬ 
chie soluzioni, la più semplice delle quali è quella di montare 
un disco del server mediante NFS o Samba e salvarci sopra 
un archivio tar (la semplice copia di file perde le informazioni 
di ownership e i permessi dei file). 

Un semplice script per eseguire il backup su disco può es¬ 
sere simile al seguente. 

#!/bin/sh 

cd/ 

/bin/mount -t ext2 /dev/hdcl /backup/ 

rm -f /backup/backup.Vtar.gz 

/bin/tar cvzf /backup/backup'date +%Y%m%d tar.gz bin 
boot dev 

etc home lìb root sbin usr var >/tmp/backup. date 
+ %Y%m%d.log 

/bin/umount /backup 

Si noti che, per ragioni di sicurezza, è preferibile tenere 
montato il disco o la partizione su cui si esegue il backup so¬ 
lamente durante le operazioni relative. A voler fare le cose 
per bene bisognerebbe prima di creare un nuovo archivio 
cancellare i precedenti, magari tenendo i più recenti se lo 
spazio lo consente. Una buona idea sarebbe anche quella di 
aggiungere allo script un controllo di corrispondenza fra il 
backup appena effettuato ed il contenuto del disco (ad 
esempio utilizzando l'opzione -W di tar). A questo proposito 
è bene notare che è preferibile eseguire i backup mentre 
non si eseguono altri programmi che possano andare a modi¬ 
ficare il filesystem, onde evitare disallineamenti fra quanto 
salvato ed il contenuto del disco. Ciò si può ottenere ese¬ 
guendo il backup in modalità "single user" oppure, se questo 
non fosse possibile, di notte quando l'attività del sistema è 
più limitata. 


Backup via rete 

Con poche modifiche alla riga che monta il filesystem su 
cui eseguire il backup, lo script precedente può essere adat¬ 
tato per utilizzare un server di rete, montando un volume 
condiviso mediante NFS (ovviamente è necessario avere gli 
opportuni permessi): 

/bin/mount -t nfs lxserver.profuso.com:/discone /backup/ 

Usando un server Windows invece si può montare il disco 
nel seguente modo: 

/bin/mount -o username=pippo,password=pippo,netbio- 
sname=freddy 

-t smbfs //ntserver/JAZZ /backup/ 


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Per eseguire il backup su una macchina Windows, può es¬ 
sere anche utilizzato il programma smbtar, presente nella di¬ 
stribuzione di Samba. 

Il backup di rete può essere effettuato anche senza passa¬ 
re attraverso un filesystem montato se nel server di backup 
è presente il server rsh (Remote Shell), usando una sintassi 
del tipo: 

# tar cvf lxserver,profuso.com:/dev/tape /home 

In questo modo tar salverà l'archivio tar direttamente sul 
tape collegato alla macchina lxserver.profuso.com 

Archiviare su CDROM: cdrecord 

Il metodo generalmente utilizzato per eseguire un backup 
su CD-R o CD-RW è quello di creare una immagine su disco 
del filesystem IS09660 e poi di andarla a 'bruciare' sul sup¬ 
porto ottico. 

Queste operazioni possono essere eseguite usando gli 
strumenti a linea di comando (mkiso9660 e cdrecord) oppure 
in modo più semplice utilizzando un frontend grafico agli 
stessi quale potrebbe essere xcdroast. E' bene tenere a 
mente che il filesystem ISO9660 non supporta tutte le carat¬ 
teristiche di un vero filesystem UNIX (permessi, lunghezza 
dei file e dei percorsi, ...). Per questo è bene abilitare il sup¬ 
porto per le cosidette Rock Ridge Extensions. 

Per eseguire il backup in questo modo è necessario di¬ 
sporre di uno spazio temporaneo su disco pari alla dimensio¬ 
ne dell'immagine che si intende creare. Una alternativa pos¬ 
sibile che non fa uso dello spazio temporaneo è quella di 
scrivere direttamente l’archivio tar settore per settore sul 


CD. usando un pipe (i simboli - indicano rispettivamente di 
mandare l'output sullo standard output e di leggere dallo 
standard input): 

# tar cf -1 cdrecord -v speed=4 dev=0,0,0 - 

Tale espediente risulta però abbastanza critico, in quanto 
per la corretta scrittura di un CD è necessario che i dati ven¬ 
gano forniti al masterizzatore in modo continuo. Nel caso il 
processo tar che crea l'archivio trovasse degli errori leggen¬ 
do dei blocchi di un file, è possibile che il tempo necessario 
per la rilettura possa essere eccessivo. I moderni masterizza- 
tori contengono comunque al proprio interno dei buffer di di¬ 
mensione sufficiente a consentire pause dell'ordine di parec¬ 
chi secondi, Per minimizzare ì problemi si consiglia comun¬ 
que di utilizzare le velocità di scrittura più basse (in modo che 
il buffer contenga più 'secondi') 

Per leggere l'archivio salvato non serve montare il CD, ma 
è sufficiente accederci con tar in modo "raw': 

# tar tvf /dev/cdrom 

Un programma alternativo all'uso di tar+cdrecord è cd- 
backup, prelevabile da http://www.cableone.net/ccondit/cd- 
backup/. Esso permette di eseguire anche più backup sullo 
stesso CD, usando tracce differenti: 

# tar cf - /home I cdbackup -dev /dev/cdrom -rdev 2,0 -la¬ 
bel '/home backup' 

# tar cf - /etc I cdbackup -dev /dev/cdrom -rdev 2,0 -label 
Vetc backup" 

# cdrestore -dev /dev/cdrom -track 2 I tar xvf - 


L'alternativa al backup: RAID 


RAID, acromino di 'Redundant Arrays of Inexpensive Disks' è 
una tecnologia che permette di utilizzare assieme più dischi allo 
scopo di migliorare le prestazioni e/o garantire una maggiore affida¬ 
bilità. 

I miglioramenti di prestazioni vengono ottenuti dividendo i dati 
da scrivere su più dischi, in modo da sfruttare i parallelismi interni 
dell'hardware per ottenere una maggiore velocità (se si utilizzano n 
dischi, su ognuno viene salvata solo una quantità pari ad 1/n delle 
informazioni). 

L'affidabilità invece viene ottenuta creando una ridondanza nei 
dati. Tale ridondanza può essere ottenuta in modo semplice scri¬ 
vendo contemporaneamente gli stessi dati su più dischi oppure ri¬ 
correndo ad algoritmi più complessi di suddivisione delle informa¬ 
zioni. In ogni caso il risultato che si vuole ottenere è quello di fare 
in modo che non vi sia perdita di dati anche qualora uno o più di¬ 
schi si dovessero guastare. In questo senso il RAID è una valida al¬ 
ternativa al backup, anche se non mette al sicuro in caso di guai 
particolarmente seri (come il furto dell'intera macchina). 

Non tutti l'livelli' previsti da RAID sono in grado di garantire 
contemporaneamente massima velocità e massima sicurezza (ec¬ 
co spiegato quell’ 'e/o'). La scelta di utilizzare un livello RAID piut¬ 
tosto che un altro è dettata da diversi fattori, che possono privile¬ 
giare di volta in volta uno dei due aspetti. Si noti che i livelli RAID 
non sono ordinati in modo gerarchico. Non necessariamente RAID 
3 è migliore di RAID 2: sono semplicemente diversi. 

Alcuni livelli RAID sono implementati direttamente via software 
dal kernel di Linux, ad esempio lo 'striping senza parità' (livello 
RAID 0). che permette di vedere più dischi come un unico grande 


volume (senza offrire ridondanza ma migliorando notevolmente le 
prestazioni) oppure il 'mirroring' (livello RAID 1), che permette di 
scrivere contemporaneamente gli stessi dati su più dischi, creando 
una sorta di backup automatico in cui si possono guastare n -1 di¬ 
schi. Tale funzione si paga in termini di costo e di velocità di scrit¬ 
tura (le prestazioni in lettura invece aumentano, poiché è possibile 
sfruttare il parallelismo dei dischi), 

Linux supporta anche i livelli 4 e 5 ('striping con parità'), che of¬ 
frono una capacità di memorizzazione pari a n -1 volte la dimensio¬ 
ne del singolo disco, gestendo il possibile crash di uno qualunque 
degli n dischi mediante meccanismi di parità. Il livello 5 mette as¬ 
sieme ad un costo contenuto le migliori caratteristiche dei livelli 0 
e 1, garantendo ottime prestazioni ed un buon grado di affidabilità 
(anche se minore del livello 1). 

Il supporto del RAID via software tuttavia rappresenta un carico 
piuttosto pesante per la macchina, motivo percui spesso si preferi¬ 
sce utilizzare un apposito controller SCSI che lo gestisca in modo 
trasparente. Di solito tali periferiche offrono anche funzionalità di 
'hot swap', ovvero permettono la sostituzione 'a caldo' del disco 
difettoso senza necessità di fermare il sistema. 

Come si intuisce, il costo da pagare per adottare soluzioni di 
questo tipo è più alto rispetto che utilizzando un singolo disco as¬ 
sociato ad un sistema di backup. Tuttavia in molti casi le funzioni 
offerte e la possibilità di non fermare il lavoro possono essere dei 
buoni motivi per scegliere tali soluzioni. 

Per maggiori informazioni si consulti l'HOWTO Software-RAID- 
HOWTO. disponibile su ihttp://www.hnuxdoc.orgA 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


179 







Se le proprie partizioni sono di dimensione inferiore ai 
640Mb, è possibile eseguire una copia settore per settore 
della partizione su CD-R senza passare per l'immagine, usan¬ 
do il comando. 

# cdrecord -v speed=4 dev=0,0,0 </dev/hdal 

Il CD ottenuto è una copia identica della partizione e deve 
essere montato nel filesystem specificando il tipo corretto di 
filesystem. Se la partizione era di tipo vfat. si userà il seguen¬ 
te comando: 

# mount -t vfat -oro /dev/cdrom /mnt/backup 


Scrivere CD "al volo" 

E 1 in fase di realizzazione il supporto per Linux della tecno¬ 
logia UDF, usata in Windows da programmi tipo Direct CD. 
la quale permette di montare un CD-RW come se fosse un 
dispositivo scrivibile, in modo simile ad un hard disk. 
Purtroppo tale tecnologia è utilizzabile solamente con le ulti¬ 
missime versioni del kernel (2.3.x e 2.4.x). 

Ulteriori informazioni sulla scrittura di CD in Linux può es¬ 
sere reperita su http://wwwlinuxdoc.org/HOWTO/CD- 
Writing-HOWTO.html 

Schedulazione automatica 
del backup 

Una volta scritta la nostra procedura di backup, possiamo 
fare in modo che essa venga eseguita in modo automatico. 
Per far ciò possiamo utilizzare lo schedulatore di Linux "cron- 
tab'. Per aggiungere un programma alla propria crontab (ne 
esiste una per ogni utente del sistema) è sufficiente esegui¬ 
re il comando 

# crontab -e 

Si aprirà in questo modo un editor (vi) che permetterà di 
modificare la tabella relativa. Ogni linea ha il seguente forma¬ 
to: 

mm hh dd mo wd linea di comando 

Dove mm e hh rappresentano rispettivamente minuto e 
ora in cui effettuare l'operazione indicata. Le etichette dd. 
mo e wd indicano invece il giorno del mese, il mese e il gior¬ 
no della settimana (0 o 7 indicano la domenica). Al posto di 
qualunque di questi valori è possibile indicare degli intervalli 
(es: 8-10), delle liste (es: 5,10,15,20), degli intervalli 1/2 indica 
"ogni 2") oppure una combinazione di questi valori II simbolo 
*. come nel caso delle wildcard. equivale a "qualunque - valo¬ 
re. 

La seguente riga esegue lo script di backup ogni domeni¬ 
ca e mercoledì alle 04:30 di mattina: 

30 4 * * 0.3 /usr/local/bin/backup.sh 

La riga seguente invece esegue un programma ogni gior¬ 
no ad intervalli di 2 ore: 


0 72 * * * /usr/local/bin/mioprogramma 

Si noti che l'output e gli errori generati vengono spediti 
per e-mail all'utente proprietario della crontab. Per evitare ciò 
si possono ndirezionare standard error e standard output in 
/dev/null: 

304 * * 0/usr/1ocal/bm/backup.sh 2>/dev/null >/dev/null 

Frontend per i programmi di 
backup e software commerciali 

Personalmente preferisco eseguire il backup affidandomi 
ai programmi standard presenti di serie su tutte le installazio¬ 
ni di Linux, principalmente in quanto, nel malaugurato caso 
dovessi eseguire il restore di una macchina da zero, non do¬ 
vrei prima installare software aggiuntivo. 

Nel caso fare uno script di backup risulti troppo comples¬ 
so, una buona soluzione può essere quella di utilizzare uno 
dei moltissimi programmi che fungono da "frontend" nei con¬ 
fronti dei programmi standard di backup di Linux Cercando 
su un motore di ricerca come |http://www treshmeal nei/ sèi 
ne dovrebbero trovare a decine. 

Per chi si sentisse più a proprio agio usando un software 
commerciale, esistono diversi prodoni adani a tutte le esi¬ 
genze. Essi di solito semplificano di molto ciò che si potreb¬ 
be ottenere anche usando le funzioni standard. Questo non 
è certamente un male, in quanto la possibilità di fare il 
backup facilmente invoglia l'utente a farlo Generalmente tali 
software si basano su una interfaccia che permette di sce¬ 
gliere in modo intuitivo cosa salvare o recuperare. Alcuni di 
essi permettono il backup centralizzato di più macchine 
Linux o Windows su uno stesso server di rete. 

Alcuni esempi di software commerciali famosi per Linux 
sono: Arkeia, BRU, Perfect Backup. 

Conclusioni: 

attenzione alle false sicurezze ! 

Non ha senso fare il backup se poi non si è in grado di re¬ 
cuperarlo. Pare una cosa ovvia ma, credetemi, ho visto anni 
di lavoro buttati al vento perchè nessuno si era mai preso la 
briga di verificare che uno script di backup funzionasse cor¬ 
rettamente. 

Ricordatevi sempre di verificare il backup, ad esempio re¬ 
cuperandolo in un disco o una directory vuota. Alcuni softwa¬ 
re di backup permettono di verificare la corrispondenza di 
quanto archiviato con i file originali. Sarebbe bene compiere 
tale operazione ogni volta che si esegue il backup, in quanto i 
fattori che possono portare ad un backup corrotto sono mol¬ 
teplici 

Verificate anche che col passare del tempo i dati non au¬ 
mentino in modo tale da riempire il nastro o il CD di backup, 
altrimenti correrete il rischio di ritrovarvi con backup incom¬ 
pleti. 

Per la massima sicurezza sarebbe bene tenere più copie 
del backup. possibilmente in luoghi diversi, in modo da cau¬ 
telarsi da eventuali eventi disastrosi. WS 


180 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




Se credi che la leucemia 
sia un male inguarìbile 
devi farci un favore. 


Piantarla. 



Dall’ 8 al 10 dicembre 
nella tua città trovi 
le Stelle di Natale per sostenere 
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eCom Station 


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La nuova versione di OS/2 ha questo nome eComStation posizionato per fornire agli utenti un 
potente sistema di lavorazione attraverso Internet, Intranet e reti virtuali riservate. Per maggiori 
informazioni |http://www.mclink.it/mclink/teamos2it/itq oppure |http://www.ecomstation.coirl 

a cura del Team OS/2 Italia 


OS2MEMU 

• Genere: Utility (liberamente 
usabile) 

• File: os20memu.zip (97K) 

• Autori: Glenn Brew e Ross L. 
Cook 

• Reperibilità internet: 

Iwww.musthave.cQrrl 

• Autore recensione: Claudio 
Umana |(umana. c4plibero.it) 


Gli utilizzatori più 
esigenti di OS/2 hanno sempre rim¬ 
pianto la mancanza di una qualche uli- 
lity che permettesse di conoscere 
l'ammontare di RAM usata da un pro¬ 
cesso utente mentre questo è in ese¬ 
cuzione. Qualche lettore meno smali¬ 
ziato potrebbe pensare che simili infor¬ 
mazioni siano del tutto inutili e mai 
possano servire La stessa cosa ha 
sempre pensato la maggioranza dei 
tecnici IBM che non hanno voluto 
includere una tale utility nelle versioni 
"moderne" in commercio di OS/2 
(Warp inclusa). Ma. a parte le colpe 
note di Big Blue, l’azienda madre di 
OS/2 è sempre stata costellata di altri 
tecnici, abili e capaci di creare piccoli 
gioielli come OS20memu, che soppe¬ 
rissero alle suddette carenze. E' il 
caso di Glenn Brew e Ross L. Cook. 
Gli autori del programma hanno capito 
che per conoscere come un sistema 
operativo interagisce risponde alle 
interazioni con l'utente, in termini di 
consumo di risorse, è sempre neces¬ 
sario monitorare il consumo di RAM (e 
non solo...) di un processo Ecco spie¬ 
gato il motivo che portò nel lontano 
1993 alla creazione di questo formida¬ 
bile "programmino" 

Tutti gli utenti OS/2 dovrebbero 
usarlo, e quelli che ancora sono titu- 



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banti dovrebbero chiedersi, nel caso di 
un esaurimento improvviso della 
RAM, e del conseguente aumento del 
file di swap, quale programma 
(meglio, processo) abbia causato tutto 
ciò e in che misura... 

Questo programma funziona dalla 
versione di OS/2 2.* e, in breve, moni¬ 
torizza l'occupazione della memoria di 
tutto il sistema. In particolare si pos¬ 
sono conoscere: quali applicazioni 
sono in esecuzione, quanta memoria 
queste occupano sia su disco che su 
RAM, e per quest'ultima in particolare 
quanta è privata e quanta è condivisa, 
ecc.. La cosa che io ritengo più utile, 
e che manca agli altri programmi 
escluso il celeberrimo e ineguagliabile 
ma fin troppo complesso Theseus 
della IBM stessa (apparso in una pre¬ 
cedente recensione), è la possibilità di 


estrarre le informazioni per un singolo 
processo, immettendo, nell'apposito 
campo, il numero univoco (PIÙ) che 
identifica il processo di cui vogliamo le 
informazioni aggiuntive. Il tutto è sem¬ 
plicissimo da usare tramite una 
sequenza di tasti funzione (che tradi¬ 
scono la "vecchiezza" del programma) 
e ogni prospetto che il programma for¬ 
nisce può essere stampato su carta. Il 
programma è molto leggero. Insomma 
un gioiello e per di più gratuito con dei 
vincoli di licenza molto labili e ben 
documentati nel file licenza.txt conte¬ 
nuto nel file zippato. 

Il programma è anche molto sem¬ 
plice da installare, basta scompattare 
il file in una directory scelta per il 
caso, aggiungere una riga al 
config.sys che permetta il caricamen¬ 
to del fondamentale device driver, 


182 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 






























posizionare l'apposita dii in una direc¬ 
tory indicata da quelle elencate nel 
LIBPATH, riawiare il sistema e lancia¬ 
re il programma con il solito doppio 
click. Il tutto dovrebbe funzionare al 


primo colpo, per ulteriori informazioni 
leggere comunque sempre attenta¬ 
mente la documentazione apposita. 

Dopo che vi sarete procurati questa 
perla frutto del lavoro dei due appas¬ 


sionati tecnici della IBM. non ne farete 
mai a meno e sarà, ne sono certo, una 
di quelle utility che non mancheranno 
mai nella collezione dei programmi 
indispensabili. 



• FFTPM, ver. 1.00 

• Nome file: FFTPM100.ZIP 
(32 kB) 

• Genere: Analisi segnali audio 

• Autore: Jurgen Dittmer (ditt- 
|mer(a>qkss.de| 

• Reperibilità Internet: hob- 
bes.nmsu.edu, 

|http://wave.qkss.de| (homepa- 
ge autore) 

• Autore recensione: Mentore 
Siesto (mentore.siesto@stu- 
denti.ing.unipi.it) 

Ammetto di 
avere recensito questo programma (e 
altri) perché, "parte in causa": come 
futuro ingegnere elettronico, il tratta¬ 
mento e l'analisi dei segnali riveste 
un'importanza tutt'altro che secondaria 
per me. Peraltro, molti utenti di PC 
sono anche appassionati di elettronica 
e di audio, e proprio per questa cate¬ 
goria di persone sono sviluppati pro¬ 
grammi di analisi come FFTPM. 

La FFT (Fast Fourier Transform, 
Trasformata Rapida di Fourier) è, in 
parole molto povere, una rappresenta¬ 
zione di un segnale qualsiasi nelle sue 
componenti elementari: secondo la 
teoria di Fourier un segnale (per esem¬ 
pio, un suono) è rappresentabile come 
somma di un numero infinito di com¬ 
ponenti elemntari, a frequenze molto 
vicine fra loro. La FFT è un modo 
"furbo" di interpretare la Trasformata di 
Fourier di un segnale periodico, che è 
appunto la rappresentazione matemati¬ 
ca di questa visione del segnale. Si 
tratta di un metodo di analisi molto 
importante per valutare le prestazioni 
dei sistemi di elaborazione dei segnali 
elettrici, in particolare da parte dei 
sistemi digitali (come i PC): logico 
quindi che uno strumento del genere 
sia utilissimo anche nel laboratorio del- 
l'hobbysta esperto, oltre che del pro¬ 
fessionista. 

FFTPM usa la scheda audio e il sot¬ 
tosistema MMPM/2 di OS/2 per gene¬ 
rare e tracciare la FFT di un segnale 
all'ingresso della scheda, regolabile 


grazie ai menu del programma. La fine¬ 
stra principale di FFTPM presenta, 
direttamente sotto la barra dei menu, la 
FFT del segnale considerato, che può 
provenire dal microfono, dall'ingresso 
Line in della scheda oppure da una 
delle quattro funzioni generate dal pro¬ 
gramma stesso: onda quadra, impulso, 
onda triangolare e a dente di sega (i 
quattro segnali "classici" in questo 
ambito). Tramite i menu è possibile 
regolare "al volo" il numero di campioni 
su cui viene calcolata la FFT (da 64 a 
8192 al secondo), la frequenza di cam¬ 
pionamento (fino a 44kHz, ovviamen¬ 
te), l’ingresso (scheda audio o segnali 
interni), la frequenza di aggiornamento 
e la scala di visualizzazione (lineare o 
logaritmica), il volume di ingresso e infi¬ 
ne la finestra di osservazione (rettango¬ 
lare, di Hamming, Bartlet o Blackman). 

Il pacchetto è di piccolissime 
dimensioni (per cui il tempo di scarica¬ 
mento è brevissimo): il programma è 
freeware, l'autore chiede solo di sape¬ 
re se è piaciuto con un'e-mail o una 
cartolina. Uno script di installazione in 
REXX provvede a creare l'oggetto pro¬ 
gramma sul desktop come sempre 
Infine. FFTPM è scritto usando il 


Toolkit di Warp, per cui è necessario 
avere almeno OS/2 Warp 3: non fun¬ 
ziona sulle versioni precedenti. 

Dunque: il programma funziona 
bene, la risposta visiva è ottima e pre¬ 
cisa a tutte le frequenze di campiona¬ 
mento; anche se limitatamente ai soli 
segnali audio, FFTPM rappresenta 
senza dubbio una buona soluzione di 
laboratorio per effettuare alcune basila¬ 
ri analisi spettrali. I progetti dell'autore 
prevedono ulteriori miglioramenti al 
programma, come il supporto delle 
librerie DART, per cui se siete interes¬ 
sati vi conviene contattarlo in massa. 
L'unico difetto riscontrato (a mio pare¬ 
re) è che il programma è scritto com¬ 
pletamente in tedesco, per cui un ita¬ 
liano anglofono come me può andare a 
senso e capire un buon 80% dei termi¬ 
ni, ma chi non avesse almeno un'infari¬ 
natura di inglese incontrerebbe senza 
dubbio qualche problema in piu La 
scelta dell'inglese sarebbe stata 
senz'altro più azzeccata (per non dire 
che è obbligatoria), e fra i progetti futu¬ 
ri c'è anche la versione Inglese, ma 
con tutte le funzioni per la nazionalizza¬ 
zione dei programmi a disposizione 
perché, non pensarci prima? KB 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


183 


































Now Up-To-Date 3.9 

di Raffaello De Masi 


Dio mio, non se ne può più! Non è 
possibile che le mie fans riempiano la 
mia casella di posta, la mia segreteria 
telefonica, il mio cellulare di messaggi 
irripetibili e di proposte da caserma, Un 
cristiano avrà pure il diritto di poter vi¬ 
vere in santa pace, senza essere tor¬ 
mentato da turbe femminili assetate di 
sangue, Lo so che sono bellissimo, ma 
anche i bellissimi hanno bisogno di ripo¬ 
so! Ma si rivolgano a Richard Gere, a 
Kevin Costner e a Brad Pitt. Lo so che 
non è la stessa cosa, ma come si dice, 
in tempo di guerra... 

Se anche voi, amici lettori della sem¬ 
piterna rubrica Mac, rubrica che ha sfi¬ 
dato le tempeste degli anni bui e le pro¬ 
celle di mari tempestosi infestati da ve¬ 
lieri sventolanti bandiere a finestra, ave¬ 
te problemi di questo tipo (ed essendo 




rii© Edl« Cvent Vlew Definì* Winitow Aiuto 


Now Up 40 'Date 

The EASIEST way la MANAGE and SHAKE your SCHEDULE 


vili» TAvA* u> 

A*| IH» Hayti, 

Cm*, S*ik-, ■«tema*, 
vi .Mr Vali** 


utenti Mac non può essere che così; 
tutti belli, fascinosi e irresistibili con le 
donne), la soluzione, al grande dramma 
di mantenere ordinati gli innumerevoli 
contatti che vi assillano, di ricordare gli 
appuntamenti, di gestire i rapporti con 
amici, colleghi, conoscenti, clienti, for¬ 
nitori, si chiama Up-To-Date! 
Ovviamente, manco a dirlo, alla grande, 
com'è uso di Mac! 


Un pacchetto per 
vivere ordinati e felici 

Amici, c'è una ragazza in copertina 
del manuale da far cadere gli occhi! 
Bruna, con un tailleur nero, con un 
iBook. Chissà se la danno in bundle, se 
uno compra un 
Mac. Beh, lascia¬ 
mo perdere: Allora, 
cosa è Up-To- 
Date? Semplice, è 
un contact mana¬ 
ger che mantiene 
traccia e memoria 
degli appuntamenti 
e delle scadenze, 
ricorda le cose in 
arrivo e da fare, 
maneggia le liste 
dei "To Do", e li 




T 


».**.(.» w to 
*47 

•©A-f*0-OOOI-OMT«MMTI« 
©lfM-2000 Nnr Oh Itoti-». 










27 

28 

29 

30 

i 



abbina agli impegni già programmati 
per la giornata, organizza gli appunta¬ 
menti e i contatti quotidiani. Inoltre Up- 
To-Date è integrato direttamente ed ef¬ 
ficientemente con un altro pacchetto, 
anch'esso compreso, Now Contact, 
che è un rapido, efficiente e ben artico¬ 
lato contact manager, che fornisce ac¬ 
cesso immediato a database contenen¬ 
ti dati personali, come nomi, numeri di 
telefono e indirizzi, dati caratteristici, e 
cosi via. 

Per raggiungere tali risultati Up-To- 
Date usa una serie di concetti ed ele¬ 
menti che concorrono alla soluzione dei 
problemi che è chiamato a gestire. Essi 
obbediscono a un disegno preciso e 
puntuale, frutto di una esperienza plu¬ 
riennale (la prima versione è del 1994) 
e hanno generato i seguenti compo¬ 
nenti principali del completo disegno: 

Eventi: si tratta dei mattoni di base 
delle informazioni, presenti nel file 
Calendario (vedi appresso) Un evento 
può essere un appuntamento, un com¬ 
pleanno, una vacanza, un incontro dì la¬ 
voro, una scadenza; ma tutti gli eventi 
fanno parte di uno scheduling. Un 
evento può avere diversi altri elementi, 
per cosi dire, attached, titolo, descrizio¬ 
ne, commento, nota post-it, remmder, 
e cosi via. Gli eventi possono essere 
priorìzzati e condivisi con altri utenti se 
si è su un network. Inoltre, assegnando 


' Aiuto 

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.a : Urlali Vl.w 

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Now Up-To-Date versione 3.9 


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Lo splashscreen di 
Now Up-To-Date e di 
Now Contact 



184 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 



















































































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Coito» 7 


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Coito» 4 


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Cinto» 7 


[snlpraiBgaMncriTiài^iicai 


ilE3iEBj[rgll 


JK J 


IW. 


La creazione di 
una scheda di 
conralh, si noti 
la ricchezza dei 
campi nel re¬ 
cord. e la cor¬ 
retta imposta¬ 
zione dei dati 
organizzati in 
settori. 


un evento a 
una catego¬ 
ria, si posso¬ 
no riorganiz¬ 
zare gli stessi 
in base a par¬ 
ticolari esi¬ 
genze e prio¬ 
rità 

File di 


Calendario (Calendar File): è il database 
che incorpora e gestisce gli eventi 
nell’operazione di scheduling e pro¬ 
grammazione creata dall'utente. E’ suf¬ 
ficiente disporre di un solo file di calen¬ 
dario per gestire tutte le incombenze 
relative a un utente, e questo file può 
essere abbinato, in default, all’apertura 
del programma di gestione; 


Contatti: si tratta di sottocategorie 
degli eventi, una specie di contenitore 
che porta con sé, alla creazione di un 
evento, tutte le informazioni accessorie 
dell'evento stesso (ad esempio, crean¬ 
do un appuntamento con una persona, 
record di “contatto” recupera e mette 
a disposizione tutte le informazioni utili 
relative alla persona stessa). 

Categorie: sono elementi di gestione 
dei contatti. Esse raggruppano eventi 
legati da nesso lo¬ 
gico in modo da 
dotare il file di ca¬ 
lendario di una 
struttura organica e 
ordinata. Una volta 
classificati gli even¬ 
ti in categorie, ad 
essi è possibile as¬ 
segnare segni di- 


L organizzazione di un 
layout nei suoi partico¬ 
lari. 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 























































































































































































































































































































































.. I.I.- • tilt (amati find Definf Wimlu*. Aiuto 


•taro lettiro • 


I*M w A L2 1 





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stintivi, come 
colore, for¬ 
mato del te¬ 
sto, avvisi 
personalizza¬ 
ti. Il file 
Calendario 
contiene, 
all'installazio¬ 
ne, una 
Persona 
Category, 
creata auto¬ 
maticamente 
in default, e i 
nuovi eventi 
sono inizial¬ 
mente asse¬ 
gnati a que¬ 
sta categoria. 

Le categorie create e conservate nel fi¬ 
le di Calendario sono definite Categorie 
Private; le informazioni inserite in que¬ 
sto/i blocchi sono personali e invisibili 
ad altri utenti, anche se si è collegati a 
un network. I singoli utenti, ovviamen¬ 
te, disporranno solo di categorie priva¬ 



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l i UH1>1 UUUé»II 


L area preferenze. destinala 
a realizzare ambienti di lavo¬ 
ro il più possibile prossimi 
alle esigenze di diveise ca¬ 
tegorie d'utenza 


te, mentre quelli organizzati in un 
network avranno a disposizione anche 
le cosiddette Categorie Pubbliche, con¬ 
servate in un'area speciale detta Public 
Event Server, destinato a gestire la con- 
divisione di informazioni di eventi con 
altri utenti. Ovviamente ogni funzione o 


evento contenuto nel¬ 
la categoria pubblica 
viene condivisa, an¬ 
che nelle sue modifi¬ 
che, da tutti gli utenti 
con diritto d'accesso. 

Set: si tratta di una strada diretta e 
pratica per filtrare gli eventi secondo 
chiavi di lettura personali. In altri termini 
un set è un modo per visualizzare, in 
chiave personale, un gruppo logicamen¬ 
te organizzato di appuntamenti o di con¬ 
tatti. 


186 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


















































































































































































































































































Scheduling di 
gruppi se si è colle¬ 
gati a un network, 
con altri utenti di 
Up-To-Date, è possi¬ 
bile organizzare 
meeting automatica¬ 
mente; in altre paro¬ 
le è possibile indica¬ 
re al programma 
l'evento da organiz¬ 
zare, ed esso tro¬ 
verà, nell'agenda, lo 
spazio disponibile 
non impegnato, le 
notizie relative alle 
persone da invitare, 
e si occuperà perfi¬ 
no della logistica. Le 
persone invitate al 
meeting saranno 
contattate automaticamente riguardo al¬ 
la loro disponibilità, e invitate ad accet¬ 
tare o a rifiutare. Inoltre Up-To-Date si 
incarica di ricontattare automaticamen¬ 
te tutte le persone, in caso di sposta¬ 
mento o modifica del programma. 

Contatti; si tratta, come comprensibi¬ 
le, dei punti di cardine della gestione 
degli appuntamenti. Un contatto può 
essere una persona, una compagnia, o 
ambedue le cose. I contatti sono orga¬ 
nizzati in un Contact File, che gestisce e 
mantiene tutti i record dei contatti 
Inoltre Up-To-Date mette a disposizione 
due tipi di "view", schede per la visua¬ 
lizzazione dei dati caratteristici dei con¬ 
tatti stessi. In ossequio alla più comune 
tecnica di gestione dei database, esiste 
una List View, che elenca i contatti di¬ 
sponibili come liste, organizzate secon¬ 
do le preferenze dell'utente, con tutte 
le relative utility di sorting e di filtrazio¬ 
ne, La Detail View, una vera a propria 
visualizzazione di dettaglio, è una vera 
maschera di db, e può essere organiz¬ 
zata per mostrare, in formato definito 
dall'utente, uno o più dati relativi al con¬ 
tatto stesso. In questo tipo di visualizza¬ 
zione è disponibile un Contact Log, che 
mantiene traccia della corrispondenza e 
di qualunque altra attività relativa al con¬ 
tatto stesso. 

Categorie di contatti: questa metodo¬ 
logia di categorizzazione permette di or¬ 
ganizzare i contatti in strutture logiche, 
anche attraverso personalizzazioni di sti¬ 
le e formato. Tool parallelo è quello che 
gestisce le Keyword, che permettono di 
assegnare chiavi di lettura e di gestione 
a categorie e set di particolare impor¬ 
tanza e interesse. 

Se si sta usando Now Contact in un 
network, è possibile affidare anche i set 


base, che vale la pena descrivere. Prima 
tra tutte, ecco Now Web Publisher, che 
permette di pubblicare su WWW calen¬ 
dari di eventi, scadenze e rubriche di in¬ 
dirizzi. Altrettanto utile è la funzione 
QuickNet, che usa la Rete per trovare 
mappe di strade, indirizzi di posta elet¬ 
tronica. numeri di telefono e codici po¬ 
stali. QuickMerge fornisce un valido 
supporto di mailmerge per importare re¬ 
cord di Contatti in documenti Word e 
WordPerfect Infine, una finestra di Se¬ 
tup permette di scegliere il browser e il 
pacchetto di e-mail preferito, eventual¬ 


mente gestendoli anche attraverso 
l'Internet Config 

Infine un nuovo pacchetto, introdotto 
con questa versione, consente scambio 
di informazioni tra il programma monta¬ 
to sul nostro desktop e un PDA. Il van¬ 
taggio di tale possibilità è per lo meno 
evidente; trasferire una rubrica o una 
scadenzario dal PC al nostro Palm rap¬ 
presenta una facilitazione, nella gestione 
del lavoro e degli appuntamenti, sicura¬ 
mente desiderata e benvenuta. E arrivia¬ 
mo alle conclusioni Come gli altri pro¬ 
dotti di PowerOn Software, anche que¬ 
sto evidenzia, se ce ne fosse stato biso¬ 
gno, l'immensa esperienza tramandata 
da Now Software a questa software 
house erede dei fasti di pacchetti che, 
una diecina di anni fa, entrarono sulla 
scena Mac alla grande, stracciando tutti 
i prodotti concorrenti con una messe di 
caratteristiche inaspettate e rivoluziona¬ 
rie. Now Up-To-Date non smentisce, di¬ 
cevamo, le aspettative, mettendo a di¬ 
sposizione dell'utente un prodotto fun¬ 
zionale ed elastico, efficace e affidabile, 
ben testato e con un ventaglio di opzioni 
e caratteristiche capaci di soddisfare 
utenza professionale di alto livello. ^ 


Gli accessori, completa¬ 
mente integrati nei ge¬ 
store principale 


di contatto alle ca¬ 
tegorie pubbliche 

Questa l'organiz¬ 
zazione funzionale 
di Up-To-Date, a 
questo ambiente di 
base si aggiungono 
alcune utili caratteri¬ 
stiche aggiuntive 
come QuickPad, un 
text-editor con funzioni migliorate che 
permette di inserire, in forma libera, in¬ 
tuitiva, e funzionale informazioni poi di¬ 
rettamente riversabili nel db stesso. 
Ancora QuickDay, una utility aggiuntiva, 
aggiunge un menu pull-down alla barra 
principale, per un rapido accesso agli 
eventi del giorno Ancora un record di 
"Reminder" è sempre presente, sia o 
no stato lanciato e presente in memoria 
di Up-To-Date, con la funzione di ricor¬ 
dare gli eventi della giornata, in forma di 
box di dialogo o di avvisi da menu. 
Infine c'è un pratico tool di 
QuickContact. un pannello di controllo 
che aggiunge record di contatto, una ru¬ 
brica telefonica e una sene di opzioni 
minori alla barra di menu. Anche queste 
utility accessorie sono indipendenti dal 
lancio di Up-To-Date. 

Funzioni aggiuntive 
della versione 3.9 

La versione 3.9, pur non avendo aspi¬ 
razioni di maior release, ha introdotto al¬ 
cune interessanti migliorie al prodotto di 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


187 



























































a cura di Amiga Group Italia 


d'Amiga Developer 
Workstation 


Già da qualche mese è in vendita a livello mondiale il d'Amiga, la 
piattaforma hardware ufficiale di Amiga Ine. dedicata al 
Software Development Kit. Si tratta di un prodotto rivolto non 
agli utenti finali, bensì alla comunità di sviluppatori che ha 
deciso di cominciare da subito ad esplorare le caratteristiche 
del futuro sistema operativo di Amiga. 


di Massimo Tantignone 

Come è noto ai lettori di MC, il primo 
SDK di Amiga Ine (recensito in queste pa¬ 
gine nel numero di ottobre) è stato con¬ 
cepito per funzionare sotto Linux su piat¬ 
taforma x86. Il supporto di tale architettu¬ 
ra hardware, in virtù della sua vasta diffu¬ 
sione, ha permesso ad Amiga di raggiun¬ 
gere il maggior numero possibile di svi¬ 
luppatori potenziali: al giorno d'oggi, infat¬ 
ti, quasi tutti si ritrovano in casa un PC 
IBM compatibile, a volte per scelta, più 
spesso per necessità. 

Tuttavia, tra chi vorrebbe dedicarsi alla 
programmazione sotto il nuovo ambiente 
Amiga ci sono comunque molti - in gran 
parte utenti di Amiga Classic - che fino ad 
oggi hanno saputo fare a meno di un PC, 
e si trovano ora sprovvisti dell'hardware 
necessario per utilizzare l’SDK. E' per te¬ 
ner conto delle esigenze di questi ultimi 
che Amiga ha deciso di commercializza¬ 
re un sistema specificamente dedicato al 
suo kit di sviluppo, dotato di equipaggia¬ 
mento adatto a sfruttarne le possibilità. 


Arriva il d'Amiga 

Lo scorso luglio, poco tempo dopo 
averne stabilito le specifiche in via defini¬ 
tiva, Amiga Ine. ha finalmente annunciato 
la disponibilità della piattaforma di svilup¬ 
po. Ad essa è stato conferito il nome 


“d'Amiga', forse per sottolineare come 
non si tratti di un computer Amiga, ma 
piuttosto di un sistema che serve a svi¬ 
luppare (d = develop) software per la fu¬ 
tura piattaforma Amiga. 

Il d'Amiga non è assemblato e vendu¬ 
to direttamente da Amiga Ine., che da 
sempre afferma senza ambiguità di voler 
essere unicamente una casa di software: 
della sua commercializzazione si occupa¬ 
no invece diverse ditte selezionate in va¬ 
rie parti del mondo, ognuna delle quali 
agisce da distributore pressoché esclusi¬ 
vo per la sua zona. La distribuzione uffi¬ 
ciale del d'Amiga in Europa è toccata alla 
ditta tedesca KDH Datentechmk, e di 
conseguenza è proprio da essa che pro¬ 
viene la macchina recensita in questo ar¬ 
ticolo. 

Il primo approccio con il sito di KDH 
non è stato dei più incoraggianti, essendo 
quest'ultimo quasi completamente in lin¬ 
gua tedesca: esiste una sezione in ingle- 



Schedo prodotto 


d'Amiga Developer Workstation 
Produttore: Amiga Ine. 

Disponibile presso: KDH 
http://www.kdh-datentechnik.com 
Prezzo: 2098 marchi tedeschi 


Dotentechnik, 


se, ma non sembra aggiornata come 
quella principale e in effetti l’impressione 
è che questa ditta sia stata, in un certo 
senso, colta impreparata a svolgere il suo 
nuovo ruolo di distributore europeo, aven¬ 
do precedentemente operato per lo più 
solo nel mercato tedesco. Tuttavia non è 
particolarmente difficile individuare il link 
relativo al d'Amiga sulla pagina iniziale del 
sito, e partendo da esso arrivare in pochi 
passaggi ad una descrizione del prodotto 
scritta fortunatamente in inglese. 

Tra le informazioni riportate sul sito 
non appare alcuna menzione di un riven¬ 
ditore locale per l'Italia, e KDH stessa, in¬ 
terrogata a riguardo, ha confermato che 
attualmente non ne esiste uno. Questo 
non costituisce un grave problema, poi- 


188 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 














ché KDH effettua consegne via corriere 
su tutto il territorio europeo, e grazie al¬ 
l’Unione Monetaria l'unico vero inconve¬ 
niente risultano essere le spese di spedi¬ 
zione. 

In tutte le comunicazioni via e-mail il 
personale di KDH si è rivelato molto cor¬ 
tese e disponibile, dimostrando efficienza 
e professionalità. Il d'Amiga ci è arrivato 
tramite UPS cinque giorni dopo averlo ri¬ 
chiesto. 

Evidentemente Amiga Ine. non ha (an¬ 
cora?) fornito ai distributori materiale da 
imballaggio specifico, poiché il d'Amiga è 
stato spedito in uno scatolone su cui 
spicca la scritta "A1200HD"... 


L'esterno 

L'aspetto esterno del d’Amiga vendu¬ 
to da KDH Datentechnik è piuttosto gra¬ 
devole. Il sistema è contenuto in un case 
tower di medie dimensioni 
(18,5x46,5x41,5) dalla linea molto pulita e 
"classica'. L’estetica del case è inoltre ab¬ 
bellita da due enormi adesivi raffiguranti 
la palla Boing con il logo "Amiga" sovraim- 


presso, applicati alle due pareti laterali; un 
terzo Boing, più piccolo, fa bella mostra 
di sé sul frontale. 

Va sottolineato a questo proposito che 
ogni distributore di d'Amiga ha probabil¬ 
mente la facoltà di personalizzare la mac¬ 
china con il proprio case, quindi non è 
detto che quello descritto si debba ne¬ 
cessariamente considerare il look "ufficia¬ 
le" del sistema. 

Le uniche due periferiche accessibili 
dal pannello frontale sono il lettore CD e 
il floppy drive; sono presenti altri due al¬ 
loggiamenti da 5.25" e altrettanti da 3.5" 
utilizzabili per successive espansioni co¬ 
me DVD, masterizzatori, tape streamer, 
drive Zip/Jaz o semplicemente ulteriori 
hard disk. Il retro del case ospita tutti i 
connettori tipici dei PC: alimentazione, 
mouse e tastiera (in standard PS/2), USB, 
VGA, audio, joystick, seriali e parallela. 

Il mouse allegato al d'Amiga è un 
semplice modello a due tasti privo di 
marca. Quanto alla tastiera, KDH è pur¬ 
troppo in grado di fornirne solo una con 
layout tedesco, ma offre la possibilità di 
scalarla dal prezzo in modo da evitare una 
spesa inutile; si può poi acquistare una 


tastiera adatta alla propria lingua presso 
un qualsiasi rivenditore PC. 


L'interno 

Veniamo ora alla dotazione hardware 
vera e propria del d'Amiga. La scheda 
madre del computer è una Gigabyte GA- 
5AX di tipo socket 7, che permette di 
montare CPU fino a 550 MHz (overclock 
escluso) e RAM fino a 768 MB in moduli 
DIMM. Il controller integrato a due canali 
supporta quattro periferiche EIDE e la do¬ 
tazione di slot di espansione è abbastan¬ 
za tipica: 1 AGP (66 MHz), 5 PCI (33 
MHz) e 2 ISA. 

Il processore scelto da Amiga Ine. è 
un AMD K6-2 a 500 MHz, e la scelta non 
sorprende, vista la comprensibile allergia 
della comunità Amiga al nome "Intel". Nel 
complesso si tratta di un processore dalle 
prestazioni più che dignitose (per gli stan¬ 
dard PC...) e dal prezzo contenuto, essen¬ 
do sul mercato già da qualche tempo; la 
sua adozione da parte di Amiga rappre¬ 
senta sicuramente un buon compromes¬ 
so tra velocità e costo. 



La dotazione 
di connettori 
del d'Amiga 
é quella tipi¬ 
ca dei PC 
dell'ultima 
generazione. 
Notare le 
due prese 
VGA offerte 
dalla scheda 
grafica Ma¬ 
trox GA00 
Dual Head. 



MCmicrocomputer n, 212 - dicembre 2000 


189 















































KDH Datenlechml spedisce insieme al d'Amiga lutto il necessario per reinstallare Red Hat 6.1. L SDK 
non entrava nell'inquadratura, potete comunque ammirarlo sul numero 210 di MC 


La RAM montata di sene sul d'Amiga 
ammonta a 128 MB; KDH offre l'opzione 
di raddoppiare tale quantità con un so¬ 
vrapprezzo di 349 marchi. 

Poiché Amiga Ine. ha formato un'al¬ 
leanza strategica con Matrox, grazie alla 
quale - tra le altre cose - il futuro Amiga 
DE (Digital Environment) potrà usufruire 
di driver particolarmente ottimizzati per i 
chipset grafici prodotti da questa ditta, 
appare del tutto naturale che la scheda 
grafica montata sul d'Amiga sia una Ma¬ 
trox G400. Meno chiaro è invece il moti¬ 
vo per cui sia stato scelto il modello Dual 
Head, che consente di visualizzare due 
output distinti su monitor differenti: un'i¬ 
potesi ragionevole è che il supporto di 
questa feature sia previsto come parte in¬ 
tegrante di Amiga DE. 

Il d'Amiga monta di serie una G400 
AGP dotata di 16 MB di memoria video, 
ma con un sovrapprezzo di 139 marchi è 
possibile richiedere una scheda con 32 
MB. A meno che si intenda destinare il 
computer ad un uso ludico intensivo, co¬ 
munque, non c'è un grande vantaggio 
nell’esercitare questa opzione 

Per quanto riguarda il sonoro Amiga 
Ine. non ha certo lesinato sulla qualità: la 
scheda audio montata sul d’Amiga è in¬ 
fatti nientemeno che una SoundBlaster 
Live!, attualmente la serie più pregiata 
nel catalogo Creative. A questa scheda 
possono essere connessi ben quattro al¬ 
toparlanti in modo da ottenere un effetto 
"surround"; di nuovo, ciò fa ben sperare 
che Amiga DE saprà trarre vantaggio da 
questa possibilità. 

Un ulteriore slot PCI è occupato dalla 
scheda Ethernet, al momento un requisi¬ 
to obbligatorio per l'installazione dell'- 
SDK. Si tratta di una Surecom EP-320X- 
R, benché nel suo annuncio originale 
Amiga Ine. citasse invece una Linksys 
NC100: evidentemente si tratta di due 
schede equivalenti, e forse quella scelta 
da KDH è risultata piU facilmente reperibi¬ 
le in Germania, o semplicemente meno 
costosa 

Completano l'equipaggiamento stan¬ 
dard del d’Amiga un hard disk IDE della 
capienza di 10 GB. un lettore CD-ROM 
48x e l'immancabile floppy drive. 

KDH offre comunque la possibilità di 
apportare modifiche alla configurazione di 
base; oltre alle opzioni già menzionate si 
può per esempio richiedere l'installazione 
di un secondo hard disk, oppure di un 
controller SCSI. 

Ciò che invece non può essere richie¬ 
sto, pena la perdita del diritto al supporto 
sviluppatori di Amiga Ine., è la sostituzio¬ 
ne del processore o delle schede 
AGP/PCI: questi aspetti della configura¬ 
zione devono restare identici per ogni 


d'Amiga venduto. Ovviamente ciò non 
impedisce all’acquirente di effettuare in 
seguito la modifica per conto proprio, ma 
chi dovesse decidere di seguire questa 
strada lo farebbe a suo rischio e pericolo 
Sviluppatore avvisato... 

Il software 

Il d'Amiga viene venduto con prein¬ 
stallata la distribuzione di Linux Red Hat 
6.1. Non si tratta di una versione recen¬ 
tissima, ma questa scelta si è resa ne¬ 
cessaria a causa di un bug che affligge le 
release successive di Red Hat, nonché 
quelle di molte altre distribuzioni, e che 
impedisce il corretto funzionamento dell - 
SDK. In ogni caso Red Hat 6.1 è perfetta¬ 
mente adeguata ai fini della programma¬ 
zione sotto l'ambiente di sviluppo Amiga, 
e chi volesse a tutti i costi provare altre 
distribuzioni troverà sul capiente hard di¬ 
sk del d'Amiga spazio più che sufficiente 
per installarne un certo numero. 

Nonostante Red Hat 6.1 venga prein¬ 
stallata dal rivenditore, nella confezione 
del d'Amiga sono compresi un CD-ROM 
e un floppy disk che permettono di riese- 
guire l'installazione in caso di necessità 


In effetti molti vorranno fare ciò immedia¬ 
tamente, poiché per qualche ragione 
KDH ha deciso di installare Linux in mo¬ 
dalità testo, senza l'avvio automatico del¬ 
l'ambiente grafico X Window . richiesto 
per l'utilizzo delI'SDK! 

Gli utenti Linux esperti spesso preferi¬ 
scono non avviare X automaticamente e 
lavorare per la maggior parte del tempo 
con un'interfaccia a caratteri, ma in que¬ 
sto caso l'ambiente grafico è sempre ne¬ 
cessario (ammesso che si utilizzi il d’Ami¬ 
ga per lo scopo a cui è destinato) e quindi 
una simile decisione non sembra avere 
molto senso. Fortunatamente l'installa¬ 
zione di Red Hat 6.1 è abbastanza sem¬ 
plice ed intuitiva e non richiede piU di una 
ventina di minuti nel caso peggiore, qua¬ 
lora cioè si decida di installare tutti i pac¬ 
chetti (scelta consigliata, vista la capienza 
dell'hard disk). 

Può essere utile reinstallare Linux an¬ 
che per modificare il partizionamento del- 
l'hard disk; infatti KDH lo dedica intera¬ 
mente a Red Hat 6.1, mentre sarebbe 
preferibile lasciare dello spazio vuoto in 
vista della possibile futura installazione di 
altri sistemi operativi - tra cui, verosimil¬ 
mente, anche lo stesso Amiga DE. 

L'altro software allegato al d'Amiga è, 
ovviamente, l'SDK, 
che a differenza di 
Linux non è prein¬ 
stallato, bensì con¬ 
fezionato nella sca¬ 
tola di cartone sigil¬ 
lata con cui viene 
venduto anche se¬ 
paratamente. Ciò è 
dovuto al fatto che 
durante l'installa¬ 
zione delI'SDK oc- 


Ecco l 'SDK in azione 
sotto Red Hat 6 I 
Nella finestra di In- 
tent si possono os¬ 
servare alcuni pro¬ 
grammi di terze parti 
Vi ricorda qualcuno il 
signore al centro? 



190 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 




























II d'Amiga risulta par¬ 
ticolarmente adatto 
ad emulare l'Amiga 
Classic tramite il nuo¬ 
vo UAE-JIT per Linux. 


corre registrarsi, 
fornendo i propri 
dati, presso il sito 
per sviluppatori di 
Amiga Ine,, e que¬ 
sta operazione non 
può certo essere 
svolta dal rivenditore 



uSeSl a V4 i- flr ■£--In éiaL 


II valore aggiunto 

Se finora vi è sembrato che al posto 
del d'Amiga si potrebbe benissimo acqui¬ 
stare un qualsiasi altro PC con le stesse 
specifiche su cui installare l'SDK... beh, 
avete ragione. Ma soltanto dal punto di 
vista funzionale. 

Il vero motivo per cui molti troveranno 
conveniente optare per la piattaforma uf¬ 
ficiale di Amiga Ine. è l'abbinamento spe¬ 
ciale che essa (e solo essa) offre: l'iscri¬ 
zione gratuita per un anno al supporto 
sviluppatori di Amiga a livello Trailblazer, 
un 'pacchetto" che normalmente coste¬ 
rebbe 1000 dollari e che offre notevoli 
vantaggi e facilitazioni, come sconti sulla 
partecipazione alle DevCon e sulla docu¬ 
mentazione cartacea, assistenza nel giro 
di 24 ore su qualsiasi problema, accesso 
a versioni beta del nuovo software, forni¬ 
tura di ampia documentazione, comuni¬ 
cazioni dirette con il personale di Amiga 
Ine., accesso a mailing list riservate... e 
altro ancora. 

Il prezzo del d'Amiga (2098 marchi), di 
per sé in linea con quello di molti altri PC 
analoghi, risulterà dunque molto più inte¬ 
ressante per chiunque sia intenzionato a 
sviluppare seriamente sotto il nuovo am¬ 
biente Amiga. Chi invece per il momento 
intende esplorare l'SDK solo per curio¬ 
sità, senza dedicarsi a tempo pieno all'at¬ 
tività di sviluppo e non necessitando 
quindi di un particolare supporto, può tro¬ 
vare più vantaggioso assemblarsi un PC 
con le proprie mani. Scegliendo opportu¬ 
namente i componenti tra i più economici 
disponibili, purché nel rispetto delle spe¬ 
cifiche di base, riuscirà facilmente a 
spendere meno rispetto al prezzo della 
piattaforma ufficiale. 

Le impressioni d'uso 

Il d’Amiga si comporta, sul piano pre¬ 
stazionale, più o meno come qualsiasi PC 


odierno di fascia media; Linux, pur non 
essendo certamente un sistema operati¬ 
vo leggero come AmigaOS, sfrutta 
l'hardware in modo adeguato. Red Hat 
61 offre la scelta tra i due desktop mana¬ 
ger più popolari, KDE e Gnome. L'uso di 
uno piuttosto che dell'altro dipende solo 
dai propri gusti personali; l'SDK, infatti, 
funziona con entrambi. 

L'installazione delI'SDK, che va esegui¬ 
ta come utente root, è andata a buon fine 
solo al secondo tentativo, quando il pro¬ 
gramma di setup è stato lanciato da shell: 
avviandolo tramite la sua icona, infatti, al¬ 
cuni file non sono stati trovati, apparente¬ 
mente a causa della mancanza del corret¬ 
to path di ricerca. Probabilmente un uten¬ 
te Linux esperto non sarebbe caduto in 
questo inghippo, ma chi proviene da Ami¬ 
ga è abituato ad aspettarsi un comporta¬ 
mento più coerente... 

L'SDK, una volta installato, ha funzio¬ 
nato come previsto. Sono bastati pochi 
attimi per riempire la finestra di Intent 
con palle Boing rimbalzanti, orologi tra¬ 
sparenti, filtri grafici in tempo reale, fine¬ 
stre di terminale, animazioni e dimostrati¬ 
vi della gestione di GUI e di font vettoriali 
con anti-aliasing. Il processore virtuale di 
Elate sembra davvero mantenere le sue 
promesse: il multitasking appare molto 
efficiente e solo l'esecuzione in contem¬ 
poranea di un gran numero di animazioni 
ha potuto provocare un percettibile rallen¬ 
tamento. In particolare la manipolazione 
della grafica bitmap è eccellente; lo spo¬ 
stamento solido delle finestre sembra 
persino più fluido di quello del window 
manager di Linux, nonostante quest’ulti¬ 
mo giri in modo nativo, e Intent invece 
solo come "ospite"! Si può facilmente im¬ 
maginare, quindi, come funzionerà Amiga 
DE sullo stesso hardware quando sarà di¬ 
sponibile come sistema operativo a sé 
stante. 

La scheda grafica G400 è ben suppor¬ 
tata in modalità 2D, e disponendo di un 
monitor adeguato si potrebbe tranquilla¬ 
mente lavorare su un desktop a 
1920x1440 pixel e 24 bit di profondità co¬ 
lore. Per usare al meglio le funzioni di ac¬ 


celerazione 3D offerte dalla scheda, inve¬ 
ce, è consigliabile procurarsi ed installare 
le ultime versioni del software necessario 
(librerie OpenGL). 

Solo la scheda audio SoundBlaster Li¬ 
ve! rappresenta in qualche modo un pro¬ 
blema: infatti Red Hat 6.1 è priva dei mo¬ 
duli software necessari al suo utilizzo, e 
ciò di fatto significa che il d'Amiga, nella 
sua configurazione standard, è compieta- 
mente muto! Per chi non teme di adden¬ 
trarsi in (più o meno) complicate procedu¬ 
re di installazione esistono diverse strade 
per aggirare questo ostacolo; quella forse 
più indicata consiste nell'installare le li¬ 
brerie ALSA (http://www.alsa- 
project.org), in via di affermazione come 
lo standard ufficiale di Linux per la gestio¬ 
ne dell'audio. E' inoltre possibile che il 
problema venga risolto automaticamente 
da uno dei futuri aggiornamenti delI'SDK; 
del resto la versione corrente del kit di 
sviluppo non contiene ancora le API defi¬ 
nitive per il sonoro, previste per la relea- 
se 1.2, e quindi ai fini dello sviluppo su 
Amiga l'assenza dell'audio influisce (per 
ora) solo fino ad un certo punto. 

Nel complesso il d'Amiga si è dimo¬ 
strato un sistema solido, non troppo co¬ 
stoso, assemblato con componenti di 
buona qualità e dotato di software in gra¬ 
do di sfruttarne (quasi) tutte le caratteri¬ 
stiche. Non presenta alcun tratto eclatan¬ 
te o particolarmente innovativo (non es¬ 
sendo questo il suo scopo), ma indubbia¬ 
mente fa ciò che deve fare, e lo fa bene. 


Conclusioni 

Il d'Amiga non è di certo una macchi¬ 
na per tutti, e del resto non vuole esser¬ 
lo; il target a cui si rivolge è principalmen¬ 
te quello degli sviluppatori interessati a 
ciò che Amiga Ine sta progettando. Può 
comunque presentare qualche attrattiva 
anche agli appassionati di Linux in cerca 
di una macchina dedicata senza Win¬ 
dows preinstallato e, perché no, agli 
utenti Amiga Classic costretti loro mal¬ 
grado a passare temporaneamente al PC. 
Infatti è pressoché certo che il d'Amiga 
sarà una delle piattaforme in grado di far 
girare nativamente Amiga DE, una volta 
che questo sarà stato rilasciato; nel frat¬ 
tempo, se necessario, può benissimo ve¬ 
nire destinato ad altri usi 

In ogni caso la disponibilità del d'Ami¬ 
ga è un ulteriore segno, dopo il rilascio 
delI'SDK, che l'attuale dirigenza di Amiga 
Ine. procede speditamente e con serio 
impegno verso la realizzazione concreta 
dei progetti annunciati alla comunità. 

KS 


MCmicrocomputer n. 212 - dicembre 2000 


191 

















di 

MCmicrocomputer 
























BBSIB 

Cognome e nome o Ragione sociale: ..... 

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